2010-01-14, 01:16 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2021-05-05, 12:07 da myttex.)
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vi chiedo come smaltite voi i vostri rifiuti chimici.
Per me è un problema non proprio irrilevante.
Pensando a quando lavoravo in laboratorio, se non ricordo male la separazione era:
- solventi non clorurati
- solventi clorurati
- altri rifiuti chimici
Mentre per i primi due non vedo problemi particolari nella formazione di miscele, non sò come fare per il resto.
Dove lavoravo c'era un sistema di depurazione interno alla ditta che neutralizzava le acque e non so quali altri trattamenti.
Voi come fate se avete sali di Hg, Cr(VI) ecc. da buttare?
mod edit --

Per me è un problema non proprio irrilevante.
Pensando a quando lavoravo in laboratorio, se non ricordo male la separazione era:
- solventi non clorurati
- solventi clorurati
- altri rifiuti chimici
Mentre per i primi due non vedo problemi particolari nella formazione di miscele, non sò come fare per il resto.
Dove lavoravo c'era un sistema di depurazione interno alla ditta che neutralizzava le acque e non so quali altri trattamenti.
Voi come fate se avete sali di Hg, Cr(VI) ecc. da buttare?
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(2010-01-30, 14:50)Dott.MorenoZolghetti Ha scritto: Per smaltire i rifiuti del laboratorio casalingo occorrono alcuni accorgimenti "ecocompatibili":
1- separare i metalli pesanti (quelli che avete indicato, ma se non volete sbagliare metteteli tutti, tranne gli alcalini e gli alcalino-terrosi, aggiungendo i metalloidi o semi-metalli). Porli quindi in un recipiente a bocca larga, di vetro, contenente sodio idrossido (qualche cucchiaio di quello commerciale).
In questo modo precipita tutto come idrossido o come sale basico, mentre ciò che si discioglie forma sali di sodio solubili. La bocca larga consente l'evaporazione dell'acqua delle soluzioni. Lasciare il recipiente (grande quanto basta, ma 10 volte il volume che realmente vi occorre) all'aperto, magari sul balcone o in giardino, riparandolo dalle intemperie, ma esponendolo al sole che favorisce l'evaporazione.
2- raccogliere i solventi clorurati in un vaso di vetro a bocca stretta, chiuso ermeticamente. Quello che vi consiglio è di evitare l'uso dei clorurati. Lo smaltimento è complesso. La cosa più semplice è chiedere a una lavanderia/tintoria se accettano la vostra bottiglia di solvente e ve la smaltiscano (pagando il necessario).
3- raccogliere i solventi non clorurati in una bottiglia di vetro, senza accumulare grandi volumi. Periodicamente eliminare la miscela, con precauzione, bruciandola in una latta o in un secchio metallico. L'accensione della miscela va fatta con molta precauzione, specie se contiene solventi molto volatili. Ci vuole un po' di cervello! E un luogo adatto alla combustione.
4- le soluzioni di sali alcalini e alcalino-terrosi (prive di metalli pesanti) si diluiscono in acqua e si scaricano nello scarico del lavello.
5- le soluzioni acide e quelle basiche si mescolano tra loro e si scaricano come al punto 4.
6- coloranti e composti organici vanno smaltiti con precauzioni che non possono essere applicate a casa. Raccogliere in recipienti dedicati, facendo evaporare l'acqua o il solvente organico (nel limite del possibile) e quindi ridurre il più possibile il volume. In alcuni casi si possono bruciare le polveri, ma occorre valutare caso per caso. Le norme in materia di rifiuti speciali e di igiene ambientale sono molto severe, ma applicate a quantitativi prodotti in "luoghi di lavoro"...