2016-10-18, 17:19 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2016-10-18, 22:19 da MaDMAx 41.)
Salve a tutti
Comincio dicendo che questo è il mio primo thread su questo forum e mi scuso se non sono nella sezione adatta.
Essendo questo il mio quinto ed ultimo anno all' ITIS chimico come ben saprete dovrò esporre la mia tesina.
Visto il grande successo e la vasta diffusione della sigaretta elettronica e vista la mancanza di veri e propri dati oggettivi e di malinformazione che gira sul web ho pensato che portare all'esame un'analisi qualiquantitativa sui prodotti di vaporizzazione del e-liquid (composto da glicerolo, glicole propilenico e un aroma concentrato a piacere) potrebbe essere un'ottima soluzione.
L'unico "limite" che ho (ovviamente) sono gli strumenti e le sostanze disponibili.
Ecco gli strumenti a mia disposizione:
Spettrofotometro IR, Spettrofotometro UV/Visibile, Spettrofotometro Assorbimento Atomico ( a singolo elemento), Spettrometro di Massa, GC, HPLC.
Vi spiego come vorrei procedere:
1) Analisi quantitativa dei metalli presenti nel liquido
2) Analisi qualitativa del liquido vaporizzato
3) Analisi quantitativa dei composti pericolosi per la salute dell'uomo che potrei trovare nella qualitativa
Ecco gli strumenti che penso di usare per ogni punto:
1) Assorbimento Atomico, visto l'utilizzo dell'assorbimento atomico parto subito con una analisi quantitativa dei metalli per ogni lampada specifica a mia disposizione (che ad essere sinceri ora non ricordo quali, quando torno a scuola mi informerò)
2) Pensavo al Gascromatografo (qua nasce il mio dubbio più forte che vi espongo sotto)
3) Sempre Gascromatografo, per poi procedere ad un confronto dell'area dei picchi con quantità note degli elementi pericolosi riscontrati
Ora vi spiego i miei dubbi e i problemi che ho riscontrato per ogni punto:
1) L'analisi dei metalli penso sia la più fattibile visto che non ho bisogno di vaporizzare il liquido
2) Allora, comincio scusandomi se alcune domande potrebbero sembrarvi stupide ma non ci hanno fatto fare molta esperienza con tutti gli strumenti.
-Prima di tutto, non avendo un GC a spazio di testa, posso iniettare nel gascromatografo direttamente il vapore della mia sigaretta elettronica prelevandolo con la siringa o devo prima cercare un modo di condensarlo e poi prelevarlo liquido?
-Secondo di tutto
, il gascromatografo mi fornirà una grafico che mi permetterà di essere studiato per identificare i prodotti della vaporizzazione? (il GC non mi sembra abbia una sua libreria elettronica capace di fornirmi lui stesso il nome dei componenti ma dovrò identificarli io stesso, anche se penso sia al'ultimo dei miei problemi)
Okey, credo di aver fatto un quadro sufficiente della mia situazione, ora chiedo a voi se avete qualche consiglio o qualche nozione che possa aiutarmi più di quanto riescono a fare i miei prof di laboratorio visto che a volte mi sembra che abbiano sbagliato scuola.
Aspetto le vostre idee
Comincio dicendo che questo è il mio primo thread su questo forum e mi scuso se non sono nella sezione adatta.
Essendo questo il mio quinto ed ultimo anno all' ITIS chimico come ben saprete dovrò esporre la mia tesina.
Visto il grande successo e la vasta diffusione della sigaretta elettronica e vista la mancanza di veri e propri dati oggettivi e di malinformazione che gira sul web ho pensato che portare all'esame un'analisi qualiquantitativa sui prodotti di vaporizzazione del e-liquid (composto da glicerolo, glicole propilenico e un aroma concentrato a piacere) potrebbe essere un'ottima soluzione.
L'unico "limite" che ho (ovviamente) sono gli strumenti e le sostanze disponibili.
Ecco gli strumenti a mia disposizione:
Spettrofotometro IR, Spettrofotometro UV/Visibile, Spettrofotometro Assorbimento Atomico ( a singolo elemento), Spettrometro di Massa, GC, HPLC.
Vi spiego come vorrei procedere:
1) Analisi quantitativa dei metalli presenti nel liquido
2) Analisi qualitativa del liquido vaporizzato
3) Analisi quantitativa dei composti pericolosi per la salute dell'uomo che potrei trovare nella qualitativa
Ecco gli strumenti che penso di usare per ogni punto:
1) Assorbimento Atomico, visto l'utilizzo dell'assorbimento atomico parto subito con una analisi quantitativa dei metalli per ogni lampada specifica a mia disposizione (che ad essere sinceri ora non ricordo quali, quando torno a scuola mi informerò)
2) Pensavo al Gascromatografo (qua nasce il mio dubbio più forte che vi espongo sotto)
3) Sempre Gascromatografo, per poi procedere ad un confronto dell'area dei picchi con quantità note degli elementi pericolosi riscontrati
Ora vi spiego i miei dubbi e i problemi che ho riscontrato per ogni punto:
1) L'analisi dei metalli penso sia la più fattibile visto che non ho bisogno di vaporizzare il liquido
2) Allora, comincio scusandomi se alcune domande potrebbero sembrarvi stupide ma non ci hanno fatto fare molta esperienza con tutti gli strumenti.
-Prima di tutto, non avendo un GC a spazio di testa, posso iniettare nel gascromatografo direttamente il vapore della mia sigaretta elettronica prelevandolo con la siringa o devo prima cercare un modo di condensarlo e poi prelevarlo liquido?
-Secondo di tutto

Okey, credo di aver fatto un quadro sufficiente della mia situazione, ora chiedo a voi se avete qualche consiglio o qualche nozione che possa aiutarmi più di quanto riescono a fare i miei prof di laboratorio visto che a volte mi sembra che abbiano sbagliato scuola.

Aspetto le vostre idee
