I composti per- e polifluoruroalchilici (PFAS) sono un vasto gruppo di composti prodotti dall'uomo che sono stati usati nell'industria e nei prodotti di largo consumo in tutto il mondo sino dagli anni 50 dello scorso secolo. Negli Stati Uniti, la produzione e l'uso di questi composti nei prodotti di consumo è in larga misura diminuita durante gli ultimi 10 anni, ma le persone possono essere ancora esposte ai PFAS poiché essi sono ancora presenti nell'ambiente. Gli scienziati hanno studiato come i PFAS influenzano la salute degli animali ma stanno ancora cercando di capire come l'esposizione ai PFAS possa influenzare la salute dell'uomo. Durante gli ultimi 10 anni, l'interesse nei PFAS è sempre maggiore.
I PFAS sono resistenti al calore, all'olio, ai grassi, e all'acqua.
I due gruppi meglio noti di questa famiglia di composti chimici sono gli acidi perfluorocarbossilici (PFCAs), che includono l'acido perfluoroottanoico (PFOA, a volte chiamato C8), ed i perfluorosulfonati (PFSAs), che includono i perfluoroottano sulfonati (PFOS). I PFCAs ed i PFSAs non si scindono facilmente nell'ambiente. Essi inoltre si bioaccumulano, o si accrescono, nel sangue e negli organi degli umani e degli animali esposti e rimangono lì per lunghi periodi di tempo.
Alcuni PFAS sono precursori dei PFCAs e dei PFSAs e possono scindersi in quei composti chimici nel corpo o nell'ambiente.
i più grandi produttori di PFOS hanno volontariamente interrotto la produzione di questo PFC nel 2002. Comunque, altri paesi producono tuttora PFOS, e questo può essere importato negli Stati Uniti, ad esempio, in quantità limitate. Nel 2006, l'EPA e le maggiori compagnie nell'industria dei PFAS hanno lanciato un programma per la riduzione di questi composti nell'uso comune.
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Alcune domande:
In che prodotti vengono usati essenzialmente? Qual è la loro funzione in tali prodotti? Come influenzano la salute degli animali? Cosa ne pensa l'Italia di questi prodotti? C'è una legge a riguardo? Grazie
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Adriano ha scritto:
Alcune domande:
In che prodotti vengono usati essenzialmente? Qual è la loro funzione in tali prodotti? Come influenzano la salute degli animali? Cosa ne pensa l'Italia di questi prodotti? C'è una legge a riguardo? Grazie
Da quanto ricordo:
Queste molecole fluorurate sono impiegate come additivi in alcuni polimeri, come il teflon, e anche in alcuni trattamenti per rendere impermeabili i tessuti.
Posso dire che in gran parte del Veneto molte falde acquifere riportano livelli di PFC, in particolare PFAS, PFOA e PFOS molto superiori ai limiti di legge.
Nel frattempo ho trovato questo articolo che dice qualcosa in più sulla tossicità ed altro riguardante queste molecole.
https://www.efsa.europa.eu/it/press/news/contam080721
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Visto che io mi occupo di questi prodotti e non solo nel campo tessile, in cui lavoro, sono abbastanza ferrato in materia. Ma non sono onniscente.
Non ho molto tempo ma appena ho del tempo libero implementerò la cosa. Diciamo che è un lavoro in divenire.
Diciamo che i principali usi dei PFC sono:
1) pentolame antiaderente, tessuti e tappeti antimacchia,
2) rivestimenti di alcuni imballaggi per il contatto alimentare (specialmente le buste di popcorn per il microonde e gli incarti usati nei fast food),
3) quali componenti della schiuma usata per lo spegnimento di incendi, e
4) molte applicazioni industriali.
Ma leggete quando scrivo? No. L'ho scritto sopra a cosa servono. Sono sostanze in grado di respingere acqua, olio, grasso e sono resistenti al calore.
Per quanto riguarda i loro effetti su uomo, animali e ambiente. Posso dirvi questo.
Ambiente:
Poiché i PFC sono così stabili, essi possono essere ritrovati in suoli, sedimenti, acqua o in altri posti. Studi indicano che alcuni PFC viaggiano attraverso il suolo e facilmente entrano nelle acque sotterranee dove possono spostarsi per lunghe distanze. Alcuni esperti suggeriscono che i PFC possono anche viaggiare per lunghe distanze in aria, depositarsi nei suoli e percolare nelle acque sotterranee.
Natura:
I PFC sono stati ritrovati nel sangue di alcune specie in natura in tutto il mondo, tra cui pesci, aquile reali e visoni nella parte ovest degli Stati Uniti.
Nei pesci il PFOS è il PFC che si accumula a livelli di guardia the PFC. La maggior parte dei pesci ha livelli bassi di PFOS. Comunque, il pesce in alcuni laghi ha livelli di PFOS che richiedono un consumo ristretto di non più di un pasto a base di pesce al mese.
Uomo:
Studi mostrano che quasi tutte le persone hanno i PFC nel loro sangue, indipendentemente dall'età. I PFC più comunemente trovati nel sangue umano sono PFOS, PFOA, e PFHxS. Le persone sono esposte attraverso il cibo, l'acqua, la polvere o dall'uso di prodotti commerciali. Alcuni PFC rimangono nel corpo umano per molti anni.
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Per quanto riguarda la legislazione il discorso è assai ampio e complesso. Dipende dal campo di applicazione.
Io parlo per quello tessile. Si sta cercando grazie all'enorme lavoro di Greenpeace di eliminarli entro il 2020. Oltre a ciò, si stanno cercando e realizzando alternative più sicure.
Pensate che fino agli anni 80 del secolo scorso si pensava che i PFC non avessero alcune effetto su uomo ambiente e animali. Poi ci furono i primi studi a riguardo ma erano ancora pochi a crederci davvero. Ci furono poi i grandi scandali negli USA, in Olanda, in Cina e poi in Italia in Veneto.
Negli USA ancora oggi ci sono intere zone contaminati pesantemente da questi inquinanti persistenti. In EU esiste un Regolamento sui POPs ovvero gli inquinanti organici persistenti che vieta l'utilizzo di alcuni, altri sono stati sostituiti da composti a catena più corta. Ma sono sempre tossici, bioaccumulabili. Alcuni di questi composti sono nell'elenco delle SVHC del REACh e quindi è vietata la produzione, l'esportazione e l'utilizzo di alcuni PFC.
La cosa difficile nel tessile è trovare alternative che abbiano le stesse capacità dei PFC. Per ora pochissime alternative sono in grado di dare la stessa impermeabilità all'acqua, specie nell'uso sui vestiti per outdoor o per tende/sacchi a pelo.
Quindi per l'Italia c'è il REACh, con la relative sanzioni applicabili nel nostro paese. E ci sono altre normative/legislazioni satellite comuni all'Europa.
Ma nonostante questo si inquina lo stesso e si rischia di contrarre ancora malattie gravi. Si preferisce pagare la multa, piuttosto che sistemare l'impianto.
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Proprio ora ho letto una mail che mi è stata inviata qualche ora fa da Greenpeace in cui mi hanno informato della questione delle acque delle scuole venete inquinate da PFAs. Grazie Quimico
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CamelKing96 (II)
2019-01-28 10:54
Il caso dell'inquinamento da PFAS in Veneto (Vicenza-Verona-Padova) è esploso quando si è scoperto che la Miteni di Trissino (media azienda chimica che li sintetizza da cinquant'anni) li ha sempre sversati nelle falde. Potete reperire diverse informazioni sia dal sito ARPAV che http://mammenopfas.blogspot.com/dal sito del comitato NO PFAS . E' per certo un argomento interessante da diversi punti di vista: scientifico, sociale, politico-industriale.
Se vi interessa al DiSC di Padova ci sono alcuni gruppi di ricerca che stanno lavorando su sistemi alternativi per la purificazione delle acque -elettrochimica, ozonizzazione- (oggi l'ARPAV ha installato dei mega-impianti ai carboni attivi), ed un amico mio e di Valeg96 ha fatto una bella tesi triennale che ne riassume lo stato dell'arte e le prospettive: posso chiedere se è possibile farvela avere pubblicamente o meno
CK96
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