Acido 1,2,3,4-tetraidroacridin 5-carbossilico

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marco the chemistry

2015-07-27 10:59

Materiali: - Isatina (autosintetizzata) - cicloesanone - etanolo 96% non denaturato - KOH - Acido acetico Procedimento: In un palloncino da 100ml si pongono 3,15g di isatina, 3,15g di KOH e 15ml di EtOH diluito con egual volume di acqua. L'isattina inizialmente non si dissolve, ma appena la KOH passa in soluzione anche il colorante si dissolve formando una soluzione limpida e leggermente arancione, il colore scompare poichè il lattame viene idrolizzato ad acido o-aminofenilpiruvico. Si aggiungono ora 4,4ml di cicloesanone e si monta il condensatore a ricadere. Si porta a leggero riflusso e si mantiene questa condizione per 24 (!) ore, io ho diviso il riflusso in due giorni, spegnendo la piastra durante la notte. Il colore della soluzione non cambia affatto durante il lungo riflusso.

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terminato il lungo riflusso si distilla via tutto l'etanolo contenuto nella soluzione, si diluisce con un po' di acqua (10ml circa) e si filtra su filtro a pieghe per rimuovere il solido indissolto, non so da cosa possa essere composto questo prodotto, ma sicuramente non è il sale potassico dell'acido in questione, poichè non si dissolve nemmeno in tanta acqua distillata. Si estrae ora con un solvente apolare (io ho utilizzato dell'esano)per eliminare il cicloesanone ed eventuali sottoprodotti neutri. Infine si ottiene una soluzione arancione e limpida. Si procede ora alla precipitazione dell'acido grezzo, tramite aggiunta di un leggero eccesso di acido acetico, io ho utilizzato 3,5ml di acido, è bene non utilizzare un acido forte o un grande eccesso di AcOH per non protonare l'azoto basico dell'acridina. Precipita un solido giallastro microcristallino che viene filtrato su bukner e lavato con acqua.
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Il solido ancora umido viene sospeso in circa 30ml di acqua bollente alla quale vengono addizionati in porzioni da 5ml circa 15-20ml di EtOH alimentare, è bene non esagerare con l'etanolo poichè il composto in questione è estremamente solubile in questo solvente. Per raffreddamento si depongono dei bei cristalli aghiformi quasi bianchi del prodotto desiderato. Resa 2,1g
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La sintesi è stata svolta nelle classiche condizioni di Pfitzinger, una variante della sintesi dell'anello chinolinico secondo  Friedlander. La caratteristica delle chinoline ottenute con questa sintesi è la presenza del gruppo carbossilico in posizione 4 sul nucleo chinolinico e la possibilità di inserire sostituenti in posizione 2 cambiando il composto carbonilico utilizzato nella reazione. Il meccanismo è molto semplice: il carbonile del chetone o dell'aldeide reagisce con il gruppo amminico liberato in ambiente basico a dare una base di schiff. Il secondo step della reazione è la chiusura dell'anello per attacco nucleofilo del carbonio enolizzabile in alfa sul carbonile del fenilpiruvato, la reazione termina con l'eliminazione di una molecola d'acqua con conseguente aromatizzazione del sistema chinolinico.

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