2016-02-05, 11:33
Salve,
l'altro giorno riflettevo su un particolare che può sembrare banale ma che di fatto invece è importante soprattutto in alcune sintesi più delicate: la provenienza dell'acqua utilizzata.
Ovviamente qui intendo l'acqua utilizzata come "solvente" e che quindi entra nel processo di sintesi e non quella utilizzata per raffreddare il refrigerante
Io da parte mia utilizzo in genere l'acqua trattata con l'impianto di osmosi inversa usata anche per l'acquario: esso restituisce un'acqua pressochè priva di sali con un valore di conducibilità misurato minore di 10 microS/cm-1.
In altri casi (ultimi quello delle sintesi dei sali dellle terre rare) invece utilizzo acqua distillata, autoprodotta, che ha un valore di condicibilità inferiore a 5 microScm-1.
Volevo sapere cosa utilizzate voi e come affrontate questo aspetto.
un saluto
Luigi
l'altro giorno riflettevo su un particolare che può sembrare banale ma che di fatto invece è importante soprattutto in alcune sintesi più delicate: la provenienza dell'acqua utilizzata.
Ovviamente qui intendo l'acqua utilizzata come "solvente" e che quindi entra nel processo di sintesi e non quella utilizzata per raffreddare il refrigerante

Io da parte mia utilizzo in genere l'acqua trattata con l'impianto di osmosi inversa usata anche per l'acquario: esso restituisce un'acqua pressochè priva di sali con un valore di conducibilità misurato minore di 10 microS/cm-1.
In altri casi (ultimi quello delle sintesi dei sali dellle terre rare) invece utilizzo acqua distillata, autoprodotta, che ha un valore di condicibilità inferiore a 5 microScm-1.
Volevo sapere cosa utilizzate voi e come affrontate questo aspetto.

un saluto
Luigi