Come smaltite i vostri rifiuti chimici?

Myttex Forum ha chiuso definitivamente. Non è più possibile inviare messaggi, ma il contenuto è ancora consultabile in questo archivio.

Nexus

2010-01-14 00:16

Non avendo trovato nessun'altra thread su questo :-/ vi chiedo come smaltite voi i vostri rifiuti chimici. Per me è un problema non proprio irrilevante. Pensando a quando lavoravo in laboratorio, se non ricordo male la separazione era: - solventi non clorurati - solventi clorurati - altri rifiuti chimici Mentre per i primi due non vedo problemi particolari nella formazione di miscele, non sò come fare per il resto. Dove lavoravo c'era un sistema di depurazione interno alla ditta che neutralizzava le acque e non so quali altri trattamenti. Voi come fate se avete sali di Hg, Cr(VI) ecc. da buttare? mod edit --

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Per smaltire i rifiuti del laboratorio casalingo occorrono alcuni accorgimenti "ecocompatibili": 1- separare i metalli pesanti (quelli che avete indicato, ma se non volete sbagliare metteteli tutti, tranne gli alcalini e gli alcalino-terrosi, aggiungendo i metalloidi o semi-metalli). Porli quindi in un recipiente a bocca larga, di vetro, contenente sodio idrossido (qualche cucchiaio di quello commerciale). In questo modo precipita tutto come idrossido o come sale basico, mentre ciò che si discioglie forma sali di sodio solubili. La bocca larga consente l'evaporazione dell'acqua delle soluzioni. Lasciare il recipiente (grande quanto basta, ma 10 volte il volume che realmente vi occorre) all'aperto, magari sul balcone o in giardino, riparandolo dalle intemperie, ma esponendolo al sole che favorisce l'evaporazione. 2- raccogliere i solventi clorurati in un vaso di vetro a bocca stretta, chiuso ermeticamente. Quello che vi consiglio è di evitare l'uso dei clorurati. Lo smaltimento è complesso. La cosa più semplice è chiedere a una lavanderia/tintoria se accettano la vostra bottiglia di solvente e ve la smaltiscano (pagando il necessario). 3- raccogliere i solventi non clorurati in una bottiglia di vetro, senza accumulare grandi volumi. Periodicamente eliminare la miscela, con precauzione, bruciandola in una latta o in un secchio metallico. L'accensione della miscela va fatta con molta precauzione, specie se contiene solventi molto volatili. Ci vuole un po' di cervello! E un luogo adatto alla combustione. 4- le soluzioni di sali alcalini e alcalino-terrosi (prive di metalli pesanti) si diluiscono in acqua e si scaricano nello scarico del lavello. 5- le soluzioni acide e quelle basiche si mescolano tra loro e si scaricano come al punto 4. 6- coloranti e composti organici vanno smaltiti con precauzioni che non possono essere applicate a casa. Raccogliere in recipienti dedicati, facendo evaporare l'acqua o il solvente organico (nel limite del possibile) e quindi ridurre il più possibile il volume. In alcuni casi si possono bruciare le polveri, ma occorre valutare caso per caso. Le norme in materia di rifiuti speciali e di igiene ambientale sono molto severe, ma applicate a quantitativi prodotti in "luoghi di lavoro"...

Beefcotto87

2010-01-14 00:23

Azzardere che per il Cr(VI) basterebbe una riduzione a Cr (III)!

Chimico

2010-01-14 04:51

tutti i sali inorganici vanno in un secchio riempito a metà con carbonato di sodiO!

Quando uso etere, DCM o altri solventi, ne uso davvero in quantità piccole quindi lascio evaporare spesso...

Nexus

2010-01-14 10:24

Chimico ha scritto:

tutti i sali inorganici vanno in un secchio riempito a metà con carbonato di sodio!

Per quale motivo il carbonato di sodio??

theiden

2010-01-14 16:00

Rusty ha scritto:

quando devo gettare via ad esempio dell'acido (uso solforico,nitrico e cloridrico.. stop) è quella di neutralizzare il "rifiuto" con bicarbonato di sodio o soda caustica e gettare nella fogna *Fischietta* ,idem se si tratta di basi forti...

idem... pe quanto riguarda acidi e basi... soluzioni di sali (non tossiche a livello di Hg e Cr) invece li butto in un angolino del giardino che gli ho dedicato (so che non dovrei ma non sono riuscito a risolvere ancora il problema)... e per adesso ci cresce ancora l'erba... (chissà poi magari mi vengono piante geneticamente modificate asd asd azz! ) reagenti troppo tossici non ne ho ma cmq non saprei come smaltirli :-(

discussione interessante!!

NaClO3

2010-01-14 17:28

theiden ha scritto:

Rusty ha scritto:

quando devo gettare via ad esempio dell'acido (uso solforico,nitrico e cloridrico.. stop) è quella di neutralizzare il "rifiuto" con bicarbonato di sodio o soda caustica e gettare nella fogna *Fischietta* ,idem se si tratta di basi forti...

idem... pe quanto riguarda acidi e basi... soluzioni di sali (non tossiche a livello di Hg e Cr) invece li butto in un angolino del giardino che gli ho dedicato (so che non dovrei ma non sono riuscito a risolvere ancora il problema)... e per adesso ci cresce ancora l'erba... (chissà poi magari mi vengono piante geneticamente modificate asd asd azz! ) reagenti troppo tossici non ne ho ma cmq non saprei come smaltirli :-(

discussione interessante!!

bisogerebbe mettere in appositi contenitori ripemipiti per 3/4, poi consegnati alla discarica comunale, e poi ci pensano loro dandoli alle aziende di smaltimento rifiuti tecnici

Chimico

2010-01-14 18:04

Nexus ha scritto:

Chimico ha scritto:

tutti i sali inorganici vanno in un secchio riempito a metà con carbonato di sodio!

Per quale motivo il carbonato di sodio??

perchè me li precipita tutti e non ho problemi di reazioni secondarie! anche l'univ li smaltisce così...

Zardoz

2010-01-14 20:35

All'università avevamo 4 taniche per clorurati, non clorurati, acquosi acidi e acquosi basici. A parte smaltivamo le soluzione dei composti contenenti metalli pesanti (nel nostro lab erano pochi, per fortuna, per la maggior parte Mn, Cr della solfocromica e saltuariamente composti del Ru, Os, Pd e Pt). Per i vari sali si tendeva a buttarli nelle taniche degli acquosi, preferibilmente in quella basica (soprattutto il NaBH3CN), l'unica eccezione era rappresentata dal Pd/C su celite che veniva tenuto umido a parte. La silice delle colonne veniva sigillata in sacchetti e buttata nei bidoni appositi assieme a guanti, carta contaminata, puntali, siringhe, aghi (spezzati nei contenitori appositi che poi venivano sigillati), ecc...

Tutto il vetro era un bidone a parte.

Quando si doveva smaltire si portava tutto in un posto fissato in cui venivano ripartiti i bidoni, pesati ed etichettati, per poi essere prelevati dalla ditta convenzionata.

Ora nel posto in cui lavoro le cose sono un po' più semplici, abbiamo solo organici (indifferenziati) ed acquosi (indifferenziati, con metalli pesanti e vari sali), vetro e plastica, un piccolo bidone per i solidi che però usiamo poco.

theiden

2010-01-14 21:05

capisco che questo viene fatto quando si è in tanti e si ha un bel lab.... ma nel nostro privato con qualche esperimento ogni tanto conviene chiamare una ditta apposita? non ci sono soluzioni più home made per danneggiare il meno possibile l'ambiente (e le tubature asd)? per adesso l'unica fattibile è l'idea di Chimico...

NaClO3

2010-01-14 21:11

theiden ha scritto:

capisco che questo viene fatto quando si è in tanti e si ha un bel lab.... ma nel nostro privato con qualche esperimento ogni tanto conviene chiamare una ditta apposita? non ci sono soluzioni più home made per danneggiare il meno possibile l'ambiente (e le tubature asd)? per adesso l'unica fattibile è l'idea di Chimico...

esatto, acidi in basi basi in acidi!!

ossidanti in riducenti e riducenti in ossidanti conviene??

Nexus

2010-01-14 21:31

theiden ha scritto:

capisco che questo viene fatto quando si è in tanti e si ha un bel lab.... ma nel nostro privato con qualche esperimento ogni tanto conviene chiamare una ditta apposita? non ci sono soluzioni più home made per danneggiare il meno possibile l'ambiente (e le tubature asd)? per adesso l'unica fattibile è l'idea di Chimico...

Concordo.

Da parte mia, qui in città abbiamo la raccolta differenziata dei rifiuti, e c'è un centro apposito per portare rifiuti speciali (per le economie domestiche).

È un servizio "gratuito" (le economie domestiche pagano un'imposta per i rifiuti) ma devo ancora provarlo.

Per quanto mi riguarda per ora uso una bottiglia di vetro per i solventi non clorurati (clorurati non ne ho ancora dovuti usare).Per i metalli pesanti li verserò in un contenitore a parte.

Per il resto seguirò il sistema di Chimico.

Almeno finchè non ricevo disposizioni diverse dal centro raccolta rifiuti speciali, che del caso posterò qui...

theiden

2010-01-14 21:45

scusate ma state continuando a parlare di metalli pesanti e clorurati... ho cercato su wiki per maggiori informazioni e questi 2 termini sono un po' vaghi: con metalli pesanti intendete: cromo, cadmio, piombo, arsenico, mercurio, uranio... e cos'altro? i "clorurati" sarebbero i cloruri? i composti del cloro?

Nexus

2010-01-14 22:05

theiden ha scritto:

scusate ma state continuando a parlare di metalli pesanti e clorurati... ho cercato su wiki per maggiori informazioni e questi 2 termini sono un po' vaghi: con metalli pesanti intendete: cromo, cadmio, piombo, arsenico, mercurio, uranio... e cos'altro? i "clorurati" sarebbero i cloruri? i composti del cloro?

Commento legittimo. Se la memoria non mi inganna, per me erano i cationi precipitati dall'acido solfidrico. Da wikipedia... pericolosi per la salute o l'ambiente: Hg, Cd, As, Pb, Cr causano corrosione: Zn, Pb pericolosi in altri modi: As (può inquinare catalizzatori) Sempre citando da wikipedia: Nell'EU i 13 elementi che preoccupano maggiormente sono: As, Cd, Co, Cr, Cu, Hg, Mn, Ni, Pb, Sn, and Tl Io separerei questi.

Zardoz

2010-01-14 22:14

Per clorurati io intendo i solventi organici clorurati: clorobenzene, oDCB, diclorometano, cloroformio, tetracloruro di carbonio, tetracloroetilene, ecc...

Max Fritz

2010-01-15 15:51

Io direi che per i metalli pesanti, in un laboratorio privato, sarebbe meglio farli precipitare come idrossidi e conservarli... che si possono sempre ricreare i sali. Ovviamente questo se ci sono grandi scarti... se si parla di 1g di sale... va tranquillo nello scarico, meglio se in forma insolubile.

Dott.MorenoZolghetti

2010-01-30 13:50

Per smaltire i rifiuti del laboratorio casalingo occorrono alcuni accorgimenti "ecocompatibili":

1- separare i metalli pesanti (quelli che avete indicato, ma se non volete sbagliare metteteli tutti, tranne gli alcalini e gli alcalino-terrosi, aggiungendo i metalloidi o semi-metalli). Porli quindi in un recipiente a bocca larga, di vetro, contenente sodio idrossido (qualche cucchiaio di quello commerciale).

In questo modo precipita tutto come idrossido o come sale basico, mentre ciò che si discioglie forma sali di sodio solubili. La bocca larga consente l'evaporazione dell'acqua delle soluzioni. Lasciare il recipiente (grande quanto basta, ma 10 volte il volume che realmente vi occorre) all'aperto, magari sul balcone o in giardino, riparandolo dalle intemperie, ma esponendolo al sole che favorisce l'evaporazione.

2- raccogliere i solventi clorurati in un vaso di vetro a bocca stretta, chiuso ermeticamente. Quello che vi consiglio è di evitare l'uso dei clorurati. Lo smaltimento è complesso. La cosa più semplice è chiedere a una lavanderia/tintoria se accettano la vostra bottiglia di solvente e ve la smaltiscano (pagando il necessario).

3- raccogliere i solventi non clorurati in una bottiglia di vetro, senza accumulare grandi volumi. Periodicamente eliminare la miscela, con precauzione, bruciandola in una latta o in un secchio metallico. L'accensione della miscela va fatta con molta precauzione, specie se contiene solventi molto volatili. Ci vuole un po' di cervello! E un luogo adatto alla combustione.

4- le soluzioni di sali alcalini e alcalino-terrosi (prive di metalli pesanti) si diluiscono in acqua e si scaricano nello scarico del lavello.

5- le soluzioni acide e quelle basiche si mescolano tra loro e si scaricano come al punto 4.

6- coloranti e composti organici vanno smaltiti con precauzioni che non possono essere applicate a casa. Raccogliere in recipienti dedicati, facendo evaporare l'acqua o il solvente organico (nel limite del possibile) e quindi ridurre il più possibile il volume. In alcuni casi si possono bruciare le polveri, ma occorre valutare caso per caso. Le norme in materia di rifiuti speciali e di igiene ambientale sono molto severe, ma applicate a quantitativi prodotti in "luoghi di lavoro"...

I seguenti utenti ringraziano Dott.MorenoZolghetti per questo messaggio: Nexus, Rusty, theiden, Bondi, ClaudioG.

Max Fritz

2010-01-30 18:45

Dici che i composti organici vanno smaltiti appropriatamente con metodi non praticabili in casa ma... i solventi non sono per lo più organici? Ad ogni modo il problema del punto 6 penso che sia soprattutto legato alla diversità tra i composti organici. Altra questione è: cosa fare con sali particolari, come quelli di bario (alcalinoterreo sì, ma tossico) o i cianuri (seppur rari) o nitroprussiati etc.?

Chimico

2010-01-30 20:22

per quanto rigurarda piccole quantità di composti organici...DIPENDE PURE DA QUALI!

si potrebbe digerirli in acido solforico concentrato...ci vorrebbe un pallone di kj...(nn ricordo cm cavolo si scrive ma serve per l'analisi dell'azoto organico)...

insomma in un pallone con il collo molto lungo si mette acido solforico concentrato, solfato di potassio per aumentare il p.e. dell'acido e ossido di rame che funge da catalizzatore! Si mette il tutto sul fuoco facendo bollire il solforico fino a quando la soluzione non è limpida...a quel punto tutto il carbonio è diventato CO2 e l'azoto organico NH4+...

Dott.MorenoZolghetti

2010-01-30 22:05

Max Friz ha scritto:

Dici che i composti organici vanno smaltiti appropriatamente con metodi non praticabili in casa ma... i solventi non sono per lo più organici? Ad ogni modo il problema del punto 6 penso che sia soprattutto legato alla diversità tra i composti organici. Altra questione è: cosa fare con sali particolari, come quelli di bario (alcalinoterreo sì, ma tossico) o i cianuri (seppur rari) o nitroprussiati etc.?

Sì, un po' di elasticità mentale...

quando parlo di composti organici escludo i solventi (organici) perchè sono stati trattati a parte.

Quanto al bario si tratta di un falso problema: la sua tossicità è zero se viene convertito in solfato, poi può essere scaricato con i metalli pesanti.

Il berillio e il radio vanno smaltiti da centri specializzati, così come il polonio, il tallio, l'astato, l'uranio e il torio. I metalli nobili (oro, platino, rodio, palladio, osmio, rutenio, iridio) possono essere raccolti a parte e conferiti per il recupero.

arwain

2012-02-28 14:19

Ciao a tutti, apro questo topic con un piccolo pensiero che mi frulla nella mente.

Chiunque di noi si è dedicato alle piccole sperimentazioni domestiche, magari ''prendendo in prestito'' della vetreria a scuola e qualche reagente, qua e la. O:-)

Però qui mi sorge il dubbio, che molti non sappiano che ''buttare'' i residui di studio o di sintesi nel lavandino non è idicato.

allora ecco qui alcune piccole dritte, su come salvaguardare noi stessi e l'ambiente.(e anche le nostre case:-P)

Soluzioni che si possono versare nel lavandino e accorgimenti

-In primis, le soluzioni devono essere a PH neutro,i metodi sono molti per avere soluzioni neutre.questo tutela noi stessi per primi, le tubature di casa, ed eventuali avvelenamente di falde acquifere.

-le soluzioni devono sempre essere NON TOSSICHE, quindi niente metalli pesanti o veleni in genere.

In caso contrario, si conserva lo scarto in contenitori isolati e stagni, e mai mescolare organici ed inorganici e quindi fra clorurati e non clorurati. I rifiuti organici clorurati vanno smaltiti a parte, in quanto c'è il rischio che producano diossine o policlorodibenzofurani.

-MAI E DICO MAI, eliminare metalli pesanti nelle reti domestiche.

sono facilmente eliminabili dalle soluzioni tramite precipitazione, convertendoli in idrossidi.

il metodo è semplice, prendete la soluzione e rendete il PH fortemente basico(>14) si forma un precipitato facilmete filtrabile e stoccabile in contenitori ermetici stagni.

se lavorate col permanganato o per i pazzi bicromato(sali ossidant), conisglio di ridurlI col comune zucchero da cucina A PH NEUTRO, così facendo precipita il biossido di manganese. ci sono altri riducenti blandi, ma questo è economico e di facile reperimento.

Ho però dubbi se sia sicuro anche farlo col bicromato, dato che non ho mai provato.

(attenzione a no provocarvi ustioni o intossicazioni per i fumi ed eseguitelo sempre all'aperto, dato che la vostra comune cappa della cucina non basta e inotossichereste mezza famiglia).

Qui di seguito vi posto la tabella copiata pari pari dal mio libro di laboratorio delle superiori.*Fischietta*

Smaltimento soluzioni ad alta tossicità o pericolose:

Forti ossidanti generalmente si usa una soluzione acquosa di sodio bisolfito, valutare se è preferibile h2so4-

4KMnO4 + 10NaHSO3 + H2SO4 -> 4MnSO4 + 5Na2SO4 + 2K2SO4 + 6H2O

NaClO3 + 3NaHSO3 -> NaCl + 3NaHSO4

NaBrO3 + 3NaHSO3 -> NaBr + 3NaHSO4

NaIO3 + 3NaHSO3 -> NaI + 3NaHSO4

NaIO4 + 4NaHSO3 -> NaI + 4NaHSO4

Na2S2O8 + NaHSO3 + H2O -> 3NaHSO4

Ca(ClO)2 + 2NaHSO3 -> CaSO4 + 2NaCl + H2SO4

Per i cianuri solubili si usa l'ipoclorito di sodio con formazione di cianati.

NaCN + NaClO -> NaCNO + NaCl

Per i sali di piombo, Cadmio ed Antimonio è consigliato normalmente di ridurli a solfuri insolubili, da notare che l'acido solfidrico è altamente tossicocosì, si ha l'alternativa di farli precipitarecome silicati.

Il rifiuto così ottenuto e sempre pericoloso, ma facilmente stoccabile con sicurezza.

( le formule sono codificate in forma ionica)

Pb++ + Na2SiO3 -> PbSiO3 + 2Na+

Cd++ + Na2SiO3 -> CdSiO3 + 2Na+

2Sb+++ + 3Na2SiO3 -> Sb2(SiO3)3 + 6Na+

:corrosivo::irritante::infiammabile::comburente::tossico::esplosivo::preicoloambiente:

questi simboli ci aiutano ad identificare i reagenti con cui lavoriamo, ed ognuno di essi è dotato di accurata scheda di rischio. Esse sono facilemte reperibili nel web.

Spero di avervi dato un piccolo aiuto....:-)