Anilina d'annata o dannata anilina?
Tra vecchi reagenti dimenticati in soffitta, ho rinvenuto un vaso da 500 g di cloridrato di anilina. Si tratta di scaglie nere, lucenti, asciutte.
In un primo momento ho pensato che la cosa migliore fosse lo smaltimento, poi ho immaginato che il problema sia l'ossidazione dell'anilina. In effetti per ottenere il benzochinone si parte proprio dall'anilina e la si ossida con dicromato di K e acido solforico. Allora mi è balenata in testa la possibilità di sfruttare la reazione per produrre il benzochinone. Quello che però non mi convince è la presenza del cloruro. Secondo voi, disturba tanto? Occorrerà certamente più dicromato per generare cloro e perdere il disturbo, ma poi tutto dovrebbe procedere verso il benzochinone. Rassicuratemi.
Oppure smaltisco e basta?
*** Cercar di far bene e non di far molto. (A. L. Lavoisier) ***
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Doc se è nera, tu mi insegni, l'anilina è diventata quel polimero odioso e schifoso noto come nero di anilina. Sbaglio? Se fosse cloridrato di anilina, a quanto ricordo, dovrebbe essere un solido rosino, soffice. O ricordo male?
Secondo me, si potrebbe tentare di farsi il benzochinone ma... Con quale resa? Non è importante la resa? Certamente, servirà maggiore dicromato... Non penso il cloruro possa dar fastidio.
Al massimo basti liberare l'anilina con un lavaggio basico...
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Dott.MorenoZolghetti
Anche il mio cloridrato di anilina sta diventando nero e l'ho preparato solo qualche mese fa a partire da anilina quasi incolore (bottiglia appena arrivata dalla Acros) e un forte eccesso di HCl, tirando poi quasi a secco e asciugando la restante acqua in essiccatore con NaOH solida.
Penso sia normale che diventi nero... e lo diventa a cnhe molto più velocemente della base libera...
Non avevo mai sentito la sintesi dell' 1,4-benzochinone a partire dalla semplice anilina, pensavo servisse come minimo il p-amino fenolo...
Io consiglio o di smaltire o di basificare e recuperare l'anilina distillando in corrente di vapore..
"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza." Divina Commedia, canto XXVI Inf.
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Dott.MorenoZolghetti
Qualche problema ci può essere all'inizio, quando si discioglie il cloridrato in acido solforico. L'acido cloridrico che certamente si forma si può parzialmente eliminare aspirandolo sotto vuoto.
Poichè si opera a freddo (è bene non superare i 10 °C) non credo che avvenga in modo significativo alcuna reazione tra HCl e bicromato con formazione di cloruro di cromile.


saluti
Mario



Dimenticavo una cosa: poichè l'cido solforico viene in parte consumato reagendo con il cloridrato, ocorre aggiungerne di conseguenza.

saluti
Mario
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quimico, Dott.MorenoZolghetti
Non credo coincidano nero d'anilina e cloridrato annerito dall'ossidazione, ma non ci metterei la mano sul fuoco. Proverò senza dubbio in piccolo, per vedere cosa accade, seguendo le indicazioni di Mario.
*** Cercar di far bene e non di far molto. (A. L. Lavoisier) ***
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Probabilmente è come dici tu Moreno. Però potrebbero anche coincidere. Si tratta sempre di prodotti di ossidazione, di formula non ben precisa o spesso nota. Sono polimeri complessi e spesso ramificati. Ricordo che a lezione ce ne parlò il mio capo, con cui feci la tesi, un genio in chimica, e diceva che anche un NMR del protone era da sparo.
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