Geber
2022-06-21 09:31
Visto che se ne parlava altrove, visto che non c'era ancora un thread sul manganese, ne apro io uno.
Tutte le informazioni, come anche per gli altri elementi e loro composti, sono tratte dalla enciclopedia di chimica industriale di Ullmann.
Il manganese è un metallo grigio-argento, che assomiglia al ferro. È duro e molto fragile, ed i suoi usi primari sono quale agente legante, desolforante e disossidante per l'acciaio, la ghisa, e metalli non ferrosi. A causa della sua elevata tendenza ad ossidarsi, sono spesso evidenti i colori di ricottura. Il manganese appartiene al gruppo 7 e al periodi 4 della tavola periodica degli elementi con un numero atomico di 25 ed una massa atomica di 54.94. Sono stati prodotti sei isotopi, di cui solo l'isotopo 55Mn è stabile.
Gli altri isotopi, 51Mn, 52Mn, 54Mn, 56Mn, e 57Mn, possiedono emivite che vanno da 46 min a 310 d. Il manganese esiste in quattro forme allotropiche: α, β, γ, e δ.
Proprietà chimiche
Il manganese mostra alcune similitudini con i suoi vicini nella tavola periodica degli elementi, ferro e cromo.
La configurazione elettronica è 1s2 2s2p6 3s2p6 d5 4s2.
Il manganese si riscontra in tutti gli stati di ossidazione compresi tra Mn(−III) e Mn(VII), e lo stato Mn(II) è il più stabile. Il manganese trivalente è il meno stabile e rapidamente disproporziona in Mn(II) e Mn(IV). I rimanenti stati di ossidazione si ritrovano nei complessi.
La basicità degli ossidi diminuisce con l'aumento della valenza del manganese. Perciò, l'ossido di manganese(II) è l'anidride di una base
Mn(OH)2 → MnO + H2O
mentre l'ossido di manganese(VII) Mn2O7 è una anidride acida:
2HMnO4 → Mn2O7 + H2O
L'ossido di manganese(IV) (MnO2) è anfotero.
Gli stati di ossidazione Mn(II) e Mn(VII) sono di importanza industriale, dato che formano un grande numero di sali utili. In metallurgia, gli ossidi del manganese di-, tri-, e tetravalente sono importanti, specialmente l'ossido di Mn(II).
A temperature normali, il manganese puro non viene attaccato da ossigeno, azoto, o idrogeno.
A temperatura elevate reagisce violentemente con ossigeno, zolfo, e fosforo. Esso è quindi un potente agente desolforante e disossidante per i metalli, per cui si converte in un ossido o solfuro divalente. La reazione con il cloro forma il manganese(II) cloruro; con SO2 i prodotti sono MnS e MnO.
Il manganese si dissolve in acidi con liberazione di idrogeno e formazione di sali di Mn(II).
L'acido solforico concentrato a caldo discioglie il manganese con evoluzione di SO2, e l'acido nitrico con evoluzione di idrogeno, azoto, e monossido di diazoto.
Come accennato sopra, i composti del manganese si riscontrano in tutti gli stati di ossidazione da −3 a +7, con gli stati +2, +4, e +7 che sono i più importanti. La maggior parte delle specie in cui il Mn mostra uno stato di valenza negati sono anioniche; per esempio, lo ione Mn(CO)3− [ottenuto tramite vigorosa riduzione di Mn2(CO)10] contiene il Mn in uno stato di ossidazione pari a −3. Lo stato di ossidazione −2 può essere trovato in un complesso del manganese con la ftalocianina, mentre il manganese nello stato −1 è rappresentato dallo ione manganese pentacarbonile Mn(CO)5−. Gli ioni che rappresentano le varie valenze positive mostrano dei colori caratteristici. Il colore di un particolare ione in soluzione non sempre è lo stesso del corrispondente composto solido. Perciò, MnO solido è verde chiaro, Mn(OH)2 è bianco, e Mn3O4, Mn2O3, e MnO2 sono neri. Mn2O7 liquido è verde sotto la luce riflessa ma rosso scuro sotto la luce trasmessa.
Mn2+ + 2 rosa
Mn3+ + 3 rosso
Mn4+ + 4 nero tendente al marrone
MnO43− + 5 blu
MnO42− +6 verde
MnO4− + 7 viola
Data la moltitudine di stati di valenza per i composti del manganese, le reazioni redox sono di grande importanza. Sotto condizioni di pH adatte, i composti contenenti manganese con una valenza di +3 o maggiore sono ossidanti efficaci. Inoltre, i composti di manganese tri-, penta-, ed esavalenti tendono a subire reazioni di disproporzionamento sotto l'influenza di H+ e OH−:
2Mn3+ → Mn2+ + Mn4+
2Mn5+ → Mn4+ + Mn6+
3Mn6+ → Mn4+ + 2Mn7+
Lo stato divalente è generalmente considerato il più stabile, almeno in mezzi da acidi a neutri. Il manganese tetravalente è anch'esso abbastanza stabile come MnO2 sotto condizioni moderatamente acide e moderatamente basiche, mentre lo stato eptavalente mostra il massimo della stabilità attorno a pH 7. Il manganese(II) idrossido precipitato è ossidato a temperatura ambiente dall'ossigeno ad ossidi di manganese tri- e tetravalente in presenza di tracce di alcali, mentre la conversione a manganati (cioè, gli stati penta- ed esavalenti) richiede temperatura molto più elevate e concentrazioni elevate di alcali (≥180 °C per 60 – 70% KOH). La basicità degli ossidi manganese diminuisce (e l'acidità aumenta) con l'aumentare della valenza. Perciò, MnO si comporta da anidride basica, MnO2 è anfotero, e Mn2O7 è una anidride acida.
Anche se il manganese nel suo più alto stato di valenza (+7) ricordi il cloro (cioè, perclorato), la sua reattività generale corrisponde più strettamente a quella del ferro.
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