Dall'atomo energia pulita?
Probabilmente i tempi stanno per cambiare.

http://www.youtube.com/watch?v=u-Ru1eAym...re=related
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(2011-03-14, 23:47)Franc Ha scritto: Probabilmente i tempi stanno per cambiare.

Ho sentito troppe volte questo augurio... consumo settecento e ottengo dodicimila... solo il tempo è giudice imparziale delle scoperte, specialmente di questo tipo.

Tecnicamente non è stato spiegato nulla (volutamente), se non frasi generiche di nessun significato; hai qualche notizia concreta su questo avvenimento sulla quale basare il tuo termine "probabilmente"?




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A mio modesto parere la salvezza "energetica" dell'umanità non stà sul nostro pianeta, o almeno non quella a lungo termine per tutti... ma dobbiamo guardare oltre. Quando saremo in grado di spingerci senza grossi problemi e grosse spese verso altri pianeti colonizzabili, compresa la Luna come "base di lancio", allora saremo veramente ad una svolta epocale, non prima. Sentii tempo fa che un carico completo di un solo Shuttle della Nasa di He3 (elio 3, non so bene cosa sia in realtà) preso dalla Luna, potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico di tutti gli stati uniti per un anno... ora non so ma tra un centinaio di anni il gioco potrebbe valere la candela e potremmo scoprire altre di queste fonti di energia altrove. Se è vero che l'energia non sappiamo più dove prenderla, è vero anche che tra non molto sul nostro splendido pianeta saremo comunque troppi, dunque il problema vero e proprio è allargare i nostri orizzonti, sia in termini di spazio che conseguentemente di energia.

Questo è un mio personalissimo parere, che a molti farà sorridere, ma d'altronde fece sorridere anche l'idea che qualcuno potesse volare con delle macchine "alate" non molto tempo fa', ed invece ora è parte integrante della nostra cultura e della nostra economia.

Ciao a tutti! :-)
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(2011-03-15, 00:17)al-ham-bic Ha scritto: Ho sentito troppe volte questo augurio... consumo settecento e ottengo dodicimila... solo il tempo è giudice imparziale delle scoperte, specialmente di questo tipo.

Tecnicamente non è stato spiegato nulla (volutamente), se non frasi generiche di nessun significato; hai qualche notizia concreta su questo avvenimento sulla quale basare il tuo termine "probabilmente"?

Sai al-, di queste cose si parla ormai da più di un ventennio ed il fatto che tali ricerche siano da sempre snobbate, denigrate e tenute nel sottoscala dalla "Scienza ufficiale" è qualcosa di ancora più strano delle anomalie termiche riscontrate per la prima volta da Fleischmann e Pons nel 1989. Tutti conosciamo almeno un poco la Storia della Scienza e sappiamo che tipo di accoglienza è riservata dall'ambiente scientifico a tutto ciò che lede gli interessi delle grandi lobbies finanziarie. Eppure è noto che molti degli sviluppi più importanti della tecnologia e della teoria scientifica originano da applicazioni inizialmente non comprese appieno.
Accettare dei fatti solo se spiegabili alla luce di teorie già esistenti è oggettivamente limitante, perchè in tal modo si chiudono gli occhi verso ciò che ancora non è spiegato (come le trasmutazioni di alcuni elementi nelle celle elettrolitiche a bassa T) ed allora ci si ferma; insomma, ci si avvicina molto alla religione.
Non si sono fermati invece autorevoli scienziati come Y.Arata (premio Nobel e padre della "fusione calda"), il prof.Preparata e purtroppo pochi altri, i quali, riportano tutti un'evidente possibilità di ottenere surplus di energia da alcuni tipi di celle elettrolitiche adeguatamente catalizzate.

Il reattore messo a punto a Bologna segue sicuramente le stesse osteggiate metodiche ventennali già proposte, anche se i presentatori, al lavoro dal 1999, stanno ben attenti a non pronunciare il sacrilego termine "fusione fredda". Nel filmato (questo è lo spezzone n°2 dei 3 che ho visto su you-tube), si presenta un test molto semplice che sicuramente andrà verificato in ambiente più controllato e con misure più rigorose, ma sta il fatto che almeno in prima analisi il funzionamento dell'apparecchio pare assolutamente "non convenzionale".

Ora, pretendere un'adeguata spiegazione tecnica o teorica non è logicamente possibile (segreto industriale a parte) visto che i dati ottenuti sembrano già confutare l'unico modello teorico esistente per spiegare il funzionamento di queste celle Ni-H. Ma ciò, per adesso, è comunque di nessun interesse perchè l'attenzione va rivolta al tipo di misurazioni mostrate. Infatti la semplicità dei test eseguiti durante la presentazione avevano solo lo scopo di escludere che quella "scatola nera" operasse con una tecnologia già nota ed, a meno di credere che gli strumenti fossero truccati e gli esimi professori lì riuniti degli squallidi truffatori... cosa resta? Resta il fatto che non si tratta di propaganda stile "ottengo il 20.000% di efficienza con la combustione dell'H2 o di qualche altra sostanza chimica" perchè quelle misure (ad esempio la prova del peso di bombola e reattore), con ciò, sono assolutamente incompatibili ed è quindi proprio l'attuale teoria scientifica ad escludere tali magheggi.

Insomma, di letteratura scientifica al riguardo ce n'è ormai in abbondanza e chi giudica aprioristicamente come "favole" questo tipo di lavori, secondo me è poco informato. Un altro paio di maniche è credere, come dici tu al-, di ottenere immediati benefici da ciò che ancora merita studi approfonditi, però io mi sento di essere fiducioso.
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ale93, myttex, GabriChan
Grazie della risposta, scientificamente corretta come il solito.
Rimaniamo allora in fiduciosa attesa, sperando che i tempi non siano biblici, nel pro o nel contro... -_-
---
Il mio problema è, da semplice spettatore come tutti quelli che hanno visto il filmato attentamente:
- il marchingegno è semplice e piccolo (pur ammettendo una estrema complessità interna, ma vediamolo per ora come una black-box), l'energia in entrata la si misura in un attimo e idem quella in uscita; ALLORA, dove sta l'inghippo?
PERCHE' non è riproducibile in un tempo breve se è così miracoloso?
POI staremo a discutere, ora facciamolo e basta... poi lo miglioreremo.
Non è mancanza di fede, ma mi sembrano ragionamenti condivisibili.
Ripeto, tutto visto da fuori, senza conoscere nessun retroscena.
Ridimmi qualcosa se ti va, grazie.
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(2011-03-16, 22:19)al-ham-bic Ha scritto: Grazie della risposta, scientificamente corretta come il solito.
Rimaniamo allora in fiduciosa attesa, sperando che i tempi non siano biblici, nel pro o nel contro... -_-
---
Il mio problema è, da semplice spettatore come tutti quelli che hanno visto il filmato attentamente:
- il marchingegno è semplice e piccolo (pur ammettendo una estrema complessità interna, ma vediamolo per ora come una black-box), l'energia in entrata la si misura in un attimo e idem quella in uscita; ALLORA, dove sta l'inghippo?
PERCHE' non è riproducibile in un tempo breve se è così miracoloso?
POI staremo a discutere, ora facciamolo e basta... poi lo miglioreremo.
Non è mancanza di fede, ma mi sembrano ragionamenti condivisibili.
Ripeto, tutto visto da fuori, senza conoscere nessun retroscena.
Ridimmi qualcosa se ti va, grazie.

Eh, la tua visione è assolutamente condivisibile, ma la realtà sta nel fatto che per questi temi è sempre esistita solo la NON discussione, che praticamente era una censura. Lo strano comportamento ottenibile scaldando del Ni inzuppato d'H2 è noto dagli anni '30, però metterci mano seriamente significa investire risorse. In più, l'oscurantismo riservato a questa parte di Scienza dà a tale annuncio un'aura "magica", poco credibile e lo appesantisce con un'immediata richiesta di applicazione pratica, cosa che mai si è voluta davvero ottenere.

Nel Mondo questi tipi di studi sono stati immediatamente abbandonati, bollati come inutili e non sovvenzionati a seguito dello scandalo riversato su Fleischmann e Pons (che comunque non seguirono la strada del Ni, essa è tutta italiana). Ed anche se il costo di queste ricerche è relativamente molto basso, per portarle avanti c'è comunque bisogno di laboratori attrezzati e di gente qualificata a lavorarci, che va pagata. Più gente ci lavora, più velocemente si arriva a dei risultati; non a caso stiamo parlando di ricerche ventennali compiute da team molto piccoli, eseguiti in un clima di semiclandestinità.
L'essere riusciti ad ottenere (sembra) un surplus d'energia così elevato in laboratorio non significa aver sciolto tutti i nodi connessi all'uso a cui lo strumento sarà dedicato (scale-up? sistemi modulari?) e, sicuramente, l'aspetto commerciale e brevettuale non porterà ad un'affrettata diffusione di informazioni con così vasta ricaduta.

Per quel poco che so io, un problema tipico di questa tecnologia è sempre stato proprio la riproducibilità del fenomeno, ottenibile solo con un'adeguata sovrasaturazione del catalizzatore metallico con l'idrogeno perchè da essa dipende l'avvio della reazione nucleare. Nel filmato, sembra però che qualcuno, avendo assistito a più prove, si stupisca del fatto che questo sistema si accenda con ottima affidabilità, quindi dal mio punto di vista Focardi e Rossi dovrebbero essere davvero in dirittura d'arrivo.
Siccome però nessuno ha informazioni dettagliate (ed il filmato lo testimonia) è difficile fare ipotesi sul futuro della nuova macchina. Mi pare comunque d'aver letto che sia già in atto un tentativo di riproduzione in serie. Incrociamo le dita.

PS
So già che il tuo spirito da pratico impenitente troverà soddisfazione solo smontando quell'aggeggio, ma almeno dagli il tempo di costruirlo.
Nel frattempo è sempre piacevole discutere con te.

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Caro Franc, faccio mia la tua ultima frase ;-)

Per il resto, proprio come hai riassunto: speriamo in bene!

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Riepiloghiamo.

La reazione avviene in un tubo d'acciaio schermato esternamente da un involucro di Pb, al cui interno si trova della polvere di Ni ed una resistenza elettrica che ne innalza la temperatura. All'esterno dell'involucro passa il fluido da riscaldare, contenuto in un tubo coassiale ovviamente più grande. Oltre a Ni e H2, è data per certa la presenza di un altro non specificato elemento chimico fortemente catalizzante ed è stata esplicitamente ammessa la possibilità di ottenere risultati analoghi con metalli diversi dal Ni, scelto per la sua facile reperibilità ed il basso costo.

Affinchè sia possibile innescare la reazione, la T deve superare i 150°C, ed allora l'H2 iniettato nel tubo ad una decina di bar fa sì che la struttura metallica del Ni adsorba l'H2, catalizzando evidentemente una reazione nucleare che, non si capisce come, spinge il nucleo dell'H (1p+) dentro quello del Ni. Ciò comporta la trasmutazione degli atomi di Ni(59) in atomi di Cu e Zn (isotopi diversi), con rilascio di energia termica (differenza tra massa atomica della coppia Ni-H e quella dei prodotti finali) per un fattore 15 rispetto a quello necessario per riscaldare la resistenza, anche se tale fattore sembra sia volutamente tenuto basso per operare in assoluta sicurezza.

Dopo il funzionamento per lungo periordo, all'interno del reattore si rinvengono granuli di Ni fuso (Tfus.=1455°C; ma la T esterna all'apparecchio con ciò non è congruente) con variazioni sia isotopiche che di struttura cristallina rispetto al Ni "vergine", oltre alla comparsa di Cu e altri vari atomi più leggeri (S, Cl, K, Ca) non presenti inizialmente. Ciò fa presumere che oltre alla fusione Ni-H si possano realizzare pure dei fenomeni di fissione dei nuclei.

Pare che la macchina risulti estremamente affidabile, sia riguardo all'accensione della reazione sia nella condotta di marcia, perchè il sistema si autosostiene con consumo infinitesimale di Ni ed H2 nell'ordine dei picogrammi/kW prodotto. Anche spegnendo l'alimentazione di corrente, la macchina può continuare a lavorare al regime imposto per un lungo periodo di tempo (a riguardo non ho informazioni) senza emettere alcun tipo di radiazione rilevabile verso l'esterno.
L'apparecchio si presta facilmente ad essere utilizzato in maniera modulare, essendo possibile realizzare disposizioni serie-parallelo a seconda delle esigenze di innalzamento della T del vapore o del flusso termico prodotto a T costante, rispettivamente.

Il costo dell'apparecchio è sui 2000€/kW prodotto, circa un decimo rispetto a quello derivante da una centrale elettrica a petrolio, a fronte di nessun tipo di inquinamento chimico o radioattivo riscontrato durante il processo. Lo stesso ing.Rossi dichiara in un'intervista che investitori stranieri hanno cominciato la produzione in serie impegnandosi a non speculare sul prezzo, ma chiarendo che le prime applicazioni saranno esclusivamente industriali per motivi di sicurezza (serve personale qualificato per controllare il funzionamento della macchina) e quindi l'estensione ad uso civile avverrà solo dopo un ulteriore sviluppo tecnologico.
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al-ham-bic
Molto interessante!
Alla fine è un processo di fissione nucleare.O sbaglio?

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No, quello che avviene in quel reattore è principalmente la fusione di idrogeno in nuclei di nichel. Ricordo di aver letto che un risultato simile era stato ottenuto vincolando atomi di nichel in un amatrice (palladio) per poi sfruttare l'elevata capacità adsorbente della stessa matrice nei confronti di nuclei di idrogeno per vincere le forze coulompiane tra i nuclei.

Aimè tali disquisizioni sono state fortemente criticate dalla comunità scientifica. Rinomato è stato il tentativo avanzato dall'emerito professor Preparata, ora passato a miglior vita. A tal proposito pubblico qualche link che potrebbe risultare interessante:
http://www.box.net/embed/plnyisfsl7ybuq8.swf

http://www.youtube.com/watch?v=yINDe8OqG...re=related
http://www.youtube.com/watch?v=kt7j6ZjdL...re=related
http://www.youtube.com/watch?v=MIJRYkA60...re=related
http://www.box.net/embed/plnyisfsl7ybuq8.swf
http://www.youtube.com/watch?v=35T-gAvaK...re=related
http://www.youtube.com/watch?v=HgtPhinFt...re=related
«Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima» (Einstein)
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