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Per valutare il tenore in acido ascorbico (vitamina C) negli alimenti si può ricorrere a diversi metodi colorimetrici. Quello ufficiale fa uso del 2,6-diclorofenolindofenolo, ma mi sembra troppo complesso. Esiste una "simpatica" alternativa e molti di voi hanno i reattivi per poterla attuare, quindi ve la presento.
Metodo di Tauber
Reattivo di Tauber: si discioglie un grammo di solfato ferroso in 50 mL di acqua distillata e si addizionano 10 mL di acido ortofosforico sciropposo (va bene anche acido solforico 50%). Si scalda all'ebollizione e si ossida il ferro con permanganato di potassio in soluzione all'1%, fino a colorazione rosa persistente.
Si raffredda e di aggiunge cautamente una soluzione di sodio idrossido al 20% fino a aquando appare una leggera torbidità. Con alcune gocce di acido solforico al 10% si chiarifica (eviatre un eccesso di acido). Quindi si porta a 100 mL con acqua distillata, e si filtra su carta. Al filtrato si addizionano 0,5 g di ferricianuro di potassio (rosso) discilti in 100 mL di acqua distillata. Il reattivo (circa 200 mL) si presenta di colore giallo, stabile per anni (oltre 10), se conservato ben chiuso e in vetro bruno.
Un viraggio del reattivo indica la sua alterazione.
Questo reattivo, unito anaparti con una soluzione contenente acido ascorbico, vira rapidamente da giallo a verde a blu, a seconda del tenore in vitamina C.
Interferiscono alcuni cationi (rame) e i riducenti forti, capaci di ridurre il ferro (III) a ferro (II).
Il colore della reazione è determinato dalla formazione di azzurro di Turnull KFe[Fe(CN)6].
La reazione svela, in assenza di interferenti, tenori di acido ascorbico di pochi microgrammi.
*** Cercar di far bene e non di far molto. (A. L. Lavoisier) ***
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io l'ho fatta!!! Appena posso (=24/8) posto le foto
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2009-08-16, 11:33 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2009-08-16, 11:34 da Dott.MorenoZolghetti.) Beh, se vuoi provare il Tauber...considerato il quantitativo modico di materiale (di cui non hai modo di avere...) ti posso fare un offertona!
Rusty, giusto perchè sei tu!
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uhmmm ora che ricordo bene io l'ho fatta MOLTO ma MOLTO diversa con reattivi di uso molto comune. Mi sembra di aver usato... uhmm.. della tintura di iodio.
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2012-01-30, 19:27 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2012-01-30, 19:27 da Danny1212.) Il metodo a cui si riferisce myttex è il seguente:
Materiale:
-2 provette grandi;
-1 portaprovette;
-1 pipetta graduata con relativa pompa;
-1 becker da 250 mL;
-1 becker da 50 mL
Reagenti:
-Comune tintura di iodio commerciale;
-Amido (personalmente ho utilizzato un amido di mais commerciale commestibile, la maizena);
-Liquido in esame.
Procedura:
A) Nel becker da 250 mL si miscelano 100 mL di acqua calda con 200-250 mg di amido.
B) Nel becker da 50 mL si aggiungono 3-4 gocce di tintura di iodio a 10 mL di acqua.
1) Nelle 2 provette si inseriscono 5 mL della soluzione A e qualche goccia di soluzione B, la soluzione assume colorazione blu-violetta.
2) A questo punto si può aggiungere una leggera quantita del liquido in esame in una delle 2 provette, se la colorazione passa dal blu-violetto al bianco chiaro torbido, il liquido in questione contiene dell'acido ascorbico.
Spero di essere stato abbastanza chiaro
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Molto bene, Moreno.
Grazie per aver postato un metodo che unisce semplicità e una piuttosto facile reperibilità dei reagenti.
Non per smorzare gli entusiasmi, ma vi sono alcune controindicazioni.
Le interferenze, per esempio, sono numerose, specie se si analizzano materie vegetali.
Il rischio è di ottenere dei falsi positivi. Bisognerebbe procedere con una preliminare purificazione.
Il metodo che conoscevo è alquanto differente. Si lavora in soluzione acida e il reagente è composto da due soluzioni distinte, forse per una maggiore stabilità. La reazione di ossidazione dello ione ferricianuro si fa avvenire a 40 °C e dura alcuni minuti. Poi si aggiunge il sale di ferro trivalente per avere la nota colorazione. E' possibile perfino effettuare una misura determinazione quantitativa per via fotometrica, ma in tal caso è bene stabilizzare il blu di Prussia con una soluzione di gomma vegetale altrimenti questo coagula rapidamente.
La reazione, come ha giustamente evidenziato, è molto sensibile.
Dai miei dati pare si possano misurare ancora 0,01 mg per g di campione vegetale.
saluti
Mario
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vi posto la mia esperienza di titolazione per la determinazione dell'acido ascorbico. Non è troppo fattibile tra le mura domestiche, ovviamente a meno che non si posseggano i vari reagenti. Allora:
-si prelevano 50 cm^3 di una soluzione a concentrazione non nota di acido ascorbico.
-alla soluzione vanno aggiunti nell'ordine 2g di KI, 20 cm^3 di H2SO4 1:5 e 50 cm^3 di una soluzione di KIO3 0,01M.
-la soluzione assume colorazione rosso scura.
-mantenendo sotto agitazione si titola con una soluzione di tiosolfato di sodio 0,1M.
-si termina la titolazione quando la soluzione assume colorazione gialla, un giallo MOLTO pallido.
-a questo punto si aggiungono poche gocce di salda d'amido e si titola nuovamente con tiosolfato fino a scomparsa della colorazione scura ad ottenere una soluzione limpida.
Ho postato questa metodologia perché è un interessante esempio di retrotitolazione in cui si sfruttano reazioni redox.
Spero di essere stato chiaro!
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2012-02-10, 11:44 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2012-02-10, 11:46 da NaClO3.) Semplicissima iodi-iodometria titolazione, fattibile, basta avere tiosolfato a titolo noto e KIO3 idem.
Può essere semplificata benissimo retrotitolando direttamente con iodio e successivamente con tiosolfato.
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Esattamente. In realtà ci è stata presentata in questa maniera a scopi didattici, e quindi è stato scelto il metodo più arzigogolato per così dire.