2014-04-27, 09:38 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2014-04-27, 09:57 da ohilà.)
Nell'armadietto dei medicinali ho trovato delle fiale di acido tranexamico scadute da poco. Invece di buttarle ho deciso di ricavarne qualcosa di buono...
Questo composto, cioè l'acido 4-(amminometil)cicloesancarbossilico, è utilizzato come antiemorragico, poiché è un inibitore della fibrinolisi.
Magari chi è del mestiere può dirci di più...
MATERIALE:
- Fiale contenenti acido tranexamico
Ho utilizzato 12 fiale ciascuna delle quali contiene:
- 500 mg di principio attivo e acqua bidistillata sterile q.b. a 5ml.
Stavolta chiamarla estrazione mi pareva troppo, in fondo si tratta solo di far evaporare l'acqua. Visto che non ci sono eccipienti il prodotto ottenuto dovrebbe essere puro, ma, nonostante il procedimento sia molto banale, ditemi eventuali errori.
PROCEDURA
Con un po' d'attenzione si aprono le fiale e se ne versa il contenuto in un becher. Si scalda cautamente senza bollire fino a che non compaiono i primi cristalli sulla superficie e poi si lascia raffreddare.
Si raccoglie il prodotto e lo si ricristallizza da acqua. Poi si lavano i cristalli con un po' d'etanolo freddo e si lascia asciugare.
Ho ottenuto 4,8 grammi di acido tranexamico, pari a circa l'80% del principio attivo iniziale.
Questo composto, cioè l'acido 4-(amminometil)cicloesancarbossilico, è utilizzato come antiemorragico, poiché è un inibitore della fibrinolisi.
Magari chi è del mestiere può dirci di più...

MATERIALE:
- Fiale contenenti acido tranexamico
Ho utilizzato 12 fiale ciascuna delle quali contiene:
- 500 mg di principio attivo e acqua bidistillata sterile q.b. a 5ml.
Stavolta chiamarla estrazione mi pareva troppo, in fondo si tratta solo di far evaporare l'acqua. Visto che non ci sono eccipienti il prodotto ottenuto dovrebbe essere puro, ma, nonostante il procedimento sia molto banale, ditemi eventuali errori.
PROCEDURA
Con un po' d'attenzione si aprono le fiale e se ne versa il contenuto in un becher. Si scalda cautamente senza bollire fino a che non compaiono i primi cristalli sulla superficie e poi si lascia raffreddare.
Si raccoglie il prodotto e lo si ricristallizza da acqua. Poi si lavano i cristalli con un po' d'etanolo freddo e si lascia asciugare.
Ho ottenuto 4,8 grammi di acido tranexamico, pari a circa l'80% del principio attivo iniziale.