Maurizio Melchiorre
2017-03-12 12:58
Buongiorno,
se faccio qualche errore correggetemi, tenendo conto che non sono un chimico e che sono nuovo di questo forum (andateci piano :-) )
Mi è capitato come perito e come elettricista di assistere a verifiche su incendi scaturiti con molta probabilità dal frigorifero.
Normalmente questi elettrodomestici utilizzano però gas che vengono classificati come INERTI.
Visto che le parti elettriche dei frighi sono lontane da parti che possano prendere fuoco ma normalmnete la protezione termica è applicata al compressore mi è sorto il dubbio che il gas inerte usato nei cicli frigoriferi, nel momento che fuoriesce da un microforo del compressore e viene a contatto della "termica" che durante il funzionamento ha temperature elevate, possa perdere le sue caratteristiche di inerzia.
E' plausibile o sono completamente fuori strada?
Grazie.
Bisognerebbe conoscere il tipo di gas usato.
Di solito viene identificato con una sigla.
Per esempio potrebbe essere il R134A.
Si effettua allora una ricerca in rete della sua scheda di sicurezza.
Per il prodotto summenzionato si leggerà alla sezione 9 che:
Infiammabilità (solidi, gas):
Il prodotto non è infiammabile.
Limite superiore di infiammabilità %:
non applicabile.
Limite inferiore di infiammabilità %:
non applicabile.
saluti
Mario
Maurizio Melchiorre
2017-03-12 20:57
La domanda è: la non infiammabilità è una caratteristica uniforme a qualunque pressione?
Si, non dipende dalla pressione.
saluti
Mario
luigi_67
2017-03-13 07:40
Come ha detto Mario, bisognerebbe sapere che gas viene utilizzato nel circuito frigorifero, ma in genere questi gas sono tutti pressochè inerti.
Un eventuale incendio però potrebbe essere "aiutato" non dal gas ma dall'olio lubrificante che è sempre presente nei circuiti frigoriferi e che serve a lubrificare il compressore: in caso di surriscaldamento anomalo il circuito sigillato potrebbe raggiungere pressioni tali da farlo esplodere e un getto di olio nebulizzato dalla pressione del gas "sparato" in un ambiente surriscaldato di certo contribuisce allo svilupparsi dell'incendio.
Un saluto
Luigi
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Maurizio Melchiorre
2017-03-13 07:51
Grazie Luigi, non avevo pensato all'olio lubrificante ... ma in effetti è probabilmente il motivo più plausibile
Questa è la scheda di sicurezza del R134a: http://www2.sol.it/msds2/MS133_MS_5_5_6.pdf
Non è che forse tutt'e le materie plastiche che contiene il frigorifero favorisce l'incendio;l'isolamento dei cavi,od addirittura eventuali alcolici stoccati nel frigorifero?
TrevizeGolanCz
2017-03-13 16:43
Perdonami NaClO, come potrebbero gli alcolici stoccati nel frigorifero favorire l'incendio?
A meno di non aver riempito il frigo di alcol buongustaio la vedo dura alimentare un incendio con l'Havana Club...
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Intendevo il limoncello in fresco per la cena...la mia era solo un'ipotesi buttata lì!
Ah,ora ho capito cosa intendevi.Mi ero dimenticato che non prende fuoco a quelle concentrazioni.
Lo so che è un pò tardi per rispondere a questa discussione ma volevo dirvi che molto spesso ho visto personalmente che nei frigoriferi domestici si utilizzano come fluido refrigerante n-pentano, ciclopentano ed isopentano...tutti composti molto infiammabili e che, in linea teorica, se fuoriescono all' esterno del circuito, potrebbero trovare un innesco ed incendiarsi.
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fosgene ha scritto:
...tutti composti molto infiammabili e che, in linea teorica, se fuoriescono all' esterno del circuito, potrebbero trovare un innesco ed incendiarsi.
Tristemente vero.
Un'aggravante tipica degli incendi domestici è proprio il frigorifero.
Quando il fuoco raggiunge le bombole di refrigerante del frigo, si verifica puntualmente un'esplosione, dovuta all'infiammabilità del composto, ma anche alla pressione a cui è tenuto.
E, ad oggi, dopo il bando dei freon, i refrigeranti più utilizzati sono quelli citati da fosgene.
Il frigorifero di casa mia, per esempio, funziona con n-pentano.
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experimentator
2017-04-11 03:48
Beh direi inerte ma andiamo cauti , inerte in condizioni normali , dalla scheda di sicurezza leggo Tetrafluoroethano (R134a) ,Indicazioni di pericolo : H280 - Contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato.
Pericoli specifici : L'esposizione alle fiamme può causare la rottura o l'esplosione del recipiente. Prodotti di combustione pericolosi : In caso di incendio può originare, per decomposizione termica, i seguenti prodotti: Ossido di carbonio. Acido fluoridrico. Fluoruro di carbonile.
Su wikipedia leggo :
Alte concentrazioni di vapore possono ridurre l'ossigeno disponibile per respirare[16]https://it.wikipedia.org/wiki/1,1,1,2-tetrafluoroetano#cite_note-17[17]. Nocivo se inalato. Può decomporsi a contatto con fiamme o superfici metalliche estremamente calde e creare prodotti tossici e corrosivi quali https://it.wikipedia.org/wiki/Acido_fluoridricoacido fluoridrico e https://it.wikipedia.org/wiki/Fluorofosgenefluorofosgene.
Questo prodotto non è infiammabile a temperature ambiente e alla pressione atmosferica. Tuttavia questo materiale può diventare combustibile quando è mischiato con aria pressurizzata ed esposto a forti sorgenti di ignizione.
La molecola tetrafluoroetano è sempre derivata da una sostanza organica e quindi suscettibile di combustione ad alte temperature .
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