Prime osservazioni bresser biolux

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Scienza pazza

2016-11-05 18:00

So che il microscopio in questione ha una brutta reputazione ed è pensato più come giocattolo che altro, ma devo dire che come mia prima esperienza non è male e, anche se in vita mia ho usato pochi microscopi (solo quelli a scuola), anzi è veramente accettabile. Di seguito vi posto i miei primi vetrini e le prime foto, la qualità non sarà altissima perché ho utilizzato la cam originale in dotazione. Inoltre c'è da dire che dei vetrini originali già pronti c'è ne sono solo 2 il resto credo siano stati buttati, forse perché rotti. Non so che ingrandimenti totali siano perché non posso moltiplicare gli obiettivi con la telecamera non sapendo l'ingrandimento di quest'ultima, ma gli obiettivi sono da 4x - 10- 40x sempre in ordine

Partiamo subito con uno dei vetrini originali che dovrebbe essere una sezione di stelo di fiore.

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Lievito di birra fresco stemprato in acqua e diluito. Qui ho solo stemprato senza diluire e infatti si vede la grande quantità di cellule.

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Una volta diluito:

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Epidermide di cipolla colorato con tintura di iodio (l'unico colorante che ho al momento, sto aspettando che arrivano blu di metilene e eosina)

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Ala di mosca con obiettivo 40x, questo è un vetrino permanente fatto, da me sperando che resisterà nel tempo.

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p.s. Per risolvere il problema di bassa luminosità ad alti ingrandimenti ho posizionato sotto il tavolino un oculare di un vecchio binocolo che ha funzionato da condensatore.

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RhOBErThO

2016-11-05 19:14

Un'informazione se possibile...ma Dove hai trovato il blu di metilene e l'eosina?

Scienza pazza

2016-11-05 19:54

Ho un amico che ha una farmacia e ci conosciamo da tanto tempo,  il blu di met me lo ha regalato mentre l'eosina la devo ancora pagare  asd però ancora non c'è li ho, devo andarli a ritirare entrambi martedì

RhOBErThO

2016-11-05 19:57

Va bene, grazie...quindi una normale farmacia dovrebbe averli, almeno da ordinare...  si si

Scienza pazza

2016-11-05 20:07

Devi cercare una farmacia che fa preparazioni non una normale

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quimico

2016-11-05 23:43

Blu di metilene si trova assai facilmente, l'eosina non so. Mai cercata in farmacia.

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Igor

2016-11-06 07:43

Le ali di mosca hanno i peli?

Scienza pazza

2016-11-06 08:16

Non lo sapevo neanche io prima di osservarle, ma ti assicuro che sono ali di mosca perché il vetrino l'ho fatto io e le ali erano appena state staccate.

NaClO

2016-11-06 10:35

L'eosina la trovi sotto il nome di mercurocromo,altrimenti vai in un negozio di forniture ospedaliere,te la fai diluire o la compri solida,si usa per disinfezione della cute dopo tricromia.

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LuiCap

2016-11-06 11:27

L'eosina e il mercurocromo chimicamente non sono la stessa molecola:

https://it.wikipedia.org/wiki/Eosina

https://it.wikipedia.org/wiki/Merbromina

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ClaudioG.

2016-11-06 12:25

Vero, ora c'è il neomercurocromo, quello contiene eosina + qualche eccipiente

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Mario

2016-11-06 12:37

Ben detto Luisa.

Aggiungo che dire eosina non è sufficiente. Esistono infati parecchi  tipi di eosina,  che vengono distinti da una lettera dell'alfabeto  a seguire. Abbiam o così la eosina Y, la B e via dicendo . C'è poi anche  la cosidetta eosina  all'alcol  (eosina S ) che è  il sale potassico dell'estere etilico del tetrabromoderivato.

Saluti

Mario

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NaClO

2016-11-06 19:24

ClaudioG. ha scritto:

Vero, ora c'è il neomercurocromo, quello contiene eosina + qualche eccipiente

intendevo questo.

Non sapevo esistessero così tanti tipi di uno stesso prodotto chimico,stesso nome tante molecole.

Enotria

2016-11-11 22:53

Scienza pazza ha scritto:

So che il microscopio in questione ha una brutta reputazione ed è pensato più come giocattolo che altro, ma devo dire che come mia prima esperienza non è male e, anche se in vita mia ho usato pochi microscopi (solo quelli a scuola), anzi è veramente accettabile. 

Si avvicina il Natale ed il Bresser si candida, come tutti gli anni, a diventare il microscopio più regalato ai nostri figli e nipoti.

Ed allora, proviamo a conoscerlo meglio.

Questo microscopio viene in genere acquistato con la scusa dei figli e perché costa poco: poi i figli dopo pochi minuti abbandonano la partita e lasciano il padre a guardare i quattro vetrini preparati, con la solita cipolla, la sezione di radice e la zampa di un povero grillo.  :-)

Ed ecco allora che viene l'idea malsana: e se io lo trucco da microscopio serio, chissà se poi si vedrà bene ?

Ricordate quando eravate ragazzi ed avevate il Ciao super truccato ?

Nella maggior parte dei casi il risultato era un motore che per farlo partire dovevate pedalare per tre chilometri, poi finalmente partiva ma, tanto, eravate già arrivati. 

E molto meglio così, perché si avviava con un rumore spaventoso dalla marmitta tutta aperta, sputando benzina ed olio da tutte le parti e non potevi più andare da nessuna parte, per paura dei vigili e del sequestro.

Ora, il Bresser non mi è particolarmente simpatico e non l'ho mai acquistato, ma il mio amico Nicola Ricci che, pur essendo uno dei più anziani del ormai famoso Ospizio dei Vecchietti, è quello che ha le idee più matte, aveva deciso di prenderlo e di farlo diventare da corsa. 

Ieri me lo son fatto portare e l'ho voluto esaminare: queste sono le mie note prima e dopo la trasformazione.

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 Il Bresser BioLux allo stato originale.

Così come viene acquistato è un piccolo microscopio monoculare, con una piccola telecamerina ed un oculare per la visione ad ingrandimento variabile.

Le prestazioni non sono certo esaltanti, sono appena accettabili le immagini ai bassi ingrandimenti, mentre già a 40x è più quello che si cerca di indovinare rispetto a quello che si vede realmente.

La magagna è subito ben evidente e risiede nel sistema di illuminazione, decisamente troppo semplicistico anche per un piccolo giocattolo.

Alcuni componenti sono semplicemente inutili, tanto per fare "scena", come il grande rotore pieno di filtri colorati che non servono a nulla. 

Poi, decisiva l'assenza totale di un qualsiasi condensatore che possa concentrare la già scarsa luce del led, per cui non si arriva ad illuminare l'obiettivo da 40x.

Quindi, il primo e più grave limite che tutti questi strumenti hanno è la scarsa luminosità che, se anche è sufficiente quando si utilizzano gli obiettivi 4x e 10x, risulta troppo debole quando si monta il 40x e si osservano dei soggetti piuttosto scuri.

 

Risolvere questo problema è molto semplice, basta aggiungere una lente concentratrice al di sopra dell’illuminatore, in modo da ottenere un fascio luminoso più ristretto, ma molto più luminoso.

 

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Fuso mitotico in radice di pino: con e senza lente condensatrice aggiunta

 

 La lente da utilizzare è una qualsiasi di recupero, purché abbia una focale piuttosto corta, sui 20 mm. Io ho fatto delle prove con varie lenti ed ottimi risultati li ho ottenuti con un comune oculare da pochi soldi, che mi ha permesso di risolvere il fuso mitotico in una difficile sezione di meristema radicale di pino (Pinus pinea).

 

Altro difetto comune a questa tipologia di microscopi è l’eccessivo contrasto delle immagini: anche qui la causa è da imputare alla assenza di un vero e proprio condensatore, per cui la soluzione è ancora l’aggiunta della già citata piccola lente, in modo da ampliare la gamma tonale delle immagini.

 

Sistemata la scarsa luminosità con i soggetti troppo scuri e l’eccessivo contrasto, difetti comuni a tutti i microscopi per ragazzi, possiamo aggiungere una caratteristica che, nelle scuole, è molto interessante e che avvince gli studenti. Intendo parlare della possibilità di fare analisi microscopiche in luce polarizzata.

 

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E’ entusiasmante la semplicità con cui i nostri ragazzi possono preparare dei vetrini con del comune zucchero da cucina e, guardandoli in luce polarizzata, fare interessanti osservazioni.

Per  aggiungere questa possibilità, basta prendere due anelli di lamina Polaroid dal costo di pochi Euro o recuperati da un vecchio paio di occhiali e montarne uno subito sopra alla lampada che emette la luce (polarizzatore), l’altro appoggiato  subito sopra al vetrino, anzi, proprio tra il vetrino e l’obiettivo (analizzatore), meglio ancora se un po’ rialzato, in modo da risultare fuori fuoco.

Il metodo funziona benissimo con gli obiettivi a basso ingrandimento, non va invece bene solo con il 40x, in quanto questi si avvicina troppo al vetrino e non permette l’inserimento della lamina Polaroid dell’analizzatore, manca proprio lo spazio fisico !

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Cristalli di comune zucchero da cucina

 

 

 

 

Esempi di funzionalità dopo l’intervento:

Vediamo prima all'ingrandimento più basso, il 4x:

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Sezione di epidermide umana (colorante Mallory)

Il risultato è piuttosto buono, la resa del colore sufficiente.

Passiamo ora al 10x, qui già si notavano alcuni problemi di illuminazione.

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La qualità è piuttosto buona, gli stessi globuli rossi rimasti nei vasi sono ben determinati, peccato per i forti residui di aberrazione cromatica.

Passiamo infine alla situazione che prima era penosa e per meglio vedere la differenza, prendiamo un soggetto particolarmente ostico, una diatomea, e vediamo la risolvenza che abbiamo ottenuto.

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Obiettivo 40x, diatomea Cymbella sp.

Non solo sono ben visibili le strie della diatomea, ma anche i dot, i puntini che formano le strie.

Il risultato, a livello di risoluzione è abbastanza buono, resta comunque molto evidente un difetto di planarità e di aberrazione cromatica, ma gli obiettivi hanno un filetto non standard e non possono essere sostituiti e, del resto, non ne varrebbe certo la pena.

Meglio fermarci qui, in fin dei conti con un condensatore di recupero da pochi Euro abbiamo ottenuto un miglioramento di per se già notevole, possiamo anche essere soddisfatti.  :-D

*yuu*

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Scienza pazza

2016-11-17 19:17

Oggi torno a scrivere per condividere con voi qualche foto scattata nel medesimo modo delle precedenti ma con un soggetto un po più interessante.  Negli ultimi giorni stavo osservando varie colorazioni dell'epitelio di una cipolla e per non farla perire l'ho messa in un bicchierino con un po d'acqua, per impegni non sono andato a buttarla ed è rimasta per tre giorni davanti la finestra. Questa mattina, visto che a scuola era sciopero, avevo deciso di ripulire il laboratorio ma vedo la cipolla nel bicchiere che ha sviluppato delle radici e mi ricordo di aver letto che si potevano osservare le cellule in mitosi dalle radici giovani di cipolla allora rimando le pulizie e prendo: HCl,una Petri, acqua distillata e tutto il resto e preparo un paio di vetrini, li coloro con blu di metilene e osservo al biolux. Devo dire che è stato veramente emozionante anche se non sono riuscito a vedere tutte le fasi della mitosi, il risultato è veramente accettabile. i vetrini li ho sigillati con dello smalto (tecnica gentilmente consigliatami da Claudio)per evitare che si disidratino, visto che le cellule sono fissate dovrebbero resistere per qualche tempo. In allegato qualche foto del risultato. p.s. se a qualcuno interessa posso illustrarvi tutto il procedimento, è semplicissimo.

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ClaudioG.

2016-11-17 19:45

Bravissimo :-) Che bello rivedere la mitosi di cipolla, è stata un'emozione indescrivibile la prima volta che la osservai al micro. Riprova molte volte, vedrai che riuscirai senz'altro a distinguere tutte le fasi, meravigliose (si vedono veramente, non è affatto difficile). Soprattutto, ricorda di prendere le porzioni apicali della radice, non un tratto a caso: è lì che c'è l'attività di divisione più intensa. Complimenti per il modo in cui hai dissociato il tessuto, hai ottenuto dei bei monostrati. Quando ti si sovrappongono (come nella 1^ foto) puoi sempre dividerli con un aghetto. Forza  *yuu*

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NaClO

2016-11-17 20:15

sarei interessato al metodo

Scienza pazza

2016-11-17 20:48

NaClO ha scritto:

sarei interessato al metodo

Visto che sono una persona metodica, faccio una relazione più o meno ogni esperimento per non dimenticare come e cosa faccio, ti allego il file.

Mitosi cellulare.docx
Mitosi cellulare.docx

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Enotria

2016-11-17 21:52

.

Ottimo lavoro, complimenti !  *clap clap* *clap clap* *clap clap*

*yuu*

Scienza pazza

2016-11-18 07:06

Ho cercato ma tra tanti messaggi non viene detto nulla se non sui coloranti da usare tipo orceina ascetica e blu di toluina che colorano i cromosomi ma con il blu di metiene io mi sono trovato benissimo. Sui fissativi non ho trovato nulla sia sul forumche tra tanti libri.

Enotria

2016-11-18 07:23

Ti metto l'elenco dei principali testi di microscopia che io consiglio. Aspetti tecnici della microscopia e del microscopio: http://www.funsci.it/files/MICROSCOPIA-OTTICA_h04r4c7t.pdf Fondamentale, di Giovanni Pietro Sini http://www.funsci.it/files/appunti-microscopia_i05ue5mr.pdf Semplice e chiaro, di Alberto Monico Preparazione dei campioni: http://www.funsci.it/files/I-preparati-microscopici.pdf Fondamentale per preparati Citologici, di Marco Brusadin http://www.funsci.it/files/I-preparati-ematologici.pdf Fondamentale per Ematologia, di Marco Brusadin http://www.funsci.it/files/preparati_vegetali_934z20b7.pdf Fondamentale per preparati vegetali, di Giovanni Pietro Sini Osservazione: Atlante dei microrganismi acquatici, Franco Muzzio editore Fondamentale, di Heinz Streble e Dieter Krauter http://www.funsci.it/files/micro1.pdf Chiaro e semplice, di Giorgio Carboni *yuu*

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NaClO

2016-11-18 06:57

mi pare ci sia un fissativo apposito,cerca nel forum.Non lo conoscevo questo procedimento.

Scienza pazza

2016-11-18 06:49

Quanto pensate possano resistere i vetrini essendo le cellule fissate in acido cloridrico e sigillate con smalto??? anche approssimativamente,mi serve perché voglio prepararne un paio per la mia scuola che non ne ha molti, anzi nessuno cosi, e quelli a fresco a tutti non piace prepararli.

Kokosekko

2016-11-18 16:54

Ho diviso il thread, un pezzo è finito qui: http://www.myttex.net/forum/Thread-Riflessioni-ammirate-sulle-capacit%C3%A0-dei-giovani-volenterosi

Scienza pazza

2016-11-27 15:30

Ciao a tutti

Scrivo di nuovo per condividere con voi il mio ultimo esperimento e per imparare qualcosa.

Questa mattina ho deciso di voler preparare dei vetrini ematologici e dopo aver "rubato" il pungidito a mio nonno, quello per misurare il diabete, mi sono diretto al laboratorio e presi vetrini e alcol ho subito fatto un paio di strisci, devo dire che non è facile come sembra, quando ne ho ottenuti un paio belli sottili li ho fatti asciugare e poi li ho ricoperti di alcol, anche se si consiglia il metanolo :tossico: che in questo momento non ho, ho aspettato che si asciugassero e poi li ho osservati. Bellissimi i risultati ma non contento delle immagini ho deciso di colorare un paio di vetrini, uno con eosina, uno blu di metilene e un altro entrambi, ho atteso la colorazione e poi una volta  messi sotto al microscopio mi sono divertito tantissimo ad osservare il mio sangue.

Un paio di domande: quelli con il nucleo blu dovrebbero essere globuli bianchi??

Per una specie di enciclopedia delle cellule del sangue avete qualcosa da consigliarmi, ovviamente con molte immagini.

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RhOBErThO

2016-11-27 18:55

Esatto, nella foto in altro a destra sembrano dei linfociti (quelli con il nucleo, quello blu, Che occupa quasi tutto il citoplasma), mentre nella foto in basso a sinistra sembrerebbero esserci dei Monociti, Che hanno un nucleo a forma di fagiolo, ma non ne sono sicuro..

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Enotria

2016-11-27 22:24

Molto interessante è se osservi il sangue vivo, subito dopo lo striscio e ne fai un filmato.

Dopo, se acceleri il filmato almeno 4 volte, vedrai i vari leucociti che vanno a spasso per il tuo sangue in cerca di nemici da inglobare.

*yuu*

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NaClO

2016-11-28 06:56

Complimenti!Quando fai queste cose disinfetta bene i ferri.

Ecco alcune dispense: http://www.myttex.net/forum/attachment.php?aid=96

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