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Salve a tutti!
Voglio utilizzare l'idrogeno prodotto tramite elettrolisi per alimentare un becco di Bunsen. So che esistono bunsen che vanno a metano altri a gpl. E per l'idrogeno? Di quali accorgimenti devo tener conto? Quale posso usare di bunsen esistenti, se ne posso usare?
Grazie in anticipo.
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fatti un cannello a idrogeno, ma il bunsen no
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bunsen a idrogeno? ma anche no.
evita di farti venire queste ideone...
è decisamente pericoloso
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se proprio vuoi farlo..rischi che la selezione naturale si abbatta su di te
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e non per aberrazioni fisiche!!
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Come ti hanno già consigliato, io lascerei subito perdere l'idea di alimentare un bunsen usando idrogeno. In primis perchè con una normale elettrolisi non riusciresti mai a produrre grosse quantità di gas tali da sostenere una fiamma. Dovresti usare delle correnti (o tensioni, dipende da come disponi le celle) molto grandi. Poi c'è il grosso problema del ritorno di fiamma. In più H2 a contatto con l'aria forma una miscela che se accesa diventa esplosiva! La struttura meccanica di un bunsen non può tollerare altri tipi di combustibile se non quello stabilito da chi l'ha progettato. Dei cannelli ad idrogeno si possono fare lo stesso ma a questo punto... come produci una buona quantità di idrogeno? Dall'ugello il gas deve uscire con una certa pressione, altrimenti puoi avere un ritorno di fiamma. La classica elettrolisi, anche usando grosse correnti, non credo proprio riesca a fornirti il necessario. Al massimo lo potresti produrre chimicamente (con le reazioni che tutti conosciamo...), come ho visto fare da qualcuno, ma se si vogliono fare le cose per bene e star sicuri, bisogna adottare diversi accorgimenti, precauzioni per le sostanze utilizzate, contenitori che riescano a sopportare le forti pressioni, valvole contro il ritorno di fiamma ecc ecc ecc... un'altra soluzione sarebbe quella di farsi una specie di cannello all'ossidrogeno, producendo la miscela di gas stechiometrica usando un'elettrolisi un po' particolare e "ad alto rendimento". In questo caso però, il gas prodotto (HHO) è ancora più pericoloso dell'idrogeno puro perchè esplode molto facilmente. Bisogna usare ugelli particolari per garantire una certa velocità del gas in uscita, sistemi contro il ritorno di fiamma (gorgogliatore in acqua per esempio), contenitori in plastica resistenti alle forti pressioni (altrimenti ti esplode tutto e ti ritrovi la casa invasa dalla soda caustica e dai pezzi di plastica), correnti alte (forte ingombro a causa di trasformatori, grossi diodi di raddrizzamento e condensatori di livellamento) oppure tensioni alte, come la 220 rettificata (pericolo di folgorazione), il reperimento di elettrodi in acciaio 316 (altrimenti l'accrocchio ti dura poco) e altre pignolerie. In più, anche se riesci ad ottenere la fiamma che desideri, un cannello ad ossidrogeno può sviluppare temperature tali da fondere il tungsteno... e per riscaldarci una provetta, becker, beuta o quello che vuoi, non mi sembra proprio il caso... io direi di usare il caro e vecchio bunsen, alimentato magari da una modesta bombola a metano (tipo quelle che usano per i barbecue a gas); quando si esaurisce, la ricarichi e ricominci il ciclo. Io per lo meno credo che farò così. Buone sperimentazioni...
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è come dire che vorresti usare il sodio per produrre idrogeno...
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(2010-06-29, 06:03)Chimico Ha scritto: è come dire che vorresti usare il sodio per produrre idrogeno...
No. Assolutamente niente :esplosivo: metalli alcalini :esplosivo:. Già il generatore è piuttosto pericoloso, se poi vogliamo sguinzagliare anche il sodio...

Avevo visto una persona riciclare delle lattine che faceva reagire con soda caustica (o HCl, non ricordo) e in questo modo riusciva ad ottenere una buona quantità di idrogeno, però per un tempo limitato e con i dovuti accorgimenti. Ma io sconsiglierei tali pratiche se non si hanno le dovute conoscenze, anche perchè, per quanto possano sembrare economiche, in realtà non sono poi così vantaggiose e sono poco pratiche a mio giudizio. Dopo di che fate vobis

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