2015-03-10, 11:03
Leggevo sulla shoutbox qualche considerazione triste (di Nic, ma il discorso è generico) con tutte le ragioni.
Aver studiato, imparato, sacrificato, speso una montagna di danè... col risultato? Aver davanti montagne di tenebre.
Per un giovane ciò E' semplicemente mostruoso.
Un paese che non investe quasi nulla nella ricerca, che pian piano fa chiudere in maniera raffinata e sistematica tutte le aziende (ho detto "fa chiudere", non "dove le aziende chiudono" e c'è una bella differenza) è un paese... (omissis).
In un posto vicino a me che non cito, anche recentemente erano in millequattrocento! (fra i quali TANTI laureati) per una manata di posti consistenti in vassoiare hamburger in un noto fast food.
Anche ieri parlavo con una persona (l'ennesima) che ora vive in Inghilterra e che ogni tanto torna in patria; al ritorno e paragonando i due paesi dice che la sensazione è come passare da una stanza con aria normale a una quasi satura di CO e CO2.
Altra persona mi diceva che ha trovato lavoro IN SERBIA, e quando torna prova la medesima sensazione oppressiva di cui sopra... allucinante.
Sono troppo pessimista? Certo che lo sono.
Ma magari si trattasse solo di un mio stupido pessimismo e non di realtà.
(Certo, c'è poi quello che trova subito un eccellente lavoro e tutto va a gonfie vele, ma statisticamente è come la storia del pollo...
).
Aver studiato, imparato, sacrificato, speso una montagna di danè... col risultato? Aver davanti montagne di tenebre.
Per un giovane ciò E' semplicemente mostruoso.
Un paese che non investe quasi nulla nella ricerca, che pian piano fa chiudere in maniera raffinata e sistematica tutte le aziende (ho detto "fa chiudere", non "dove le aziende chiudono" e c'è una bella differenza) è un paese... (omissis).
In un posto vicino a me che non cito, anche recentemente erano in millequattrocento! (fra i quali TANTI laureati) per una manata di posti consistenti in vassoiare hamburger in un noto fast food.
Anche ieri parlavo con una persona (l'ennesima) che ora vive in Inghilterra e che ogni tanto torna in patria; al ritorno e paragonando i due paesi dice che la sensazione è come passare da una stanza con aria normale a una quasi satura di CO e CO2.
Altra persona mi diceva che ha trovato lavoro IN SERBIA, e quando torna prova la medesima sensazione oppressiva di cui sopra... allucinante.
Sono troppo pessimista? Certo che lo sono.
Ma magari si trattasse solo di un mio stupido pessimismo e non di realtà.
(Certo, c'è poi quello che trova subito un eccellente lavoro e tutto va a gonfie vele, ma statisticamente è come la storia del pollo...
