pH-metro

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Samantha

2015-05-03 14:21

Qual'è il principio teorico alla base della taratura del pHmetro? Perchè il pHmetro "si costruisce" (quello digitale intendo, da solo) una retta di taratura calcolando poi la pendenza della retta? A che cosa "gli" serve? Perdonate la banalità della domanda(-per voi-non per me altrimenti non ve lo chiederei!) :-S

Beefcotto87

2015-05-03 20:03

Ma è tanto difficile capire che le domande vanno nell'apposita sezione??

quimico

2015-05-03 21:29

Domanda che richiede una risposta complessa e articolata. Ci sarebbe da tenere un intero corso sull'argomento. Ora sono troppo stanco e assonnato per scrivere. Domani forse scrivo qualcosa...

I seguenti utenti ringraziano quimico per questo messaggio: Samantha

quimico

2015-05-04 08:25

La maggior parte dei metodi strumentali di analisi sono relativi. Gli strumenti registrano un segnale in risposta ad qualche proprietà fisiche o chimiche della soluzione.

Per esempio, i pH-metri misurano il potenziale di elettrodo che deve essere correlato a [H+] o [OH-] della soluzione per comparazione rispetto a [H+] o [OH-] di tamponi standard. In altre parole, il pH-metro deve essere calibrato al fine di ottenere risultati accurati. Una procedura standard per la calibrazione di pH-metri è preparare un curva di lavoro lineare nota come curva di calibrazione plottando il potenziale misurato come punzione di pH o pOH.

Il termine “pH” fu proposto come una forma semplice per l'espressione di una bassa [H+[/sup] in soluzioni acide molto diluite.

Non è corretto estendere il pH a soluzioni alcaline perché non ci sono praticamente ioni H+ nelle soluzioni alcaline. La funzione di un elettrodo per il pH in una soluzione alcalina è determinare ioni OH-, non ioni H+. Qualcuno potrebbe asserire che pH + pOH = pKw = 14. Comunque, questa equazione è incorretta perché pKw = 14 solo per l'acqua pura a 25 °C, non per qualsiasi altra temperatura, soluzioni acide o alcaline. Dovremmo usare il termine “pOH” per le soluzioni alcaline e calibrare di conseguenza il “pOH”-metro.

L'equazione di Nernst basata su una redox è stata misurata per gli elettrodi a membrana, incluso l'elettrodo a vetro per il pH, dato che esso fallisce nello spiegare i loro meccanismi e l'interferenza. Essa fornisce disinformazione nello spiegare che esiste una relazione lineare infinita (pendenza) tra il potenziale ed il pH. Le porzioni non lineari nella curva di calibrazione sono generalmente ignorate e chiamate gli “errori acido ed alcalino”. Questo dà una impressione seria agli studenti che la pendenza teorica di Nernst sia corretta ed (erroneamente) che i fatti siano sbagliati. Ci si potrebbe chiedere perché sia necessario correggere i fatti per adattarli all'ipotetica pendenza di Nernst... Questa è stata spiegata come una comune pendenza non relazionata con il meccanismo dell'elettrodo a membrana. Inoltre, esiste una leggera deviazione dalla linearità nella curva tra i pH 6-8 per due motivi: primo, l'elettrodo a vetro risponde agli ioni H+ in soluzione acida ed agli ioni OH- in soluzione alcalina. In altre parole, ci sono attualmente due curve di calibrazione, una per H+ ed una per OH-, connesse assieme. Secondo, questa deviazione è attribuita alla composizione del vetro che determina il punto isoelettrico del vetro. Normalmente, l'addizione di ossidi di metalli al vetro per aumentare la sua conduttività ridurrà il suo punto isoelettrico al di sotto di pH 7 (approssimativamente 5-6). Di conseguenza, il potenziale del comune elettrodo a vetro per il pH in acqua non è zero a pH 7.0 come comunemente assunto in letteratura, ma invece è più negativo. Dovremmo tenere questo a mente quando facciamo la calibrazione. Per questa ragione, potrebbe essere meglio una lettura di pH 7.001 considerando che il pH-metro con il comune elettrodo a vetro potrebbe non essere esattamente a pH 7.0, quindi è meglio che sia leggermente più di pH 7.0 perché il vetro richiede ioni OH- extra per essere elettricamente neutro.

Nella calibrazione attuale, non ci aspettiamo di avere una perfetta curva di calibrazione, specialmente nelle regioni di acidi forti, basi forti, e neutre. In altre parole, la pendenza lineare di Nernst, ovvero, 59 mV/pH per l'intera curva di calibrazione, non esiste. Questa è basata sull'equazione isotermale di Freudlich e sull'equazione di distribuzione di Boltzmann. È molto più importante capire il meccanismo. Piccola attenzione dovrebbe essere data alla pendenza e alle termodinamiche perché essere non contribuiscono alla comprensione del meccanismo. Molti fattori influenzano la pendenza di calibrazione. È accettabile usare la pendenza di calibrazione di 60 mV/pH per scopi ordinari. Comunque, per gli scopi di maggiore accuratezza, è necessario solo produrre una porzione della curva di calibrazione vicino al pH del campione usando tamponi noti, non l'intero range di pH da 0 a 14. I pH-metri hanno i loro limiti. L'equazione di Nernst fu derivata dalla cella galvanica per le stesse specie ioniche; d'altro canto, l'equazione di Boltzmann potrebbe riguardare una differente specie ionica.

Il meccanismo del potenziale d'elettro per potenziometria non faradica è stato proposto con l'equazione di Boltzmann sotto una condizione di agitazione:

Ni/No = exp(−zie E)/KT

dove Ni, No, zi, e, ed E sono cariche ioniche sulla superficie dell'elettrodo ed in soluzione, carica dell'elettrone, e potenziale, rispettivamente. K e T sono costanti. Nel considerare l'effetto dello strato triplo del contro-ione (cit), l'equazione di Boltzmann modificata è stata proposta:

Enon agitata 2.3(KT/z±e)log(Ni/No− Ecit

L'equazione di distribuzione di Boltzmann originale non include l'effetto cit che è stato solo recentemente scoperto. Inoltre, z± denota la carica ionica netta.


Si legga magari anche qui http://www.electro.fisica.unlp.edu.ar/temas/pnolo/p3_ph_theory.pdf

I seguenti utenti ringraziano quimico per questo messaggio: TrevizeGolanCz, Samantha, luigi_67

Samantha

2015-05-07 15:40

Lo farò. Grazie per l'aiuto.