2011-08-07, 16:36 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2012-01-26, 14:45 da arkypita.)
Desideravo da tempo una potente cassa amplificata, che avesse come caratteristica quella di poter funzionare scollegata dalla corrente da usare per esempio nella casa in montagna, in campeggio con gli amici, ma soprattutto per sfogare la voglia irrefrenabile di rock che mi viene ogni volta che c'è un black-out 
Una altra caratteristica che doveva avere era quella di accettare qualsiasi cosa in ingresso. Attivo il cervello e mi metto all'opera.
Per il problema della corrente ho optato per sfruttare componentistica da automobile, quindi un modesto amplificatore 12V da auto con 100W di potenza e una coppia di casse a due canali.
L'alimentazione è una batteria 12V da 18Ah, che garantisce circa un' ora di musica sparata a palla (ma molto di più se ci si limita con la potenza). Da subito ho previsto una alimentazione primaria a 220V, per la quale ho usato un trasformatore toroidale da 300W, ponte a diodi, e un bel condensatore di rettifica da 0,76 millifarad.
Alimentazione a batteria e a rete sono collegate tra loro con una tecnologia di mia invenzione denominata "fast-switch" ®.
In pratica quando l'alimentazione di rete viene a mancare l'amplificatore passa in maniera automatica al funzionamento con batteria e viceversa, tramite un relè, il tutto senza interruzione del suono.
Fin qui poco il lavoro che ho dovuto fare: comprare i pezzi, tagliare qualche spezzone di cavo, assemblare il tutto.
La parte tediosa e degna di nota è sicuramente il circuito pre-amplificatore e mixer. Ho realizzato 3 ingressi, tutti dotati di potenziometro con scatto centrale.
I primi due ingressi forniscono una preamplificazione variabile da -10/1/+10 volte il segnale d'ingresso, con l'uno al centro. In pratica col cursore al centro non c'è amplificazione, tutto a sx = attenuato di 10 volte, tutto a dx = amplificato di 10 volte.
Il terzo ingresso subisce lo stesso trattamento ma in più ha un secondo stadio di amplificazione in cascata che tramite un selettore può aggiungere un x1/x10/x100/x1000 al segnale.
Infine i 3 ingressi vengono convogliati in un circuito che li mixa ed effettua un controllo dei toni ed alla manopola del volume finale che anch'essa permette una ulteriore amplificazione.
Ogni ingresso è dotato di spia rossa/verde che segnala la presenza del jack (vabbè non serve a nulla).
Ultima nota, anche lo chassis è realizzato in casa, la costruzione è solida e robusta (ci si può tranquillamente sedere sopra) e tutti gli assemblaggi sono fatti con viti con taglio piatto, che possono essere rimosse con una moneta da 5cent per una veloce apertura e identificazione di guasti, anche in mancanza di cacciaviti.
Retro
Vista amplificatore e batteria
Vista trasformatore, raddrizzatore, relè e condensatore
Stadio 10-1-10 semplice
Stadio 10-1-10 con moltiplicatore 1-10-100-1000
Alimentazione, miscelatore e controllo toni
Vista d'insieme e coni
Sono soddisfatto della qualità (e della potenza) che sono riuscito ad ottenere, l'unico difetto è che pesa svariate decine di Kg!

Una altra caratteristica che doveva avere era quella di accettare qualsiasi cosa in ingresso. Attivo il cervello e mi metto all'opera.
Per il problema della corrente ho optato per sfruttare componentistica da automobile, quindi un modesto amplificatore 12V da auto con 100W di potenza e una coppia di casse a due canali.
L'alimentazione è una batteria 12V da 18Ah, che garantisce circa un' ora di musica sparata a palla (ma molto di più se ci si limita con la potenza). Da subito ho previsto una alimentazione primaria a 220V, per la quale ho usato un trasformatore toroidale da 300W, ponte a diodi, e un bel condensatore di rettifica da 0,76 millifarad.
Alimentazione a batteria e a rete sono collegate tra loro con una tecnologia di mia invenzione denominata "fast-switch" ®.
In pratica quando l'alimentazione di rete viene a mancare l'amplificatore passa in maniera automatica al funzionamento con batteria e viceversa, tramite un relè, il tutto senza interruzione del suono.
Fin qui poco il lavoro che ho dovuto fare: comprare i pezzi, tagliare qualche spezzone di cavo, assemblare il tutto.
La parte tediosa e degna di nota è sicuramente il circuito pre-amplificatore e mixer. Ho realizzato 3 ingressi, tutti dotati di potenziometro con scatto centrale.
I primi due ingressi forniscono una preamplificazione variabile da -10/1/+10 volte il segnale d'ingresso, con l'uno al centro. In pratica col cursore al centro non c'è amplificazione, tutto a sx = attenuato di 10 volte, tutto a dx = amplificato di 10 volte.
Il terzo ingresso subisce lo stesso trattamento ma in più ha un secondo stadio di amplificazione in cascata che tramite un selettore può aggiungere un x1/x10/x100/x1000 al segnale.
Infine i 3 ingressi vengono convogliati in un circuito che li mixa ed effettua un controllo dei toni ed alla manopola del volume finale che anch'essa permette una ulteriore amplificazione.
Ogni ingresso è dotato di spia rossa/verde che segnala la presenza del jack (vabbè non serve a nulla).
Ultima nota, anche lo chassis è realizzato in casa, la costruzione è solida e robusta (ci si può tranquillamente sedere sopra) e tutti gli assemblaggi sono fatti con viti con taglio piatto, che possono essere rimosse con una moneta da 5cent per una veloce apertura e identificazione di guasti, anche in mancanza di cacciaviti.
Retro
Vista amplificatore e batteria
Vista trasformatore, raddrizzatore, relè e condensatore
Stadio 10-1-10 semplice
Stadio 10-1-10 con moltiplicatore 1-10-100-1000
Alimentazione, miscelatore e controllo toni
Vista d'insieme e coni
Sono soddisfatto della qualità (e della potenza) che sono riuscito ad ottenere, l'unico difetto è che pesa svariate decine di Kg!