Esatto Luigi
La situazione tipica era quella di capire se, al termine delle misure, lo studente aveva sbagliato il procedimento da seguire o i calcoli.
Quindi il dialogo era:
Luisa - Rifai i calcoli
Stud. - Uffa, sono giusti...
Prendo la calcolatrice, e li rifaccio io: i calcoli sono sbagliati, lo studente si convince e rifà.
Mentre rifà il procedimento lo osservo, e non è sempre semplice in una classe di 25 osservarli uno ad uno.
Mi accorgo che prima delle pesate non sempre si ricorda di asciugare il recipiente all'esterno, ma io, carogna, lo lascio fare.
Finisce tutte le misure, rifà i calcoli con la nuova serie di dati e mi presenta una precisione ed una accuratezza assurde.
Lo guardo storto, lui mi guarda storto e si arrabbia.
Controllo i calcoli, questa volta sono giusti, e dice «Ecco prof vede, è colpa della pipetta!!!»
«Bene, vediamo, rifai tutto con me di fianco e vediamo» dico io.
L'odio comincia a salire in modo esponenziale...
Lo osservo mentre rifà le misure per la terza volta e lo correggo ogni volta che commette un errore di procedura.
Rifà i calcoli per la terza volta e finalmente trova una precisione e un'accuratezza compatibili con quella dichiarata.
Lo studente ora è soddisfatto, intanto però mi ha giurato mille accidenti.
Nel frattempo nei hai altri 24 intorno che chiedono ognuno una cosa diversa e non riesco a rispondere a tutti.
La settimana dopo, di solito, vedo quello stesso studente fare una titolazione con una buretta tutta bagnata all'esterno... è durata poco... gli darei volentieri un "coppino" sul collo, se non fosse che poi arriva la mamma a dire che ho trattato male il suo bambino.