Mentre aiutavo a sgombrare una soffitta, mi è capitato tra le mani un vecchio libro di chimica organica dal titolo: Le preparazioni organiche - Ferrari di Caporciano-Lauri-Nicoletti; per la IV classe degli istituti tecnici industriali ad indirizzo chimico, 2 edizione (1970).
Apro all'incirca a metà il libro e incomincio distrattamente a sfogliare.
Il titolo della sintesi di pagina 218 pare promettente, così inizio a leggere e .... quasi mi viene un mancamento. Non riuscivo a credere ai miei occhi.
Una scemenza dopo l'altra. Riuscite a scovarle?
http://i62.tinypic.com/10dcsao.jpg
saluti
Mario
marco the chemistry
2014-08-07 06:00
Dopo aver fatto un bel salto sulla sedia posso sicuramente dire che un gruppo aminico libero non deve mai vedere HNO3...si formano dei prodotti marroni schifosi...l'aminogruppo va sempre protetto quando deve incontrare l'acido nitrico.
Simpatico poi il metodo di calcolo che non passa per le moli e non tiene conto della diluizione dell'acido nitrico commerciale, ma lo considera 100%, manca poi un fattore 2 da qualche parte nei calcoli (se non ho visto male)..
Ah infine, qui non è molto un problema grosso come gli altri...mai fare il sale di diazonio di un acido ossidante...già i sali di diazonio sono poco stabili, se poi ci ficchiamo pure l'ossidante lì vicino siamo a posto!
Dott.MorenoZolghetti
2014-08-07 06:50
Com'è che io in soffitta trovo solo ratti morti? Beh, il motivo lo so.... però non è giusto: lo voglio pure io un libro così divertente!
Esticazzi.
Bel libro di organica...
Io non ho la soffitta ma è a casa di mia nonna e forse ci troverei pure io ratti, morti o vivi non saprei
Riguardando gli appunti dei miei anni passati di organica laboratorio ho ritrovato la sintesi del p-NO2C6H4N2BF4.
Mi ricordo che ai tempi del laboratorio di inorganica II ci stava un passaggio in cui si doveva aggiungere acido nitrico a una soluzione contenente etilendiammina. Oggi goccia era una piccolissima esplosione ! Chissà cosa può succedere a seguire quel libro lì !!
Maaaa... È risaputa l'incompatibilità chimica tra etilendiammina e acido nitrico
Mi pare anche se diluito resta pericoloso da aggiungere. Il derivato nitrato è un noto esplosivo.
Ci credo ad ogni goccia fosse una piccola esplosione.
Io avrei aggiunto ammonio nitrato se era necessaria l'aggiunta/presenza di ioni nitrato. Se non era questo il motivo allora non saprei che dire. Io non avrei mai fatto una tale sintesi, data la sua pericolosità.
Scusa la curiosità ma che stavate sintetizzando?
Qualche giorno dopo, ho ripreso in mano il libro e ho provato a seguire le istruzioni cercando di correggere ove possibile i quantitativi.
Risultato:
- la p-nitroanilina non si scioglie in HNO3 a freddo. A caldo in parte passa in soluzione, ma poi riprecipita per raffreddamento.
- il metabisolfito non riduce i nitrati a nitrito. Neanche un pò! Niente diazotazione quindi e men che meno copulazione. Solo un pungente odore di SO2. In compenso le zanzare si sono dileguate.
E' rimasta solo una pappetta giallastra da smaltire.
Chissà che bella nidiata di chimici è venuta su negli anni '70 grazie a questo capolavoro.
saluti
Mario
I seguenti utenti ringraziano Mario per questo messaggio: quimico
@ quimico:
Non ci posso fare niente io, questo aveva detto di fare il professore e questo facemmo.
Stavamo sintetizzando il dinitrobisetilendiammino cobalto ( III ) nitrato.
@ mario
hai provato a ridurre un nitrato o l'acido nitrico ?
Sì sì. Ero curioso
Va beh, se l'ha detto uno che sa il fatto suo ci stava.
Interessante complesso.