
Si tratta di una sintesi facile facile, classica condensazione aldolica incrociata. Il prodotto finale è di fatto un analogo del dibenzalacetone, la cui sintesi, postata da Al, è una delle prime in questa sezione del forum.
Però in questo caso, come vedremo, il prodotto finale ha una piccola ma precisa funzione, che (forse) ci permetterà di non considerarlo poi tanto inutile..
Reagenti:
-Cinnamaldeide (distillata di recente se ha molti anni)
-Acetone a grado reagente
-Sodio idrossido
-Etanolo 95%
-Etilacetato
Procedura:
In un pallone da 250mL si versano 50mL di acqua distillata, 40mL di etanolo 95% e 5g di NaOH. Si pone il tutto su agitatore e si prepara a parte una soluzione di 1,84mL (0,025 mol, 1,45g) di acetone in 6,3mL di cinnamaldeide (0,05 mol, 6,6g):
Si procede dunque con l'aggiunta della miscela aldeide-chetone alla soluzione idroalcolica di NaOH. Inizialmente si nota una leggera colorazione gialla, che subito dopo l'aggiunta si fa evidente e torbida:
Si lascia agitare per un'ora a temperatura ambiente. A reazione terminata, il contenuto del pallone avrà questo aspetto:
Il solido precipitato viene filtrato su buchner, lavato con molta acqua distillata fino a che il filtrato non è più minimamente alcalino e lasciato asciugare a pompa attiva per qualche minuto:
Il prodotto va ricristallizzato da 100mL di una miscela in anaparti di etanolo : etilacetato bollente. Si lascia raffreddare lentamente la soluzione e infine si pone in bagno a ghiaccio per far precipitare tutti i cristalli. Dopo la filtrazione si asciuga all'aria:
Osservazioni:
La resa, eccezionalmente alta in prodotto ricristallizzato, è stata di 5,33g (74,5% della teorica sulla base dell'acetone).
Si presenta come sottilissimi aghetti di color giallo intenso, dal lievissimo odore di cinnamaldeide.
Come anticipavo, si tratta di un prodotto che ha almeno un utilizzo ben preciso: è usato come indicatore di acidi alogenidrici in solventi organici (alcoli esclusi).
Per verificare questa sua proprietà, ne ho sciolta una punta di spatola in 5mL di acido acetico glaciale e ho poi diviso la soluzione nei due vetrini da orologio in foto. In quello a destra ho aggiunto una goccia di HBr al 33% in acido acetico:
Data la colorazione così intensa, direi che si tratta di un test abbastanza sensibile. A concentrazioni ancor più elevate di acido alogenidrico, si ha ulteriore viraggio dal rosso al violetto. Aggiungendo tre o quattro gocce d'acqua, il liquido diventa immediatamente giallo molto chiaro e torbido.
Fonti:
In rete si trovano parecchi articoli e PDF, soprattutto didattici, che parlano della sintesi e della classificazione del prodotto. Anche il semplice adattamento delle procedure per il dibenzalacetone risulta efficace. In particolare, io ho fatto riferimento alla procedura riportata al punto 2. delle Note al seguente link:
Organic Syntheses, Coll. Vol. 7, p.59 (1990); Vol. 62, p.140 (1984).
Sul sito della Sigma Aldrich, invece, vengono forniti ulteriori dati e caratteristiche sulla molecola, nonchè un accenno bibliografico al suo utilizzo come indicatore.
Però in questo caso, come vedremo, il prodotto finale ha una piccola ma precisa funzione, che (forse) ci permetterà di non considerarlo poi tanto inutile..

Reagenti:
-Cinnamaldeide (distillata di recente se ha molti anni)
-Acetone a grado reagente
-Sodio idrossido
-Etanolo 95%
-Etilacetato
Procedura:
In un pallone da 250mL si versano 50mL di acqua distillata, 40mL di etanolo 95% e 5g di NaOH. Si pone il tutto su agitatore e si prepara a parte una soluzione di 1,84mL (0,025 mol, 1,45g) di acetone in 6,3mL di cinnamaldeide (0,05 mol, 6,6g):
Si procede dunque con l'aggiunta della miscela aldeide-chetone alla soluzione idroalcolica di NaOH. Inizialmente si nota una leggera colorazione gialla, che subito dopo l'aggiunta si fa evidente e torbida:
Si lascia agitare per un'ora a temperatura ambiente. A reazione terminata, il contenuto del pallone avrà questo aspetto:
Il solido precipitato viene filtrato su buchner, lavato con molta acqua distillata fino a che il filtrato non è più minimamente alcalino e lasciato asciugare a pompa attiva per qualche minuto:
Il prodotto va ricristallizzato da 100mL di una miscela in anaparti di etanolo : etilacetato bollente. Si lascia raffreddare lentamente la soluzione e infine si pone in bagno a ghiaccio per far precipitare tutti i cristalli. Dopo la filtrazione si asciuga all'aria:
Osservazioni:
La resa, eccezionalmente alta in prodotto ricristallizzato, è stata di 5,33g (74,5% della teorica sulla base dell'acetone).
Si presenta come sottilissimi aghetti di color giallo intenso, dal lievissimo odore di cinnamaldeide.
Come anticipavo, si tratta di un prodotto che ha almeno un utilizzo ben preciso: è usato come indicatore di acidi alogenidrici in solventi organici (alcoli esclusi).
Per verificare questa sua proprietà, ne ho sciolta una punta di spatola in 5mL di acido acetico glaciale e ho poi diviso la soluzione nei due vetrini da orologio in foto. In quello a destra ho aggiunto una goccia di HBr al 33% in acido acetico:
Data la colorazione così intensa, direi che si tratta di un test abbastanza sensibile. A concentrazioni ancor più elevate di acido alogenidrico, si ha ulteriore viraggio dal rosso al violetto. Aggiungendo tre o quattro gocce d'acqua, il liquido diventa immediatamente giallo molto chiaro e torbido.
![[Immagine: 13877922.bmp]](http://www.chemical-reagent.com/uploadfile/201009/30/13877922.bmp)
Fonti:
In rete si trovano parecchi articoli e PDF, soprattutto didattici, che parlano della sintesi e della classificazione del prodotto. Anche il semplice adattamento delle procedure per il dibenzalacetone risulta efficace. In particolare, io ho fatto riferimento alla procedura riportata al punto 2. delle Note al seguente link:
Organic Syntheses, Coll. Vol. 7, p.59 (1990); Vol. 62, p.140 (1984).
Sul sito della Sigma Aldrich, invece, vengono forniti ulteriori dati e caratteristiche sulla molecola, nonchè un accenno bibliografico al suo utilizzo come indicatore.