2015-09-04, 17:13
Ciao a tutti forse sto per fare una domanda che sembrerà stupida.
Volevo chiedervi di chiarirmi un passaggio del libro dove sto studiando che non mi è chiaro.
Leggo che ΔH=ΔE+PΔV e questo corrisponde al calore di reazione a p costante (qp). Nel caso fossimo in condizioni di volume costante allora il termine PΔV sarebbe uguale a 0. Quindi il calore scambiato (chiamato in questo caso calore scambiato a volume costante qv) corrisponde alla variazione di energia interna perchè tutto il calore di converte in un aumento di energia interna, che a sua volta si traduce in un aumento di T giusto? Ad un certo punto però il libro scrive:
qp=ΔH dove qp= calore di reazione a P costante
qv=ΔE dove qv= calore di reazione a V costante
La mia domanda è perchè c'è questa distinzione? Cioè il calore qv della seconda uguaglianza non è comunque una entalpia? Oppure prende il nome di entalpia solo nelle reazioni a P costante, che sono la maggior parte di quelle che avvengono in natura?
Spero di essere stato chiaro grazie in anticipo
Volevo chiedervi di chiarirmi un passaggio del libro dove sto studiando che non mi è chiaro.
Leggo che ΔH=ΔE+PΔV e questo corrisponde al calore di reazione a p costante (qp). Nel caso fossimo in condizioni di volume costante allora il termine PΔV sarebbe uguale a 0. Quindi il calore scambiato (chiamato in questo caso calore scambiato a volume costante qv) corrisponde alla variazione di energia interna perchè tutto il calore di converte in un aumento di energia interna, che a sua volta si traduce in un aumento di T giusto? Ad un certo punto però il libro scrive:
qp=ΔH dove qp= calore di reazione a P costante
qv=ΔE dove qv= calore di reazione a V costante
La mia domanda è perchè c'è questa distinzione? Cioè il calore qv della seconda uguaglianza non è comunque una entalpia? Oppure prende il nome di entalpia solo nelle reazioni a P costante, che sono la maggior parte di quelle che avvengono in natura?
Spero di essere stato chiaro grazie in anticipo
