Acido Ammido Solfonico e Ipoclorito di Sodio

Myttex Forum ha chiuso definitivamente. Non è più possibile inviare messaggi, ma il contenuto è ancora consultabile in questo archivio.

Theprice995

2020-05-05 11:37

Ciao a tutti, l'altro giorno ho mischiato poche quantità di acido ammido solfonico (se non sbaglio un classico anti-calcare) con l'ipoclorito di sodio anche noto come Candeggina.

Non ho trovato molte informazioni a riguardo se non questa reazione che va a formare un sale e acqua:

                    HClO + H 2 NSO 3 H → ClNHSO 3 H + H 2 O

Il problema è che secondo la reazione non ci sarebbe nessuna formazione di gas, soprattutto del tanto temuto Cl gassoso in quanto nocivo, se non letale in elevate dosi.

Purtroppo per me però sono asmatico e una volta mischiati i due composti (ero all'aperto) si è sentito un odore forte e pungente, dopo di che l'asma è sopraggiunta, che se non erro sono i sintomi da intossicazione da Cloro (oltre a qualche colpo di tosse) in piccole quantità. Possibile che la reazione sopra scritta sia sbagliata? Se sì, sapete quale siano effettivamente i prodotti? 

Vi ringrazio per il vostro tempo,

Un saluto 

LuiCap

2020-05-05 15:33

L'acido ammidosolfonico (o acido solfammico) è un composto solido con caratteristiche acide piuttosto spiccate (Ka = 1,01·10^-1), quindi in soluzione acquosa libera una notevole quantità di ioni H+; è questo il motivo per il quale è usato come anticalcare.

Le soluzioni commerciali di candeggina contengono sia ipoclorito di sodio che cloruro di sodio.

Mescolando quindi la candeggina con l'acido amminosolfonico avviene la seguente reazione:

Cl- + ClO- + 2 H+ --> Cl2(g) + H2O

Su tutte le confezioni di candeggina è sempre indicato di non mescolare la soluzione con detergenti acidi!!!

I seguenti utenti ringraziano LuiCap per questo messaggio: None

thenicktm

2020-05-05 19:49

Salve

Suppongo lei abbia eseguito un'analisi organolettica del prodotto di questa reazione. 

Ebbene allora, al prossimo esperimento, può immergere il suo viso nel secchio e far un bel respiro profondo, in modo tale che la sostanza gassosa prodotta venga ben assorbita dal corpo così da poterle permettere di eseguire o meno la determinazione di Cl2 eventualmente rilasciata dalla sua reazione.

Tuttavia, tale metodo, utilizzato nei secoli precedenti, riduceva drasticamente le aspettative di vita, se non cessarle immediatamente.

Le consiglio quindi, non solo di evitare assolutamente quanto scritto precedentemente, ma di prendere le dovute precauzioni per la prossima volta (anche se all'aperto) , soprattutto se asmatico.

Esami organolettici si effettuano solo quando la sostanza è classificata e sicura all'uso (ad esempio un estere).

Inalare il gas prodotto (soprattutto conoscendone l'origine dannosa) non risulta essere un buon metodo per la sua determinazione qualitativa.

Cordialmente

Niccolò

I seguenti utenti ringraziano thenicktm per questo messaggio: LuiCap, luigi_67