1- io non mi travesto!
2- sono entrato svariate volte in negozi dove non mi si conosceva
3- al commesso non sto certo a dare spiegazioni, applico la ben nota dicotomia: me lo vende? due opzioni: SI .... NO. Se è SI, allora è fatta. Se è NO, si passa al piano B: "vorrei parlare con il titolare". Quasi sempre si ricade nell'opzione SI, nella variante "ma sa che potrebbe essere pericoloso?..." e io replico "secondo lei (emerito commesso...) ti vengo a chiedere una cosa e non so cosa sia, se sia pericolosa o meno, ecc. ecc.
"No, sa perchè...si sentono cose strane in giro...allora noi...".
La situazione si sblocca non appena metti mano al portafogli. Questo sì, è il vero problema: il costo delle materie prime!
Una volta ho avuto una discussione con un farmacista che non mi voleva consegnare una sostanza (atropina fiale)...è arrivato a dirmi che non l'aveva, poi che l'aveva, ma era scaduta...poi, quando gli ho ricordato che è suo obbligo di legge, averla, non scaduta e consegnarla su richiesta motivata,....si è ricordato di quella confezione di scorta che...
e ho avuto soddisfazione.
Volere è potere.
Per la cronaca racconto anche un fallimento:
sempre con un farmacista (è l'equivalente del carabbbiniere...) al quale chiesi del sublimato corrosivo e dello iodio in cristalli. Non ci fu storia. "Sono veleni, devono stare ben chiusi a chiave", mi disse tutto acceso in viso."..e ci vuole la ricetta!" aggiunse. Gli feci notare che il medico non prescrive veleni (solitamente) e che non ero esattamente digiuno di chimica...ma dopo un viraggio al paonazzo...sbottò in un'esclamazione di stizza e mi congedò scandendo bene le parole "neppure io sono digiuno, ho appena pranzato". Ah, ah, ah... Me ne andai desolato, convinto di aver dialogato con un idiota. Quatto o cinque mesi dopo...era sotto il mio microscopio: carcinoma polmonare a piccole cellule. Il suo veleno di libera vendita preferito era il tabacco!
Morale: i veleni peggiori non hanno il teschio tibiato stampato sopra...
E' vero però che per certe sostanze si registra una certa renitenza alla vendita, forse anche giustificabile. Non si può conoscere a priori cosa possa voler combinare un home-chemical...potrebbe essere un po' leggerino e fare qualche danno a se stesso o a terzi. C'è poi da dire che molti home-chemical sono giovani...imberbi...e magari ispirano poca fiducia nel vederli tutti sdruciti e sudici, con quelle loro capigliature scapigliate o bizzarre. L'abito fa il monaco, in questo caso, più che mai! E alcuni imberbi non si possono davvero guardare, specie se hanno l'elastico delle mutande all'altezza del capezzolo e il cavallo dei pantaloni a quella del malleolo tibiale...è un fatto di mal costume...
Occorre ispirare fiducia nel rivenditore, convincerlo della bontà dei tuoi intenti, ricordandogli l'art. 33, I comma della nostra Carta Costituzionale Repubblicana...magari si commuove e ...
Non ti venderà mai CS2, KCN, As2O3, sali di tallio, oleum, ...ma il resto sì...dai...
Non ho capito la questione della partita IVA...non ti basta lo scontrino fiscale? non credo che l'home chemical scarichi l'IVA da qualche parte...
*** Cercar di far bene e non di far molto. (A. L. Lavoisier) ***