al-ham-bic
2010-10-31 21:52
Ho presentato tempo fa la sintesi elettrolitica del bromato di potassio, alla quale rimando anche per la presente preparazione riguardo la parte introduttiva e generale, poichè anche l'ossidazione dello ioduro a iodato per via elettroltica è possibile e può portare a buoni risultati.
Come alimentazione elettrica della celletta ho usato l'alimentatore già presentato nel post di pag.1 di questo link e prima di inscatolare come si deve l'accrocco l'ho assemblato in maniera provvisoria e l'ho collaudato appunto per l'elettrolisi dello ioduro.
La foto sotto mostra l'assemblaggio "volante" di questo circuito, che sta alimentando la celletta a KI posta sopra il solito agitatore magnetico.
[Non si pensi che il banco di "chimica" (che sta qualche metro più in là) sia incasinato come questo di "elettricità": quello è un pochino più ordinato...]
Sono partito da 20 g di KI, sciolti in 40 ml di acqua, aggiungendo i soliti 50 mg di bicromato.
Anche in questo caso l'ossidazione è molto lunga (circa 10 ore a 3 A); appena data corrente la soluzione scurisce fortemente per la separazione di iodio e tale rimane fino alla fine dell'operazione; si ha ovviamente anche forte riscaldamento per effetto joule e ogni tanto va aggiunto qualche ml di acqua per riprstinare quella evaporata o decomposta. Non si deve esagerare nella densità di corrente altrimenti si ha elettrolisi dell'acqua e formazione di ossigeno all'anodo, cosa da evitare. Una corrente media di 3 A su pochi cmq di elettrodo è un buon compromesso. Ad un certo punto comincia a separarsi lo iodato: eventualmente filtrarlo e continuare l'elettrolisi fino a quando non se ne forma più.
Lavare opportunamente il precipitato con acqua fredda e ricristallizzarlo da acqua; all'inizio è grigio per le piccole tracce di carbonio derivanti dagli elettrodi, ma dopo un paio di ricristallizzazioni la parte scura rimane sulla carta da filtro e lo iodato è perfettamente incoloro e cristallino.
La resa, partendo da 20 g di KI è stata di 14 g di KIO3, quindi del 55% comprese tutte le perdite: direi che non è semplice aumentarla...
Nella foto questi 14 g di iodato in fogliette, che sono poi stati destinati a miglior causa, ovvero alla sintesi del periodato per ulteriore ossidazione in altro modo, come si vedrà nel successivo post dedicato.