2012-04-29, 15:51 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2012-04-29, 16:08 da Rusty.)
Buon pomeriggio,
la determinazione del cesio per via microchimica può essere eseguita usando un reagente inorganico come il tetraiodobismutato di potassio.
In ambiante acido per CH3COOH si ha formazione di un sale doppio insolubile di colore rosso-arancio che corrisponde alla formula Cs3Bi2I9.
Reagenti:
- Ossido di bismuto (Bi2O3): si parte dal bismuto metallico. Se ne pesano circa 2 g e lo si dissolve in alcuni ml di HNO3 65%. Terminata la reazione si porta ad ebollizione incipiente in modo da eliminare i vapori nitrosi e la maggior parte dell'acido nitrico. La soluzione deve risultare incolore. Si diluisce con acqua a circa 100 mL e poi, sotto agitazione di dosa a gocce tanto NaOH 1N fino a viraggio della fenolftaleina. Si ha precipitazione di un sale basico di bismuto. Si riscalda il tutto all'ebollizione e se necessario si aggiunge altro NaOH fino a colorazione leggermente rosa. Si filtra la soluzione con il precipitato su Buchner lavando con abbondante acqua. Si trasferisce il precipitato bianco in un crogiolo di porcellana e si calcina in muffola a 500 °C. Si ottiene così il prodotto desiderato sotto forma di una massa gialla (vedi foto seguente).
![[Immagine: vy2nph.jpg]](http://i49.tinypic.com/vy2nph.jpg)
- reattivo al KBiI4: in un becher da 50 mL si introducono 1,0 g di Bi2O3, 2,5 g di KI e 2,5 mL di acqua. Si agita il tutto con l'aiuto di un'ancoretta magnetica e contemporaneamente si riscalda a circa 50 °C. Si aggiunge a gocce, sempre agitando, 13 mL di acido acetico glaciale. Si prosegue il riscaldamento sino a completa dissoluzione. Il liquido risulterà di colore arancio carico (vedi foto seguente).
![[Immagine: dxjreq.jpg]](http://i48.tinypic.com/dxjreq.jpg)
- acido acetico glaciale
Vetreria/strumentazione:
- piastra di porcellana bianca con cavità (vanno bene anche vetrini d'orologio)
- pipette in plastica o vetro
- microscopio biologico 50x o 100 x
Esecuzione del test:
Si pongono 1-2 gocce della soluzione acquosa di sale di cesio (io ho usato il perclorato) sulla cavità della piastra di porcellana e si aggiungono 2 gocce del reattivo. Formazione di un precipitato rosso-arancio.
![[Immagine: nd34mq.jpg]](http://i50.tinypic.com/nd34mq.jpg)
Hi-res : http://i47.tinypic.com/9rosup.jpg
Per piccole quantità di cesio occorre aspettare 5-10 minuti. Al microscopio, specie alle basse concentrazioni, si formano bellissimi cristalli di forma esagonale, talvolta raggruppati.
![[Immagine: 2lovia.jpg]](http://i49.tinypic.com/2lovia.jpg)
Hi-res : http://i48.tinypic.com/2ntwk94.jpg
![[Immagine: 2zz12kx.jpg]](http://i45.tinypic.com/2zz12kx.jpg)
Hi-res : http://i46.tinypic.com/nqw7yb.jpg
![[Immagine: 2qxsyo1.jpg]](http://i50.tinypic.com/2qxsyo1.jpg)
Hi-res : http://i46.tinypic.com/15zmn15.jpg
La reazione può essere resa ancora più sensibile se, prima di aggiungere il reattivo, si evaporano a secchezza le due gocce di soluzione. In questo modo il precipitato si forma solo sulla superficie del sale che ha cristallizzato.
![[Immagine: 2luvp1u.jpg]](http://i46.tinypic.com/2luvp1u.jpg)
Hi-res : http://i49.tinypic.com/33nx0tk.jpg
Sensibilità:
date le minime quantità di sale di cesio a disposizione non ho potuto pesare il sale per preparare poi una soluzione a titolo noto. La reazione è certamente sensibile, diciamo che si può identificare con sicurezza il cesio quando la sua concentrazione raggiunge almeno le 100 ppm.
Interferenze:
Il metodo è da considerarsi specifico.
Solo il tallio monovalente interferisce.
Se presente lo si deve eliminare come TlI. Non disturbano i metalli alcalini e alcalino-terrosi, i cloruri, nitrati e solfati. E' bene evitare la presenza di ioni di metalli pesanti. Il rubidio, se presente in eccesso rispetto al cesio, coprecipita. Si può evitare questo inconveniente usando come reagente il NaBiI4 (la preparazione è uguale, si usa NaI al posto del KI).
Note e osservazioni:
Il metodo si presta anche per la determinazione quantitativa.
Si precipita il cesio a caldo in presenza di CH3COOH come solvente, si lascia raffreddare in bagno di ghiaccio per una separazione quantitativa e si filtra lavando con acido acetico glaciale. Il residuo si essica a 140 °C e lo si pesa. Tra tutti i metodi gravimetrici per il cesio questo ha il fattore analitico più favorevole (0,204).
saluti
Mario
la determinazione del cesio per via microchimica può essere eseguita usando un reagente inorganico come il tetraiodobismutato di potassio.
In ambiante acido per CH3COOH si ha formazione di un sale doppio insolubile di colore rosso-arancio che corrisponde alla formula Cs3Bi2I9.
Reagenti:
- Ossido di bismuto (Bi2O3): si parte dal bismuto metallico. Se ne pesano circa 2 g e lo si dissolve in alcuni ml di HNO3 65%. Terminata la reazione si porta ad ebollizione incipiente in modo da eliminare i vapori nitrosi e la maggior parte dell'acido nitrico. La soluzione deve risultare incolore. Si diluisce con acqua a circa 100 mL e poi, sotto agitazione di dosa a gocce tanto NaOH 1N fino a viraggio della fenolftaleina. Si ha precipitazione di un sale basico di bismuto. Si riscalda il tutto all'ebollizione e se necessario si aggiunge altro NaOH fino a colorazione leggermente rosa. Si filtra la soluzione con il precipitato su Buchner lavando con abbondante acqua. Si trasferisce il precipitato bianco in un crogiolo di porcellana e si calcina in muffola a 500 °C. Si ottiene così il prodotto desiderato sotto forma di una massa gialla (vedi foto seguente).
![[Immagine: vy2nph.jpg]](http://i49.tinypic.com/vy2nph.jpg)
- reattivo al KBiI4: in un becher da 50 mL si introducono 1,0 g di Bi2O3, 2,5 g di KI e 2,5 mL di acqua. Si agita il tutto con l'aiuto di un'ancoretta magnetica e contemporaneamente si riscalda a circa 50 °C. Si aggiunge a gocce, sempre agitando, 13 mL di acido acetico glaciale. Si prosegue il riscaldamento sino a completa dissoluzione. Il liquido risulterà di colore arancio carico (vedi foto seguente).
![[Immagine: dxjreq.jpg]](http://i48.tinypic.com/dxjreq.jpg)
- acido acetico glaciale
Vetreria/strumentazione:
- piastra di porcellana bianca con cavità (vanno bene anche vetrini d'orologio)
- pipette in plastica o vetro
- microscopio biologico 50x o 100 x
Esecuzione del test:
Si pongono 1-2 gocce della soluzione acquosa di sale di cesio (io ho usato il perclorato) sulla cavità della piastra di porcellana e si aggiungono 2 gocce del reattivo. Formazione di un precipitato rosso-arancio.
![[Immagine: nd34mq.jpg]](http://i50.tinypic.com/nd34mq.jpg)
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Per piccole quantità di cesio occorre aspettare 5-10 minuti. Al microscopio, specie alle basse concentrazioni, si formano bellissimi cristalli di forma esagonale, talvolta raggruppati.
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La reazione può essere resa ancora più sensibile se, prima di aggiungere il reattivo, si evaporano a secchezza le due gocce di soluzione. In questo modo il precipitato si forma solo sulla superficie del sale che ha cristallizzato.
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Sensibilità:
date le minime quantità di sale di cesio a disposizione non ho potuto pesare il sale per preparare poi una soluzione a titolo noto. La reazione è certamente sensibile, diciamo che si può identificare con sicurezza il cesio quando la sua concentrazione raggiunge almeno le 100 ppm.
Interferenze:
Il metodo è da considerarsi specifico.
Solo il tallio monovalente interferisce.
Se presente lo si deve eliminare come TlI. Non disturbano i metalli alcalini e alcalino-terrosi, i cloruri, nitrati e solfati. E' bene evitare la presenza di ioni di metalli pesanti. Il rubidio, se presente in eccesso rispetto al cesio, coprecipita. Si può evitare questo inconveniente usando come reagente il NaBiI4 (la preparazione è uguale, si usa NaI al posto del KI).
Note e osservazioni:
Il metodo si presta anche per la determinazione quantitativa.
Si precipita il cesio a caldo in presenza di CH3COOH come solvente, si lascia raffreddare in bagno di ghiaccio per una separazione quantitativa e si filtra lavando con acido acetico glaciale. Il residuo si essica a 140 °C e lo si pesa. Tra tutti i metodi gravimetrici per il cesio questo ha il fattore analitico più favorevole (0,204).
saluti
Mario