Sintesi dell'acido barbiturico

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Dott.MorenoZolghetti

2013-08-15 11:31

Premetto due cose:

1. il composto in oggetto è in libera vendita;

2. ho cancellato per sbaglio parte delle foto della sintesi;

In effetti molti confondono l'acido barbiturico e i suoi sali, con prodotti ad attività ipnotica impiegati in medicina. In questo caso, così come accade per l'acido dimetilbarbiturico, non vi sono restrizioni. La legge regolamenta invece i composti analoghi, ma con gruppi etilici, propilici, ecc., questi sì provvisti di effetti sul SNC.

La sintesi è tratta dal Vogel ed è abbastanza semplice a patto che si adottino le solite precauzioni e che i solventi impiegati nelle prime fasi della procedura, siano assolutamente anidri.

Si mondano e di pesano 2,2 g di sodio metallico e si pongono in un palloncino da 500 mL provvisto di un condensatore a bolle e di ancoretta magnetica. Sul sodio si versano rapidamente e integralmente 50 mL di etanolo anidro (verificate prima che lo sia davvero!!!), quindi si pone in agitazione tramite ancoretta magnetica. Non si dovrebbe avere alcun problema, viste le quantità in gioco, ma se la reazione fosse troppo accesa, è possibile immergere il pallone in ghiaccio tritato e sale. Una cosa importante: organizzatevi per tempo e NON tenete il pallone con le mani, ma impiegate una pinza e un sostegno. Indossate soprattutto gli occhiali da laboratorio.

Quando la reazione cessa, non deve restare sodio sul fondo del pallone. Se così fosse, aggiungere qualche goccia di etanolo assoluto. NON lasciare residui di sodio nel pallone! Verificato ciò, aggiungere 15 mL di malonato dietilico e, a seguire, una soluzione composta da 6 g di urea anidra (mantenuta preventivamente in essiccatore per 24 ore) disciolti in 50 mL di etanolo assoluto riscaldato a 60-70°C (la temperatura non è così vincolante, ma non va fatta bollire la soluzione. Il calore facilita la dissoluzione dell'urea). Per le aggiunte consiglio di usare l'imboccatura del consensatore a ricadere, senza impiegare altri artifici. Appena terminato il versamento, porre subito in agitazione e attendere almeno 15-20 minuti, avendo cura di chiudere l'imboccatura del condensatore con un tubo a cloruro di calcio. Porre quindi il pallone in un bagno a olio e riscaldare a 110-120°C per 7-8 ore. Il tempo è allungabile a 10 ore, se avete voglia. Attenzione a non superare i 120°C, il Vogel dice 110°C.

Nell'arco delle prime 3-4 ore, si inizia a separare un solido bianco. Trascorso il tempo di riscaldamento, procedere a idrolizzare versando lentamente circa 90 mL di acqua distillata calda (circa 50°C, NON bollente!) e quindi versare lentamenete circa 9-10 mL di acido cloridrico 37%, a goccia, fino a reazione acida (da controllare con cartina!). Durante queste aggiunte mantenere l'agitazione con ancoretta. Si ottiene una soluzione praticamente limpida che va filtrata su setto sinterizzato o anche su carta rapida, e il filtrato si pone in frigorifero per almeno 12 ore (meglio 24 ore). Durante il raffreddamento si separano cristallini di acido barbiturico, bianchi e friabili. Filtrare si setto sinterizzato, lavare con poca acqua ghiacciata (meno di 10 mL) e quindi pressare bene la polvere nell'imbuto (usate un tappo in vetro di una bottiglia a collo smerigliato, come in foto). Seccare a 110°C in stufa per 2 ore e pesare. La resa è di 10 g pari al 78% (teorica). Nel mio caso è stata un po' inferiore, circa 8,3 g pari al 63%. Il prodotto anidro fonde a 245°C.

Questa sintesi sarà seguita (prossimamente) da quella dell'acido nitrobarbiturico.

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