2,4,5-trifenilimidazolo dimero - sintesi

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Max Fritz

2011-04-22 17:37

Seguendo praticamente alla lettera la procedura postata da quimico, ho preparato questa molecola dalle interessanti proprietà. La sintesi è abbastanza semplice e non rischiosa: unica difficoltà lavorare con meno luce possibile.

REAGENTI:

-2,4,5-trifenilimidazolo (lophine)

-Etanolo 95%

-Potassio idrossido

-Potassio ferrIcianuro

-Dietiletere

PROCEDURA:

In 100ml di etanolo al 95% non denaturato ho sciolto 12g di KOH e ho poi aggiunto 1,5g di lophine. La lophine dovrebbe essere ad una buona purezza, non penso sia sufficiente il prodotto derivante dalla idrobenzamide se non dopo più ricristallizzazioni.

Quando tutto l'imidazolo è dissolto (aiutarsi scaldando leggermente) si raffredda a t. ambiente e poi in bagno a ghiaccio. Il recipiente dovrà avere una capienza di almeno 500ml, oppure si può operare un travaso successivamente (come ho fatto io).

Lophine dimero - 1.JPG
Lophine dimero - 1.JPG

Si controlla che la temperatura raggiunga i 5°C, si pone su agitatore magnetico, si incomincia l'agitazione e si aggiungono tramite imbuto gocciolatore o buretta 450ml di acqua distillata nella quale sono stati precedentemente disciolti 4,5g di potassio esaferrIcianuro K3[Fe(CN)6].

Alle prime aggiunte il liquido assume una tonalità rosa/lilla:

Lophine dimero - 2.JPG
Lophine dimero - 2.JPG

Questa muta poi in grigio. Poi, anche se non menzionato nella procedura, verso la fine probabilmente il ferricianuro sarà in eccesso, poichè la soluzione incomincia a colorarsi di giallo. E' comunque consigliabile aggiungere tutti i 450ml anche per assicurarsi che l'etanolo si diluisca a sufficienza permettendo la precipitazione di tutto il prodotto.

Ad aggiunta terminata, si termina l'agitazione e si nota l'addensarsi del precipitato flocculoso, che tende a precipitare.

Lophine dimero - 3.JPG
Lophine dimero - 3.JPG

Si filtra su setto, si elimina il più possibile il liquido, si sciacqua con abbondanti porzioni di acqua e poi velocemente con poco etanolo 50% freddo e con poco dietiletere (o, meglio, esano) anchesso freddo.

Ad asciugatura terminata, il prodotto avrà una debole colorazione lilla:

Lophine dimero - prodotto finito.JPG
Lophine dimero - prodotto finito.JPG

Osservazioni:

La resa, inspiegabile, è stata di 1,56g. La cosa è poco probabile, perchè trattandosi di un dimero la resa teorica dovrebbe essere leggermente inferiore alla quantità di lophine utilizzata. D'altronde non so a cos'altro pensare, perchè non mi sembra che ci fosse altro che potesse precipitare. Il prodotto è una polvere lilla, amorfa, insolubile in acqua.

Solubile in toluene, acetone, etanolo dando soluzioni colorate in fucsia carico, anche a diluizioni moderate.

Sciogliendone una punta di spatola in qualche ml di toluene e lasciando al buio, la soluzione virerà all'incolore:

Lophine dimero - fotocromatico - 1.JPG
Lophine dimero - fotocromatico - 1.JPG

Espondendo poi il liquido alla luce del sole per circa un minuto, il colore assume nuovamente la tonalità fucsia:

Lophine dimero - fotocromatico - 2.JPG
Lophine dimero - fotocromatico - 2.JPG

Oltre ad essere fotocromico (o fotocromatico), il composto è anche piezocromico, anche se questa seconda proprietà è più difficoltosa da notare. E' necessario infatti pestarlo con gran forza, sfregando nel contempo, per ottenere placche viola scuro un po' lucenti, le quali, ripolverizzate, ritornano del colore originario:

Lophine dimero - piezocromatico.JPG
Lophine dimero - piezocromatico.JPG

La struttura del dimero, l'unica che ho trovato, dovrebbe essere la seguente:

6627309-0-large.jpg
6627309-0-large.jpg

Le proprietà esibite dal composto, da quel che sono riuscito a capire dalle poche fonti, sono dovute alla formazione e alla successiva distruzione di molecole polimeriche più grandi, che risultano probabilmente colorate in viola carico. Quindi si tratta essenzialmente di polimerizzazioni indotte da luce o da sollecitazioni meccaniche.

Secondo invece altre fonti, sembra che l'energia (luminosa o meccanica) liberi il radicale dal dimero, il quale assume colore viola e ha però una corta emivita. Infatti, senza l'energia sufficiente a tenerlo in tale stato, ri-dimerizza lentamente ritornando incolore. Questo processo segue una precisa cinetica e per approfondire l'argomento, nonchè leggere un altro metodo di sintesi del dimero che fa uso di N-iodosuccinimide, vi rimando al seguente link:

http://www.cerlabs.com/experiments/10534475248.pdf

Il dimero è sensibile alla luce, va conservato quindi con le cure del caso e, come detto nella premessa, l'intera sintesi va eseguita con meno luce possibile.

I seguenti utenti ringraziano Max Fritz per questo messaggio: ale93, TheChef, Dott.MorenoZolghetti, al-ham-bic, quimico, fosgene

ale93

2011-04-22 17:41

Sono in estasi asd Complimenti Max!

TheChef

2011-04-22 17:59

Ottimo lavoro Max, se posso, dove hai trovato tale sintesi?

Max Fritz

2011-04-22 18:07

Grazie ad entrambi!

@TheChef: L'ha pubblicata quimico nella discussione di Al, io ho poi cercato la struttura del dimero e qualche plausibile spiegazione del suo comportamento.

EDIT: ho fatto una piccola aggiunta alle ultime righe del post iniziale, con relativo link ;-)

TheChef

2011-04-22 18:09

Max Fritz ha scritto:

Grazie ad entrambi!

@TheChef: L'ha pubblicata quimico nella discussione di Al, io ho poi cercato la struttura del dimero e qualche plausibile spiegazione del suo comportamento ;-)

*clap clap* ottimo grazie, ottimo lavoro!

Chimico

2011-04-22 18:32

scusate ma io non sono affatto soddisfatto... che cosa si è formato? è questo quello che vorrei tanto sapere...con certezza però...facendo p.f. o altre analisi....così sappiamo solo che si è formata una cosa lilla...

ale93

2011-04-22 18:34

Chimico ha scritto:

che cosa si è formato? è questo quello che vorrei tanto sapere...con certezza però...facendo p.f. o altre analisi....così sappiamo solo che si è formata una cosa lilla...

Dalle caratteristiche si direbbe proprio il dimero della lophine...poi non so cosa altro possa contenere, anche perchè non mi viene in mente niente che possa essere precipitato, forse un po' di lophine non reagita...*Si guarda intorno*

Dott.MorenoZolghetti

2011-04-22 19:09

Già...il lilla che invoglia...

Bravo Max. ;-)

Max Fritz

2011-04-22 19:09

Grazie Moreno!

Chimico ha scritto:

scusate ma io non sono affatto soddisfatto...

che cosa si è formato? è questo quello che vorrei tanto sapere...con certezza però...facendo p.f. o altre analisi....così sappiamo solo che si è formata una cosa lilla...

Sopravvaluti un po' le mie possibilità...

Non ho a disposizione apparecchi per la misura del p.f. nè per analisi specifiche ed attendibili sul tipo di molecola. Ho seguito una procedura e ciò che era stato descritto in questa si è verificato così come ci si aspettava, non ho altre certezze.

Il composto presenta le caratteristiche previste e ho tutti gli elementi per pensare che si tratti proprio del dimero della lophine. Se dai un'occhiata ai reagenti, non è che si può essere formato tant'altro con queste caratteristiche... Per il resto non ho nulla da aggiungere a quanto scritto nel primo post ;-) Se hai ipotesi o obiezioni, che siano fondate però, su cosa potrebbe essere se non quello che credo io, ti sto volentieri ad ascoltare.

**R@dIo@TtIvO**

2011-04-22 19:24

Complimenti Max

al-ham-bic

2011-04-23 12:45

dimero.jpg
dimero.jpg

Bella molecola; complimenti Max, soprattutto per essere riuscito a beccare la bibliografia giusta e so per certo (dopo tutte le ricerche che avevo fatto sulla lophine) che non era facile!

Termo <==> piezo, ovvero due piccioni con una fava... 8-)

I seguenti utenti ringraziano al-ham-bic per questo messaggio: Max Fritz

quimico

2011-04-23 14:17

bravo max... interessante...