Guadagnare con la chimica

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Beefcotto87

2010-06-13 14:52

Ciao a tutti,

io mi chiedevo... E badate bene che la mia è una pura domanda teorica, guadagnare con la chimica sarebbe tanto sbagliato?

Mi spiego meglio, io non intendo "guadagnare" come ottenere una laurea e applicarsi al mondo della chimica lavorativa, ma più semplicemente guadagnare qualche soldo (più dei semplici spiccioli e certamente meno di una mensilità, per quanto bassa) grazie alle proprie capacità/qualità!

Ad esempio, mettiamo caso che l'utente A abbia le capacità di sintentizzare più o meno massicciamente Nd2(SO4)3 (mettiamo sia un operatore di qualche isola ecologica, un dipendente di un negozio di informatica o semplicemente un ragazzo che abbia accesso a computer rotti) mentre l'utente B sia un semplice studente ai primi anni delle superiori e non possa/riesca ad ottenerlo, ma ne abbia bisogno: sarebbe giusta la vendita a suddetto utente B?

Ovviamente senza prezzi esagerati, ma con cognizione di causa (consultando il listino prezzi di vari siti, considerando prezzo in base alla purezza, ecc...)

Il discorso ovviamente non si riferisce alla singola volta, come per qualche reagente in eccesso, ma per un'azione continua di produzione-vendita in guadagno!

Passando ad un discorso numerico (pienamente inventato), consideriamo la spesa del signor A in totale come 65 euro fra reagenti di base, attrezzature ed energia consumata (gas, elettricità, ecc...) per ottenere 50g di Nd2(SO4)3 ad una purezza >= 95%. Questo controlla su alcuni listini (Sigma-Aldrich per esempio) il prezzo per tot purezza, scoprendo che il prezzo più vicino a lui è 110 € per 50g ad una purezza del 98%: calcolando linearmente il prezzo del suo solfato, ad una purezza del 95% corrisponderebbero circa 106.6 €.

La differenza sarebbe di 41.6 €, che secondo me è un buon guadagno, ma ovviamente l'utente A non può venderlo a tale prezzo, ma dovrà bensì abbassarlo, facciamo 85 € ogni 50g: l'utente B a questo punto, con uno scarto così grande fra prezzo teorico (o puramente di listino, dubito che ad una persona del genere cambi la vita quel 3% di purezza e dubito ancora di più che si metta a far questi calcoli) e prezzo proposto sarà invogliato a comprarlo da A che avrà un guadagno netto di 20 €!

Dopo l'utente B potrebbe arrivare l'utente C, dopo il quale quello D ed ecc...

Cosa ne pensate? Ciò farebbe di A un mero lucratore o sarebbe giustificato?

Dott.MorenoZolghetti

2010-06-13 16:25

Mi sembra un'elucubrazione alla Bertinotti...asd

Tutto è lecito, ci mancherebbe, purchè l'utente A apponga l'I.V.A., emetta fattura e quindi versi le relative tasse sui guadagni. Questo, ovvio, se lo fa continuativamente, mentre una tantum, sarebbe un favore, non un mercato.

Io la vedo meglio come uno scambio, un baratto. Pagando in natura (tramite baratto, appunto) non ci sarebbe movimento di denaro, nessun ricavo o vantaggio economico, solo scambio di merci.

Esempio: io cedo a Chimico un Kg di acido tartarico, lui mi cede due Kg di fichi d'india. Ottimo affare, per tutti!:-D

Beefcotto87

2010-06-13 16:47

Il baratto non sempre è utile :-P A me magari non interessano reagenti o vetreria, ma magari contanti si :-)

Chimico

2010-06-13 18:31

sto andando a raccoglierli XD

khem8

2010-06-13 20:21

Beefcotto87 ha scritto:

Passando ad un discorso numerico (pienamente inventato), consideriamo la spesa del signor A in totale come 65 euro fra reagenti di base, attrezzature ed energia consumata (gas, elettricità, ecc...) per ottenere 50g di Nd2(SO4)3 ad una purezza >= 95%. Questo controlla su alcuni listini (Sigma-Aldrich per esempio) il prezzo per tot purezza, scoprendo che il prezzo più vicino a lui è 110 € per 50g ad una purezza del 98%: calcolando linearmente il prezzo del suo solfato, ad una purezza del 95% corrisponderebbero circa 106.6 €.

Ok, ma per alcuni prodotti il tuo ragionamento non torna molto..

Se 100g prodotto puro al 99,9% costano 99,9€ non è detto che quello puro al 95% valga 95€, anzi potrebbe valere 20€! :-S

Beefcotto87

2010-06-13 20:37

Per quello ho specificato "calcolando linearmente"... Certo, è vero che varia da sostanza a sostanza, ma non ce ne sono molte così svalutate per un minimo cambiamento di purezza... Voglio dire, tu schiferesti del metavadanato di ammonio al 96% perchè non è puro al 99%? Poi è anche ovvio come tu non vada a vendere ad un laboratorio, ma per un piccolo scienziato non vedo il problema :-) Terza cosa ovvia, è che certamente un prodotto "melmoso" e inutilizzabile varrà molto ma molto meno :-) bisogna essere flessibili in queste cose... Ad alcuni prodotti si può applicare una logica lineare, ad altri no...

rock.angel

2010-06-13 20:48

Per quel poco di chimica industriale che ho imparato quest'anno le industrie fanno i processi in modo tale da ricavare le sostanze ai prezzi più bassi possibili.

Dubito che un privato riesca a fare concorrenza a prezzi di catalogo, dettati dal mercato dell'industria chimica.

Beefcotto87

2010-06-13 21:01

Bhe, quello che dici Rock è a volte vero a volte no! Famoso è il caso del rincaro dal produttore al consumatore per le varie "tasse", spese di trasporto, ecc... Il prezzo finale è più alto del semplice prezzo di produzione :-)

khem8

2010-06-13 21:01

Beefcotto87 ha scritto:

Voglio dire, tu schiferesti del metavadanato di ammonio al 96% perchè non è puro al 99%?

Non farebbe schifo, ma cercherei comunque di purificarlo, nel limite delle mie possibilità... E alla fine è un'ulteriore dispendio di risorse di cui bisogna tenere conto!

Beefcotto87

2010-06-13 21:27

Bhe, sinceramente lo vedo uno spreco di energie... Io ho fatto un esempio, ma c'è da premettere che il discorso varia in base alle necessità! Se tu vuoi ulteriormente purificare ok, ma questa sarebbe una cosa che dipende da te...

Max Fritz

2010-06-14 07:19

Il problema però, nel momento in cui questo si afferma veramente come commercio e riesce a scavalcare o anche solo a competere con cataloghi aziendali, è l'illegalità della faccenda: riesce a competere perchè è un commercio non tassato, e quindi non rispetta la legge.

Per la questione dei prezzi, credo che un buon esempio sia il luminolo: aspettiamo che Al abbia finito la sua sintesi e chiediamogli di stimare il valore del prodotto ottenuto; lo confrontiamo con la resa e poi con i prezzi AAe, Sigma, etc.

Certo che se la proposta è quella di far concorrenza alla Carlo Erba la cosa cambia... ci riuscirebbe quasi chiunque.

Beefcotto87

2010-06-14 08:22

Bhe, sarebbe interessante la questione del luminol :-) Ma io vorrei abbassare un po' i toni, non intendevo un commercio mondiale o addirittura competere con le grandi "marche" O.O Voglio dire, se si può sfruttare la sintesi di tot composto per gli interessati, non penso si possa arrivare a tanto O.O

Max Fritz

2010-06-14 09:29

Penso che per la tua idea sia calzante il tuo esempio (considerazione abbastanza ovvia... asd) delle calamite: se una persona ha a disposizione un buon quantitativo di dischi rigidi difettati, rotti o comunque inutilizzabili, basta che acquisti dell'H2SO4 e il solfato di neodimio lo può produrre facilmente a prezzi competitivi, vendendolo però su piccola scala con metodi simili al baratto proposto da Moreno. In quel caso si tratterebbe di un "riciclo alternativo", anche abbastanza utile perchè evita che vengano sparsi per l'ambiente sali di Nd (che comunque non dovrebbero essere così inquinanti...).

Beefcotto87

2010-06-14 09:56

Eh, ma vedi, non sempre il baratto ti dà effettivamente la possibilità di guadagno! Voglio dire che magari a me serve o piacerebbe una determinata cosa: per esempio un corso di culinaria, e mi servono i soldi, ma se ti in cambio mi dai 5 Kg di carbonato di sodio, capisci come la cosa non abbia senso :S

NaClO3

2010-06-14 10:33

ma infatti nessuno ordina di usare per forza il baratto, che come dice Beef ha i suoi begli inconvenienti, nessuno dice anche di lavorare su scala internazionale che sarebbe altrettanto impossibile, magari un giovine committente universitario ti promette un corrispettivo in danaro per la sintesi di qualche sostanza che per lui è difficile trovare e non richiede neanche quel gran tasso di purezza, a quel punto conviene sempre che il corrispettivo sia davvero in denaro!

sopry93

2010-06-16 18:18

trovo che non sia male sintetizzare composti su ordinazione, in questo caso si possono tenere prezzi più elevati e allo stesso tempo fare molta più esperienza piuttosto che producendo solo alcuni composti che secondo noi ci possono far guadagnare decentemente.

Nexus

2010-06-18 08:41

Non ho risposto al sondaggio perchè nessuna delle tre opzioni calza (rispettivamente tutte e tre calzano) asd

È giusto? È legittimo ? Direi che sicuramente è legittimo... purchè non si esca dalla legalità...

Se è solo lucro non vedo il problema, anche qui purchè non si esca dalla legalità... Difatti io faccio il lavoro che faccio per i soldi e quasi nient'altro...

Un'altra questione è: chi comprerebbe ? ...

Beefcotto87

2010-06-18 09:00

Oh, finalmente un ottimo spunto :-P Esatto, chi comprerebbe? E' questo che separa la teoria dalla pratica! Pur non avendo speso molto, pur avendo un guadagno alto, non è detto che il prodotto venga comprato :-) e questo purtroppo va messo in conto :S

Max Fritz

2010-06-18 09:32

Sinceramente io non lo comprerei... l'unico motivo per cui potrei prediligere un prodotto di "sintesi domestica" ad uno industriale, con purezza certificata, confezione idonea etc. è che il composto sia stato sintetizzato da me stesso, e abbia quindi un valore soggettivo. Per il resto spenderei qualche euro in più e acquisterei comodamente da AAe. La cosa cambia solo in alcuni casi: se io non avessi luminolo, e se Al vendesse il suo (che diamo per funzionante) a 7 euro per 5g, forse potrei accettare, ma si tratterebbe di una rarità, e non credo che Al (giustamente) sia disposto a vendere il prodotto al mero costo dei reagenti utilizzati: significherebbe dar via un po' di reagenti per ricevere il corrispettivo in denaro... ma dato che lui quei reagenti li ha acquistati... sarebbe come ridarli indietro.

Nexus

2010-06-18 09:33

Bisogna fare diverse distinzioni: attività che vedo io... col faccino indicante le mie preferenze asd

1. consulenza :-(

2. analisi :-)

3. sintesi :-D

4. ? ...

_____________________________________________

1.

- lezioni a studenti

- ?

2. analisi

- analisi acque

- analisi derrate alimentari

- ?

3. sintesi

- sintesi principi attivi farmaceutici ( O_O )

- sintesi/estrazione essenze naturali

- ?



@ Max:

Capisco, ma se quel qualcuno fosse in realtà una piccola ditta registrata con i prezzi che sono la metà dell' AAe ???

Max Fritz

2010-06-18 09:44

Beh, in quel caso non stiamo parlando della stessa cosa: commercio legalizzato, certificazione della qualità e purezza del prodotto, garanzia di una potenziale produzione massiva (per evitare il fallimento dell'azienda). A questo punto, se si hanno soldi da investire, si entra nel mercato e si vede cosa accade. Se non si hanno questi prerequisiti di legalità (dato che siamo passati ad una piccola ditta) di qualità (non posso comprare un prodotto dalla purezza ignota) di sicurezza delle confezioni (per evitare i rischi e consentire uno stoccaggio decente una volta acquistato il prodotto), io mi ostinerei a comprare da AAe. Se si hanno invece tutti questi requisiti, allora sarebbe come trovare una Zetalab che vende a prezzi stracciati... una miniera d'oro per tutti noi!

Nexus

2010-06-18 09:51

Secondo mio modesto parere i prezzi di sostanze chimiche al dettaglio, almeno dai fornitori a me noti, sono STRATOSFERICI ! e ingiustificabili.

Ingiustificabili lo dico essendo conscio che l'analisi e l'imballaggio non sono gratis... basta pensare che quando sintetizzano il Luminol probabilmente ne sintetizzano Chilogrammi per volta.... e quindi un'analisi basta a fare centinaia di confezioni....

Senza attendere il calcolo per il costo del luminol, basta prendere l'esempio dell'acido nitrico fumante:

prezzo "basso" dai fornitori noti: ~100 euro /litro

prezzo se fatto in casa: ~10-20 euro /litro

Mezzo_Prete

2010-06-24 08:54

Ti puoi permettere di NON guadagnare con la chimica se: a) sei titolare di un cospicuo conte corrente, magari in associazione con titoli obbligazionari per minimo 150.000 euro al 2,51% netto b) possiedi due-tre appartamenti, oltre quello che abiti, in modo da avere una rendita mensile non inferiore al migliaio di euro, al netto delle spese condominiali, ICI e balle varie. c) hai un lascito ereditario di tutto rispetto, e rientri nel caso a) d) sei assessore all'ambiente in un Comune di media grandezza, anche se non capoluogo di prov., e ti puoi permettere di fare analisi ambientali e ricerche in "volontariato", perchè sai bene che, scaduto il mandato, hai talmente tanti intrecci e conoscenze e avanzi favori, che hai il buco sicuro in qualche azienda della zona.....i favori si ricambiano, fino a prova contraria, e chi è innocente scagli pure la prima pietra, chi lo fa, nel 99,999% dei casi è un banale ipocrita in cerca di ribalta mediatica.

Dott.MorenoZolghetti

2010-06-24 12:45

a) ce l'ho

b) ce l'ho

c) ce l'ho

d) mi manca

Sul punto d) mi sorge una controversia morale: ti scaglio una pietra (piccolina), perchè sono "la prova contraria". Non so se il tuo dire vale anche per i non-assessori all'ambiente, tuttavia credo si poter sostenere di essere quello 0,001%: pur facendo gratis, non godo di ribalta mediatica, anzi spesso proprio non godo. Resto però saldo alla mia fede.