Ampicillina e Ureidopenicilline

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Travis

2021-02-11 08:00

Salve a tutti , volevo per piacere sapere il motivo per cui l'ampicillina è un composto acido stabile , mentre le ureidopenicilline sono soltanto somministrabili per via parenterale (acido instabili) . Il libro Patrick "Chimica farmaceutica" afferma che per rendere una penicillina acido stabile , occorre inserire in alpha al gruppo carbonilico un gruppo elettron-attrattore , fin qui nulla di nuovo. Ora , l'ampicillina presenta un NH2 che riesce a scaricare la densità elettronica del gruppo carbonilico , mentre il gruppo ureidico (-NH-CO-NR) sembra di no. Molto probabilmente c'è qualcosa che mi sfugge , se qualcuno di voi riuscisse a spiegare il perché ne sarei grato , mi sto arrovellando il cervello da giorni. Un caro saluto :-) :-) .

Geber

2021-02-11 08:32

Puoi anche scrivere alfa in italiano :-D Si ritiene che la catena laterale aggiunta (il residuo ureidico) mimi un segmento più lungo della catena peptidoglicanica, in maniera maggiore rispetto alla penicillina, e quindi si possa legare in modo più facile alle proteine che si legheranno alla penicillina. Vale la pena ricordare, che per H. influenzae, l'attività è estremamente sensibile alla dimensione della penicillina, essendo le ureidopenicilline (azlocillina e piperacillina) le più attive. Per le attività verso i batteri Gram-negativi, essa aumenta in relazione alla forza del gruppo elettron-attrattore sul Cα: -NH2 < -COOH < -NH-CO-GruppoPolare, corrispondente ad amminopenicilline, carbossipenicilline, ed ureidopenicilline, rispettivamente. "Correlation study of antibacterial activity and spectrum of Penicillins through a structure-activity relationship analysis.", J. A. Guevara-Salazar et al, Medicinal Chemistry Research (2019) 28:1529–1546 https://doi.org/10.1007/s00044-019-02391-9

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Beefcotto87

2021-02-11 09:24

Di sicuro ti sfugge che sia la sezione sbagliata ;-) Sposto e warno, magari siamo una lettura al regolamento ;-)

Travis

2021-02-11 10:57

Geber ha scritto:

Puoi anche scrivere alfa in italiano :-D

Si ritiene che la catena laterale aggiunta (il residuo ureidico) mimi un segmento più lungo della catena peptidoglicanica, in maniera maggiore rispetto alla penicillina, e quindi si possa legare in modo più facile alle proteine che si legheranno alla penicillina.

Vale la pena ricordare, che per H. influenzae, l'attività è estremamente sensibile alla dimensione della penicillina, essendo le ureidopenicilline (azlocillina e piperacillina) le più attive.

Per le attività verso i batteri Gram-negativi, essa aumenta in relazione alla forza del gruppo elettron-attrattore sul Cα: -NH2 < -COOH < -NH-CO-GruppoPolare, corrispondente ad amminopenicilline, carbossipenicilline, ed ureidopenicilline, rispettivamente.

"Correlation study of antibacterial activity and spectrum of Penicillins through a structure-activity relationship analysis.", J. A. Guevara-Salazar et al, Medicinal Chemistry Research (2019) 28:1529–1546

https://doi.org/10.1007/s00044-019-02391-9

Grazie per la celere risposta e per il link, molto utile. Il mio quesito per lo più era riferito al mancato assorbimento orale dell'ureidopenicillina rispetto all'ampicillina , non tanto alla loro rispettiva attività. Forse è una questione di dimensione della molecola in se in quanto la grandezza del gruppo ureidico in alfa ( :-D ) ne limita l'assorbimento rispetto ad un semplice NH2.. O_o


Beefcotto87 ha scritto:

Di sicuro ti sfugge che sia la sezione sbagliata ;-) Sposto e warno, magari siamo una lettura al regolamento ;-)

Si mi scuso , non sapevo dove pubblicare il post. Appena posso leggerò il regolamento. Saluti.

Geber

2021-02-11 11:22

Penso di sì.

Di norma alcune molecole si iniettano direttamente nel flusso sanguigno perché per via orale ad esempio solo una piccola parte della molecola arriva a bersaglio mentre il resto viene distrutto dall'acido dello stomaco e dagli enzimi ivi presenti. Penso che delle ureidopenicilline siano poco stabili in presenza di acidi gastrici

Per esempio, l'ureidopenicillina piperacillina è data intravenosa in combinazione con l'inibitore della β-lattamasi tazobactam.

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