Proprietà curative della frutta

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Gzero

2010-06-02 19:32

Leggendo un libro riguardante l'utilizzo delle piante in ambito "medico"(se così si può definire), sono incappato in un capitolo interessante, nel quale spiega le proprietà curative della frutta (la più comune). Riporto quanto scritto nel libro qui:

-Albicocche: contengono il 13% di zucchero, vitamina A e C. Bisogna limitarne l'uso, se il fegato o lo stomaco non le digeriscono bene.

-Fragole: sono ricche di zuccheri (24%) e, come gli agrumi, di vitamina A e B e C. Sono perciò utili contro l'anemia. Possono causare però allergie in chi ne mangia troppe o in chi ha il fegato in disordine.

-Banane: sono molto nutrienti perche posseggono il 20% di zuccheri, il 6% di grassi, l'1,3% di proteine ed inoltre sali minerali e vitamine A, B, C ed E. Come le fragole, però, sono assai indigeste per gli epatici.

-Prugne: sono regolatrici dell'intestino pigro, al pari dei fichi. Contengono il 20% di zuccheri e combattono in modo eccellente l'uricemia e l'arteriosclerosi.

-Pesche: hanno poco zucchero (il 6%), ma sono ricche di vitamine A, B e C. Causano facilmente l'orticaria nei malati di fegato, quando essi ne abusano.

Questo è quanto riportanto nel libro rigurdante la frutta più comune. Il libro tratta anche di molte piante usate in vario modo per contrastare vari tipi di malattia. Spiega pure come preparare il tutto (infusi, unguenti ecc.)

Dott.MorenoZolghetti

2010-06-02 19:52

Il titolo dell'opera?

Comunque sono informazioni da prendere con le molle...molto, molto discutibili.;-)

Gzero

2010-06-02 19:57

L'opera si chiama: La salute nelle piante e nelle erbe. Scritta da un frate cappucino di nome: P. Giorgio da Cartosio, laureatosi all'università di Pavia. Ma quando diciamo che sono informazioni da prendere con le molle cosa si intende ??

Dott.MorenoZolghetti

2010-06-02 20:06

Ci avrei giurato si potesse trattare di un frate...dal male di fegato!

Non conosco l'opera, ma immagino sia datata anni 60-70.

E' da un po' che viene impedito ai frati e alle monache di parlare di medicina senza alcuna competenza.

Quando dico "con le molle" intendo dire che le informazioni da te citate sono approssimative. Tutta la frutta può dare allergia, non solo le fragole. Le prugne fanno bene all'intestino, come i fichi, ma se hai la diverticolite e ti mangi i fichi...tanto bene non ti faranno.

Che nelle pesche ci sia il 6% di zuccheri è una "belinata", e la stessa cosa si può dire sulla vitamina A delle albicocche: zero vitamina A, un po' di beta-carotene (provitamina A). E potrei continuare così fino a domani...

Gzero

2010-06-02 20:09

Il libro è abbastanza vecchio; è datata giugno 1982 (finito di stampare: giugno 1982) è scritto alla penultima pagina del libro.

Dott.MorenoZolghetti

2010-06-02 20:11

Curioso...sei sicuro che non sia una ristampa?

Magari l'edizione è più vecchiotta.

Gzero

2010-06-02 20:17

no non trovo nessuno dato su una possibile ristampa. Alla pagina principale c'è scritto settima edizione 1982, poi viene riportato lo stesso numero per l'edizione e sulla data di fine stampa. Ma quindi c'è poco da fidarsi di questo libro ??

Dott.MorenoZolghetti

2010-06-02 20:20

Solitamente scrivono la data della prima edizione.

Se è la settima, sarà una riedizione, senza revisione.

Comunque, c'è da fidarsi e no, a seconda dell'argomento e dei dati forniti.

Non conosco l'opera, quindi non posso darti un giudizio complessivo.

Il buon frate in cosa si è laureato in quel di Pavia?

Gzero

2010-06-02 20:25

Non lo trovo scritto. Dice solo che si è diplomato (mi son conuso per sbaglio prima; scusate) presso l'univeristà di pavia. Spiega poi che ha vent'anni di esercizio alle spalle. Continua dicendo che è molto noto in piemonte e fuori per la sua competenza e i suoi preparati fitoterapici.

Dott.MorenoZolghetti

2010-06-02 20:36

Ah, ok! E' un noto "sciamano" piemontese che io (torinese, ma forse solo ignorante) non ho mai sentito nominare.

Una volta ho letto su di un libro che con le foglie di cavolo si cura la gotta. C'è un motivo: col cavolo che si cura la gotta. Però le due versioni hanno significato differente.:-D

Gzero

2010-06-03 13:53

Sul libro c'è scritto: le foglie di cavolo, alle quali è stata asportata la nervatura, compresse con una bottiglia e disinfettante in acqua borica, si applicano sulle piaghe, fermandole con bende. Queste applicazioni, oltre che per le piaghe purulente, sono utili per i dolori reumatici e per le nevralgie facciali. Prima dell'applicazione, è necessario disinfettare accuratamente la parte del corpo interessata. Alla linfa del cavolo, raccolta praticando un'incisione sullo stelo, si attribuisce la virtù di far sparir porri o bitorzoli. Le foglie cotte sciolgono gli ingorghi mammellari e quelli dovuti al latte, ingorghi che spesso impediscono alle donne di allattare. Il succo di cavolo serve a far smaltire le ubriacature.

Questo è quanto riportato sul libro, riguardante il cavolo. :-D

Dott.MorenoZolghetti

2010-06-03 16:36

Ecco, tu capisci facilmente che sono tutte cavolate...

Per gli ingorghi ci vuole "l'idraulico liquido" o un vigile urbano.asd

NaClO3

2010-06-03 16:45

esistono ingorghi in quel punto del corpo?

Dott.MorenoZolghetti

2010-06-03 17:02

Ingorghi no...solo per lavandini e incroci stradali...

Gzero

2010-06-03 19:38

bhe si, ma sarà un modo rude per dire che quel punto del corpo è otturato (non so come dire. xD) e quindi quello è metodo che per lui riesce a "sturare" quella parte di corpo. C'è pure scritto qualcosina sul tabacco.

Dott.MorenoZolghetti

2010-06-03 19:55

Scrivi che è divertente!

Gzero

2010-06-03 20:15

Il tabacco

(Nicotina tabacum)

E' una solanacea originaria dell' America. Cristoforo Colombo, sbarcando a S. Salvador, osservò che gli indigeni si servivano di bastoncini vuoti, rimpiti di foglie secche per fumarle beatamente, si trattava di foglie di tabacco. Fu introdotto in Europa verso la metà del sec. XVI. Nei trattati di erboriseteria si parla pochissimo del tabacco, poiché sono scarsi i vantaggi che può arrecare alla salute; se mai si parla di tabagismo, malattia che s'incontra soprattutto nei fumatori accaniti. L'indicazione è unciamente per uso esterno, contro la scabbia, facendo bollire gr. 125 di foglie secche di tabacco per un'ora in un litro d'acqua. Si aggiungono gr. 25 di bicarbonato di soda e, filtrato il tutto, dopo 24 ore, si fanno due frizioni al dì. In caso di improvvisa intossicazione da tabacco, si espone il paziente all'aria pura, gli si dà un forte caffè, seguito da un lassativo, gli si pratica la respirazione artificiale e una inezione cardiotonica. E' risaputo da tutti ed è confermato da illustri clinici, che l'abitudine di fumare è deleteria alla salute, favorisce il cancro, gli enfisemi, l'asma, le artriti e altri gravi disturbi all'organismo. Si accertano fino a 15 i veleni contenuti nella sigaretta; meno dannosi sono il sigaro e la pipa. Penso sia superfluo dire al fumatore impenitente: << non fumare che ti accorci la vita>>

Ecco quanto riportato dal libro. Che ne pensate ?? ^^

Ps: scusate gli errori grammaticali ^^

NaClO3

2010-06-03 20:18

penso che sia roba degli anni '60 al tempo delle multinazionali senza scrupoli (come oggi) che sotterravano tutti a malefici del tabacco

Gzero

2010-06-03 20:26

Bhe se ti riferisci all'eta dell'articolo presente sul libro, siamo comunque lì; verso gli anni '60/'70

Dott.MorenoZolghetti

2010-06-03 20:30

Molto impreciso come resoconto. Inizialmente il tabacco si usava in decozioni, per clisteri, quindi per via interna (rettale). Un vero toccasana...ottimo per preparare i cadaveri.asd

L'uso come antiscabbia è decaduto da molto tempo, la nicotina è un veleno molto potente.

Gzero

2010-06-03 20:39

In generale, questo libro tratta di metodi curativi antiquati. Il fatto che il tabacco si usava per via interna non lo sapevo. So che adesso, questo tipo di piantagione, è parecchio utilizzata nei paesi poveri. Infatti denominata la droga dei poveri. In fatti spesso il tabagismo è per lo più diffuso tra i poveri.

Dott.MorenoZolghetti

2010-06-03 21:15

Sì, tra i poveri idioti...asd

Gzero

2010-06-04 12:46

è la verità, in paesi in via di sviluppo, il tabagismo è concentrato in maggior quantità rispetto ai paesi sviluppati. Oltre al costo basso. Infatti le opersone dei PVS, di indebitano pure per il tabacco, mettendo da parte anche i bisogni primari.

Dott.MorenoZolghetti

2010-06-04 14:42

Gzero ha scritto:

è la verità, in paesi in via di sviluppo, il tabagismo è concentrato in maggior quantità rispetto ai paesi sviluppati. Oltre al costo basso. Infatti le opersone dei PVS, di indebitano pure per il tabacco, mettendo da parte anche i bisogni primari.

Sì, è verissimo. La mia era una battuta rivolta ai tabagisti autoctoni.;-)

Gzero

2010-06-04 16:34

Comprendo. Quando torno do monai posto un'altra "chicca" de libro xD