Estrazione olio essenziale menta

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luigi_67

2015-04-14 07:44

Buongiorno a tutti.

Descriverò di seguito la mia esperienza di estrazione dell'olio essenziale dalla pianta di menta.

Ho scelto tale essenza in quanto in giardino ne ho una buona quantità, è divenuta pressochè infestante data la sua facilità di riproduzione ed espansione.

La menta in questione è la varietà "Mentha spicata" meglio nota come menta romana.

E' una pianta perenne, si diffonde attraverso rizomi sotterranei, molto rustica, cresce ovunque ci sia un po' di terra per ospitare le sue insidiose radici.

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Nelle condizioni adatte, gli steli possono crescere fino a raggiungere più di 70/80 cm di altezza. La fioritura avviene a luglio con fiori piccoli di colore violaceo raccolti alla sommità degli steli, tipo spiga. E' una essenza molto forte, dall'odore caratteristico, pungente, usata in alcuni piatti in cucina.

Per l'estrazione mi sono avvalso della tecnica della distillazione in corrente di vapore.

Lo scopo dell'esperienza non era solamente estrarre l'olio in se, ma vedere il funzionamento del processo per eventualmente replicarlo in futuro su più larga scala. Per questo non mi sono preoccupato in questa fase di curare aspetti che possono avere grande influenza sulla resa finale, quale ad esempio la quantità di essenza vegetale utilizzata e il periodo di raccolta - il contenuto di olio essenziale varia nella pianta nei vari periodi dell'anno e ci sono periodi più favorevoli per la raccolta dove il contenuto è massimo.

 

Materiale utilizzato

250 g circa di foglie di menta fresche

500 ml di acqua distillata.

 

Materiale utilizzato – vetreria e strumenti

Pallone da 1000 ml

Apparecchio per il recupero dell’olio*

Condensatore a bolle

Piastra riscaldante

* l’apparecchio in questione serve a costituire un "Clevenger", apparato che consente di recuperare la parte più leggera ed insolubile e utilizzare la fase acquosa in modo che ricircolando possa portare avanti il processo di estrazione senza rischio di mandare a secco la caldaia.

Dispositivi di sicurezza individuale:

In questa esperienza il rischio principale è dovuto all’utilizzo di fonti di calore e di temperature elevate (maggiori di 100°C). Utilizzare un paio di guanti resistenti al calore per manipolare gli apparati ancora caldi.

ATTENZIONE: gli oli essenziali, contengono una gran varietà di composti che a causa della loro elevata concentrazione possono causare reazioni allergiche anche molto pericolose per semplice inalazione dei vapori o contatto con la pelle. Non distillare essenze per le quali è nota reazione allergica.

 

Descrizione dell’esperienza

250 g circa di foglie di menta appena raccolte sono inserite in un pallone. Dopo aver versato nello stesso circa 500 ml di acqua distillata si monta l’apparecchio per l’estrazione consistente nell’accessorio per recuperare l’olio e nel refrigerante per la condensazione a ricadere.

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Una volta avviato il riscaldamento, il processo va da se e non necessita di ulteriori interventi se non sorvegliare il corretto andamento dell’estrazione.

Dopo qualche tempo dall’inizio della condensazione, si inizia a notare in superficie una piccola fase costituita dall’olio, insolubile. Il distillato acquoso è trasparente e comunque fortemente aromatizzato ma di un odore che a me personalmente da un po’ fastidio (premetto che la menta non l’ho mai apprezzata molto…)

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Ho lasciato fare il tutto per un paio d’ore. Si sono raccolti pochi decimi di ml di olio, resa penso in linea con la minima quantità di materia vegetale utilizzata. Terminata l’estrazione ho recuperato l’olio pipettandolo con una pasteur, data la minima quantità, e trasferendolo in una vial.

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Considerazioni finali.

L’olio ottenuto si presenta di colore verdino, e ha un odore fortissimo, sgradevole e fastidioso proprio a causa della sua estrema concentrazione. Il processo sembra funzionare e lavorare con quantità maggiori di materia vegetale potrebbe portare ad una quantità di olio più cospicua.

Per quello che era lo scopo dell’esperimento, provare cioè il funzionamento di questo metodo e valutarne i risultati, posso dire che l’obiettivo è stato raggiunto.

Penso di provare, per il futuro, a lavorare in maniera analoga con un’altra essenza e con quantità maggiori.

Un saluto

Luigi

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ohilà

2015-04-14 08:15

Grande Luigi!  :-D Ecco un articolo che descrive i componenti di quest'olio: http://www.banglajol.info/index.php/BJSIR/article/viewFile/359/354 Ci sono buone quantità di carvone e di limonene, che sono i composti che gli danno l'odore. A differenza dell'essenza di menta piperita qui non ci sono grosse percentuali di mentone, mentolo e suoi esteri. Solo un consiglio: è necessario triturare il materiale vegetale prima della distillazione, in modo che possa rilasciare meglio l'olio. Io, come avevo detto in shout, avevo provato a estrarre qualcosa dai fiori di camelia visto che ho un paio di belle piante nel prato, ma la resa è stata troppo schifosa (due gocce inseparabili) e ho lasciato perdere. La prossima cosa che voglio provare è la cannella! 

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al-ham-bic

2015-04-14 09:05

Interessante, ottimo lavoro anche questo.

Certo, con delle allegre sforbiciate alle foglie probabilmente la resa sarebbe un po' cambiata.

(E povero Bangladesh! Ma anche lui contribuisce mandandoci il bel link di ohilà!  ;-) )

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luigi_67

2015-04-14 09:37

Grazie per l'allegato, molto interessante. Leggendolo ho visto che:

- L'apparato che ho utilizzato si chiama Clevenger, in pratica unendo l'estrattore e il condensatore a ricadere viene fuori questo dispositivo, utilizzato in maniera particolare per questo scopo.

- la resa che ho ottenuto è in linea con lo 0.33% di cui si parla nell'articolo, considerando che non ho prestato particolare attenzione alla preparazione preliminare e che la distillazione non è andata oltre le due ore.

- interessante la varietà di composti presenti nell'olio ! :-P

Mi sto facendo un po' di cultura sui metodi di estrazione e mi sembra di aver capito, leggendo varie fonti, che poco cambia tra il mettere i vegetali direttamente nell'acqua oppure far passare il vapore in questi ultimi.

Da quello che ho visto le preoccupazioni maggiori sono relative al fatto che, nel caso in cui i vegetali siano immersi direttamente in acqua, potrebbe esserci il rischio di sovrariscaldamenti che potrebbero danneggiare il prodotto (qualora ad esempio il livello dell'acqua calasse inavvertitamente e la materia vegetale tocchi le pareti della caldaia) oppure di reazioni secondarie in caso di utilizzo di un acqua non addolcita.

In più si ipotizza la difficoltà di dover caricare la materia vegetale direttamente in caldaia, anzichè in un "reattore" apposito, cosa che in un procedimento "industriale" non sarebbe il massimo.

Diciamo che finora, nulla mi ha convinto che un metodo sia migliore dell'altro.

Probabilmente si utilizza la "corrente di vapore" vera e propria per produzioni su larga scala ma per piccole estrazioni domestiche credo sia altrettanto valido il sistema che ho usato io.

Una ultima nota sul cosiddetto "idrolato": questa è in pratica la fase acquosa distillata che trascina con se i componenti solubili presenti nei vegetali.

Viene chiamata anche acqua aromatizzata e non è considerato un sottoprodotto da scartare ma anzi al pari dell'olio, per alcune essenze, viene recuperato ed utilizzato.

Ieri ho provato a tirar via un po' di questa acqua, effettivamente odorava intensamente ma era un odore diverso dalla menta di origine, segno che solo una parte dei composti erano effettivamente presenti. Per ora ho lasciato tutto nel pallone, stasera al limite provo a distillarne un po' e vediamo cosa esce fuori. Ma è solo per curiosità che altro, la menta non mi piaceeeee :-D :-D :-D

Infine, interessante la cannella, ci avevo pensato anche io e la adoro al contrario della menta, il problema è che per avere una quantità di olio tale da poter essere almeno prelevata dall'estrattore, bisogna svaligiare un supermercato!

Un saluto

Luigi

ohilà

2015-04-14 10:14

luigi_67 ha scritto:

La menta non mi piaceeeee :-D :-D :-D

Infine, interessante la cannella, ci avevo pensato anche io e la adoro al contrario della menta, il problema è che per avere una quantità di olio tale da poter essere almeno prelevata dall'estrattore, bisogna svaligiare un supermercato!

A me la menta piace un sacco. Adoro anche l'odore del mentolo puro.  Blush

Invece la cannella mi fa un po' schifo, tranne che in qualche dolce...

Comunque sono appena tornato dal supermercato.  asd Vendono boccette da 25 grammi di cannella a 50 centesimi. Ne ho prese tre. 

Certo probabilmente l'olio ottenuto sarà pochissimo (il solito fondino di provetta!) visto che il contenuto in peso si aggira attorno allo 0,5-1%.

E' quasi tutta cinnamaldeide che in teoria si può anche estrarre bene col DCM.

In generale comunque sono gli agrumi (soprattutto le arance!) e le spezie ad avere il maggior contenuto d'olio. I chiodi di garofano, per esempio, arrivano anche al 20%.

al-ham-bic

2015-04-14 11:47

A proposito di estrazioni vegetali con vapore esterno o prodotto direttamente in caldaia, ditte commerciali specializzate in queste operazioni vendono appareccchi (inox) di buona capacità in cui l'estrazione avviene sempre col metodo più semplice, ovvero nello stesso recipiente viene messa sia l'acqua per il vapore che il solido da cui estrarre.

Come ha fatto Luigi, in pratica.

Se la fiamma riscaldante è ben regolata, lambisce solo il fondo del recipiente e si opera come si deve il pericolo di sovrariscaldamenti non sussiste perchè il sistema a più della temperatura di ebollizione del liquido (cento gradi o poco più) non può andare.

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ClaudioG.

2015-04-14 17:24

Stavo cercando di capire il funzionamento di questo apparecchio (questo di Clevenger, che non avevo mai visto). In pratica i vapori condensano e i liquidi si raccolgono nel 'triangolo' di vetro. Se ho capito bene la fase più densa (il solvente credo) riscende nella caldaia colando dal tubo inclinato del triangolo, mentre la fase meno densa e immiscibile rimane galleggiante sul tubo verticale del triangolo. In pratica è un sorta di distillazione con riflusso di solvente e separatore integrati. Se ho capito bene il sistema è una genialata. 

Non capisco però a che serva la fogliolina proprio sopra il rubinetto O_o

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luigi_67

2015-04-15 04:07

Si il funzionamento è esattamente come lo hai descritto, in pratica il solvente, che in questo specifico caso rappresenta la fase più densa, si raccoglie nella parte bassa del triangolo e ricade nel pallone dal lato la cui giunzione con i canale principale è più in basso. In questo modo l'estrazione può proseguire all'infinito senza avere necessità di aggiungere acqua. Nella foto non si vede ma sopra c'è ovviamente il condensatore a bolle a ricadere. Concordo, è un apparecchio tanto semplice quanto geniale! Per il discorso della fogliolina, la sua presenza è accidentale dovuta al fatto che all'inizio dell'ebollizione l'acqua del pallone ha fatto un po di schiuma che è salita e ha trascinato con se quella foglia. Ormai era partito tutto e l'ho lasciata li dato che comunque non dava fastidio al processo. Un saluto Luigi

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ClaudioG.

2015-04-15 16:09

Mi fa impazzire la genialità di strumenti come questo. O meglio, dei loro inventori. Grazie per il chiarimento  :-D

Steven

2015-05-15 07:39

Ho provato anch' io tempo fa, solo per curiosità, a ottenere dell' olio essenziale partendo dalle foglie di menta. Seguendo i consigli di un amico erborista ho messo le foglie, grossolanamente tagliuzzate, su una reticella posta a metà di un provettone. Poi ho avviato una distillazione in corrente di vapore e raccolto il distillato in un separatore istantaneo liquido-liquido. In 2 ore ho ricavato circa 0,4 ml di oe, non mi ha dato molta soddisfazione.

Alcuni mesi dopo ho ripetuto l' esperienza partendo da fiori di lavanda ed è stato gratificante! In mezz' ora avevo ottenuto 1 ml di oe giallo chiaro, limpido e dall' intenso odore! :-)

FaBiofiz-1994

2017-06-22 21:54

devo dire che con quest'olio la resa è molto bassa,ho provato anche io ad ottenere l'olio ma con diverso metodo ovvero con una beuta e una rete di rame dove ho posto le foglie e sotto acqua cosi da favorire l'afflusso di vapore sulle foglie ,con questo metodo l'odore diventa abbastanza diverso sa leggermente di cotto e non è molto gradevole,con circa 1 kg di foglie sono riusciuto ad estrarre qualche ml di prodotto.