2015-04-05, 19:48
Salve a tutti, è un po' che non ci si legge...
Volevo condividere con voi un anticaglia che mi è capitato di trovare ed acquistare per cinque euro in un mercatino di antiquariato a Tolosa (dove ora mi trovo per l'Erasmus) presso uno dei tanti antiquari, che aveva un gran numero di reagenti chimici, materiale per microscopia, vetreria da laboratorio, campioni di tassidermia e altro ancora.
La bottiglietta è stata prodotta in Francia verso la fine degli anni '20 dai fratelli Poulenc (che furono tra i primi assieme a Ernest Fourneau a sintetizzare la Stovaina).
E' ancora sigillata e contiene 60 g di un sale di Bario, anche se dalla dicitura non si capisce bene quale(ahimé). L'etichetta riporta infatti nitrato di barite in cristalli ma se non erro la barite dovrebbe essere solfato di bario e non nitrato. Secondo voi di che reagente potrebbe trattarsi? Il sale ad ogni modo dovrebbe essere ancora intatto (e quindi utilizzabile, anche se ho delle riserve).
Volevo condividere con voi un anticaglia che mi è capitato di trovare ed acquistare per cinque euro in un mercatino di antiquariato a Tolosa (dove ora mi trovo per l'Erasmus) presso uno dei tanti antiquari, che aveva un gran numero di reagenti chimici, materiale per microscopia, vetreria da laboratorio, campioni di tassidermia e altro ancora.
La bottiglietta è stata prodotta in Francia verso la fine degli anni '20 dai fratelli Poulenc (che furono tra i primi assieme a Ernest Fourneau a sintetizzare la Stovaina).
E' ancora sigillata e contiene 60 g di un sale di Bario, anche se dalla dicitura non si capisce bene quale(ahimé). L'etichetta riporta infatti nitrato di barite in cristalli ma se non erro la barite dovrebbe essere solfato di bario e non nitrato. Secondo voi di che reagente potrebbe trattarsi? Il sale ad ogni modo dovrebbe essere ancora intatto (e quindi utilizzabile, anche se ho delle riserve).