2013-12-11, 11:34 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2014-07-01, 12:27 da marco the chemistry.)
Tanto tanto tempo fa il dottore aveva postato la procedura di sintesi della gramina,finalmente sono riuscito a procurarmi l'indolo a prezzi decenti e ho deciso di provare la procedura.. C'è solo un problema: la dimetilamina è controllata e non avevo voglia di sentire storie, quindi dopo una ricerca e una veloce consultazione con al sono giunto alla conclusione che la reazione viene bene anche con la dietilamina come base (certo si otterrà un prodotto diverso, ma fa niente).
Materiali:
- indolo
- formaldeide 40% in acqua
- dietilamina
- acido acetico glaciale
- bagno di ghiaccio
- soda caustica
- etanolo
Procedimento:
Prima di iniziare devo dire un paio di cosette sui reagenti...la formaldeide, come tutti sanno è una brutta bestia; la dietilamina ha un puzzo potentissimo anche "grazie" al suo basso punto di ebollizione, molto molto peggio di NH3 conc., lavorare quindi all'esterno.. l'indolo ha un profumino non troppo gradevole quando è concentrato..
Bene ora inziamo con due belle foto dell'indolo di partenza!
In un palloncino da 100ml si pongono 25ml di AcOH glaciale, 16ml di formaldeide e 16ml di dietilamina, la reazione sarà esotermica e la miscela assumerà un colore giallognolo.
Raffreddare ora in bagno di ghiaccio fino a circa 5° e aggiungere a piccole porzioni e sotto agitazione 8,9g di indolo, stare attenti a non superare i 15°. Gran parte della sostanza si dissolverà subito nella miscela di reazione, ma una piccola parte farà più fatica. Agitare per circa una mezz'oretta o fino a quando tutto l'indolo non si è dissolto e poi far riposare sempre a circa 10-10° (l'inverno aiuta...
) per una notte.
La mattina dopo la miscela sarà limpida e sempre dello stesso colore giallognolo. Si diluisce ora con 40ml di acqua e si fa riposare per una mezz'oretta. Si filtra l'eventuale solido depositato (se si è operato bene non ci dovrebbe essere solido) e si basifica il filtrato con NaOH 2-3M, precipita la base di Mannich grezza e si sviluppa anche un po' di dietilamina non reagita (operare all'eperto).
Si filtra il solido su bukner e lo si lava con acqua. Il prodotto viene ricristallizzato da EtOH bollente. Il prodotto si depone in cristallini bianchi molto facili da filtrare. Resa 6,8g (44%), credo che le maggiori perdite si abbiano con la ricristallizzazione,però quando si concentrato le acque madri precipita un olietto marroncino che non solidifica..quindi meglio aver meno prodotto, ma almeno è puro (o quasi)!
La reazione che ci permette di ottenere questo prodotti è la reazione di Mannich, forse la reazione che permette di formare legami C-C e che avviene in condizioni più blande (oltre alla cond. aldolica). Il meccanismo è molto semplice: la formaldeide reagisce con l'amina secondaria a dare il sale di imonio, molto elettrofilo che di solito va ad attaccare composti come gli enoli (nucleofili) a formare il beta amino chetone (stabile). L'attacco può avvenire anche su substrati molto reattivi come l'indolo la cui posizione 3 è estremamente elettron-ricca a causa della sua posizione nell'anello pirrolico. A sinistra la formula di struttura di un sale di imonio e a destra quella del prodotto ottenuto.
Materiali:
- indolo
- formaldeide 40% in acqua
- dietilamina
- acido acetico glaciale
- bagno di ghiaccio
- soda caustica
- etanolo
Procedimento:
Prima di iniziare devo dire un paio di cosette sui reagenti...la formaldeide, come tutti sanno è una brutta bestia; la dietilamina ha un puzzo potentissimo anche "grazie" al suo basso punto di ebollizione, molto molto peggio di NH3 conc., lavorare quindi all'esterno.. l'indolo ha un profumino non troppo gradevole quando è concentrato..
Bene ora inziamo con due belle foto dell'indolo di partenza!

In un palloncino da 100ml si pongono 25ml di AcOH glaciale, 16ml di formaldeide e 16ml di dietilamina, la reazione sarà esotermica e la miscela assumerà un colore giallognolo.
Raffreddare ora in bagno di ghiaccio fino a circa 5° e aggiungere a piccole porzioni e sotto agitazione 8,9g di indolo, stare attenti a non superare i 15°. Gran parte della sostanza si dissolverà subito nella miscela di reazione, ma una piccola parte farà più fatica. Agitare per circa una mezz'oretta o fino a quando tutto l'indolo non si è dissolto e poi far riposare sempre a circa 10-10° (l'inverno aiuta...

La mattina dopo la miscela sarà limpida e sempre dello stesso colore giallognolo. Si diluisce ora con 40ml di acqua e si fa riposare per una mezz'oretta. Si filtra l'eventuale solido depositato (se si è operato bene non ci dovrebbe essere solido) e si basifica il filtrato con NaOH 2-3M, precipita la base di Mannich grezza e si sviluppa anche un po' di dietilamina non reagita (operare all'eperto).
Si filtra il solido su bukner e lo si lava con acqua. Il prodotto viene ricristallizzato da EtOH bollente. Il prodotto si depone in cristallini bianchi molto facili da filtrare. Resa 6,8g (44%), credo che le maggiori perdite si abbiano con la ricristallizzazione,però quando si concentrato le acque madri precipita un olietto marroncino che non solidifica..quindi meglio aver meno prodotto, ma almeno è puro (o quasi)!
La reazione che ci permette di ottenere questo prodotti è la reazione di Mannich, forse la reazione che permette di formare legami C-C e che avviene in condizioni più blande (oltre alla cond. aldolica). Il meccanismo è molto semplice: la formaldeide reagisce con l'amina secondaria a dare il sale di imonio, molto elettrofilo che di solito va ad attaccare composti come gli enoli (nucleofili) a formare il beta amino chetone (stabile). L'attacco può avvenire anche su substrati molto reattivi come l'indolo la cui posizione 3 è estremamente elettron-ricca a causa della sua posizione nell'anello pirrolico. A sinistra la formula di struttura di un sale di imonio e a destra quella del prodotto ottenuto.
"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza." Divina Commedia, canto XXVI Inf.