2012-11-26, 16:16 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2012-11-27, 11:26 da oberon.)
Ho fatto questa sintesi per pura curiosità, certo non è molto conveniente per preparare antracene in grossa quantità, meglio comprarselo...la verità è che mi era venuta l'idea che l'antranolo si potesse ridurre con idrogeno nascente, e così avevo tentato inventandomi la procedura, con risultati modesti ma niente di più....poi ho trovato una ricetta in letteratura e i risultati sono un po' migliorati.
MATERIALE OCCORRENTE:
- antrachinone
- acido acetico glaciale :corrosivo:
- SnCl2*2H2O :irritante:
- HCl conc :corrosivo:
- Zn polvere :infiammabile:
- EtOH :infiammabile:
- NaOH :corrosivo:
- Toluene :irritante: :infiammabile:
Attenzione:
Gli idrocarburi aromatici sono cancerogeni, chi più chi meno, dire che sono sospetti mi fa un po' ridere, e comunque il buon senso suggerisce di trattarli come cancerogeni accertati...sarebbe bello se si potesse stabilire, per i cancerogeni accertati, la loro potenza cancerogena; mi spiego con un esempio: se ingoio una volta nella vita 1mg di As2O3 non credo di rischiare molto, se invece inalo un po' di 2-naftilammina avrei un po' più paura...
Se ho detto delle stupidate chi di dovere mi corregga
PROCEDIMENTO:
1° Passo: Antanolo.
In un pallone da 100ml sciolgo 5g di antrachinone in 40ml di acido acetico, poi 13g di cloruro stannoso e 13ml di acido cloridrico concentrato.
Si aggiunge qualche sfera di vetro, si monta un condensatore a ricadere, e si fa bollire per 30 minuti; alla soluzione ancora calda si aggiungono lentamente 15ml d'acqua sotto agitazione e si lascia cristallizzare. Si filtra, si lava con acqua acidulata e si lascia essiccare (p.f. 156 let, il mio 154) (resa 4,3g teorica, 3,8g la mia)
l'antrachinone 97% Aldrich
(l'antranolo, un po' scuro forse dovuto ad impurezze colorate, probabilmente presenti già nell'antrachinone)
2° passo: Antracene.
In un pallone ad un collo da 500mL si mettono 10g di Zn in polvere in 60mL d'acqua e si attivano aggiungendo 1mL di soluzione I di Fehling (CuSO4) e agitando per 2 min.
Si aggiungono 4g di antrone (o 3,8 nel mio caso), 10g di NaOH e 100 d'acqua (io ho preferito sciogliere prima la soda nei 100mL); si attacca un condensatore a riflusso (e qualche sfera di vetro) e si scalda all'ebollizione. L'antrone all'inizio si dissolve dando l'antranolato di sodio (giallo) ma presto l'antracene si separa come precipitato bianco (beh, bianco lo è poi quando si purifica).
(pallone durante la reazione, visto anche con gli uv).
Si lascia a ricadere per 30 min poi viene la parte più noiosa e complicata: bisogna ora filtrare la miscela di antracene, zinco non reagito, zincato di sodio ecc, lo si fa in un largo buchner (io ne avevo uno da 55mm di diam e ne ho scartato una parte, fregandomene della resa, perchè sta parte qua non è affatto divertente) e si lava bene con acqua...
il problema è che a volte si forma una sorta di torta di Zn e antracene, e a differenza di quanto dica la metodica (It usually is possible to decant from, and so remove, a mass of zinc), io ho pestato il residuo alla filtrazione, ho trattato con 30mL di acqua e 20 di HCl conc agitando per bene e ho lasciato per diverse ore, dato che l'attacco è molto lento proprio x l'antracene (ev si può scaldare un po' o usare acido più conc).
Ho nuovamente filtrato e lavato con acqua acidulata, poi bisognerebbe lavare con metanolo per rimuovere l'acqua il più possibile (EtOH freddo a mio modo di vedere va benissimo, le perdite di antracene sono ridicole)...
la roba ancora umida va ricristallizzata da toluene (60ml (lieve eccesso per evitare cristallizzazioni nell'imbuto) se si recuperava tutto il prodotto, io mi sono acorto tardi che me ne erano rimasti solo 20 scarsi.....) in modo da eliminare tra l'altro i residui di Zn, si scalda fino a dissoluzione, si filtra la soluzione ancora calda sul filtro a pieghe e si lascia cristallizzare; si ottengono delle squamette che purtroppo, malgrado dalla foto non si noti, non sono perfettamente incolori e io non avevo più toluene, anche se penso che una cromatografia sarebbe stata la soluzione ideale per purificarne una piccola quantità, magari sostituire l'esano (vedi Vogel) con il toluene. La resa dichiarata purificando tutto il prodotto della riduzione è stimata a 2,8g, nel mio caso non ha senso calcolarla, anche se è ovviamente inferiore.
Il p.f. lett è > 215°C, il mio si ferma a 214, ad esser sincero a quella temperatura lì è già fuso
, ci vuole la cromatografia!!
Mi pare di aver detto tutto, se non è così farò le dovute aggiunte, l'unica cosa è che non capisco come mai le foto (per lo meno nello schermo del pc dove scrivo e in quelli qui vicino) si vedano come se uno ci avesse buttato sopra qualche solvente.......
MATERIALE OCCORRENTE:
- antrachinone
- acido acetico glaciale :corrosivo:
- SnCl2*2H2O :irritante:
- HCl conc :corrosivo:
- Zn polvere :infiammabile:
- EtOH :infiammabile:
- NaOH :corrosivo:
- Toluene :irritante: :infiammabile:
Attenzione:
Gli idrocarburi aromatici sono cancerogeni, chi più chi meno, dire che sono sospetti mi fa un po' ridere, e comunque il buon senso suggerisce di trattarli come cancerogeni accertati...sarebbe bello se si potesse stabilire, per i cancerogeni accertati, la loro potenza cancerogena; mi spiego con un esempio: se ingoio una volta nella vita 1mg di As2O3 non credo di rischiare molto, se invece inalo un po' di 2-naftilammina avrei un po' più paura...
Se ho detto delle stupidate chi di dovere mi corregga
PROCEDIMENTO:
1° Passo: Antanolo.
In un pallone da 100ml sciolgo 5g di antrachinone in 40ml di acido acetico, poi 13g di cloruro stannoso e 13ml di acido cloridrico concentrato.
Si aggiunge qualche sfera di vetro, si monta un condensatore a ricadere, e si fa bollire per 30 minuti; alla soluzione ancora calda si aggiungono lentamente 15ml d'acqua sotto agitazione e si lascia cristallizzare. Si filtra, si lava con acqua acidulata e si lascia essiccare (p.f. 156 let, il mio 154) (resa 4,3g teorica, 3,8g la mia)
2° passo: Antracene.
In un pallone ad un collo da 500mL si mettono 10g di Zn in polvere in 60mL d'acqua e si attivano aggiungendo 1mL di soluzione I di Fehling (CuSO4) e agitando per 2 min.
Si aggiungono 4g di antrone (o 3,8 nel mio caso), 10g di NaOH e 100 d'acqua (io ho preferito sciogliere prima la soda nei 100mL); si attacca un condensatore a riflusso (e qualche sfera di vetro) e si scalda all'ebollizione. L'antrone all'inizio si dissolve dando l'antranolato di sodio (giallo) ma presto l'antracene si separa come precipitato bianco (beh, bianco lo è poi quando si purifica).
(pallone durante la reazione, visto anche con gli uv).
Si lascia a ricadere per 30 min poi viene la parte più noiosa e complicata: bisogna ora filtrare la miscela di antracene, zinco non reagito, zincato di sodio ecc, lo si fa in un largo buchner (io ne avevo uno da 55mm di diam e ne ho scartato una parte, fregandomene della resa, perchè sta parte qua non è affatto divertente) e si lava bene con acqua...
il problema è che a volte si forma una sorta di torta di Zn e antracene, e a differenza di quanto dica la metodica (It usually is possible to decant from, and so remove, a mass of zinc), io ho pestato il residuo alla filtrazione, ho trattato con 30mL di acqua e 20 di HCl conc agitando per bene e ho lasciato per diverse ore, dato che l'attacco è molto lento proprio x l'antracene (ev si può scaldare un po' o usare acido più conc).
Ho nuovamente filtrato e lavato con acqua acidulata, poi bisognerebbe lavare con metanolo per rimuovere l'acqua il più possibile (EtOH freddo a mio modo di vedere va benissimo, le perdite di antracene sono ridicole)...
la roba ancora umida va ricristallizzata da toluene (60ml (lieve eccesso per evitare cristallizzazioni nell'imbuto) se si recuperava tutto il prodotto, io mi sono acorto tardi che me ne erano rimasti solo 20 scarsi.....) in modo da eliminare tra l'altro i residui di Zn, si scalda fino a dissoluzione, si filtra la soluzione ancora calda sul filtro a pieghe e si lascia cristallizzare; si ottengono delle squamette che purtroppo, malgrado dalla foto non si noti, non sono perfettamente incolori e io non avevo più toluene, anche se penso che una cromatografia sarebbe stata la soluzione ideale per purificarne una piccola quantità, magari sostituire l'esano (vedi Vogel) con il toluene. La resa dichiarata purificando tutto il prodotto della riduzione è stimata a 2,8g, nel mio caso non ha senso calcolarla, anche se è ovviamente inferiore.
Il p.f. lett è > 215°C, il mio si ferma a 214, ad esser sincero a quella temperatura lì è già fuso

Mi pare di aver detto tutto, se non è così farò le dovute aggiunte, l'unica cosa è che non capisco come mai le foto (per lo meno nello schermo del pc dove scrivo e in quelli qui vicino) si vedano come se uno ci avesse buttato sopra qualche solvente.......
