Acido caprilico e suoi esteri

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marco the chemistry

2013-05-31 16:26

Comincio con il dire che questa sintesi è economicamente svantaggiossima,come dice al è sempre meglio comprarsi gli acidi carbossilici piuttosto che farseli dagli alcoli corrispondenti, però volevo giusto avere circa 50ml di questo acido per provare ad esterificarlo con i primi 3 alcoli e sentire gli aromi dei rispettivi esteri!:-P Devo anche dire che sono stato abbastanza sfortunato perchè la sintesi ha avuto un piccolo intoppo...dopo che avevo filtrato 2 litri di soluzione, stavo cercando di digerire l'MnO2 derivante dalla reazione...ma piccolo intoppo è esploso il becker...spargendo circa il rimanenste litro di soluzione sul pavimento...  *Tsk, tsk* senza contare tutto l'MnO2...ma vabbè...lasciamo perdere...a breve rifarò la sintesi! Materiali: - alcol n-ottilico - potassio permanganato - soda caustica - una bottiglia da minimo 3500ml - acido solforico - vetreria base Procedimento: Per prima cosa si deve preparare la soluzione di KMnO4, perciò si dissolvono 140g di tale sale in 2800ml (! O_O ) di acqua, bisogna usare molta acqua a causa della scarsa solubilità del sale... Si prepara la soluzione direttamente all'interno del recipiente di reazione, io ho riutilizzato una vecchia bottiglia di plastica della Fisher in cui era contenuta formaldeide, l'ho lavata bene e devo dire che ha funzionato veramente bene! In un altro becker si dissolvono 12g di NaOH in 150ml di acqua e si fa raffreddare tale soluzione. Si aggiunge quindi la sol di NaOH a quella di KMnO4, si agita brevemente e si aggiungono 106ml di n-ottanolo. Si chiude la bottiglia e si agita per un minuto. Il tutto viene lasciato in un luogo fresco per qualche giorno (3-5) agitando di tanto in tanto per favorire la dissoluzione dell'alcol che è poco solubile in acqua. Trascorso il tempo necessario a che il colore viola del KMnO4 scompaia si filtra la soluzione che deve apparire limpida e incolore. Consiglio di trasferire gradualmnete il contenuto della bottiglia in recipienti più piccoli e far decantare l'MnO2 formatosi, filtrare su bukner la poltiglia è un suicidio, stessa cosa l'approccio che sfrutta la semplice gravità..

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Alla fine il residuo di MnO2 andrebbe bollito con NaOH acquosa per tentare di digerirlo e renderlo recuperabile. Io mi sono bloccato prima..(vedi sopra...*Tsk, tsk* ) Ora viene la parte noisoa e veramente lunga! asd Bisogna ridurre a circa 200ml il tutta la soluzione filtrara, senza farla bollire... Io ci ho messo 1 giornata accelerando l'evaporazione facendo passare una corrente d'aria attraverso la soluzione quasi bollente, qusto stratagemma permette anche di eliminare in corrente di vapore tutto l'ottanolo in eccesso. A circa 150-200ml si spegne il tutto e si fa raffreddare, la soluzione solidificherà in una massa perfettamente bianca, molto untuosa al tatto (è un sapone).
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Si acidifica con H2SO4 30% o HCl conc. e si separa lo strato superiore di acido caprilico non poco maleodorante....asd che viene lavato con poca acqua ed anidrificato con CaCl2. Io ho ottenuto circa 25ml di acido puro, uno schifo di resa, ma credo di aver perso molto composto con l'esplosione del becker.. Vedendo il sale cristallizzto mi sembrava molto di più, ma non vedo come posso aver perso del prodotto durante la neutralizzazione *Si guarda intorno* se ne sarà andato solo un pochino in corrente di vapore e di CO2 durante la neutralizzazione.. Per ora chiudo qui...dicendo che adesso ho il lab che puzza tutto di caprone e di piedi sudati non lavati...asd

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marco the chemistry

2013-05-31 16:59

Nei prossimi giorni proverò ad estrarre la fase acquosa con dicloropropano e vedo se esce ancora un po' di acido, ma sono molto dubbioso...l'acido ha giàuna solubilità bassissima in acqua pura, figuriamoci in acqua fortemente acida e con un bel po' di Na2SO4 in giro...

Mario

2013-05-31 17:52

Marco,

credo che la bassa resa sia imputabile al notevole potere ossidante del manganato che ha poi parzialmente proseguito la sua azione fino a produrre CO2.

Perchè non ha usato il Jones, molto più regolare e selettivo?

Senza contare il fatto che così si eviterebbero i grandi volumi di liquido e il dover evaporare il tutto.

saluti

Mario

marco the chemistry

2013-05-31 17:59

Vogel pag 355. Non ho CrO3 per produrre il reattivo di Jones e comunque non mi piace molto armeggiare con il Cr(VI) Con bicromati in amb. acquoso acido o lo stesso KMnO4 acido si ottiene una miscela di alcol non ossidato, aldeide, estere, e una piccola quantità di acido libero, senza contare che è spesso contaminato da sottoprodotti, da sali di cromo ecc ecc. Ci ho provato, si ottiene una melma marrone orribile...con questo metodo l'acido caprilico è incolore. A bassa temperatura e con una catena lineare e satura così lunga non si dovrebbero avere problemi di ossidazione ulteriore. Unica pecca forse è usare l'NaOH invece dell'Na2CO3..ma non vedo come possa agire negativamente. Inoltre a temperature basse non so quanto velocemente si formi il manganato, io non sono riuscito a vederne la colorazione verde intenso. Inoltre devo dire che grazie all'enorme massa d'acqua il tutto ha un'inerzia termica molto buona e la reazione avviene in modo controllato e lentamente, non si avverte nessun riscaldamento. Grazie comunque per l'intervento! queste ossidazioni sono sempre strambe...vediamo se qualcun altro ha qualche idea...

al-ham-bic

2013-05-31 19:46

(E pensare che tempo fa ho stupidissimamente "perso" 250 g di CrO3... azz! )

---

Ma che bella questa sintesi!

(E anche coraggiosa quantitativamente).

Peccato per la resa, ma accettiamola così.

Adesso via con gli esteri. o almeno uno, vista la quantità... asd

marco the chemistry

2013-06-01 18:32

Oggi ho esterificato gran parte del caprilico prodotto, preparando l'estere etilico! In un palloncino da 50ml ho posto 15,8ml di acido caprilico, 15ml di etanolo (larghissimo eccesso, ce ne vorrebbero 6ml). Ho aggiunto 1 ml di H2SO4 conc. e ho posto a riflusso per 3 ore. Verso la fine si sono separati due strati nonostante l'enorme eccesso di alcol. A fine riflusso ho fatto raffreddare e "lanciato" in circa 150ml di acqua, si è separato l'etere meno denso dell'acqua che è stato separato e lavato con NaHCO3 acquoso (nessun reazione) e poi ancora con acqua. Resa circa 12 ml, il prodotto si presenta come un liquido un poco oleoso e incolore.

Adesso viene il bello, l'odore! L'estere è molto profumato e ricorda molto la mela, un po' come il dietile malonato, però a differenza di questo l'odore del caprilato è molto più "pieno" e dolce.

The good scent company riporta questo:

Waxy, sweet, musty, pineapple and fruity with a creamy, dairy nuance, wine, apricot, banana, brandy, pear.

La nota "waxy" e banana non le ho proprio notate però, ma vabbè gli odori sono soggettivi! Consiglio molto la preparazione di questo estere! :-P

Tra qualche giorno (prima devo rifare il caprilico...) proverò l'estere isopropilico, vediamo cosa ne esce...asd In ultimo, se avanza acido, vorrei provare anche il metilico, ma vedremo!

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Mario

2013-06-01 19:32

marco the chemistry ha scritto:

Adesso viene il bello, l'odore! L'estere è molto profumato e ricorda molto la mela, un po' come il dietile malonato, però a differenza di questo l'odore del caprilato è molto più "pieno" e dolce.

The good scent company riporta questo:

Waxy, sweet, musty, pineapple and fruity with a creamy, dairy nuance, wine, apricot, banana, brandy, pear.

La nota "waxy" e banana non le ho proprio notate però, ma vabbè gli odori sono soggettivi! Consiglio molto la preparazione di questo estere! :-P

Il Fenaroli riporta che questo estere ha un gradevole odore di frutta nella nota vinoso-albicocca.

saluti

Mario

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marco the chemistry

2013-06-01 19:57

Domani provo a riannusarlo con il naso ben pulito da vari odori (per esempio oggi avevo anche l'olezzo del caprilico nel naso...) Comunque lanota vinosa non credo si senta...è veramente molto fruttato! Mi ricorda anche qualche fiore tropicale che ho sentito nei miei viaggi, ma non ricordo quale....

Dimenticavo l'odore non è molto forte, si può benissimo annusare anche l'estere puro senza rimanerne disgustati, è però molto persistente e per toglierlo bisogna lavare le mani o la vetreria con acetone o simili...asd

marco the chemistry

2013-06-05 18:47

Nei giorni scorsi ho ripetuto la sintesi dell'acidoin questione e mentre filtravo mi sono accorto che c'era molto alcol non reagito. Pian piano l'ho separato dalla fase acquosa e ne ho raccolti circa 80ml...ora capisco perchè la resa in acido laprima volta è stata schifosa...Vorrei capire però come hanno fatto a ridursi tutti i 140g di KMnO4...*Si guarda intorno* la soluzione filtrata era limpida e incolore..*Si guarda intorno* .

La faccenda merita ulteriore sperimentazione...a breve mi darò da fare per svolgere la sintesi più in piccolo e aggiungendo il permanganato all'alcol in sospensione di NaOH acquosa aspettando che si decolori prima di aggiungere l'aliquota successiva...ciò richiederà giorni e giorni, ma fa niente...

Non mi vengono molte idee su cosa possa essere successo...

Mario consiglia di usare il reattivo di Jones, èla stessa cosa se invece di CrO3/H2SO4/acetone uso (NH4)2Cr2O7/H2SO4/acetone? e in che dosi? *Si guarda intorno*

Max Fritz

2013-06-05 19:28

Io, qualche mese fa, ho ossidato in piccolo del 2-ottanolo a 2-ottanone, e ho dovuto utilizzare una caterva di permanganato, senza dubbio di più della quantità stechiometrica. Non so dirti come faccia a ridursi, ma confermo che le acque di lavaggio, a parte il ppt. di MnO2, non erano affatto violette.

marco the chemistry

2013-06-05 19:54

Eh ma tu l'hai fatto in ambiente acido, o sbaglio? Per preparare il chetone sai che forse è meglio usare il bicromato? A me il mentone è venuto benissimo e anche le rese non sono state scandalose... Il problema della produzione dell'acido carbossilico con permanganato acido è sempre quell' aldeide del cavolo che si forma come prodotto intermedio...spesso se ne vola via...e pure la formazione dell'estere tra l'acido appena formato e l'alcol non reagito....per quello che ho optato per ossidazioni basiche!

quimico

2013-06-05 21:10

Marco guarda che basta l'ammonio dicromato in un solvente opportuno. Non serve acido solforico e acetone. Le condizioni di Jones sono quelle riportate da Mario e da te citate...

Strana la cosa che ti è capitata *Si guarda intorno*

marco the chemistry

2013-06-06 04:36

Ah ok...quindi basta trovare un solvente che non sia acqua in cui il bicromato sia solubile...sicuro che non serve H2SO4?? Il bicromato agisce come ossidante in ambiente acido..e poi se no mi vien giu tutto il Cr2O3...

Comunque veramente strana come cosa..probabilmente è dovuto all'immiscibilità fra acqua e ottanolo

al-ham-bic

2013-06-06 06:47

Effettivamente da qualche parte c'è qualcosa che non torna.

Se si è ridotto la bellezza di quasi un etto e mezzo (!) di permanganato e contemporaneamente quasi tre quarti di ottilico sono rimasti indietro "talis et qualis"... chi o cosa lo ha fatto ridurre? O_o

Il giallo della settimana! asd

Beefcotto87

2013-06-06 07:41

Ma sei sicuro che non si sia ossidato? Magari l'errore è quello!

marco the chemistry

2013-06-06 08:33

Il caprilato di sodio è un sale bianco insolubile in acqua...io ho separato un liquido viscoso incolore e piú leggero dell'acqua...

Beefcotto87

2013-06-06 09:46

Non saprei, impurità?

marco the chemistry

2013-06-06 10:09

Beef i reagenti sono puri....l'unica cosa possibile è che il permanganato abbia ossidato l'acqua...anche se mi pare strano che la reazione sia avvenuta in quantità così grandi....a breve provo ad aggiungere poco permangato alla volta...vediamo. Non mi vengono altre idee...

Max Fritz

2013-06-06 12:12

Ha anche un punto di fusione alto, non saprei dire. Che quel liquido sia solo in piccola parte ottanolo con dentro una buona quantità di caprilico/caprilato disciolti?

marco the chemistry

2013-06-06 13:25

Ultimo aggiornamento: ho provato a trattare con NaOH acquosa abbastanza concentrata il presunto ottanolo non reagito, la maggior parte si è dissolta nella base acquosa lasciando solo circa 20ml di liquido meno denso.

Molto probabilmente aveva ragione Max. Adesso ho cominciato a concentrare....ci metterò un po' anche perchè questa volta ho lavato per bene MnO2...

Approposito di MnO2...bisogneràanche trovare un modo non troppo dispendioso per recuperarlo...filtrarlo su bukner non se ne parla, magari proverò per gravità, usando un mega-filtro...asd Poi si fa seccare il solido e lo si calcina leggermente, poi si procede al lavaggio delle schifezze solide (sodio caprilato e NaOH residui) Non so se possa funzionare come metodo, ma credo di sì!

Mario

2013-06-06 16:51

Marco,

per ossidare l'alcol n-ottilico a caprilico la via migliore è quella con il CrO3.

L'anidride cromica si sa è un composto chimico decisamente pericoloso ma se si sa come maneggiarlo i rischi diventano accettabili. Per esempio non emette vapori e questo è decisamente un vantaggio. Ovviamente occorre indossare indumenti protettivi per proteggersi da eventuali schizzi, specialmente pelle e occhi. In ogni caso leggere bene la scheda di sicurezza prima di intentare qualsiasi manipolazione del prodotto.

Il reattivo di Jones è una soluzione contenente CrO3 + H2O + H2SO4 + acetone. In alternativa si può usare una soluzione di sodio bicromato in acido solforico diluito + acetone (si usa il sale sodico per la sua maggiore solubilità).

La reazione che avviene è.

3CH3(CH2)7OH + CrO3 + 12 H+ ===> 3CH3(CH2)6COOH + 4Cr3+ + 9H2O

Basta lavorare con un leggero eccesso di CrO3 rispetto allo stechiometrico e mantenere una acidità moderata sempre presente in soluzione. La reazione richiede tempi di reazione anche di alcune ore. La maggior parte del sale di cromo trivalente che di forma precipita sotto forma di una massa pastosa verde scuro facilmente separabile.

L'acido caprilico si separa sotto forma di liquido leggermente viscoso grazie alla sua poca solubilità in acqua (è chiaro che a fine reazione bisogna diluire con acqua) e al suo basso peso specifico.

Se si lavora con attenzione rimane praticamente niente cromato in soluzione, comunque non è un problema rimuoverlo usando del solfito.

L'acido caprilico che si separa contiene sempre un poco di alcool ottilico e tracce di aldeide ottilica, ma la loro eliminazione è agevole, basta neutralizzare con NaOH fino al viraggio della fenolftaleina e bollire.

Il sale sodico che rimane in soluzione acquosa viene trattato con un leggero ecceso di acido solforico e l'acido caprilico che si separa viene lavato un paio di volte con acqua e essiccato a pressione ridotta ma senza esagerare, altrimenti se ne va via.

Ancora una cosa: l'anidride cromica non si trova facilmente in commercio. Ma la si può preparare a partire dal bicromato di potassio, reagente decisamente più abbordabile. Se serve vi posso dare il procedimento.

saluti

Mario

marco the chemistry

2013-06-06 17:13

Grazie mille Mario per il suo intervento,perònon è riuscito a chiarirmi i dubbi rimasti...va bene usare H2SO4 diluito, ma quanto?!? Inoltre quanto acetone bisogna usare? Inoltre l'acido ottanoico è solubile in acetone e questo non è proprio buono... Il problema non è l'aldeide che rimane e nemmeno l'alcol residuo.. ma l'estere che si forma nel corso della reazione e non è poco dato che il Vogel utilizza una tecnica simile (senza acetone) per preparare il butirrato di butile...

Non è necessario che metta la preparazione della CrO3...sarebbe uno spreco di tempo e reagenti dato che vanno comunque bene i bicromati...

Mario

2013-06-06 17:26

marco the chemistry ha scritto:

Grazie mille Mario per il suo intervento,perònon è riuscito a chiarirmi i dubbi rimasti...va bene usare H2SO4 diluito, ma quanto?!? Inoltre quanto acetone bisogna usare? Inoltre l'acido ottanoico è solubile in acetone e questo non è proprio buono... Il problema non è l'aldeide che rimane e nemmeno l'alcol residuo.. ma l'estere che si forma nel corso della reazione e non è poco dato che il Vogel utilizza una tecnica simile (senza acetone) per preparare il butirrato di butile...

Non è necessario che metta la preparazione della CrO3...sarebbe uno spreco di tempo e reagenti dato che vanno comunque bene i bicromati...

Per l'acido occorre fare qualche calcolo stechiometrico, dopo tutto con la reazione impostata non è difficile il calcolo. L'ambiente deve rimanere moderaramente acido, ma non troppo, e poi il suo consumo è notevole, almeno 6 moli di solforico ogni 3 di alcool. L'acetone va usato in buon eccesso, al momento non ho sottomano le dosi ma cercherò tra i miei appunti. Di solito si prepara il reattivo di Jones a parte e lo si aggiunge lentamente a freddo (< 20 °C) all'alcool disciolto in acetone.

E' vero che il caprilico è solubile in acetone, ma ho anche detto che la miscela reagita va diluita in acqua alla fine e questo diminuisce assai la solubilità. E poi siamo in presenza di acidi/sali e questo aiuta e non poco. Circa l'estere non credo abbia tempo e possibilità di formarsi. La reazione di ossidazione ha una velocità molto maggiore.

saluti

Mario

marco the chemistry

2013-06-06 17:56

Mi sono spiegato male...so fare i calcoli...asd il "quanto" era riferito a quanto diluito deve essere l'acido solforico da usare! Se riesce a trovare qualcosa (noi in uni non ne abbiamo parlato) mi farebbe un grande favore! Ok per l'aggiunta a freddo del reattivo,questolo si fa sempre, se no si brucia tutto...asd Io intanto cerco qualche articolo accademico...vediamo se qualcuno da una procedura seria e dettagliata..


Ho trovato questo: http://allchemist.blogspot.it/2011/11/jones-oxidation-cro3-h2so4.html "The oxidation reagent is prepared by dissolving 70 g. (0.70 mole) of chromium trioxide in 100 ml. of water in a 500-ml. beaker. The beaker is immersed in an ice bath, and 112 g. (61 ml., 1.10 moles) of concentrated (18M) sulfuric acid followed by 200 ml. of water is added cautiously with manual stirring. The solution is cooled to 0–5°C. A solution of 110 g. (1.00 mole) of nortricyclanol (Note 1) in 600 ml. of acetone (AR grade) is cooled to 0–5°C in a flask immersed in an ice bath and equipped with an efficient mechanical stirrer, a thermometer, and a dropping funnel with a pressure-equalizing arm. The cooled oxidation reagent prepared above is poured into the dropping funnel, and the reagent is added with vigorous stirring, at a rate to maintain the temperature of the reaction mixture at about 20°. The stirring is continued for 3 hours after the addition is completed." Al posto del CrO3 credo si possa usare (NH4)2Cr2O7 con 2 equivalenti di H2SO4 abbastanza concentrato (70%) e freddo. Ma andando avanti a leggere si vede che si possono usare anche soluzioni molto più concentrate di reattivo come per esempio quando si cita l'ossidazione del cicloottanolo

NaClO3

2013-06-06 22:51

Mario ha scritto:

Ancora una cosa: l'anidride cromica non si trova facilmente in commercio. Ma la si può preparare a partire dal bicromato di potassio, reagente decisamente più abbordabile. Se serve vi posso dare il procedimento.

saluti

Mario

Se fosse così gentile da metterlo, farebbe un bel favore.

Mario

2013-06-07 18:24

NaClO3 ha scritto:

Mario ha scritto:

Ancora una cosa: l'anidride cromica non si trova facilmente in commercio. Ma la si può preparare a partire dal bicromato di potassio, reagente decisamente più abbordabile. Se serve vi posso dare il procedimento.

saluti

Mario

Se fosse così gentile da metterlo, farebbe un bel favore.

Accontentiamo senz'altro NaClO3:

Si sciolgono 300 g di potassio bicromato in 500 g d'acqua. La temperatura deve essere intorno ad 80 °C. Si lascia reffreddare lentamente e non appena inizia a cristallizzare aggiungere, sotto buona agitazione, goccia a goccia, 400 g di acido solforico concentrato.

Si lascia poi reffreddare in modo che si separi il solfato di potassio.

Si concentra la soluzione ad 1/4 del suo volume, si aggiungono 200 g di acido solforico concentrato e si lascia cristallizzare.

Si filtra su setto poroso di vetro cercando di aspirare il più possibile la fase liquida.

Si conserva in recipienti di vetro ben tappati.

saluti

Mario

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marco the chemistry

2013-06-13 13:34

Finlamente sono riuscito a produrre gli esteri dell'acido caprilico con i primi 3 alcoli. L'odore non è male, solo un po' "forte" e penetrante. Adesso passo ad una breve descrizione di ciascuno.

Metile caprilato: è forse il migliore dei 3, l'odore è piacevole, ricorda molto della frutta tropicale matura e qualche fiore tropicale dal profumo intenso. Prensenta una nota abbastanza marcata di ananas, ma a differenza dei butirrati sa di ananas buono, non troppo maturo.

Etile caprilato: il suo aroma è stato già descritto precedentemente, devo solo aggiungere che odorandolo qualche giorno dopo esce anche la nota "vinosa" che all'inizio non riuscivo a sentire. anche lui ricorda vagamente dei frutti tropicali, con una nota di mela

Isopropile caprilato: è forse il più forte e potente fra i 3, non si riesce ad annusarlo direttamente, va per forza diluito. Una volta diluito anche questo estere ha un'aroma di frutta tropicale forse un po' troppo matura. Ricorda un po' l'odore che emettono i frutti delle piante di Guava quando sono maturi.

Dei 3 esteri ho tenuto un campioncino da circa 8ml ciascuno, giusto per le "degustazioni", il resto è stato idrolizzato con NaOH acquosa a ebollizione e unito alla frazione di acido estratta con diclorometano dalle acque madri tenute dopo che è stato separato l'acido laprima volta. Quando il tutto si raffredda, riacidifico per recuperare l'acido e vedo se tenerlo così come è per "degustazioni" o se provare l'estere isobutilico o t-butilico (si accettano consigli).

l'estere isopropilico appare un po' giallinoperchè ho forse abbondato un po' troppo con l'acido solforico e ho evaporato troppo alcol residuo (usato in larghissimo eccesso) alla fine dell'esterificazione, comunque il colore è proprio lieve.

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marco the chemistry

2013-06-13 16:31

P.S. Ho recuperato 25ml di acido caprilico leggermente giallino (ma fa niente). Ho pensato di tenerne circa 8ml e il resto reinvestirlo in un altro estere. Non ho moltissimi alcoli...rimangono isobutanolo, t-butanolo e n-ottanolo. La Fisher dubito che funzioni bene, quindi stavo pensando di trattare l'acido con un eccesso di tionil cloruro a riflusso, distillare via l'eccesso di SOCl2 (ma forse si può anche evitare) e poi aggiungere l'alcol in questione.Queste sono solo supposizioni...non so se il tutto può funzionare in maniera pulita senza che io isoli il caprilile cloruro...

al-ham-bic

2013-06-13 20:17

marco the chemistry ha scritto:

...non so se il tutto può funzionare in maniera pulita senza che io isoli il caprilile cloruro...

Ahia! Fare una provetta... in provetta è un conto, ma lasciando il tionil nella pentola dell'estere sei poi sicuro che se ne andrà tutto senza proprio lasciar tracce? Ho idea che poi quell'estere pizzicherà il naso  si si

Già che ci sei credo che sarebbe meglio isolare il cloruro (i p.e. 76° e 151° sono molto lontani) e poi agire pulitamente con questo.

Certo che operando su pochi ml in partenza chissà come sarà la resa.

marco the chemistry

2013-06-14 05:35

Eh al la notte ha portato conisiglio anche a me..asd. Ho deciso di evitare di fare il cloruro acilico, già quando parti da buone quantità ottieni rese non altissime, figurati se parto da 10ml e perdo 3 gocce nelpallone e 3 nel condensatore...ho già perso metà del prodotto...provo la fisher così, nuda e cruda, senza arrivare all'ebollizione del butilico e usando una quantità stechiometrica di alcol e acido...vediamo come viene...mai si prova.. :-P


aggiornamento: ho provato con l'isobutanolo, appena ho messo su piastra è diventato tutto marrone (come pensavo...*Tsk, tsk* ) Prolungando i tempi di reazione (1 settimana invece di 3 ore) credo si possa far avvenire l'esterificazione anche a freddo, risolvendo il problema della carbonizzazione. Magari si può anche aggiungere un solvente organico bassobollente (diclometano) in cui l'estere e i reagenti sia solubili, ma in cuil'acqua sia insolubile, un po' come faceva il Salomone con il dietileossalato; questo stratagemma potrebbe spostare l'equilibrio quasi completamente verso i prodotti.

marco the chemistry

2013-06-18 06:59

Come annunciato ecco che arriva anche l'isobutile caprilato, questo è veramente l'ultimo (anche perchè ho finito l'acido...asd).

La sua preparazione è un po' divresa da quella degli esteri precedenti, infatti appena ho provato a mettere a riflusso la miscela, dopo 2 minuti è diventato tutto marrone...*Tsk, tsk* Allora ho deciso di giocare sui tempi lunghi, tanto la Fisher avviene "velocemente" a caldo, ma può avvenire benissimo anche a freddo, solo che ci vogliono giorni...asd

Ho mescolato acido e alcol (non ho sottomano le dosiazz!, erano circa 11ml di acido e la quantità stechiometrica di alcol) e appena ho aggiunto il catalizzatore (2ml H2SO4) il tutto è diventato leggermente marroncino, con il passare delle ore sul fondo si è formato uno strato acquoso che stranamente estraeva il colore marrone dalla fase organica O_O Ho fatto reagire per 3 giorni, agitando ogni tanto e trascorso il tempo ho prima eliminato la fase acquosa inferiore con una pasteur e poi ho "lanciato" in una soluzione acquosa di NaHCO3, nessuna effervescenza, ho separato la fase superiore e l'ho anidrificata su CaCl2.

Adesso veniamo all'odore!:-P anche in questo caso l'odore dell'estere è molto forte e può essere apprezzato pienamente solo quando la sostanza viene diluita e magari strofinata sulla mano. L'estere così diluito ha un buonissimo aroma di frutta tropicale con una nota molto dolce caratteristica degli esteri isobutilici!

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Max Fritz

2013-06-18 19:27

Mi è venuta voglia di replicare la sintesi (magari in quantità un po' scalate e cercando di far tesoro dell'esperienza riportata per tentare di migliorare la resa). Tuttavia ho alcuni dubbi: come mai si consiglia di lasciare la miscela di reazione in luogo fresco, durante l'ossidazione? Perchè non si può portare la soluzione di Na caprilato ad ebollizione per ottenere il solido bianco?

marco the chemistry

2013-06-19 11:00

Max scusa il ritardo, non avevo visto la risposta! Allora credo che se scaldi durante l'ossidazione la reazione diventi troppo violenta con parziale sovraossidazione dell'alcol...è meglio non portare a ebollizione la soluzione filtrata perché contiene delle particelle finissime di MnO2 che fanno diventare l'ebollizione tumultosa e rischi che il Becker si ribalti....spero di essermi spiegato bene! Buon lavoro!:-P

I seguenti utenti ringraziano marco the chemistry per questo messaggio: Max Fritz