Tratto da "Die Praxis des organischen Chemikers, 43. Auflage" (Gattermann Wieland), pag. 478:
- Acetaldeide da etanolo con dicromato-acido solforico.
Ecco una bella apparecchiatura per la preparazione dell'acetaldeide con il metodo postato da quimico. Sul libro si fa notare che in questo caso l'apparecchiatura è cruciale per una buona riuscita.
purtroppo l'immagine fa schifo ma non sono riuscito a fare meglio, però penso che si riesca a capire.
Breve descrizione:
Non si riesce a leggere ma qui fanno scorrere una corrente di CO[Sub]2[/Sub] attraverso un tubicino che va sul fondo del pallone di reazione (onde evitare l'autoossidazione dell'acetaldeide).
A parte l'uso atipico delle due colonne di refrigerazione, l'altra chicca è l'inserimento in serie di 2 o 3 bottiglie per il lavaggio dei gas all'uscita del refrigerante verticale! Per catturare il gas usano etere assoluto.
Qui consigliano di far scorrere lentamente acqua a 15, 20 celsius nel liebig, e acqua pre-raffreddata fino a pochi gradi sopra lo zero nella colonna verticale, che deve essere una colonna di alta resa!
Sul libro, del quale io mi fido praticamente ciecamente, si parla di una resa del 50-60%.
DAlle bottiglie di lavaggio, facendovi gorogliare ammoniaca, si precipita 2,4,6-Trimetilesaidro-s-triazina
ben conservabile (MP 98 °C) quando pura.
Da questa, si può poi "facilmente" produrre l'acetaldeide all'occorrenza.
Se a qualcuno interessa, posso postare il procedimento completo, che appunto diverge leggermente da quello postato da quimico.
Descrizione dettagliata (traduzione libera dal tedesco):
Il successo di questa sintesi, risiede principalmente nella costruzione accurata dell'apparecchiatura.
Come mostra il "disegno", come recipiente di reazione si usa un pallone da 1L posto in un apposito contenitore sul quale si appone un raccordo di Claisen. Nel tubo concentrico del Claisen si pone un tappo di gomma con due fori, attraverso il quale passa un tubo per l'immissione di gas che va fino al fondo del pallone e un gocciolatore da 500ml spinto dentro al pallone fin quando la bocca del tubo arriva nel collo del pallone.
Nell'uscita laterale del Claisen risiede verticalmente una colonna Liebig lunga 40cm, la quale parte terminale superiore viene collegata mediante un ponte di distillazione ad una colonna di refrigerazione la più efficace possibile. Si raccordano all'uscita della seconda colonna, 2 o meglio 3 bottiglie per il lavaggio dei gas, mediante tubo di gomma, le quali risiedono in un recipiente di raffreddamento e sono riempite con 100ml di etere assoluto ciascuna.
Il tubo per il termometro del ponte di distillazione si chiude un tappo di gomma morbida; mediante un filo, si inserisce nel liebig un termometro con scala da 50 a 100°Celsius, in modo che la boccia di mercurio del termometro si trovi a metà della colonna Liebig.
Collegare una bombola di azoto o CO2 con valvola di riduzione al pallone di reazione nel seguente modo: interporre un contatore di bolle di acido solforico e una valvola bunsen, in modo da poter collegarli da una parte di un tubo a T. L'altra parte va al tubo di entrata del gas nel pallone e la terza all'uscita libera.
Durante l'ossidazione si lascia scorrere lentamente acqua a 15-20 Celsius nel Liebig, mentre nel secondo condensatore (intensivo) si fa scorrere acqua appena sopra i zero Celsius.
Poichè l'acetaldeide bolle già a 20°C e viene trasportata nel gas inerte, è importante che l'apparecchiatura sia in grado di sopportare una leggera sovrapressione, e che le bottiglie di lavaggio gas siano ben raffreddate (completamente inserite nella miscela ghiaccio-acqua.
Quando l'apparecchiatura è pronta, si versano dal gocciolatore uno dopo l'altro
- 125ml di alcool etilico al 95%
- 80ml di acqua
e lentamente
- 50ml di acido solforico puro
nel pallone di reazione.
Poi si chiude il gocciolatore e lo si riempie con una soluzione ancora calda di
- 200g dicromato di sodio sciolti in 270ml di acqua e 100 ml di acido solforico.
Ora si collega la bombola di gas all'apparecchiatura e si lascia fluire gas ad una velocità tale da poter contare comodamente le bolle, e si inizia a scaldare il pallone.
Quando il contenuto del pallone inizia a bollire, si può togliere il bruciatore e gocciolare il dicromato-acido solforico ad una velocità tale, da mantenere il miscuglio in ebollizione e il termometro nella colonna Liebig mostra 25-30°C.
Quando, dopo circa due ore, si ha aggiunto tutto l'acido, si lascia reagire ancora per 10 minuti, si tolgono i tubi in entrata del pallone e solo dopo si chiude la bombola di gas.
Poichè l'acetaldeide catturata nell'etere non si lascia separare per distillazione frazionata, la si porta alla forma cristallina di "Ammonioaldeide".
A questo scopo, si pongono i contenuti delle bottiglie di lavaggio in un recipiente immerso in un bagno di ghiaccio, e vi si lascia scorrere dentro gas di ammoniaca (da una bombola). Per introdurre il gas si usa un tubo riempito con cloruro di calcio.
Per via dell'etere che evapora, spegnere tutte le fiamme in zona!
Quando non viene più assorbita ammoniaca, si lascia ancora stare per un'ora in modo da completare la cristallizzazione. Si testa in una provetta un pò di soluzione eterea aggiungendovi ammoniaca gassosa per controllare se precipitano ancora cristalli.
Se non è il caso, si filtra sul Büchner. Si lavano i cristalli con altro etere e poi si seccano prima su carta da filtro e poi in un essicatore con Silicagel.
Il preparato asciutto, se conservato ben chiuso, si conserva a lungo; preparati in puri si decompongono dopo pochi giorni assumendo una colorazione bruna.
Resa: 50-60g (50-60%)
Struttura: vedasi immagine sopra.
Per ottenere l'aldeide pura, si inserisce in un bagno ad acqua un pallone di frazionamento di 250ml, il quale ponte (corto) va collegato con tubi ad un tubo ad U riempito di cloruro di calcio. Il tubo chiude un tappo di gomma con due fori, nel quale risiedono un termometro da distillazione e anche un tubo di vetro corto, collegato ad una bombola di CO2. Il tubo al cloruro di calcio viene riscaldato leggermente con acqua calda se la temperatura ambiente è bassa.
Il recipiente di raccolta viene raffreddato in un bagno di ghiaccio-sale. Si inseriscono nel pallone 25 g di "Ammonioaldeide" e 25ml di acqua, poi il miscuglio raffreddato di 30ml di acido solforico concentrato in 40ml di acqua, e si riempie l'apparecchiatura con CO2 (per impedire l'autoossidazione dell'aldeide). Ora si può distillare l'acetaldeide che viene liberata (BP 21°C). Nel mentre, la bombola di CO2 resta chiusa.