Tossicità dei solventi aromatici

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Dott.MorenoZolghetti

2014-02-17 15:03

BENZENE

Penso che sulla tossicità del benzene non ci siamo troppi dubbi, si sa che è cancerogeno, con una particolare attività a livello del sistema ematopoietico. Come per tutti i tossici, va distinta sempre una tossicità acuta e una tossicità cronica. Nel caso del benzene, la tossicità cronica si esplica in termini di carcinogenicità. La tossicità acuta invece accomuna benzene, toluene e xilene e si manifesta con una tipica sindrome depressiva a carico del sistema nervoso centrale, comune a tutti gli idrocarburi volatili. Vi è inoltre una sensibilizzazione del miocardio agli effetti aritmogeni delle catecolamine (adrenalina e noradrenalina). La conseguenza più grave dell’intossicazione acuta è la polmonite chimica. Questi solventi sono assorbiti prevalentemente per inalazione o per ingestione, mentre è molto limitato l’assorbimento cutaneo.

La dose letale di benzene per via orale è stimata intorno ai 100 mL, anche se la letteratura riporta decessi per quantitativi di 15 mL. I limiti per l’aria- ambiente sono di 10 ppm per un valore medio di 8 ore, ma una singola esposizione a quantitativi di 10.000 ppm può risultare fatale. La soglia olfattiva per il benzene è di 2 ppm, ma l’esposizione cronica a valori anche più bassi, comporta i noti danni al sistema ematopoietico.

Dopo ingestione, i primi sintomi si registrano entro 30-60 minuti, e sono a carico del SNC e del cuore, in cui possono sopraggiungere aritmie ventricolari anche gravi. I primi segni sono cefalea, nausea, vertigini, confusione, fino alla depressione e al coma. I segni di intossicazione cronica sono per lo più riconducibili a anemia aplastica, trombocitopenia, mielofibrosi, sindrome preleucemica, fino al mieloma multiplo o alla leucemia acuta. Sono stati descritti in letteratura casi di anomalie cromosomiche.

TOLUENE

Gli effetti dell’intossicazione acuta sono molto simili a quelli descritti per il benzene, spiccando una depressione del SNC con sensibilizzazione del miocardio alle catecolamine. La polmonite chimica è l’espressione più franca di un’intossicazione acuta. Il toluene può irritare le vie respiratorie e la mucosa congiuntivale. Rispetto al benzene ha un effetto inizialmente euforizzante, da qui il suo impiego come “droga da stordimento” in taluni ceti sociali. L’aspirazione dei vapori di toluene dalle latte di vernice è tipica di un abuso cronico che porta spesso a lesioni polmonari e demielinizzazione diffusa a livello del SNC, nonché a danno tubulare renale e a miopatie diffuse.

La dose letale è incerta, ma si stima intorno a 15-20 mL, per via orale. L’inspirazione di toluene genera quindi euforia, capogiri, cefalea, nausea, debolezza, fino al delirio e al coma. Nel polmone si evidenziano spesso segni di edema, fino all’arresto respiratorio e alla morte. L’esposizione cronica al toluene porta a danni permanenti al SNC, tremori, atassia, atrofia cerebellare e cerebrale, anormalità neurocomportamentali e gravi alterazioni cognitive. Nell’animale si sono evidenziati segni avversi sulla riproduzione.

XILENE

Simili al toluene, ma di modesta entità. Non ci sono dati sulle intossicazioni acute. Non ci sono molti dati neppure sulle intossicazioni croniche. I lavoratori esposti sono soggetti a determinazione del metabolita urinario (acido metilippurico) e sottoposti a controlli periodici. L’uso dello xilene è ancora molto ampio, specie nel campo dell’istologia e in quello industriale delle vernici, dei collanti e dei lubrificanti.

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al-ham-bic

2014-02-17 15:21

Perfetto.

Le cifre inesorabili corroborano la mia idea paracelsiana (e politicamente scorretta) di sempre: sicuramente morirò di tutto tranne che di avvelenamento a causa di questi solventi/reagenti.

Max Fritz

2014-02-17 15:37

Per lungo tempo ho evitato gli xileni ritenendoli molto più tossici dell' "innocuo toluene" azz! ... E' strano come certe sostanze, che di per sé non sembrano affatto irritanti, possano "silenziosamente" irritare i polmoni e causare polmoniti chimiche. Uno se le aspetta dal tionilcloruro, da acidi volatili, da ammoniaca, ma dal toluene e dal benzene non l'avrei mai detto. Visto che siamo in tema, due domande: ci potresti spiegare che cosa si intende esattamente per depressione del sistema nervoso centrale? Qualcosa ho trovato sul web, ma mi sembra che nel nostro caso la si intenda come manifestazione fisiologica / condizione medica, non come semplice stato mentale. Seconda: quando hai tempo, aggiungeresti due righe sulla piridina? (penso possa andar bene anche qui, in fondo è anche lei un solvente ed è aromatica).

Dott.MorenoZolghetti

2014-02-17 16:29

Molto semplificando, "depressione" è un termime che indica un processo di graduato "spegnimento" della funzionalità biologica. Nel caso specifico, la funzionalità propria di controllo dello normali attività cognitive dell'organismo da parte del SNC viene gradualmente spenta, andando dalla confusione mentale, fino al coma.

Per la piridina, provvederò.

Dott.MorenoZolghetti

2014-02-17 17:00

PIRIDINA

Aggiungo qui quel poco che so, non avendo il tempo di carcare documenti specifici (tipo "Toxicological Profile for Pyridine PB93-110831, del 1992). Posso dire che la piridina, sfortunatamente ha una maggior tossicità acuta, rispetto a quella cronica. Essenzialmente è in grado di irritare le mucose, specie quelle congiuntivali e nasali e di provocare dermatiti quando venga a contatto con la cute. La sua più spiccata tossicità però la dimostra, oltre che sul SNC, con cefaleee, agitazione, inappetenza, insonnia, anoressia e nausea, anche e più gravemente a carico del rene e del fegato. La dose tossica letale assorbibile (orale/inalatoria/cutanea) complessiva è di 1,8 - 2,5 mL per l'uomo medio. La massima concentrazione ammissibile nell'aria-ambiente è inferiore a 5 ppm.

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Marzio

2014-02-20 22:41

Interessante, il benzene oramai è considerato "il demonio" dei solventi e già solo vedere la bottiglia mette timore (non per niente ipocondriaco come sono non ce l'ho e avrei troppa paura ad usarlo). Il toluene però anche io lo consideravo "relativamente" sicuro, visto che si usa nei diluenti commerciali e quindi può essere acquistato e usato da tutti senza particolari problemi. Io in prima persona quante volte dopo aver pitturato qualcosa mi ci sono perfino pulito le mani... il toluene poi o meglio il diluente "nitro" che lo contiene viene anche usato in sostituzione della trielina per sciogliere e incollare le plastiche. Insoma è un prodotto che incontri spesso e non ha questa fama di prodotto tossico. Se non altro non è cancerogeno e già è molto, però non è proprio un buon compagno di giochi...

quimico

2014-02-21 11:18

Ipocondriaco ^_^

Sicuramente il benzene resta una delle bestie nere, ma vorrei anche citare un altro solvente, sempre descritto a lezione come sicura fonte di cancro in forma liquida (e chiedere al Doc, se può, qualche parola in merito): HMPA.

Il toluene anche a mio avviso (da ignorante) è visto come un qualcosa di poco pericolso, spesso in laboratorio lo si prende sotto gamba... Ma ora direi che ho altri occhi per questo solvente e ci starò più attento...

Non che altri solventi tipo i clorurati come il diclorometano siano da meno. Ricordo una volta che per scherzo uno spruzzò 1po' di questo solvente addosso ad un altro ragazzo. Coglione. Perdonatemi.

Bisogna sempre star attenti e informarsmi.

Marzio

2014-02-21 13:00

Grazie per la correzione quimico, mi era scappata una "P" di troppo.

Sarebbe interessante chiedere al dott. anche una classifica (passatemi il termine) dei vari solventi clorurati, anche quelli si trovano facilmente e molte volte si prendono sotto gamba.

marco the chemistry

2014-02-21 14:10

Pure il mio prof di Organica II "tremava" quando parlava dell'HMPA..e raccontava che quando era giovane usavano quasi solo benzene come solvente...poveretto poi negli anni scorsi si è fatto pure due o tre ictus...Rimane comunque un genio

Marzio mi sa che il "primo dei clorurati" è il CCl4...

quimico

2014-02-21 14:59

Un po' tutti anche da me parlavano con timore reverenziale dell'HMPA e in effetti avevano ragione. Ormai penso non si usi da tempo, cosa che invece non accade sempre con il benzene...

Certamente il CCl4 è una bella schifezza ma non è che gli altri composti siano acqua fresca...

comandantediavolo

2014-02-21 17:48

Piccolo OT a proposito della tossicità dell'esametilfosforamide.

Ricordo che il mio vecchio professore di organica alle superiori, ci raccontava che era usata insieme al n-BuLi (forse come solvente di questo) per la promozione di polimerizzazione della gomma stirene-butadiene dalla Goodyear nella produzione degli pneumatici negli anni '50/'60.

Fatto sta che oltre la tossicità dell HMPA , gli operai addetti alla produzione di tale gomma, maneggiassero dopo la vulcanizzazione degli pneumatici , ingenti quantità di CS2 per pulire le casse post-processo senza troppe precauzioni.

In italia ,dal marzo '56 , l'uso del CS2 nella fabbricazione della viscosa ,generò il riconoscimento della prima malattia professionale riconosciuta dall' INAIL, il solfocarbonismo ,già ampiamente documentato negli anni '20/'30/'40 .

Su quello, in Italia, eravamo già "avanti" ...