mordr3d
2009-12-20 09:47
La lunghezza o distanza focale è la distanza tra il centro ottico di una lente e il piano di proiezione.
Il centro ottico (anche detto punto nodale) è il punto in cui i raggi luminosi si incrociano prima di andarsi a proiettare sul piano della pellicola. Esso si trova sull'asse ottico che è quella linea immaginaria che percorre il centro dell'ottica, passando per il centro di tutte le lenti che conmpongono lo schema. Per definizione un raggio di luce giacente sull'asse ottico, non subisce deviazioni e inversioni quando passa per il centro ottico.
Adesso che avete ben chiaro cosa sia la lunghezza focale, andiamo a capire a cosa serve.
La lunghezza focale è una caratteristica ottica della lente, ed è pertanto strutturalmente legata alla progettazione della lente.
Quando però inseriamo la lente in una macchina fotografica, questa aquisirà delle caratteristiche peculiari che dipendono dalla macchina in cui la mettiamo (o per meglio dire, dalle dimensioni del fotogramma che utiliziamo)
Una di queste caratteristiche per cosi dire "acquisite" è l'angolo di campo.
L'angolo di campo è l'angolo che una determinata focale riesce ad inquadrare in funzione delle dimensioni del fotogramma che stiamo usando.
L'angolo di campo si calcola utilizzando la formula
2 x arcotang (D/2f)
Dove D è la diagonale del fotogramma e f è la lunghezza focale dell'ottica in questione.
Tutto questo comporta una serie di fenomeni che è importante conoscere per utilizzare e scegliere la focale più appropriata.
Basandosi sul concetto di angolo di campo appena illustrato, definiremo "neutra" un ottica , la cui lunghezza focale, coincide(o si discosta molto poco) con la diagonale del fotogramma. questo tipo di ottiche riproducono una scena con un angolo molto simile a quello dell'occhio umano. queste ottiche prendono anche il nome di "normali".
Tutte le ottiche con una lunghezza focale più corta della diagonale del fotogramma, avranno un angolo di campo maggiore delle ottiche normali e si chiameranno "grandangolari"
Al contrario le ottiche con un una lunghezza focale più lunga della diagonale del fotogramma, avranno un angolo di campo più ristretto e saranno classificati come "teleobiettivi".
come potete notare, la focale da 50mm si comporta come neutra o normale (anzi... leggermente tele) sul formato 24x36 (formato leica o pieno formato) che ha una diagonale di circa 43mm.
ma se cambiamo formato, vedremo che su aps-c l'angolo si riduce notevolmente a 33 gradi circa, che se guardate bene corrisponde circa all'angolo di un 70mm sul 24x36, quindi di un medio teleobiettivo.
se invece prendiamo un fotogramma più grande (645 che sarebbe 4,5x6mm) il 50mm diventa un grandangolo con un angolo di 73 gradi circa, molto vicino a quello di un 28mm sul formato 24x36.
esistono inoltre ottiche a focale variabile (dette zoom), su queste ottiche la lunghezza focale è indicata da due numeri, rispettivamente il valore minimo e il valore massimo della loro escursione focale.
quindi ZOOM = ottica a focale variabile, non TELEOBIETTIVO. esistono anche zoom grandangolari (vedi per esempio il pentax 12-24 )
da questa considerazione deriva, che le moderne macchine digitali (con sensore APS-C) comportano una variazione nel comportamente delle lenti.
poichè il fotogramma ha una diagonale di circa 27mm e una dimensione pari a circa la metà del FF (full frame 24x36mm) tutti gli angoli di campo subiscono una riduzione.
per comodità, è consuetudine, moltiplicare la lunghezza focale per 1,5, così da ottenere la focale relativa corretta su quel sensore.
dal calcolo otteniamo la lunghezza focale che su FF, produrrebbe un angolo di campo equivalente a quello della lente che stiamo usando su APS-C.
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