Dott.MorenoZolghetti
2009-08-15 18:19
Er passero ferito
Era d'agosto e un povero uccelletto
ferito dalla fionda di un maschietto
s'anniede a riposà con l'ala offesa
su na finestra aperta de na chiesa.
Dalle tentine del confessionale
un prete intese e vide l'animale,
ma dato che da fori
aspettavan molti peccatori
richiuse le tentine espressamente
e s'e rimise a confessà la gente.
Ner mentre che la massa di persone
devotamente diceva l'orazione,
senza guardà pe niente l'uccelletto
n'omo lo prese e se lo mise in petto.
Allora nella chiesa se sentiva fa:
"Ci! Ci! Ci!""Ci! Ci! Ci!"
Er prete a risentenno l'animale
lasciò di colpo er confessionale
e nero nero, peggio della pece,
s'arrampicò sul pulpito e li fece:
"Fratelli! chi ha l'uccello per favore,
vada fori dalla casa del Signore"
Li maschi, tutti quanti in una volta
s'arzarono p'annà verso la porta.
Ma er prete a stò sbajo madornale
strillo: "Fermi fratelli, che me sò espresso male!
rientrate tutti e stateme a sentì:
chi ha preso l'uccello deve uscì!"
A testa bassa con le corone in mano
le donne s'arzarono pian piano
ma mentre s'andavano de fora
er prete urlò:" Ho sbajato ancora!
Rientrate tutte quante figlie amate
che io non volevo dì quer che pensate.
Io vò detto e vé ritorno a dì
che chi prese l'uccello deve uscì,
ma io lo dico a voce chiara e tesa
a chi l'uccello l'abbia preso in chiesa!"
Le monache s'arzaron tutte quante
e poi col viso pieno di rossore
lasciarono la casa del Signore.
[...]
Trilussa