Emanuele86
2020-08-16 09:44
Salve a tutti, non sono sicuro di aver postato nella sezione giusta, ho un problema "ecologico" :
Usando spesso la bici per spostarmi, mi capita spesso di cambiare camere d'aria che, bucandosi più volte, diventano inutilizzabili.
Quindi mi chiedevo se è possibile riutilizzarle in maniera efficiente, come ad esempio l'ottenimento di un inchiostro tipo China o qualsiasi altra rimodellazione (sono un artista, sapevo che è possibile ottenere inchiostri organici dal caffè, ma forse ho dei dubbi sulla loro densità e sul colore).
Sarei interessato a tale argomento sia per un fatto economico (sia l'inchiostro che le camere d'aria costano) che per un fatto ecologico (dato che si vuole in teoria, riciclare uno scarto potenzialmente dannoso per l'ambiente).
So che può apparire uno scherzo, ma è che sono un principiante in materia, per questo mi sono iscritto su questo forum, per sapere che solventi usare o quali procedure seguire per dare un riutilizzo concreto a questo materiale di scarto che, altrimenti, non farebbe altro che accumularsi inutilmente.
Grazie a chiunque possa risolvere questo mio quesito
Salve, la china e le camere d’aria hanno in comune il colore (nero) che in entrambi i casi è dato dal pigmento nero fumo. Tale pigmento è solitamente generato dalla combustione Incompleta di composti insaturi (come i residui della distillazione frazionata del petrolio). La differenza tra la gomma delle camere d’aria e la china è il Mezzo in cui il nero fumo è disperso, nel primo caso nella gomma stessa e nel secondo in acqua, mediante l'utilizzo di appropriate sostanze che rendono “bagnabile” il pigmento. L’unico modo che mi viene in mente per trasformare le camere d’aria in china è bruciare la gomma stessa. Infatti la gomma è di per se fortemente insatura e, se bruciata in aria, la combustione è incompleta e si genera appunto il nero fumo che può essere filtrato dai fumi emessi e utilizzato per preparare la china. Questo ovviamente non ha assolutamente nulla di ecologico, è molto più sensato smaltire le camere d'aria in discarica. Con la gomma usata si possono produrre pannelli fonoassorbenti e manti stradali, quindi il processo non è lineare nel senso assoluto del termine. Per essere veramente a impatto zero bisognerebbe produrre la gomma a partire da biomasse vegetali che, a differenza del petrolio, sono assolutamente rinnovabili!
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Emanuele86
2020-08-17 17:43
capisco, sì condivido sulla combustione che ho letto richiede temperature oltre ai 200° ed è notevolmente nociva/cancerogena per via dei fumi che si liberano.
per questo speravo nell'esistenza di un solvente liquido, qualcosa che non richiedesse alcuna forma di combustione... anche se, per esempio, se si usa un acido per sciogliere la gomma (ammesso che sia possibile)... poi come si fa a togliere lo stato di acidità ? Cioè non vorrei che usando questo fantomatico inchiostro, finissi per bucare la carta...
vabè, mi sa che è impossibile.. grazie lo stesso per la delucidazione.
già che sono qui posso chiedere se è possibile, secondo qualche attuabile procedimento, ottenere dell'inchiostro da altri materiali ?
Il problema è che sono sia vegano che spilorcio e so che usano gelatina animale in molti inchiostri in circolazione (ad un prezzo anche alto, specie per i markers di precisione)... l'unica opzione di cui ho letto in giro è usare il caffè.. ma in questo caso qual'è il miglior modo per ottenere un inchiostro che non sia "acquoso" ma denso e proprio nero quanto quello di China? Cioè parto dal pregiudizio che essendo il caffè non nero, ma marrone, ogni forma di diluizione / cottura non lo renderà mai nero al 100%... o può esserci un modo per renderlo denso con i pigmenti ben attaccati l'un l'altro nello stesso composto liquido ?
comandantediavolo
2020-08-17 19:43
Per sciogliere la gomma potresti usare il solfuro di carbonio o il cloroformio,ma non sono solventi proprio ecologici, e nemmeno troppo simpatici da utilizzare, senza contare che la soluzione ottenuta, una volta utilizzata come inchiostro ed evaporato il solvente ,presenterebbe nuovamente un aspetto "gommoso" (qualora tu riuscissi ad utilizzarlo tal quale) .
Volendo separare poi il nerofumo dal medium ,in una soluzione del genere,dovresti utilizzare un solvente d'interfase per poterlo "filtrare" ,e qui mi viene in mente o il dimetilsolfossido o l'esametilfosforammide, ma lasciamo perdere assolutamente il secondo.
A mero titolo di conoscenza, per ottenere del nerofumo puoi semplicemente porre una lastra metallica o di vetro sulla fiamma di alcune candele steariche e poi grattare con una lametta tipo bisturi...
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Emanuele86
2020-08-17 22:04
comandantediavolo ha scritto:
Per sciogliere la gomma potresti usare il solfuro di carbonio o il cloroformio,ma non sono solventi proprio ecologici, e nemmeno troppo simpatici da utilizzare, senza contare che la soluzione ottenuta, una volta utilizzata come inchiostro ed evaporato il solvente ,presenterebbe nuovamente un aspetto "gommoso" (qualora tu riuscissi ad utilizzarlo tal quale) .
Volendo separare poi il nerofumo dal medium ,in una soluzione del genere,dovresti utilizzare un solvente d'interfase per poterlo "filtrare" ,e qui mi viene in mente o il dimetilsolfossido o l'esametilfosforammide, ma lasciamo perdere assolutamente il secondo.
A mero titolo di conoscenza, per ottenere del nerofumo puoi semplicemente porre una lastra metallica o di vetro sulla fiamma di alcune candele steariche e poi grattare con una lametta tipo bisturi...
purtroppo sconosco quei solventi e non credo che per via della mia scarsa conoscenza in proposito posso reperirli facilmente... riguardo al nerofumo, potrebbe essere un procedimento molto lungo e a quanto pare prevede combustione... vabè mi sa che vado di inchiostro di caffè, grazie cmq a tutti
comandantediavolo
2020-08-18 20:06
Emanuele86 ha scritto:
purtroppo sconosco quei solventi e non credo che per via della mia scarsa conoscenza in proposito posso reperirli facilmente... riguardo al nerofumo, potrebbe essere un procedimento molto lungo e a quanto pare prevede combustione... vabè mi sa che vado di inchiostro di caffè, grazie cmq a tutti
Hai tenuto in considerazione l'hennè?
Emanuele86
2020-08-22 01:33
se è di facile reperibilità (mi sa di roba da erboristeria) ed è conveniente rispetto all'inchiostro "normale"... ok
per quanto riguarda il caffè... un fallimento con la ricetta tradizionale, non credo verrà mai della densità che desidero (incomparabile con quella dell'inchiostro di China). a bollirlo normalmente, anche più volte, con solo dell'acqua, diventa un composto acquoso e granuloso (non un liquido denso e nero), da lontano sembra inchiostro ma a vederlo bene o anche con il solo uso del cucchiaio si vedono i "pigmenti" separarsi dall'acqua o meglio la polverina nera si separa dall'acqua, non crea un composto unico.
Chiaro, neanche il nerofumo se disperso in acqua diventerebbe china. Serve un legante (come la già citata gelatina) che stabilizzi la dispersione e conferisca la viscosità giusta. La densità non c’entra nulla.
Emanuele86
2020-08-22 13:45
e se si usasse un'alternativa alla gelatina ? qualcosa di vegetale, per esempio, che non vada facilmente in decomposizione (attraverso l'uso di qualche conservante altrettanto vegetale o minerale ) ?
in che modo la gelatina o altro addensante viene resa omogenea con il resto del composto ?
scusate le domande, è che sarebbe interessante capire qualsiasi modo per arrivare ad un alternativa vegetale (che non vada in decomposizione) all'inchiostro industriale
Così su due piedi mi vengono in mente la gomma arabica, l’agar agar e la gomma xantana. L’agar si trova sempre più spesso nei supermercati, tutti e tre si trovano su amazon/ebay o negozi online specializzati.
Emanuele86
2020-08-25 20:34
ok grazie vedrò nel più vicino negozio di alimentari esotici, solitamente lì si trovano
L'agar si trova anche nei supermercati nel reparto dolci.
Come base colorata proverei ad estrarre le antocianine dal classico cavolo rosso e variare il colore della soluzione ottenuta con prodotti acidi o basici domestici (aceto, limone, bicarbonato, ecc.)
La quantità di agar è di 15 g per litro di soluzione acquosa; bisogna far bollire la sospensione fino all'evoluzione, mescolando di frequente, per far sciogliere completamente l'agar, senza avere fretta fino ad ottenere una soluzione colorata ma limpida. Raffreddandosi la soluzione solidifica; per liquefarla basta metterla in microonde a bassa potenza.
Non l'ho mai fatto, ma dovrebbe funzionare e, nel caso, si può sempre aggiustare il tiro.
I seguenti utenti ringraziano LuiCap per questo messaggio: luigi_67
Io userei una concentrazione di agar minore però, altrimenti viene un terreno di cultura più che un inchiostro 😁. L'unica è provare!