Come smaltite i vostri rifiuti chimici?
Non avendo trovato nessun'altra thread su questo :-/ vi chiedo come smaltite voi i vostri rifiuti chimici.

Per me è un problema non proprio irrilevante.
Pensando a quando lavoravo in laboratorio, se non ricordo male la separazione era:

- solventi non clorurati
- solventi clorurati
- altri rifiuti chimici

Mentre per i primi due non vedo problemi particolari nella formazione di miscele, non sò come fare per il resto.

Dove lavoravo c'era un sistema di depurazione interno alla ditta che neutralizzava le acque e non so quali altri trattamenti.

Voi come fate se avete sali di Hg, Cr(VI) ecc. da buttare?

mod edit --

(2010-01-30, 14:50)Dott.MorenoZolghetti Ha scritto: Per smaltire i rifiuti del laboratorio casalingo occorrono alcuni accorgimenti "ecocompatibili":
1- separare i metalli pesanti (quelli che avete indicato, ma se non volete sbagliare metteteli tutti, tranne gli alcalini e gli alcalino-terrosi, aggiungendo i metalloidi o semi-metalli). Porli quindi in un recipiente a bocca larga, di vetro, contenente sodio idrossido (qualche cucchiaio di quello commerciale).
In questo modo precipita tutto come idrossido o come sale basico, mentre ciò che si discioglie forma sali di sodio solubili. La bocca larga consente l'evaporazione dell'acqua delle soluzioni. Lasciare il recipiente (grande quanto basta, ma 10 volte il volume che realmente vi occorre) all'aperto, magari sul balcone o in giardino, riparandolo dalle intemperie, ma esponendolo al sole che favorisce l'evaporazione.
2- raccogliere i solventi clorurati in un vaso di vetro a bocca stretta, chiuso ermeticamente. Quello che vi consiglio è di evitare l'uso dei clorurati. Lo smaltimento è complesso. La cosa più semplice è chiedere a una lavanderia/tintoria se accettano la vostra bottiglia di solvente e ve la smaltiscano (pagando il necessario).
3- raccogliere i solventi non clorurati in una bottiglia di vetro, senza accumulare grandi volumi. Periodicamente eliminare la miscela, con precauzione, bruciandola in una latta o in un secchio metallico. L'accensione della miscela va fatta con molta precauzione, specie se contiene solventi molto volatili. Ci vuole un po' di cervello! E un luogo adatto alla combustione.
4- le soluzioni di sali alcalini e alcalino-terrosi (prive di metalli pesanti) si diluiscono in acqua e si scaricano nello scarico del lavello.
5- le soluzioni acide e quelle basiche si mescolano tra loro e si scaricano come al punto 4.
6- coloranti e composti organici vanno smaltiti con precauzioni che non possono essere applicate a casa. Raccogliere in recipienti dedicati, facendo evaporare l'acqua o il solvente organico (nel limite del possibile) e quindi ridurre il più possibile il volume. In alcuni casi si possono bruciare le polveri, ma occorre valutare caso per caso. Le norme in materia di rifiuti speciali e di igiene ambientale sono molto severe, ma applicate a quantitativi prodotti in "luoghi di lavoro"...
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Azzardere che per il Cr(VI) basterebbe una riduzione a Cr (III)!
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tutti i sali inorganici vanno in un secchio riempito a metà con carbonato di sodiO!

Quando uso etere, DCM o altri solventi, ne uso davvero in quantità piccole quindi lascio evaporare spesso...
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(2010-01-14, 05:51)Chimico Ha scritto: tutti i sali inorganici vanno in un secchio riempito a metà con carbonato di sodio!
Per quale motivo il carbonato di sodio??
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(2010-01-14, 01:32)Rusty Ha scritto: quando devo gettare via ad esempio dell'acido (uso solforico,nitrico e cloridrico.. stop) è quella di neutralizzare il "rifiuto" con bicarbonato di sodio o soda caustica e gettare nella fogna *Fischietta* ,idem se si tratta di basi forti...

idem... pe quanto riguarda acidi e basi... soluzioni di sali (non tossiche a livello di Hg e Cr) invece li butto in un angolino del giardino che gli ho dedicato (so che non dovrei ma non sono riuscito a risolvere ancora il problema)... e per adesso ci cresce ancora l'erba... (chissà poi magari mi vengono piante geneticamente modificate asd asd azz! ) reagenti troppo tossici non ne ho ma cmq non saprei come smaltirli :-(

discussione interessante!!
Per ottenere qualcosa è necessario dare in cambio qualcos'altro che abbia il medesimo valore. In alchimia è chiamato il principio dello scambio equivalente.
Alphonse Elric
sito web; canale YT
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(2010-01-14, 17:00)theiden Ha scritto:
(2010-01-14, 01:32)Rusty Ha scritto: quando devo gettare via ad esempio dell'acido (uso solforico,nitrico e cloridrico.. stop) è quella di neutralizzare il "rifiuto" con bicarbonato di sodio o soda caustica e gettare nella fogna *Fischietta* ,idem se si tratta di basi forti...

idem... pe quanto riguarda acidi e basi... soluzioni di sali (non tossiche a livello di Hg e Cr) invece li butto in un angolino del giardino che gli ho dedicato (so che non dovrei ma non sono riuscito a risolvere ancora il problema)... e per adesso ci cresce ancora l'erba... (chissà poi magari mi vengono piante geneticamente modificate asd asd azz! ) reagenti troppo tossici non ne ho ma cmq non saprei come smaltirli :-(

discussione interessante!!
bisogerebbe mettere in appositi contenitori ripemipiti per 3/4, poi consegnati alla discarica comunale, e poi ci pensano loro dandoli alle aziende di smaltimento rifiuti tecnici
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(2010-01-14, 11:24)Nexus Ha scritto:
(2010-01-14, 05:51)Chimico Ha scritto: tutti i sali inorganici vanno in un secchio riempito a metà con carbonato di sodio!
Per quale motivo il carbonato di sodio??

perchè me li precipita tutti e non ho problemi di reazioni secondarie! anche l'univ li smaltisce così...
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All'università avevamo 4 taniche per clorurati, non clorurati, acquosi acidi e acquosi basici. A parte smaltivamo le soluzione dei composti contenenti metalli pesanti (nel nostro lab erano pochi, per fortuna, per la maggior parte Mn, Cr della solfocromica e saltuariamente composti del Ru, Os, Pd e Pt). Per i vari sali si tendeva a buttarli nelle taniche degli acquosi, preferibilmente in quella basica (soprattutto il NaBH3CN), l'unica eccezione era rappresentata dal Pd/C su celite che veniva tenuto umido a parte. La silice delle colonne veniva sigillata in sacchetti e buttata nei bidoni appositi assieme a guanti, carta contaminata, puntali, siringhe, aghi (spezzati nei contenitori appositi che poi venivano sigillati), ecc...
Tutto il vetro era un bidone a parte.
Quando si doveva smaltire si portava tutto in un posto fissato in cui venivano ripartiti i bidoni, pesati ed etichettati, per poi essere prelevati dalla ditta convenzionata.

Ora nel posto in cui lavoro le cose sono un po' più semplici, abbiamo solo organici (indifferenziati) ed acquosi (indifferenziati, con metalli pesanti e vari sali), vetro e plastica, un piccolo bidone per i solidi che però usiamo poco.
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capisco che questo viene fatto quando si è in tanti e si ha un bel lab.... ma nel nostro privato con qualche esperimento ogni tanto conviene chiamare una ditta apposita? non ci sono soluzioni più home made per danneggiare il meno possibile l'ambiente (e le tubature asd)? per adesso l'unica fattibile è l'idea di Chimico...
Per ottenere qualcosa è necessario dare in cambio qualcos'altro che abbia il medesimo valore. In alchimia è chiamato il principio dello scambio equivalente.
Alphonse Elric
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(2010-01-14, 22:05)theiden Ha scritto: capisco che questo viene fatto quando si è in tanti e si ha un bel lab.... ma nel nostro privato con qualche esperimento ogni tanto conviene chiamare una ditta apposita? non ci sono soluzioni più home made per danneggiare il meno possibile l'ambiente (e le tubature asd)? per adesso l'unica fattibile è l'idea di Chimico...
esatto, acidi in basi basi in acidi!!

ossidanti in riducenti e riducenti in ossidanti conviene??
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