Myttex Forum ha chiuso definitivamente. Non è più possibile inviare messaggi, ma il contenuto è ancora consultabile in questo archivio.
Lucio Di Nicola
2016-09-06 18:34
Ho messo a reagire del ferro con acido cloridrico (premetto che i reagenti utilizzati non sono puri, ma ritrovamenti nel caso del ferro e soluzione commerciale nel caso dell'acido) , oltre al normale sviluppo di idrogeno però dopo un po' inizio a percepire un odore di uova marce, il tipico odore di zolfo, quello delle acque termali (dovuto all'acido solfidrico in realtà e non allo zolfo che di persè è inodore) tuttavia passata qualche ora noto sulle pareti della provetta un residuo solido dal colore giallognolo (per essere precisi giallo canarino, in allegato cercherò di mettervi una foto) qualcuno saprebbe spiegarmi cosa potrebbe essere successo magari includendo eventuali reazioni scritte? E Soprattutto l'odore a cosa è dovuto? E il residuo giallo potrebbe essere zolfo? Se si per quale motivo si trova nel ferro (ammesso che sia stato presente nel ferro)?
as1998
2016-09-06 18:59
hai operato per via stechiometrica? Gli "odori" credo siano cosa discretamente soggettiva più o meno, si libera HCl gassoso soprattutto se si butta semplicemente il ferro nell'acido, che francamente come odore non credo proprio sia simile alle uova marce, ma magari a basse concentrazione puo' trarre in inganno a chi dimestichezza ne ha poca o per via di qualche impurita visto che si parla sempre di leghe, se hai operato in eccesso di ferro si potrebbe trattare di ferro non reagito, e comunque nella reazione tende a prodursi FeCl3, giallognolo, incentivata dal calore 3 FeCl2(aq) + calore → 2 FeCl3 (aq) + Fe↓.
I seguenti utenti ringraziano as1998 per questo messaggio: Lucio Di Nicola
Mario
2016-09-06 19:00
Dovrebbe specificare meglio che tipo di ferro ha usato e la sua provenienza, nonché il suo stato fisico (limatura, pezzatura.). Idem per l'acido cloridrico (concentrazione ).
Con tutta probabilità l'odore di acido solfidrico deriva dalla presenza di solfuri quasi sempre presenti nel ferro. Assieme si sviluppa anche dell'idrogeno arsenicale (AsH3) anche questo derivante da impurezze di As.
Saluti
Mario
I seguenti utenti ringraziano Mario per questo messaggio: as1998, Lucio Di Nicola
anthonysp
2016-09-06 19:15
Su due piedi direi che il ferro era sporco di solfuro di ferro, che a contatto con l acido cloridrico ha sviluppato solfuro di idrogeno, e da lì l odore di uva marce, basta una concentrazione nell aria di pochi ppm per poterne avvertire l odore, in alternativa potrebbe darsi (molto probabilmente) che l effervescenza data dallo sviluppo di idrogeno abbia creato un aereosol di HCl e da lì l odore strano.
Per quanto riguarda i residui gialli sulle pareti della provetta, credo si tratti di ruggine.
Sarebbe carino sapere concentrazione dell acido, la sua quantità, la quantità di ferro e qualche foto.
I seguenti utenti ringraziano anthonysp per questo messaggio: Lucio Di Nicola
Lucio Di Nicola
2016-09-06 21:00
La concentrazione credo sia intorno al 15% , e il ferro non era Nè in trucioli Nè in filo, era un agglomerato ,scarto di una saldatura, che ho raccolto da terra per capirne di che metallo si trattasse ...Nè ho tratto che fosse ferro o almeno il grosso ma sinceramente non so se vi è presente qualche altra cosa, non so se potrebbe essere una lega, (ho fatto un saggio con NaOH il precipitato era nero dunque ho creduto fosse ferro, purtroppo non saprei fare saggi più approfonditi...anzi se ne avete da consigliarmene fatelo pure)
hai operato per via stechiometrica? Gli "odori" credo siano cosa discretamente soggettiva più o meno, si libera HCl gassoso soprattutto se si butta semplicemente il ferro nell'acido, che francamente come odore non credo proprio sia simile alle uova marce, ma magari a basse concentrazione puo' trarre in inganno a chi dimestichezza ne ha poca o per via di qualche impurita visto che si parla sempre di leghe, se hai operato in eccesso di ferro si potrebbe trattare di ferro non reagito, e comunque nella reazione tende a prodursi FeCl3, giallognolo, incentivata dal calore 3 FeCl2(aq) + calore → 2 FeCl3 (aq) + Fe↓.
Dovrebbe specificare meglio che tipo di ferro ha usato e la sua provenienza, nonché il suo stato fisico (limatura, pezzatura.). Idem per l'acido cloridrico (concentrazione ).
Con tutta probabilità l'odore di acido solfidrico deriva dalla presenza di solfuri quasi sempre presenti nel ferro. Assieme si sviluppa anche dell'idrogeno arsenicale (AsH3) anche questo derivante da impurezze di As.
Su due piedi direi che il ferro era sporco di solfuro di ferro, che a contatto con l acido cloridrico ha sviluppato solfuro di idrogeno, e da lì l odore di uva marce, basta una concentrazione nell aria di pochi ppm per poterne avvertire l odore, in alternativa potrebbe darsi (molto probabilmente) che l effervescenza data dallo sviluppo di idrogeno abbia creato un aereosol di HCl e da lì l odore strano.
Per quanto riguarda i residui gialli sulle pareti della provetta, credo si tratti di ruggine.
Sarebbe carino sapere concentrazione dell acido, la sua quantità, la quantità di ferro e qualche foto.