Messaggi: 1131
Grazie dati: 729
Grazie ricevuti: 237
Discussioni: 101
Registrato: Sep 2008
Salve a tutti!
Vorrei parlare di questa news che ho trovato e che penso molti di voi sapranno già: ovvero che il 23/09 alcuni pezzi di un satellite della NASA cadranno proprio qui in Italia, secondo alcuni calcoli al Centro-Nord (Toscana esclusa).
C'è stato, infatti, anche un'allarme dell'Ente Spaziale USA: "Non si disintegrerà completamente e alcuni detriti potrebbero arrivare toccare suolo".
Si tratta dell'Upper Atmosphere Research Satellite (Uars), lanciato in orbita nel 1991 per studiare l'interazione tra l'atmosfera terrestre e il Sole e inattivo dal 2005.
Le dimensioni sono pari ad un autobus ed il peso è di circa 6-7 tonnellate. Costato 750 milioni di dollari, misurava la concentrazione di gas, e dimostrò senza ombra di dubbio l'impatto dei CFC nell'apertura dei buchi nella fascia di ozono sui poli. Spento nel 2005, Uars è rimasto in orbita inattivo.
Il rientro del satellite, che al momento si trova in orbita a 250 chilometri di altezza con un'inclinazione di 57 gradi, potrebbe interessare un'area di 800 miglia (1.287 km). La Nasa comunque rassicura, sottolineando che le probabiltà che un frammento colpisca qualcuno è di una su 3.200, "estremamente remota".
Voi cosa ne pensate?
Ciao,
myttex
Messaggi: 3510
Grazie dati: 1169
Grazie ricevuti: 895
Discussioni: 145
Registrato: Jan 2010
Io ho sentito che c'è una scarsa probabilità, intorno all'1%, che tocchi il suolo in Italia... ma si sa che i giornalisti sono esperti nel fare confusione e NON informare.
Comunque trovo che 1 su 3.200 come possibilità che venga colpita una persona non sia così bassa.
I seguenti utenti ringraziano Max Fritz per questo post:2 utenti dicono 'Grazie' a Max Fritz per questo post quimico, myttex Messaggi: 4384
Grazie dati: 1096
Grazie ricevuti: 1446
Discussioni: 334
Registrato: Oct 2008
2011-09-22, 14:56 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2011-09-22, 14:57 da Dott.MorenoZolghetti.) E vi preoccupate di un autobus? Polvere di ossidi vari...niente più!
Preoccupatevi di quello che cadrà sulla Terra il 13 aprile 2036, esattamente la domenica di Pasqua, pare alle 22,45 (ma i minuti non sono esattissimi). Si tratta di un asteroide di soli 320 metri di diametro. Apophis è il suo nome scaramantico...rimanda al dio egizio che per gli amici di secondo nome fa "il distruttore"...
Sulla scala Torino per gli oggetti NEO è stato 1, 0 e poi ancora 1...
Se non ci cade in testa, per Pasqua lo vedremo bene nel cielo, assumendo una magnitudine 3,3 non occorrerà il telescopio!
Se ci dovesse mancare questo, allora si respirerà fino al giugno 2048, quando l'asteroide 2007 VK184 colliderà (forse) con la Terra e...inutile dirlo...moriremo tutti.
Un mio caro amico ha calcolato la mia data di morte: 12 ottobre 2035.
Non mi devo preoccupare quindi! Però pensateci, voi avete amici così?
*** Cercar di far bene e non di far molto. (A. L. Lavoisier) ***
Messaggi: 1910
Grazie dati: 170
Grazie ricevuti: 1156
Discussioni: 169
Registrato: Aug 2010
Non vedo quale sia il problema1 Al massimo ci ritroviamo con un pezzo di satellite in giardino, da me starebbe pure bene...

! Poi magari è costruito anche con metalli rari recuperabili...

Invece è un altro discorso se mi cade in giardino un sassone di 320 m di diametro a chissà quale velocità!
"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza." Divina Commedia, canto XXVI Inf.
Messaggi: 3510
Grazie dati: 1169
Grazie ricevuti: 895
Discussioni: 145
Registrato: Jan 2010
2011-09-22, 16:09 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2011-09-22, 16:36 da Max Fritz.) Messaggi: 6327
Grazie dati: 1809
Grazie ricevuti: 1837
Discussioni: 196
Registrato: Mar 2009
0.9% di probabilità. un numero che fa paura.
molti studiosi ammettono che prevedere con precisione dove cadrà è impossibile.
se cade in Italia, può farlo per così dire in un'area popolata da 20 milioni di persone...
impossibile evacuarle. sarebbe solo un disastro... la Protezione Civile ha assicurato che attueranno un piano di prevenzione... peccato non esista alcuna letteratura di riferimento in quanto di norma i satelliti vengono fatti cadere in mare o nel deserto...
Messaggi: 61
Grazie dati: 4
Grazie ricevuti: 9
Discussioni: 1
Registrato: Aug 2009
interessanti invece quei 4-5kg di Be che verranno sparsi nell'atmosfera, ottimi per sturare le vie aeree intasate dal vicino autunno
Messaggi: 6327
Grazie dati: 1809
Grazie ricevuti: 1837
Discussioni: 196
Registrato: Mar 2009
questa mi era sfuggita
Messaggi: 1236
Grazie dati: 402
Grazie ricevuti: 198
Discussioni: 70
Registrato: Nov 2008
E da dove verranno questi 4-5 kg di Be? Dalla carcassa in fiamme del satellite? Pensavo fosse per lo piu' una lega di titanio... piu' strumentazioni interne varie
Messaggi: 6327
Grazie dati: 1809
Grazie ricevuti: 1837
Discussioni: 196
Registrato: Mar 2009
2011-09-23, 08:57 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2011-09-23, 08:57 da quimico.) Rusty il Be in lega con l'Al viene utilizzato, a quanto mi hanno spiegato amici ingegneri aerospaziali, nei satelliti. Leghe Al-Be usate in questi velivoli spaziali hanno una microstruttura bifasica che combina la rigidità e il peso leggero del berillio con la duttilità e la facilità di fabbricazione dell'alluminio e l'effetto di consolidamento sinergico delle fasi duali.
In passato il berillio era usato per piccole e sporadiche parti di armi e sistemi di puntamento, e in pochissime applicazioni commerciali. Sebbene sia un metallo costoso, il suo piccolo uso non pesava, diciamo, sui costi finali; tant'è che ha trovato sempre più utilizzo, soprattutto per le sue caratteristiche chimico-fisiche, in ambito aerospaziale. Il problema maggiore è che il berillio e le sue leghe sono materiali molto delicati e quindi i normali processi di lavorazione, soprattutto il taglio, non possono essere fatti in modo convenzionale. Mi spiego: sono necessari laser per il taglio delle parti... e in alcuni casi i costi si alzano un po'. Di certo non è un gran problema visto che di norma i costi in ambito aerospaziale sono più alti che in altri settori industriali.
Spero di esser stato chiaro ed utile.