Analisi classica e analisi strumentale

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al-ham-bic

2010-10-31 23:23

NaClO3 ha scritto:

come mai? trovi le strumentazioni moderne fredde e calcolatrici?

In un post Clorato mi ha chiesto se e perchè trovo le strumentazioni analitiche moderne (quelle che io chiamo "con la spina";-) fredde e calcolatrici...

Rispondo di sì. Sì perchè danno il senso concreto del lavoro utilitaristico, perfetto, automatico, senza dover quasi toccare reagenti e sporcare vetreria; butti dentro la sostanza, schiacci qualche bottone e la macchina parla.

Ma è l'uomo che comanda la macchina, si dirà, e bisogna essere bravi a comandarla e a farsi ubbidire come si deve!

Certo, giustissimo, ma per me (sottolineo per me) questa non è chimica vera.

Uno può essere un mago in spettrometria infrarossa e non aver mai toccato l'acido nitrico, oppure un mago a tirar fuori tutte le molecole con la NMR ma non sapere che il reattivo di Griess serve per...

Notare che è abbastanza giusto che quel "mago" non gliene freghi niente del reattivo di Griess e che non abbia mai toccato l'acido nitrico, perchè sono cose che praticamente non gli servono. Ma è proprio per questo che dico che la moderna analisi strumentale è eccezionale ma non è vera chimica. Oppure lo è, ma non per me.

Ma su questi concetti si può discutere all'infinito... -_-

quimico

2010-10-31 23:32

già, si può discutere all'infinito vedo bene io... devo per forza affidarmi il più delle volte ad una GC/MS o all'NMR per la conferma e la caratterizzazione... è assolutamente obbligato come passaggio se devi pubblicare... mi fa ridere come si vada in panico quando manca la parte strumentale, per qualsiasi motivo... tempo fa ho riscoperto il saggio di Tollens per capire se avevo ottenuto l'aldeide sperata... o l'altro giorno ho testato un precipitato per vedere se era il cloruro di un tetralchilammonio... vorrei saper fare a meno delle macchine ma mi hanno insegnato a far affidamento a loro mi salvo in corner dicendo che grazie ad un grande docente con cui lavoro (o meglio per cui...) di onorata carriera chimica e grande pozzo di conoscenza sto imparando di ogni... mi piace sentirlo parlare di quando la chimica era più pura, classica e non moderna... bei tempi anche se oggi non avremmo tante cose senza il progresso tecnologico. almeno questo fammelo dire al-ham-bic

al-ham-bic

2010-10-31 23:38

Non solo te lo faccio dire, ma sono assolutamente d'accordo!

Non si farebbe niente oggi con i miei vecchi metodi, validi ai tempi di Bunsen o Liebig...

Ma io ci gioco, e mi va bene così; se dovessi farlo per lavoro sarei il primo a richiedere un bel gascromatografo nuovo! asd

Nexus

2010-10-31 23:45

Malgrado la mia passione per la chimica, lavoro in un settore che ha poco o niente a che vedere con la chimica.

È sempre aperto lo sguardo verso un lavoro nel settore chimico (di nuovo).

Ho perso decisamente il polso del settore... ma il feedback che ho ottenuto da due laboratoristi appassionati è abbastanza tragico.

Secondo queste testimonianze, il lavoro del tecnico di laboratorio consiste "ormai" per il 60-70% nel compilare formulari, e nel restante 30-40% nello schiacciare bottoni.

Avevo già sentito suonare il tuo campanello (o campanone) di libertà in un'altro post.

Sarò anche perseguito dallo Stato, ma questa mia nicchia di libertà spero di potermela tenere *Hail*

quimico

2010-10-31 23:46

almeno il GC/MS lavora in ultratrace mode... e l'NMR a parte quando facciamo stato solido è sempre al nostro servizio... specie di questi tempi in cui stiamo facendo faville LOL dopo domani viene il tecnico dell'ICP... dei coglioni, scusate il termine ma ci sta, ci hanno venduto argon con troppa acqua e ci hanno sputtanato l'ICP... avevamo provato di tutto... pensavamo a tutt'altro che a dell'argon bagnato... certo oggi non si usano metodi vecchi ma io vorrei tanto averne imparati di più... mi sento ignorante quando sento te e Moreno parlare di certi metodi... mi fa incazzare il non saper certe cose... mi sento incompleto... ma c'è sempre tempo ed occasione per rimediare va beh vado a nanna

al-ham-bic

2010-10-31 23:53

Allora good night!

E chi non si sente incompleto?... GC/MS, NMR, ICP, solo per citare quelle che hai detto... azz!

---

Non ho capito bene perchè Nexus si sente perseguitato: pensavo che in der Schweiz non succedessero queste cose... O:-)

Nexus

2010-11-01 00:12

Io mi sentirei con la coscienza a posto solo qualora riuscissi a dare un considerevole contributo alla comunità. -_-

rock.angel

2010-11-02 22:41

Da aspirante chimica analitica, vi racconterò la mia esperienza.

Il primo laboratorio di chimica analitica che ho fatto al primo anno era completamente basato su analisi qualitativa e quantitativa "manuale".

Abbiamo imparato tanti saggi carini, quali l'anello bruno, i saggi al tubicino e quelli al coccio, e tanti altri. Poi abbiamo fatto delle titolazioni, di cui almeno 2 ancora oggi utilizzate (durezza dell'acqua e determinazione di tensioattivi cationici).

E' stato un laboratorio affascinante e interattivo in cui mi sono divertita molto, anche nella continua sfida ad avvicinarmi più possibile ai risultati veri perchè sentivo che era un qualcosa che facevo in prima persona.

Poi ho seguito il laboratorio di chimica analitica II, tutto strumentale. Premesso che il corso teorico è una palla, penso che questa branchia non possa essere applicata inconsapevolmente. Se riesci a cogliere il funzionamento di un GC, a capire perchè si tara in un certo modo e perchè si lavora così l'esperienza ha un senso, altrimenti è solo uno sparare con la microsiringa soluzioni nel GC e confrontarle con gli standard (che non si sa nemmeno che sono).

In questo lab c'è stata una parte più di elettrochimica, in cui interagivamo di più ed un'altra prettamente strumentale in cui dovevamo preparare bene gli standard per fare le rette di taratura.

Sicuramente tutto un altra cosa, meno affascinante e in cui ti senti meno coinvolto. Ma non si potrebbe prescindere da ciò.

Per quanto riguarda le spettroscopie IR, Raman, fotoelettroni, UV e co. quelle sono veramente poco interattive. Gli spettri sono di difficile interpretazione spesso e quindi è lì l'abilità nel chimico a saper riconoscere i vari segnali. Però si riduce ad un lavoro prettamente teorico da chimico fisico

Detto ciò a me piace l'analitica strumentale ma penso che debba essere fatta con estrema consapevolezza (dello strumento, del principio che c'è alla base e della procedura) per poter affascinare.

Sicuramente i vecchi saggi qualitativi sono belli e utili qualora uno strumento non funzioni e si ha bisogno di sapere se una specie di interesse c'è o non c'è subito.

Poi per un'analisi quantitativa non si può prescindere dagli strumenti ma lì sta alla bravura del chimico decretare il risultato. Un chimico non preciso, che non sa preparare gli standard a dovere otterrà una taratura pessima e dei risultati lontanissimi dalla realtà analitica. E penso stia proprio in questo la bellezza dell'analitica strumentale per chi la fa... Trattare il campione, preparare gli standard, tarare gli strumenti. Poi per fare l'analisi e plottare i dati... Son buoni tutti!

I seguenti utenti ringraziano rock.angel per questo messaggio: al-ham-bic, Nexus

al-ham-bic

2010-11-02 22:52

Buon contributo al discorso, grazie.

Chimico

2010-11-03 06:35

vorrei solo dire che io adoro l'analisi ''antica'' ma che con quella moderna riusciamo a trovare l'ago nel pagliaio...ci sono pregi e difetti insomma...

Nexus

2010-11-03 07:59

rock.angel ha scritto:

(...) Un chimico non preciso, che non sa preparare gli standard a dovere otterrà una taratura pessima e dei risultati lontanissimi dalla realtà analitica. E penso stia proprio in questo la bellezza dell'analitica strumentale per chi la fa... Trattare il campione, preparare gli standard, tarare gli strumenti. Poi per fare l'analisi e plottare i dati... Son buoni tutti!

Attenta che al tecnico di laboratorio sta venendo tolto anche questo.

Ser Alkemico

2010-11-03 10:00

Diciamo che le analitiche di una volta sono sempre affascinanti.

Ma le strumentali sono indispensabili in organica, in particolar modo MS e NMR che hanno accelerato la ricerca e fanno risparmiare anni nella determinazione strutturale. Senza contare la ricerca in campo biologico, di fitochimica proteomica, e genomica che te le sogni con l'analisi classica.

Poi ci sono ricercatori che fanno di una tecnica strumentale il loro ogetto di studio principale, investigandone la chimica correlata, tipo chimica delle ionizzazioni in fase gas nella spettrometria di massa.

Inoltre dietro un analisi (di matrici complesse ovviamente), c'è un lavoro di backoffice tipicamente da chimico.

Max Fritz

2010-11-03 12:42

A prescindere dal fatto che concordo con Al sul fatto "personale" di preferenza tra le due, avrei da aggiungere un commento oggettivo. Le strumentazioni per analisi (apparecchi con la spina asd) sono progettate, programmate, studiate e quant'altro per fornirci uno o più dati che noi stiamo già cercando. L'esperienza storica del progresso scientifico, però, ci insegna che molte scoperte vengono fatte per caso, senza una intenzione alla base. Ora la macchina se ne fregherebbe di queste piccole anomalie che potrebbero succedere nel corso della sua analisi, trascurerebbe tutto ciò che non le chiediamo, di conseguenza ci "ruberebbe" quell' x% di probabilità in più di scoprire qualcosa di nuovo ed interessante, che magari non avevamo neppure previsto.

Ser Alkemico

2010-11-03 13:36

Oggi come oggi la grande ricerca si fa con strumentazioni sempre più tecnologicamente avanzate e dannatamente costose, in barba alla serendipity. E' vero che molte scoperte, anche importanati sono figlie dell'osservazione e tal volta della casualità, ma la ricerca ha cambiato approccio proprio a causa (o grazie) alla disponibilità di nuove strumentazione. Ad esempio QSAR e molecular modelling e l'High throughput screening nella ricerca di farmaci innovativi.

Max Fritz

2010-11-03 13:42

Sì, non ho precisato...: ritengo che attualmente siano indispensabili strumentazioni avanzate; la mia preferenza è personale, mentre la motivazione oggettiva che porto è una sola in confronto alle migliaia di motivazioni pro ;-)