Tallio nelle acque potabili

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Roberto

2014-10-18 22:18

Non so se siete al corrente di questo episodio, da circa un mese se ne parla nella nostra zona, in località Valdicastello Carducci a circa 10 km in linea d'aria da casa mia sono state rilevate tracce di Tallio nell'acqua pubblica gestita dal consorzio GAIA, non entro nelle questioni legali, in quanto denunce a vario livello sono state inoltrate nei confronti della società colpevole secondo alcuni di aver nascosto i risultati di precedenti analisi sembra fin dal 2011.

Attualmente gli abitanti sono sottoposti a uno screening di analisi (urine), le analisi delle acque condotte fin ora hanno rilevato tassi di tallio variabili dal 1.7 al 10,1 microrigrammi/litro, attualmente Il tallio non rientra tra i parametri espressamente indicati nel decreto legislativo 31/2001 che disciplina la qualità delle acque distribuite, l’unico organismo ufficiale che ha preso in considerazione questo elemento è l’americana Environmental Protection Agency che prevede un limite massimo di presenza nell’acqua potabile di 2 microgrammi per litro.

Mi stavo chiedendo se esiste una metodologia di analisi qualitativa sufficientemente sensibile al catione Tallio a questi livelli di diluizione, oppure esiste solo l'analisi strumentale, grazie.

Roberto

Mario

2014-10-19 11:28

Ricercare il tallio a queste concentrazioni richiede una estrema pulizia della vetreria e locali adatti.

Il metodo migliore che conosco consiste dapprima nella sua separazione dagli elementi interferenti e questo lo si ottiene mediante un'estrazione liquido-liquido da soluzioni di HBr 1-3 M con diisopropiletere o metilisobutilchetone.

Ancora meglio è sfruttare la separazione come ditizonato, ma questa via richiede l'uso di un reagente difficile da reperire. Per la cronaca si lavora in ambiente ammoniacale in presenza di citrati e KCN. L'estratto in cloroformio è successivamente fatto evaporare e le sostanze organiche distrutte con HNO3.

Sul residuo il Tl(III) presente viene determinato per via spettrofotometrica con Rodammina B in soluzione acida per HCl, grazie alla formazione di una coppia ionica fortemente colorata che può essere estratta in solventi organici e letta 560 nm.

Considerando un rapporto di preconcentrazione di 1:10 e celle da 20 mm, si riescono facilmente a raggiungere limiti di rilevabilità pari a 1 µg/L con assorbanze di 0,01.

saluti

Mario

I seguenti utenti ringraziano Mario per questo messaggio: quimico

Roberto

2014-10-19 18:41

Grazie Mario, come pensavo è al di fuori delle mie possibilità e capacità, affidiamoci quindi ai risultati ufficiali e speriamo sia solo un caso localizzato,  o qui nel nord toscana apriamo miniere di tallio, oppure recuperiamo il cellulare caduto nella cisterna ha ha ha :-)