Reazione Schimdt e Tornow per il mercurio

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al-ham-bic

2011-11-16 06:54

Schmidt e Tornow sono autori nel 1932 di questo metodo analitico per il mercurio, devo dire assai originale. Naturalmente ho voluto provarlo, anche perchè è una reazione specifica per questo metallo. Si tratta di condurre una elettrolisi in ambiente neutro su catodo di alluminio: se il mercurio è presente, una volta esposto all'aria il catodo si ricopre di una patina soffice di Al2O3, molto ben visibile. E' ben noto che il mercurio catalizza l'ossidazione superficiale dell'alluminio in maniera molto caratteristica e spettacolare ed il metodo sfrutta questo principio. Ho operato in questo modo: - poco prima della prova preparare una piccola lamina di alluminio di una decina di cmq, profondamente ravvivata con carta vetrata, immergerla qualche minuto in NaOH diluita fino ad inizio di sviluppo di idrogeno. In questo modo siamo sicuri che l'alluminio è perfettamente pulito ed esente da ossido superficiale. Estrarla, risciacquarla bene ed immergerla immediatamente nella soluzione neutra da analizzare. Porre all'anodo un bastoncino di carbone e collegare la piastrina al catodo.

Schmidt e Tornow 1.JPG
Schmidt e Tornow 1.JPG
Ho usato come test una soluzione di 20 mg di HgCl2 in 50 ml di acqua per rendere l'effetto sicuramente fotografabile. La soluzione è neutra e diluitissima quindi la resistività della cella sarà molto elevata; in ogni modo alimentando anche solo a 12 V passa sufficiente corrente da far depositare quella minima quantità di mercurio che serve per essere evidenziata. Far passare corrente per una decina di minuti, quindi levare la laminetta e porla ad asciugare all'aria in un posto tranquillo. Dopo un quarto d'ora sarà ricoperta da una fragilissima lanugine grigia di Al2O3, come ben si vede nelle foto.
Schmidt e Tornow 2.JPG
Schmidt e Tornow 2.JPG
Schmidt e Tornow 3.JPG
Schmidt e Tornow 3.JPG
Se l'esperimento è ben condotto la sensibilità è elevatissima [EDIT 1mg/l] ; se avessi avuto più tempo a disposizione avrei provato con successive diluizioni a vedere fin dove arriva. Lo farò appena possibile.

I seguenti utenti ringraziano al-ham-bic per questo messaggio: Max Fritz

Chimico

2011-11-16 15:48

bel test :-)...provi a fare 1 bianco per vedere la differenza?? cmq attento ke moreno si incavola se gli rubi il posto di analitico asd

Dott.MorenoZolghetti

2011-11-16 19:02

Io? ma figurati... :-D

Piuttosto mi "incavolo" nel leggere che questo sia un metodo sensibilissimo. Ne ho un paio "strumentali" che lo sono certamente di più. E Al, non dire che questo non è strumentale... asd

Però va il plauso per l'originalità!

Al, sai indicare la soglia di sensibilità del metodo, per pura curiosità.

Non polemizzo (lo dico per gli Altri, Al e io ci capiamo abbastanza), ma è curiosa questa metodica. Io mi sono occupato tempo fa (secoli fa...) di Hg nelle acque e devo dire che si va molto per il sottile..., non parliamo di Hg negli alimenti (pesci e mammiferi in particolare), ma è un'altra storia...

quimico

2011-11-16 19:06

Che modo usavi per la determinazione di Hg in acque? Erano acque di che tipo? Sarebbe davvero interessante sapere l'LOD di questa tecnica *Si guarda intorno* Giusto per aver un'idea. Quando studiavo avevamo visto la determinazione di Hg ma non ricordo una fava... Dovrei guardare sugli appunti...

al-ham-bic

2011-11-16 20:57

Io e Moreno ci capiamo (e ci scherziamo anche qualche volta *Fischietta* ). Mo', non venirmi a confrontare questi metodi da alchimisti che io ogni tanto tiro fuori con i tuoi dannati "apparecchi con la spina"! Puahhh... :-@ (il mio metodo stavolta aveva la spina (dell'alimentatore), la prossima volta tiro via anche quella e uso batterie. Tiè! --- A parte gli scherzi, lo Sborgi (persona molto seria) dà una sensibilità di 1 microg/l [EDIT: 1 mg/l] e ciò mi ha autorizzato a chiamarla senza indugio "reazione sensibilissima", visto che siamo nel 1932... --- xChimico: farò appena possibile delle prove diminuendo molto la concentrazione (e aumentando molto il tempo per le prove stesse azz! ); la prova in bianco verrebbe... bianca!

Dott.MorenoZolghetti

2011-11-16 23:04

Un microgrammo di Hg per litro di acqua? Posso dubitare? Se funzionasse, butto via tutto il kit per la determinazione spettrofotometrica del mercurio! Prendo un paio di pentolacce della nonna e...analisi a go-go! Però...ne siamo davvero sicuri? Per fare una prova è fondamentale stabilire il pH della soluzione, altrimenti addio comparazione del metallo...

al-ham-bic

2011-11-16 23:42

Mannaggia ai gamma (quel vecchio metodo di misurare la sensibilità) :-@ Mi dava letteralmente 0,1 gamma/100 ml e ho rifatto tre volte la proporzione: sono 1 mg/l non 1 μg/l ! C'è una bella differenza, ma... succede azz! Ora i conti tornano meglio, no? (Ho corretto ache sopra).

Dott.MorenoZolghetti

2011-11-17 17:51

Un gamma è un microgrammo, quindi la tua equivalenza è corretta!

Si tratta davvero di 1 microgrammo/litro. Il fatto è che io ci credo poco.

Magari sbaglio, ma qui ci tocca provare!

Una sensibilità simile l'ho riscontrata per As con il metodo allo specchio, di cui abbiamo già parlato altrove. Però in questo caso si concentra il campione, qui no.

quimico

2011-11-17 17:53

Anche io ci credo poco *Si guarda intorno* sarebbe da provare davvero. Sicuramente al lo farà appena possibile. Sono curioso...

Max Fritz

2011-11-17 18:57

Più che altro, a quel livello di precisione non è possibile che lo stesso alluminio utilizzato presenti tracce di Hg?

quimico

2011-11-17 19:05

Non me intendo di metallurgia ma non penso che dell'Al presenti tracce di Hg *Si guarda intorno*

NaClO3

2011-11-17 19:40

L'alluminio viene prodotto a temperature ben più alte del P.B, difficile che ce ne sia.

Non dubito però che nei processi di lavorazione non venga coinvolto Hg anche in quantità irrisorie, ci sarebbe da usare l'assorbimento atomico!

al-ham-bic

2011-11-17 21:45

Escludo categoricamente che l'alluminio contenga mercurio.

Tutto ma non mercurio. (Parliamo di quantità "umane", non di fantasia, altrimenti potrebbero esserci anche tutti gli altri 91 elementi...).

---

(Altrettanto categoricamente escludo anche che le prove che conduco nelle mie modeste condizioni possano spingersi ad apprezzare sensibilità di 1 gamma/litro Rolleyes )

---

Ma insomma siamo sicuri che sia 1 micro o 1 milli?

La fonte dice testualmente: sensibilità 0,1 gamma/100 ml

E il vecchio gamma è un microgrammo, questo è chiaro.

Il secondo ragionamento (contorto?) mi ha portato a dire 1 mg/l...

---

I dubbi sulla sensibilità dichiarata sono anche miei al 100% ma ero incerto nella conversione delle misure.

---

Ovvio che provare nelle esatte condizioni degli autori è impossibile: manca la bibliografia, in Internet non c'è niente e sullo Sborgi tutta la prova è liquidata in due righe senza alcun particolare.

Ho dovuto improvvisare secondo la mia idea; posso fare una ulteriore prova molto più di fino, ma, tanto per dire, se la soluzione è veramente neutra e praticamente senza elettroliti la resistività è elevatisssima.

Però si può rendere conduttiva anche una soluzione neutra... non è detto che ci debba essere solo qualche ione Hg++ ...eccetera.

Almeno a un mg/l si possono fare delle prove (ma ci vuole un po' di tempo. E poi naturalmente non aspettarsi una piastrina con un dito di Al2O3 come quella delle foto  no no ).

Franc

2011-11-18 00:07

" E' questo il metodo più sensibile per la ricerca di minime quantità di mercurio... [omissis]

Feigl e Badian hanno ulteriormente accresciuto la sensibilità di questa ricerca facendo reagire direttamente sulla laminetta di alluminio esposta all'aria dopo elettrolisi, l'idrossido di alluminio con una soluzione di alizarina con cui forma una lacca rossa.

Nella tecnica piuttosto delicata da loro elaborata e alla quale rimandiamo per i dettagli (*), si possono svelare 0,0001 gamma di mercurio. Il limite di diluizione è 1:500 000 000.

(*) Feigl: spot tests, pag.53 "

da "Nozioni di chimica analitica" - G.Canneri - Ed.Zanichelli, 1961

Dott.MorenoZolghetti

2011-11-18 17:16

Opplà! Siamo a 0,1 nanogrammi! Chi offre di meno?

Ma dobbiamo essere realistici, su, dai...

Per quanto concerne la conducibilità della soluzione: nessun problema, basta aggiungere un tampone fosfato (tipo PBS).

al-ham-bic

2011-11-18 20:25

Allora mi conforta anche Franc col suo Canneri.

---

Mi resta questo dubbio, chiariamolo una volta per tutte:

a- 1 gamma è una misura assoluta ponderale (1 microg), oppure...

b- 1 gamma è 1 microg/ml ? (quindi diventerebbe 1 mg/l)

(Il Treadwell mi farebbe propendere per il caso -b, ma non sono sicuro).

Si capisce che la differenza è di un fattore 3 (quella che mi ha fatto convertire la sensibilità da microg a millig).

Franc

2011-11-19 01:15

Come ha già premesso al-, il metodo si fonda sulla nota azione attivante che il mercurio metallico esercita nell'ossidazione dell'alluminio.

Data la natura catalitica dell'azione del mercurio, bastano (per definizione) tracce per provocare l'attivazione di quantità considerevoli di alluminio che poi si trasforma in ossido idrato.

Ciò che si vede e che permette di svelare la presenza del mercurio è lo svolgimento di una reazione a cui il mercurio non partecipa come reagente; cioè la sua concentrazione nel sistema non è vincolata ad alcun rapporto stechiometrico nello sviluppo del prodotto.

Su scala industriale lo stesso fenomeno è ugualmente riscontrabile se si considerano le grandi quantità di prodotto ottenibile con relativamente piccole "cariche" di un efficiente catalizzatore. Senza la presenza di quest'ultimo la reazione praticamente non avverrebbe, ma è anche vero che usando dieci/cento/mille/miliardi di volte più catalizzatore dello stretto necessario (trascurandone l'avvelenamento) non si ottiene alcun beneficio né maggiore quantità di prodotto perchè l'azione è cinetica, non termodinamica. In altri termini, la capacità d'attivazione di una reazione e la coversione termodinamica realizzabile sono fattori indipendenti l'uno dall'altro.

Allora, osservando la questione in termini di resa:

--- senza catalizzatore, la resa rimane nulla;

--- con il catalizzatore oltre la concentrazione minima (che è molto bassa perchè non deve rispettare vincoli di concentrazione), la resa può essere quantitativa o comunque almeno osservabile in modo indiretto, se si segue la "delicata procedura" che purtroppo è descritta solo sommariamente.

Altro paio di maniche è la determinazione quantitativa della concentrazione ionica del mercurio in soluzione, che non può certo essere svelata facendo leva sulla sua proprietà catalitica. Il caso in discussione è appunto solo un saggio qualitativo.

PS

Il gamma è un'unità di misura obsoleta delle masse: 1 gamma = 10E-6 g = 1 microgrammo .

al-ham-bic

2011-11-19 07:47

Perfetto Franc, tutto non fa una piega... se non la sensibilità, che pare, onestamente, tanto elevata da suscitare i dubbi che sono stati rilevati.

Ciò non toglie che i dubbi si risolvono con l'esperienza e non a parole, ciò che hanno fatto senza dubbio (e ci stà il gioco di parole ;-) ) i relatori di detto metodo analitico.

Dott.MorenoZolghetti

2011-11-19 14:30

Ah ah ah...Rido! Per l'ultima farse di Al!

Ma avete idea di cosa vuol dire 0,1 ng di Hg?

Io ho personalmente utilizzato metalli e sali metallici degli anni Cinquanta/Sessanta e posso garantirvi che avevano impurezze tali, se paragonati a quelli odierni, che neppure li si poteva prendere in considerazione. Sto parlando di sali certificati puri Merck e C. Erba, non ci cose da mercatino! Ho usato zinco che per analisi medico-legali richiede una purezza eccezionale (esente da As e Sb), o acido nitrico sovrapuro proprio per la determinazione del mercurio negli alimenti: bene, sono prodotti che un tempo NON esistevano neppure. Non mi venite a raccontare che gli Autori di quella roba da fantescienza disponevano di reagenti ultrapuri. Per carità!

Ho conosciuto un fior di chimico della stimata Università degli Studi di Torino che ha impiegato due anni di lavoro e di denaro per capire che la sua determinazione del Cd nelle acque era distorta dal metallo rilasciato dal suo deionizzatore a osmosi inversa. Un genio! e lo raccontava pure... Ora scrive libri di chimica analitica!

Vi prego di essere razionali. Nanogrammi NO!

Per inciso: un gamma è un microgrammo, come un lambda è un microlitro.

;-)

quimico

2011-11-19 14:58

Come si chiama tale professore geniale?

al-ham-bic

2011-11-19 16:23

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Ah ah ah...Rido! Per l'ultima farse di Al!

Ma avete idea di cosa vuol dire 0,1 ng di Hg? ...

Abbiamo un'idea del tutto esauriente... ma davvero ho scritto io 0,1 ng? Non lo trovo da nessuna parte... >_>

Morale: facciamoci una bella risata alla faccia di chi ha messo nero su bianco sui testi citati il valore inizialmente riportato.

Sembra questa la conclusione. Che altro aggiungere?

AgNO3

2011-11-19 18:13

al-ham-bic ha scritto:

Escludo categoricamente che l'alluminio contenga mercurio.

Tutto ma non mercurio. (Parliamo di quantità "umane", non di fantasia, altrimenti potrebbero esserci anche tutti gli altri 91 elementi...).

---

Ma insomma siamo sicuri che sia 1 micro o 1 milli?

La fonte dice testualmente: sensibilità 0,1 gamma/100 ml

E il vecchio gamma è un microgrammo, questo è chiaro.

Il secondo ragionamento (contorto?) mi ha portato a dire 1 mg/l...

Ecco,parli di 0,1 gamma in 100mL quindi 1 gamma in 1L. Un nanogrammo di mercurio in un litro di acqua...

sinceramente sono d'accordo col professore,capirei sensibilità di microgrammi,o di microgrammi,ma nanogrammi sono VERAMENTE MA VERAMENTE POCHI.

Dott.MorenoZolghetti

2011-11-19 19:46

al-ham-bic ha scritto:

Abbiamo un'idea del tutto esauriente... ma davvero ho scritto io 0,1 ng? Non lo trovo da nessuna parte... >_>

Morale: facciamoci una bella risata alla faccia di chi ha messo nero su bianco sui testi citati il valore inizialmente riportato.

Sembra questa la conclusione. Che altro aggiungere?

No, non lo hai scritto tu, ma gli Autori citati, nel 1961.

Quale arrendersi! Qui occorre sperimentare! Altrimenti è la fine della scienza! Ero ilare per la tua considerazione dei risultati ottenuti 70 anni fa...la chimica analitica è molto migliorata da allora...

Comunque dobbiamo provare sta cosa, ora sono davvero molto incuriosito. I metodi in spettrofotometria molecolare arrivano si e no a 50 microgrammi/litro.


Franc ha scritto:

" E' questo il metodo più sensibile per la ricerca di minime quantità di mercurio... [omissis]

Feigl e Badian hanno ulteriormente accresciuto la sensibilità di questa ricerca facendo reagire direttamente sulla laminetta di alluminio esposta all'aria dopo elettrolisi, l'idrossido di alluminio con una soluzione di alizarina con cui forma una lacca rossa.

Nella tecnica piuttosto delicata da loro elaborata e alla quale rimandiamo per i dettagli (*), si possono svelare 0,0001 gamma di mercurio. Il limite di diluizione è 1:500 000 000.

(*) Feigl: spot tests, pag.53 "

da "Nozioni di chimica analitica" - G.Canneri - Ed.Zanichelli, 1961

0,0001 gamma infatti corrisponde a 0,1 nanogrammi o se preferite a 100 picogrammi! asd

al-ham-bic

2011-11-19 19:58

[Forse AgNO3 non ha ben chiaro come passare da 0,1 gamma/100 ml a QUANTI ? gamma/litro... ]

---

Anch'io ero, resto e sono incuriosito e dubbioso sui dati citati, sarà la terza volta che lo dico.

I miei dati non hanno mai parlato di nano ma di MICROgrammi/litro.

Nel numero 0,0001 gamma del libro di Franc credo proprio che ci sia quanto meno un errore di virgole... o di parole!

1:500 000 000 vuol dire (grossolanamente) un grammo di mercurio in mezzo milione di metri cubi d'acqua O:-)

Resta il fatto che non possiamo verificare il limite, almeno IO non lo posso fare, come detto.

Franc

2011-11-19 20:36

Sì al-, ho scritto io: quei 0,1 ng sono i 0,0001 gamma del Canneri (o meglio, di Feigl e Badian), ma il tuo microgrammo al litro è praticamente identico.

Capisco la sfiducia ed il sospetto del Dott.Zolghetti su quanto riportato in questi testi, ma non condivido il suo punto di vista.

L'articolo che ho citato pone come limite di diluizione 1:500 000 000, ciò significa che il mercurio sarebbe rilevabile se ne fosse disciolto almeno qualche microgrammo in un litro d'acqua, cioè una concentrazione nell'ordine di pochi nanogrammi al millilitro, o di 0,1 nanogrammi in meno di 50 microlitri.

Ecco qua il limite; effettivamente esso è basso, ma non non così basso come appare al primo impatto, se consideriamo che, nell'acqua potabile, si rilevano concentrazioni ioniche di pochi milligrammi al litro, cioè concentrazioni "solo" mille volte superiori a quello che è dato come limite di rilevazione per il mercurio nel nostro caso.

Ora, io dicevo che alla fine stiamo parlando di un saggio qualitativo, non quantitativo, e della deposizione di una specie che seppur presente in piccolissime quantità, è forzata da una d.d.p. a depositarsi tutta su una superficie relativamente ampia, sulla quale si "attiva" una reazione i cui prodotti (adeguatamente trattati) sono in grado di amplificare sicuramente in modo molto marcato questa deposizione permettendone il riscontro, magari con l'ausilio di una lente o di un microscopio.

Se il mercurio ha davvero effetto attivante o catalitico sull'ossidazione dell'alluminio, gli ossidi idrati dovrebbero generarsi in maniera relativamente copiosa ed evidente rispetto alla quantità dell'attivante, perchè esso risulterà sicuramente disseminato con omogeneità sulla lastra a formare uno strato direi monoatomico (grazie alla d.d.p. applicata). Questo "tappeto" di attivatore si dovrebbe coprire di ossido d'alluminio idrato, cioè un composto fioccoso e voluminoso, non di qualche sparuto grumo di atomi dispersi chissà dove. Se poi questi fiocchi, per quanto presenti anche loro in piccolissima quantità possono pure colorarsi grazie all'alizarina, a me pare che in ogni passaggio il guadagno di ordini di grandezza nella scala di rilevazione fino all'osservazione diretta della lacca ci sia. O almeno ritengo tutto ciò assolutamente plausibile.

I polarografi oggi in commercio eseguono analisi QUANTITATIVE (anche multiple) sui metalli in circa due minuti, con eccezionale ripetibilità dei risultati, determinando tracce fino QUASI all'ordine delle ppb (parti per bilione = 10E-9). Quelli delle fasce più basse arrivano senza alcuna difficoltà a meno di 1 ppm.

al-ham-bic

2011-11-19 21:36

Ecchè te devo dì, Franc? Rolleyes

Ho controllato le virgole e ci siamo, almeno con gli ordini di grandezza delle unità di misura...

Ma guarda che vespaio hanno sollevato questi Schmidt e Tornow, coi loro pico, nano, micro, gamma, lambda, eccetera eccetera.

La prossima volta che tiro fuori un metodo di analisi strano, mi sincero prima che sia grossolano, uno di quelli tanto al chilo... asd

Dott.MorenoZolghetti

2011-11-19 22:37

Forse non sono stato chiaro io, forse avrei fatto bene a non commentare.

Ignorate le mie considerazioni che alla fine valgono quanto le rape: un tanto al chilo.

al-ham-bic

2011-11-19 22:54

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Forse non sono stato chiaro io, forse avrei fatto bene a non commentare...

E perchè mai? I commenti sono il sale della discussione; se poi sono commenti sensati (donde vengano e secondo i punti di vista che possono anche divergere) salano ancor di più.

Chimico

2011-11-20 01:48

ma la smettete con sti conti e fate passare un pò di corrente?? :-D

Max Fritz

2011-11-20 12:19

al-ham-bic ha scritto:

Ecchè te devo dì, Franc? Rolleyes Ho controllato le virgole e ci siamo, almeno con gli ordini di grandezza delle unità di misura... Ma guarda che vespaio hanno sollevato questi Schmidt e Tornow, coi loro pico, nano, micro, gamma, lambda, eccetera eccetera. La prossima volta che tiro fuori un metodo di analisi strano, mi sincero prima che sia grossolano, uno di quelli tanto al chilo... asd

Da parte mia, e credo anche del resto dello staff, questa discussione non contiene alcun messaggio futile (nè OT), e per quanto stia sollevando un putiferio, è un putiferio interessante e sensato ;-) Concordo con Chimico... indaghiamo almeno i nostri limiti sperimentali!

Franc

2011-11-22 02:17

Un litro di soluzione con 5 millilitri di HgCl2 dentro, diluita poi 1/1000 per due volte. Usando per il test i soliti 20ml di soluzione finale, ci sarebbero dentro circa 0,4 gamma di mercurio.

Essendo in corrispondenza del fondo scala, probabilmente non si vedrebbe niente senza quel particolare metodo di Feigl (ammesso che si riesca davvero a vedere qualcosa anche con quello).

Magari provando 40 gamma di Hg con la procedura di al- e, come dice Dott.Z., un adeguato elettrolita di supporto...

Mario

2011-11-22 21:21

Sono andato a rivedermi questa interessante reazione per il riconoscimento del mercurio.

Quello che occorre per realizzarla è:

1. foglio di alluminio dallo spessore di circa 0,1 mm. pulito con carta vetrata fine. Se ne ritaglia un dischetto del diametro di circa 20 mm, poi con una bacchetta di vetro arrotondata si fa un'incavo al centro.

2. generatore di tensione in grado di erogare 4,5 V. Può bastare una pila.

3. filo di platino

4. soluzione acquosa di sodio solfato allo 0,02%

5. soluzione acquosa satura di chinone (presumo sia l' 1,4-diidrossibenzene)

6. soluzione acquosa di rosso di alizarina (CAS n° 130-22-3) allo 0,2% + 0,5% di acido acetico glaciale.

Data l'elevatissima sensibilità del metodo occorre che tutti i reagenti siano molto puri. L'esecuzione di una prova in bianco è pertanto consigliabile.

Esecuzione: si pone una certa quantità del campione (in precedenza portato a pH 7) nella cavità creata nel dischetto di Al in modo da riempirla completamente. Si aggiunge una piccola goccia di (4) e una di (5). Si immerge nella goccia il filo di platino in modo che non tocchi il fondo della cavità. Si collega questo filo al polo positivo, mentre il negativo va al foglio di Al. Si elettrolizza per circa 15 minuti. Si lava bene la cavità con acqua distillata e si asciuga la poca acqua rimasta con un pezzetto di carta da filtro. Si attende 5 minuti, poi si aggiunge una goccia di (6). Dopo aver lasciato reagire per 3 minuti, si lava ancora con acqua asciugando sempre con la carta da filtro. Si ripete l'aggiunta della soluzione (6) e dopo altri 3 minuti si lava con abbondante acqua.

Se il campione conteneva mercurio, vi saranno macchie o puntini del colore caratteristico della lacca di alluminio.

Interferenze: arsenico trivalente deve essere assente

Nota: Feigl asserisce che la quantità di mercurio ancora rilevabile è di 0,00006 microgrammi.

saluti

Mario

al-ham-bic

2011-11-22 22:24

Grazie Mario per la risposta veramente concreta, meglio di così non si poteva. *clap clap* Hai anche la fonte bibliografica? (ed ecco che, con la giusta procedura, i conti tornano)

Mario

2011-11-23 17:05

La fonte bibliografica é: Federico Pavelka - Microanalisi, volume 1 - Inorganica qualitativa Carlo Cya Editore, Firenze - 1954 saluti Mario

Dott.MorenoZolghetti

2011-11-23 18:15

Wow 60 picogrammi di Hg! Se mi impegno posso dirvi perfino a quanti ATOMI corrispondano. asd

E' un periodo che sto sulle balle a tutti...forse mi impegno troppo a trovare la giusta collocazione... azz!

Però devo dire che ora, avendo abbastanza specifiche, possiamo provare a svelare la sensibilità del test. Unico problema: difficile reperire reagenti così puri. Io ho puri solo Al e Pt, oltre all'acqua. Se qualcuno si offre per il resto...

quimico

2011-11-23 18:42

Se vuoi ti posso dare la pila asd A parte gli scherzi non penso che sia per te Moreno un problema procurarti del banale sodio solfato, benzochinone e rosso alizarina in ac. acetico purissimi ;-)

GabriChan

2011-12-11 18:39

Ciao, bella discussione, se mi concedete una piccola riflessione da non esperto; credo che a livello strumentale cercare quelle piccole quantità atomiche sia abbastanza difficile, perché gli atomi in una piccola dose di soluzione sono davvero pochi, se invece si usa una certa quantità di elettrolita e si fanno migrare i cationi sull'elettrodo che li "catture" la possibilità di rilevarli aumenta di molto, credo sia per quello che viene considerato questo metodo molto sensibile ed efficiente.