
Ecco una sintesi di un colorante diazotato col solfanilico, l'Arancio II, secondo il metodo proposto da Nexus (ho aumentato le quantità e in alcuni casi variate, a seconda delle mie esigenze).
ATTENZIONE: 2-naftolo e acido solfanilico sono nocivi, il secondo è anche irritante. L'acido cloridrico concentrato è altamente corrosivo, come anche NaOH. NaNO2 è tossico. Utilizzare i guanti durante tutta la sintesi!!
Reagenti:
- 2-naftolo
- acido solfanilico
- acido cloridrico 37%
- Sodio nitrito
- Sodio carbonato (Na2CO3)
- Sodio cloruro
- Sodio idrossido
- Ghiaccio (200g)
Procedura:
Affinchè la sintesi risulti più semplice e lineare, conviene procedere, nella prima fase, con 2 soluzioni diverse:
-SOLUZIONE A: In una beuta da 250ml ho messo 9,7g di acido solfanilico, 2,6g di Na2CO3 e 100ml di acqua. Si nota un forte schiumeggiare dovuto alla salificazione dell'acido. Quest'ultimo deve sciogliersi completamente, e se non bastasse agitare, si può ricorrere ad un blando riscaldamento. La soluzione viene ora addizionata di 4-4,2g di sodio nitrito, mescolata fino a totale scioglimento del sale e lasciata raffreddare a 5° C.
-SOLUZIONE B: In un becker da 250ml ho sciolto 10,5g di NaOH in 100ml di acqua. Ho lasciato raffreddare sotto i 20° C e poi ho aggiunto 7,4g di 2-naftolo. Con molta pazienza, ho mescolato energicamente per un quarto d'ora, fino a completa solubilizzazione del b-naftolo. La soluzione deve apparire marroncina, non perfettamente trasparente, leggermente lattigginosa. Viene conservata a 0° C fino al momento dell'utilizzo. [Foto 1]
In una beuta da 1l ho messo 200g di ghiaccio a pezzi, 15-17ml di HCl concentrato e ho versato lentamente, sotto continua agitazione, la soluzione A. Dapprima il liquido diventa arancione chiaro, poi ritorna bianco, ma si nota un solido in sospensione, che è il sale di diazonio dell'acido solfanilico; se non si dovesse formare, aggiungere altro HCl [Foto 2]. Ora si aggiunge, sempre lentamente e sempre agitando, la soluzione B (finora conservata a 0° C). Subito si nota il colore rosso, che pian piano, con l'agitazione, si schiarisce leggermente. Si continua l'agitazione per 15 minuti, lasciando che la soluzione raggiunga la temperatura ambiente.[Foto 3] Si scalda sul fuoco finchè il solido rosso mattone formatosi non si è sciolto completamente dando luogo ad una soluzione rossa scura. Si aggiungono allora 10-15g di sodio cloruro e si continua a mescolare. Per raffreddamento l'aggiunta del sale determinerà la precipitazione del colorante, e la soluzione diverrà alquanto densa. Si raffredda a 5° C in bagno a ghiaccio, notando ora il colore arancione.
Si filtra dunque su buchner, si sciacqua il colorante con alcune porzioni di soluzione satura di NaCl a 0°C e si lascia asciugare.
[Foto 4, prodotto umido]
![[Immagine: 633-96-5.gif]](http://www.chemyq.com/xz/img/img6/633-96-5.gif)
Osservazioni:
La resa non l'ho stabilita, essendo il prodotto ancora umido. Ho notato che le acque di filtraggio erano rosse scure, e penso che possa essere dovuto ad una precipitazione solo parziale del colorante; questa può essere stata causata da un raffreddamento poco efficiente nell'ultima parte e da una mancanza di sodio cloruro (ne servirebbero più di 20g). La reazione avvenuta, descritta brevemente, si basa sulla diazotazione del sale sodico dell'acido solfanilico con NaNO2/HCl e sulla successiva copulazione di questo composto con 2-naftolo, a dare la molecola nell'immagine sovrastante.
L'arancio II (lo definisco così, anche se alcuni chiamano arancio II un altro colorante diazotato) è un forte colorante, che colora l'acqua di arancione brillante. Tuttavia, data anche la sua solubilità in H2O, non aderisce molto alle superfici (attenzione solo agli abiti...). E' anche un indicatore acido base, con viraggio colorimetrico opposto a quello del metilarancio. Difatti è rosso scuro in soluzione basica e giallo-arancio in soluzione acida. [Foto seguente; provetta a sinistra con NaOH sol. conc., provetta a destra con HCl 10%].
ATTENZIONE: 2-naftolo e acido solfanilico sono nocivi, il secondo è anche irritante. L'acido cloridrico concentrato è altamente corrosivo, come anche NaOH. NaNO2 è tossico. Utilizzare i guanti durante tutta la sintesi!!
Reagenti:
- 2-naftolo
- acido solfanilico
- acido cloridrico 37%
- Sodio nitrito
- Sodio carbonato (Na2CO3)
- Sodio cloruro
- Sodio idrossido
- Ghiaccio (200g)
Procedura:
Affinchè la sintesi risulti più semplice e lineare, conviene procedere, nella prima fase, con 2 soluzioni diverse:
-SOLUZIONE A: In una beuta da 250ml ho messo 9,7g di acido solfanilico, 2,6g di Na2CO3 e 100ml di acqua. Si nota un forte schiumeggiare dovuto alla salificazione dell'acido. Quest'ultimo deve sciogliersi completamente, e se non bastasse agitare, si può ricorrere ad un blando riscaldamento. La soluzione viene ora addizionata di 4-4,2g di sodio nitrito, mescolata fino a totale scioglimento del sale e lasciata raffreddare a 5° C.
-SOLUZIONE B: In un becker da 250ml ho sciolto 10,5g di NaOH in 100ml di acqua. Ho lasciato raffreddare sotto i 20° C e poi ho aggiunto 7,4g di 2-naftolo. Con molta pazienza, ho mescolato energicamente per un quarto d'ora, fino a completa solubilizzazione del b-naftolo. La soluzione deve apparire marroncina, non perfettamente trasparente, leggermente lattigginosa. Viene conservata a 0° C fino al momento dell'utilizzo. [Foto 1]
In una beuta da 1l ho messo 200g di ghiaccio a pezzi, 15-17ml di HCl concentrato e ho versato lentamente, sotto continua agitazione, la soluzione A. Dapprima il liquido diventa arancione chiaro, poi ritorna bianco, ma si nota un solido in sospensione, che è il sale di diazonio dell'acido solfanilico; se non si dovesse formare, aggiungere altro HCl [Foto 2]. Ora si aggiunge, sempre lentamente e sempre agitando, la soluzione B (finora conservata a 0° C). Subito si nota il colore rosso, che pian piano, con l'agitazione, si schiarisce leggermente. Si continua l'agitazione per 15 minuti, lasciando che la soluzione raggiunga la temperatura ambiente.[Foto 3] Si scalda sul fuoco finchè il solido rosso mattone formatosi non si è sciolto completamente dando luogo ad una soluzione rossa scura. Si aggiungono allora 10-15g di sodio cloruro e si continua a mescolare. Per raffreddamento l'aggiunta del sale determinerà la precipitazione del colorante, e la soluzione diverrà alquanto densa. Si raffredda a 5° C in bagno a ghiaccio, notando ora il colore arancione.
Si filtra dunque su buchner, si sciacqua il colorante con alcune porzioni di soluzione satura di NaCl a 0°C e si lascia asciugare.
[Foto 4, prodotto umido]
![[Immagine: 633-96-5.gif]](http://www.chemyq.com/xz/img/img6/633-96-5.gif)
Osservazioni:
La resa non l'ho stabilita, essendo il prodotto ancora umido. Ho notato che le acque di filtraggio erano rosse scure, e penso che possa essere dovuto ad una precipitazione solo parziale del colorante; questa può essere stata causata da un raffreddamento poco efficiente nell'ultima parte e da una mancanza di sodio cloruro (ne servirebbero più di 20g). La reazione avvenuta, descritta brevemente, si basa sulla diazotazione del sale sodico dell'acido solfanilico con NaNO2/HCl e sulla successiva copulazione di questo composto con 2-naftolo, a dare la molecola nell'immagine sovrastante.
L'arancio II (lo definisco così, anche se alcuni chiamano arancio II un altro colorante diazotato) è un forte colorante, che colora l'acqua di arancione brillante. Tuttavia, data anche la sua solubilità in H2O, non aderisce molto alle superfici (attenzione solo agli abiti...). E' anche un indicatore acido base, con viraggio colorimetrico opposto a quello del metilarancio. Difatti è rosso scuro in soluzione basica e giallo-arancio in soluzione acida. [Foto seguente; provetta a sinistra con NaOH sol. conc., provetta a destra con HCl 10%].