Dilemma of University

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ChimiCapa

2010-04-15 19:12

Salve a tutti, è da tanto (troppo) tempo che non entro in questo forum (colpa dell'ultimo anno di scuola decisamente e da altre disattenzioni :-D). ma la passione per la chimica è rimasta intatta (per quel che mi ricordo: questi programmi del liceo scientifico dove in 5° non si fa un briciolo di chimica o bio sono alquanto deleteri alle mie conoscenze).

Tanto che per l'anno prossimo la scelta universitaria mi pare Quasi ovvia. Ovviamente Quasi perchè in realtà non lo è, Così nacque un interminabile indecisione tra Chimica e CTF. mi spiego: la cosa che per ora mi appassiona di più è la chimica applicata ai problemi biologici (biochimica?), quindi la chimica farmaceutica mi pareva a me (si lo so non si può dire) più che adatta (non fosse altro per non finire a lavorare in una qualsiasi industria a sintetizzare plastiche o altre cose futili >_>). insomma mi sembrava di fare una cosa molto utile (i miei genitori sono medici, l'aria che si respira è quella) e che mi piacesse. Anche se chiaramente la preparazione non sarebbe la stessa che se frequentassi il Corso di chimica (pura). Si può fare chimica e poi un indirizzo tipo biochimico che mi porti comunque almeno in parte nella biologia, magari progettare farmaci?? Lo so che è tutto un grande segone mentale, ma avendo a disposizione un grande equipe di chimici on line :-) perchè non chiedere consiglio??

Grazie ancora e scusate per la prolissezza asd

chimico05

2010-05-01 14:12

In italia, la situazione del farmaceutico è tutt'altro che rosea. A febbraio, GlaxoSmithKline ha chiuso il suo centro di ricerca a Verona mandando a casa 700 dipendenti, di cui circa 400 ricercatori. L'impianto Wyeth di Catania, ora acquisito da Pfizer, pare si avvii allo stesso destino. Esiste Procter&Gamble a Roma, e credo nient'altro (al momento nn mi vengono in mente altre multinazionali presenti in italia). Prima di indirizzarti su una cosa tanto specialistica come il settore farmaceutico, guardati bene intorno perchè rischi di prendere un laurea con zero sbocchi sul mercato italiano, una laurea non "spendibile" nella nostra bella e inutile terra. Come disse un utente di un altro forum:

La nostra economia ha come punta tecnologica le caciotte e le mutande e stiamo perdendo qualsiasi cosa che sia minimamente più complessa,

Se invece hai già in mente di laurearti, di prendere armi e bagagli e trasferirti all'estero, allora buona fortuna! Farai la scelta migliore che un laureato in discipline scientifiche possa fare oggi.

I seguenti utenti ringraziano chimico05 per questo messaggio: myttex

Dott.MorenoZolghetti

2010-05-02 11:19

Si fa ricerca in molti settori, non soltanto nell'ambito della caciotte e delle mutande, in questa nostra ricca e fiorente terra (che sia bella è abbastanza scontato). Il dramma vostro e di molti altri come voi è da vedere in un' altra ottica: date per scontato che usciti dall'università vi si stenda un tappeto rosso (possibilmente intracciato a mano in Persia) e vi si dica: avanti dottore, venga qui a pregiarci della sua freschissima cultura! E voi, lasciato il morbido sedile della Mercedes del babbo, prima di dire "Ok, arrivo", molto lentamente formulate la fatidica domanda: "quanto mi dai al mese?"

Per tutti quelli che desiderano ricevere una remunerazione superiore al reddito mensile di un metalmeccanico dico questo: andate a quel Paese!

Magari oltre oceano, dove vi daranno 3000-4000 dollari/mese come ricercatori, offrendovi anche vitto e alloggio. Andate e trasferite anche i vostri cervelli (di cui non sapremmo cosa fare). Noi che restiamo, a lavorare qui per far avanzare il processo tecnologico e la società italiana, noi che ci accontentiamo di vivere e non di lucrare, noi che dobbiamo giocoforza sorbirci le vostre stupidissime pretese (tutti i neodottori assunti dall'università come ricercatori), noi continueremo a magiarci le nostre ottime caciotte e a riempire con i nostri TESTICOLI le nostre care mutande.

Max Fritz

2010-05-02 11:28

In effetti anch'io, come prospettiva, ho messo in conto di portare a casa il pane, di fare un lavoro dignitoso, e di lavorare nella mia terra e combattere per una causa che ritengo giusta. E' una considerazione un po' codarda quella di fare i "disertori", abbandonare la patria per farne arricchire un'altra, lasciando al luogo natale della gente che si considera ignorante, dato che non vuole solo e necessariamente sguazzare nel denaro.

D'altro canto chi sta qui, a parer mio, non deve proprio chinar la testa e lavorare sommessamente, ma anche rivendicare un certo riconoscimento al proprio lavoro, che sia esso intellettuale o fisico, che contribuisce in modi diversi ad arricchire e sostenere la Nazione.

(Scusate se il finale può sembrare un discorso di Napolitano... asd)

Dott.MorenoZolghetti

2010-05-02 11:40

Certo, non siamo dei somari. La testa la si deve tenere ben alta. E' altra cosa però mostrare pretese inqualificabili. Se si deve fare "casino" allora meglio cominciare dallo stipendio di politici e pubblici amministratori, calciatori e sportivi di lusso, amministratori delegati truffaldini e fallimentari, medici e dentisti ladri e speculatori sulla salute della gente, ecc. ecc. Cominciamo a ridurre lo stipendio a questi "usurai della società bene", a questi fannulloni incardinati nello Stato e nelle sua pertinenze e molte delle cose che non vanno ora, andranno meglio poi.

In seconda battuta: togliamo dalle carceri i ladri di galline e mettiamo dentro quelli che rubano i denari pubblici, a partire dagli evasori fiscali (politici, cantanti morti o viventi, motociclisti dottori e non, capitani d'industria e cavalieri del lavoro), dopo averli gentilmente invitati a restituire il maltolto con gli interessi maturati.

Per ultimo applichiamo le stesse regole dell'economia equa e solidale sulle banche: se l'usura è un reato per il cittadino, che lo sia anche per gli istituti di credito!

Il Paese ne trarrebbe grandi benefici, al posto di continuare a "pisciarsi sulle scarpe rotte".

chimico05

2010-05-02 13:51

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Si fa ricerca in molti settori, non soltanto nell'ambito della caciotte e delle mutande, in questa nostra ricca e fiorente terra (che sia bella è abbastanza scontato). Il dramma vostro e di molti altri come voi è da vedere in un' altra ottica: date per scontato che usciti dall'università vi si stenda un tappeto rosso (possibilmente intracciato a mano in Persia) e vi si dica: avanti dottore, venga qui a pregiarci della sua freschissima cultura! E voi, lasciato il morbido sedile della Mercedes del babbo, prima di dire "Ok, arrivo", molto lentamente formulate la fatidica domanda: "quanto mi dai al mese?"

Per tutti quelli che desiderano ricevere una remunerazione superiore al reddito mensile di un metalmeccanico dico questo: andate a quel Paese!

Magari oltre oceano, dove vi daranno 3000-4000 dollari/mese come ricercatori, offrendovi anche vitto e alloggio. Andate e trasferite anche i vostri cervelli (di cui non sapremmo cosa fare). Noi che restiamo, a lavorare qui per far avanzare il processo tecnologico e la società italiana, noi che ci accontentiamo di vivere e non di lucrare, noi che dobbiamo giocoforza sorbirci le vostre stupidissime pretese (tutti i neodottori assunti dall'università come ricercatori), noi continueremo a magiarci le nostre ottime caciotte e a riempire con i nostri TESTICOLI le nostre care mutande.

Il tuo post è al limite del flame...le nostre STUPIDISSIME PRETESE?!! i nostri cervelli DI CUI NON SAPRESTE COSA FARE?! Ma stai scherzando!??

Io non ho assolutamente parlato di stipendi, di mercedes o di tappeti rossi. Ho solo dato un consiglio, visto che sono del settore, ad una persona con qualche anno in meno di me che vorrebbe compiere lo stesso passo.

Qua si parlava di sbocchi lavorativi, non di "quanto mi paghi".

Se poi vogliamo prendere la voce relativa al trattamento economico, ti accontento.

Nessuno pretende niente. Pretendiamo solo di vedere riconosciuta un minimo la nostra professionalità.

O ti sembra normale, visto che parlavi di ricercatori universitari, guadagnare 2400€/anno per lavorare 8h al giorno, 5 gg la settimana? In 1 anno, mi dovrei accontentare di guadagnare quel che la gente comune guadagna in 2 mesi? Se permetti, io non ci sto, e cerco qualcosa di meglio altrove.


Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Certo, non siamo dei somari. La testa la si deve tenere ben alta. E' altra cosa però mostrare pretese inqualificabili.

Non so tu quando daresti a un laureato col massimo dei voti, 3 anni di esperienza e una buona conoscenza dell'inglese....700€? Lo stesso che prende un diplomato che lavora in un call center? Lo stesso stipendio di un pizzaiolo?

Ma fammi il piacere! E' proprio per questa becera mentalità provinciale che la nostra Italia fa così schifo.

Mi sembra di sentire il classico industrialotto con la terza media che non becca un congiuntivo neanche a piangere e che tiene i dipendenti a stipendi da fame, perchè il dipendente per l'azienda è SOLO un costo, non una risorsa, quindi meno lo paghi e meglio è.

Ma quanti anni hai e cosa fai nella vita? Perchè non hai afferrato assolutamente il concetto, tantomeno il riferimento alle caciotte e le mutande. Lo sai che i settori che tirano forte l'economia italiana sono il tessile e l'alimentare, non certo la chimica, il farmaceutico e l'industriale in generale?!

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Rusty

2010-05-02 14:06

Poveri noi... *Tsk, tsk*

A furia di sentire sti discorsi mi sta passando la voglia di accendere il pc *Si guarda intorno*

chimico05

2010-05-02 14:14

I miei toni possono sembrare un pò accesi, ma sentirmi dare della persona pretenziosa è ridicolo. Non solo a me, ma in generale alla categoria dei laureati. In Italia, in particolare al Sud, è diffusissima la pratica dello schiavismo: prendi un tizio, lo metti a lavorare senza pagarlo e poi, dopo 6 mesi, gli dai un tozzo di pane raffermo come stipendio. Leggere certe frasi mi fa girare i coyotes, come se essere assunti con un regolare contratto (e non in nero) a uno stipendio di 1000-1200€/mese, equivalesse a pretendere la luna. Non so se il Dott. Zolghetti sia davvero dottore in qualcosa, quindi laureato, ma ne dubito...perchè se avesse un titolo di studio sarebbe un masochista a svendersi per due lire. Mi piace pensare che egli non abbia la benchè minima di cosa stia parlando. Mi sforzerò di ignorare ulteriori baggianate-provocazioni.

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Rusty

2010-05-02 14:25

chimico05 ha scritto:

I miei toni possono sembrare un pò accesi, ma sentirmi dare della persona pretenziosa è ridicolo. Non solo a me, ma in generale alla categoria dei laureati. In Italia, in particolare al Sud, è diffusissima la pratica dello schiavismo: prendi un tizio, lo metti a lavorare senza pagarlo e poi, dopo 6 mesi, gli dai un tozzo di pane raffermo come stipendio. Leggere certe frasi mi fa girare i coyotes, come se essere assunti con un regolare contratto (e non in nero) a uno stipendio di 1000-1200€/mese, equivalesse a pretendere la luna.

Non dirlo a me che per finire gli esami faccio fatica a trovare un lavoro da cameriere o lavapiatti, a 400 euro al mese, io che mi sto laureando in ingegneria elettronica corso specialistico. Il fatto è che se mi guardo attorno vedo molti ma moltissimi laureati che non sanno nemmeno come hanno fatto, e che anzi sbeffeggiano chi si mette seriamente a studiare, perchè basta copiare, sostituirsi gli esami che non garbano, frodare e leccare qua e là, copiare la tesi, ripetere a memoria... ecc... ti sto parlando di 110/110 e lode laureati in corso, ma una cosa impressionante del tipo che c'è la facoltà di scienze politiche (per dirne una) che sforna il 90% degli iscritti con il massimo dei voti.... ora io posso capire benissimo quanta validità abbia tutta questa buffonata, e se fossi un datore di lavoro mi guarderei bene dall'assumere un perditempo presuntuoso, ma piuttosto lo metterei in prova per 3-6 mesi, pagato al minimo, se mi accorgo che vale, SENZA NEMMENO GUARDARE IL VOTO DI LAUREA, CHE ORMAI HA VALIDITà ZERO, allora lo prendo. Stop. L'Italia è governata o comunque fa sedere nei posti che contano, spesso ma non sempre, gentaglia del genere, ossia supervotati laureati ma con intelligenza pari ad una ameba ubriaca, di questo dobbiamo parlare, SU QUALE BASE giudichiamo idoneo un ragazzo ad un certo lavoro e ad una certa remunerazione? in base al VOTO? in base a CHI gli ha dato quel voto, quando e PERCHE' ? in base all'età? ditemi voi... p.s. per la cronaca Zolghetti è un medico, avrà i suoi torti e le sue ragioni ma non è un idiota che parla a braccio, fidati.

chimico05

2010-05-02 14:34

Rusty ha scritto:

ora io posso capire benissimo quanta validità abbia tutta questa buffonata, e se fossi un datore di lavoro mi guarderei bene dall'assumere un perditempo presuntuoso, ma piuttosto lo metterei in prova per 3-6 mesi, pagato al minimo, se mi accorgo che vale, SENZA NEMMENO GUARDARE IL VOTO DI LAUREA, CHE ORMAI HA VALIDITà ZERO, allora lo prendo. Stop. L'Italia è governata o comunque fa sedere nei posti che contano, spesso ma non sempre, gentaglia del genere, ossia supervotati laureati ma con intelligenza pari ad una ameba ubriaca, di questo dobbiamo parlare, SU QUALE BASE giudichiamo idoneo un ragazzo ad un certo lavoro e ad una certa remunerazione? in base al VOTO? in base a CHI gli ha dato quel voto, quando e PERCHE' ? in base all'età? ditemi voi...

E' per questo che esistono i contratti a tempo determinato, i contratti di formazione e lavoro, gli stage. L'azienda ti offre una chance, investe su di te, ti forma, ti da la possibilità di imparare, e se dimostri che vali, ti assume a tempo indeterminato. Che spesso i voti alti non corrispondano alla capacità di far qualcosa in concreto è verissimo, ma se tutti cercano "Laureato con 3-5 anni di esperienza" e nessuno è disposto a investire in un giovane laureato con voglia di imparare e mettersi in gioco, questa benedetta esperienza quando devi farla? Ti riporto cosa scrive un mio conterraneo, ingegnere come te:

Ma la cosa + allucinante è che si continua a parlare di una Etna Valley quando le società di Hi-Tech sono veramente vergognose… nessuna mi fraintenda esiste qualche azienda veramente seria, ma sono solo mosche bianche e cmq completamente insufficienti per la mole di lavoratori che vanno a costituire un mercato del lavoro siciliano totalmente a favore delle società che possono mantenere lavoratori con contratti a progetto e a tempo determinato vergognosi. Ma sapete cosa è la cosa che mi fa + ridere: guardare gli annunci di lavoro di queste aziende … che cercano persone con competenze veramente pazzesche e poi offrono 700 800 euro al mese …. Ma è ridicolo! Ma dove si pensa di arrivare con questa mentalità. E le nuove leve ? beh per loro è veramente difficile, quasi nessuna azienda è disposta a rischiare su di loro a spendere soldi su di loro a meno che in prima persona si è disposti a rinunciare a parte dello stipendio. Io ne so qualcosa che ho rinunciato a percepirlo per un paio di mesi pur di essere formato !!! E poi quando finisce il progetto … calci in cu…. E le aziende anche se hai già un’esperienza? se ne fregano se non matchi con quello che a loro serve. Come se un laureato non fosse in grado di imparare …. Per esempio io non andavo bene per azienducole siciliane … eppure sono andato bene per entrare con contratto Nazionale in un’azienda dell’alta Italia a lavorare per un progetto di Hp… si vede che in qualcosa valgo! Quindi la Sicilia è messa veramente male ! ma non perché abbia perso me che non sono nessuno e l’ultimo tra gli ultimi… ma perché le aziende nella loro incapacità perdono KnowHow e laureati (ne ho visto tantissimi qui). MA DOVE SI PENSA DI ARRIVARE CON QUESTA MENTALITA’?

E qua mi riallaccio al discorso di cercare altrove....inutile ostinarsi a voler lavorare laddove non si è desiderati/apprezzati. Meglio cercare al Nord o all'estero.

Rusty

2010-05-02 14:44

Verissimo, ma stiamo parlando di realtà tragiche, io della Sardegna, te della Sicilia... Al nord, il famigerato nord, le cose girano un attimino meglio, non tanto perchè pagano meglio (che poi non è neanche vero), ma perchè CI SONO le aziende, quindi più opportunità lavorative, specialmente nel campo scientifico... figuriamoci oltralpe o oltre oceano. Insomma per un isolano come me ci vuole poco per migliorare la situazione, prendere la nave o l'aereo, altrimenti ti accontenti oppure ci pensavi prima di studiare per diventare ingegnere in un posto dove non sono pronti ad accettare un Ing. Elettronico... insomma, è inutile diventare professore di lettere in mezzo alla giungla, o ti metti l'anima in pace fin da subito sapendo che ti dovrai spostare, oppure stai assieme agli indigeni e, laureato o no, aiuti gli altri a zappare e a tagliare liane.

chimico05

2010-05-02 14:53

Rusty ha scritto:

Verissimo, ma stiamo parlando di realtà tragiche, io della Sardegna, te della Sicilia... Al nord, il famigerato nord, le cose girano un attimino meglio, non tanto perchè pagano meglio (che poi non è neanche vero), ma perchè CI SONO le aziende, quindi più opportunità lavorative, specialmente nel campo scientifico... figuriamoci oltralpe o oltre oceano. Insomma per un isolano come me ci vuole poco per migliorare la situazione, prendere la nave o l'aereo, altrimenti ti accontenti oppure ci pensavi prima di studiare per diventare ingegnere in un posto dove non sono pronti ad accettare un Ing. Elettronico... insomma, è inutile diventare professore di lettere in mezzo alla giungla, o ti metti l'anima in pace fin da subito sapendo che ti dovrai spostare, oppure stai assieme agli indigeni e, laureato o no, aiuti gli altri a zappare e a tagliare liane.

E che ho detto io nel primo post? Il nostro amico chiedeva un consiglio: faccio bene a scegliere biotecnologie o CTF? La risposta che ho dato è stata molto semplice: dipende....dipende da quali sono i tuoi progetti. Gli sbocchi in Italia sono tutti al Nord e si contano sulle dita di una mano (Pfizer, P&G, Bausch&Lombe, Johnson e Johnson e poco altro..), quindi abbi ben chiaro in testa cosa fare quando arriverà il giorno in cui conquisterai il famoso pezzo di carta. Io gli consiglierei proprio chimica o chimica industriale, che offrono sbocchi anche in: - aziende alimentari - aziende petrolchimiche - aziende di produzione vernici, colle, isolanti - laboratori di analisi e di ricerca oltre che nel settore farmaceutico. Già chimica e chimica industriale sono molto specialistiche come lauree, figuriamoci CTF o Biotecnologie. Col CTF credo ci si settorializzi troppo, escludendosi da molte strade. In ogni caso, le lauree piu ricercate restano le solite: Economia e Commercio ed Ingegneria, nelle sue tante declinazioni (gestionale, informatica, elettronica, meccanica). Tutte le aziende, da quella che produce tovaglioli di carta a quella che fa freni a disco carboceramici, necessitano di esperti di marketing, di vendite, e di ingegneri.

Beefcotto87

2010-05-02 18:18

Molto bella la discussione, ma abbassiamo un po' i toni per piacere...

Dott.MorenoZolghetti

2010-05-02 21:09

Certamente. Obbedisco! :-D

Per il nuovo arrivato il mio più sincero benvenuto: 20 mg/die di isacene.

Rusty

2010-05-03 09:31

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Certamente. Obbedisco! :-D

Per il nuovo arrivato il mio più sincero benvenuto: 20 mg/die di isacene.

Ma che è na purga?! asd asd asd

Dott.MorenoZolghetti

2010-05-03 17:55

Rusty ha scritto:

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Certamente. Obbedisco! :-D

Per il nuovo arrivato il mio più sincero benvenuto: 20 mg/die di isacene.

Ma che è na purga?! asd asd asd

Aiuta a rilassarsi, presa la sera prima di coricarsi, per un mesetto...asd

ChimiCapa

2010-05-03 18:59

Mi dispiace di aver provocato questa furiosa bagarre a proposito di un dubbio di un quasi 18enne. Purtroppo queste cose le ho già sentite da tante bocche e credetemi non è per niente simpatico sapere che per fare nella vita quello che ti piace sei costretto a lavorare con stipendi da fame o a scappare oltralpe. Sinceramente non so se mi piacerebbe molto l'idea della fuga del mio cervello (chiamiamolo così :-D) ma se necessario... Per ora mi interessa di meno lo sbocco lavorativo, se studierò ciò che mi piace con impegno perchè non dovrei riuscire a lavorare in maniera decente? Ok forse sono troppo idealista. Il dubbio comunque, a parte il discorso lavorativo sicuramente utilissimo, era diciamo più sulla preparazione (tenendo conto che CTF è un Cdl nuovo e ho letto su questo qualsiasi tipo d'opinione). Mi conviene fare chimica e poi specializzarmi nelle applicazioni biologiche oppure con CTF vado sul sicuro? tipo ho sentito che nella progettazione di farmaci preferiscono i chimici (puri diciamo) perchè se la cavano meglio con la chimica computazionale. Io non voglio fare CTF per fare il farmacista ok?? :-D

Mannaggia a sto paese di santi poeti navigatori e ricercatori mal pagati (quando ci sono)!

quimico

2010-05-03 20:15

chimica computazione che cippa c'entra ora? quella lasciamola ai chimici fisici... pensandoci un po' di computazione serve ma... io chimico organico che lavoro su meridianine sinceramente me ne fotto di far computazionale... di articoli di computazionale ne ho anche letti ma... sono troppo di nicchia anche per i chimici... io sono sempre dell'idea e sbaglierò forse che un farmaco si progetta sì sulla carta ma... è un lavoro da sporcarsi le mani scusate l'OT

ChimiCapa

2010-05-04 12:30

A ok scusami la diversione computazionale, era solo una scemata che mi avevano detto, comunque che sarebbero le meridianineO_o

quimico

2010-05-04 19:05

le meridianine sono una famiglia di 3-(2-amminopirimidin)-indoli, potenti inibitori di varie kinasi proteiche

sono state inizialmente isolate da Aplidium meridianum, un Ascidiano che vive nell'Atlantico Meridionale (South Georgia Islands)

ti riporto un esempio di meridianina

chimico05

2010-05-05 08:15

ChimiCapa ha scritto:

Il dubbio comunque, a parte il discorso lavorativo sicuramente utilissimo, era diciamo più sulla preparazione (tenendo conto che CTF è un Cdl nuovo e ho letto su questo qualsiasi tipo d'opinione). Mi conviene fare chimica e poi specializzarmi nelle applicazioni biologiche oppure con CTF vado sul sicuro? tipo ho sentito che nella progettazione di farmaci preferiscono i chimici (puri diciamo) perchè se la cavano meglio con la chimica computazionale. Io non voglio fare CTF per fare il farmacista ok?? :-D Mannaggia a sto paese di santi poeti navigatori e ricercatori mal pagati (quando ci sono)!

Un chimico puro se la cava meglio con la chimica computazionale? E chi l'ha detto? Se hai fatto 3 anni di esperienza in un laboratorio dove si sintetizzano calix-areni, che ne puoi sapere di chimica computazionale? La puoi conoscere a livello teorico, perchè l'hai studiata, ma se ti mettono di fronte ad un programma non sei certo in grado di ottimizzare la struttura di una proteina. Prima di scegliere questo o quel corso di laurea, ti consiglio di leggere attentamente le offerte di lavoro di alcune multinazionali, per farti una idea di cosa cercano. Questa è una offerta di lavoro di una multinazionale americana per cui mi sto candidando:

-Knowledge, Skills and Experience Ideal candidate has minimum 1 year hands-on experience in laboratory environment or professional sales in analytic products or pharmaceuticals. Position requires a Bachelor's degree in Chemistry, Biochemistry, Chemical Engineering, or Biology with at least one year of organic chemistry. Highly motivated, goal and business oriented individuals with excellent communication skills are sought. HPLC, GC, and SPE / or sales experience helpful

Come vedi, le aziende quando cercano un profilo, non si focalizzano su una singola laurea, ma su 3-4 lauree diverse: Chimica, chimica industriale, biochimica, CTF, Ingegneria chimica, per esempio, proprio perchè quello che conta non è il titolo di studio ma l'esperienza sul campo. In questo caso, si richiede almeno 1 anno di esperienza in laboratorio e una formazione da chimico organico. (Se mi assumeranno, è come se facessi 6 al superenalotto! 8-) ) PS: durante i tuoi anni universitari studia tantissimo inglese: leggi testi in inglese, guarda film, fatti un paio di mesi a londra o in USA se riesci, altrimenti sarai in grosse difficoltà quando cercherai lavoro, visto che tutti richiedono good english, o addirittura fluent english In fondo, l'inglese che insegnano nelle scuole italiane è sufficiente solo per dire The pen is on the table, ma non per fare una conversazione o scrivere una lettera in inglese.

Nexus

2010-05-05 08:53

Io che sono in Svizzera, ho girato sull'informatica quando mancavano 20'000 informatici nel mio paese. Quando ho iniziato gli studi, prima ancora di finire la scuola gli studenti avevano già in mano il contratto di lavoro.

Nel giro di tre anni si è girata completamente la situazione e c'erano 20'000 informatici di troppo!

Naturalmente questo è un'esempio un pò estremo (ma reale).

Per quanto riguarda la chimica, le grosse multinazionali hanno praticamente chiuso le assunzioni da anni.

Le industrie chimiche a Basilea tendono a licenziare e trasferiscono all'estero.

È solo qualche settimana fà che ne sono stati licenziati 400 in blocco.

Questo per arrivare a dire: attenzione a basarsi sulla domanda di mercato per scegliere l'indirizzo di studio; questa domanda può cambiare molto velocemente.

Personalmente mi sentirei di consigliare di scegliere la direzione a se stessi più consona e motivante. In tal modo si raggiungono più facilmente risultati migliori. Proprio la chimica è una di quelle materie dove la passione conta molto per riuscire bene.....

ChimiCapa

2010-05-05 15:01

Basarmi sulla domanda di mercato per queste cose non credo sia necessario. Penso sia più importante scegliere il corso che più rispecchia ciò che mi piace e da lì il percorso sarà un po più in discesa. poi insomma se non conta troppo il titolo del corso allora posso sperare di fare (quasi) quello preferisco scegliendo uno o l'altro no? Per l'inglese sto cercando di darmi da fare..;-) a chimico in bocca a lupo per l'assunzione!

Dott.MorenoZolghetti

2010-05-05 15:12

Nexus ha scritto:

Io che sono in Svizzera, ho girato sull'informatica quando mancavano 20'000 informatici nel mio paese. Quando ho iniziato gli studi, prima ancora di finire la scuola gli studenti avevano già in mano il contratto di lavoro.

Nel giro di tre anni si è girata completamente la situazione e c'erano 20'000 informatici di troppo!

[omissis]

Questo per arrivare a dire: attenzione a basarsi sulla domanda di mercato per scegliere l'indirizzo di studio; questa domanda può cambiare molto velocemente.[omissis]

Questo è l'effetto della "mano invisibile" citata di Adam Smith nelle sue pagine di teoria economica...nel XVIII secolo. L'offerta di lavoro è sempre stata soggetta alla domanda, ma con un sostanziale ritardo di soddisfacimento, così che quando i lavoratori sono pronti a mettersi sul mercato, questo è già saturo o comunque modificato. Solitamente va bene a coloro che "prontamente" rispondono all'esigenza, nelle fasi iniziali. Tutti quelli che per vari motivi (percorso formativo, motivi anagrafici o altro) arrivano tardi, non trovano più possibilità di collocamento. Occorre analizzare quindi con attenzione sia le proprie aspettative, sia le esigenze del mercato, anche in un'ottica di ampie vedute, specie temporali.

chimico05

2010-05-07 16:56

Nexus ha scritto:

Per quanto riguarda la chimica, le grosse multinazionali hanno praticamente chiuso le assunzioni da anni. Le industrie chimiche a Basilea tendono a licenziare e trasferiscono all'estero. È solo qualche settimana fà che ne sono stati licenziati 400 in blocco. Questo per arrivare a dire: attenzione a basarsi sulla domanda di mercato per scegliere l'indirizzo di studio; questa domanda può cambiare molto velocemente. Personalmente mi sentirei di consigliare di scegliere la direzione a se stessi più consona e motivante. In tal modo si raggiungono più facilmente risultati migliori. Proprio la chimica è una di quelle materie dove la passione conta molto per riuscire bene.....

Ma ne sei sicuro? Hai provato a fare un giro sui siti internet di queste "grosse multinazionali" alla sezione Careers? Per esempio, Procter&Gamble propone diversi stage in varie aree aziendali (marketing, R&D, produzione, ecc...) finalizzati all'assunzione. Io mi sto candidando per una multinazionale americana che produce strumentazione per laboratori chimici. Che le aziende chiudano e delocalizzino la produzione dove i dipendenti costano 1/5 che in Europa è verissimo, ma dire che le multinazionali non assumono più da anni non è corretto. Non siate così drastici, altrimenti il ragazzo si demoralizza :-D PS: ChimiCapa, di dove sei esattamente?

Nexus

2010-05-07 18:11

Non solo sono sicuro. Per più ditte mi sono candidato.

Queste industrie chimiche enormi hanno una tale mole di richieste di lavoro che hanno messo un filtro, ciè la costrizione di inoltrare il curriculum eccetera secondo uno schema da loro stabilito.

Poi ti contattano loro se gli interessi. Scelgono loro.

chimico05

2010-05-08 07:56

Non è uno schema da loro stabilito. Hanno un form che va riempito per intero e in parte hanno loro ragioni. Ad esempio, ENI vuole sapere quanto guadagnavi nei tuoi precedenti lavori, informazione non estrapolabile da un CV in formato Europass. L'unico grosso filtro che ho notato finora è l'annuncio in inglese, con obbligo di rispondere con CV in inglese e lettera di presentazione in inglese, in modo da vedere subito chi ha una buona conoscenza della lingua e chi invece si ferma a My name is Marco, the pen is on the table, così da fare una prima scrematura dei candidati.

ChimiCapa

2010-05-09 17:59

Comunque sono di Monopoli (BA) ma ho intenzione di andare a studiare a Pisa, ho amici e parenti li e poi mi parlano bene delle facoltà scientifiche in generale, che dite?

chimico05

2010-05-09 19:08

ChimiCapa ha scritto:

Comunque sono di Monopoli (BA) ma ho intenzione di andare a studiare a Pisa, ho amici e parenti li e poi mi parlano bene delle facoltà scientifiche in generale, che dite?

E che ti possiamo dire...vai a Pisa e inizia a prendere contatto con il tessuto produttivo del nord italia. Di certo, quel che cerchi tu non si trova in Puglia. Lì ci puoi trovare il sole, il mare, il riso patate e cozze, ma non le sedi o gli impianti produttivi delle aziende farmaceutiche che interessano te.

chim87

2010-05-10 15:27

io studio ctf,il consiglio che ti posso dare è di scegliere in base al piano di studi che ti piace di più! i corsi di laurea sono prima di tutti corsi culturali per esercitare la professione devi iscriverti all'albo! con ctf puoi iscriverti all'albo dei chimici e dei farmacisti,purtroppo il settore delle farmacie in italia è una casta che non si riesce a togliere e la vedo dura....,anche se in termini di occupazione lavoro ancora se ne trova! in USA tra le professioni più ricercate e pagate,escluso i medici,ci sono matematici,ingegneri informatici e farmacisti...in italia invece lo stipendio è quello che è! lavoro non se ne trova non è vero ...è ancora un settore forte e incide molto sul pil nazionale,anche se negli ultimi anni si stanno trasferendo all'estero dove la manodopera costa meno! il consiglio che ti posso dare è discegliere una univ dove ci sono gli indirizzi...cioè tra l'organico-sintetico,analitico o biotecnologico...cosi' ti specializzi già meglio in un settore :-) per quanto riguarda il dopo post-laurea,be senza specializzazione lavorare nella pubblica amministrazione è impossibile... devi fare farmacia ospedaliera (4 anni) per poter lavorare in ospedale,oppure biochimica clinica,patologia clinica(indirizzo tecnologico) per accedere come dirigente chimico nelle SSN per es....stessa cosa per accedere ai concorsi di dirigenza ambientale chimica occorre la specializzazione... il probleme è questo senza specializzazione,nè ti si alza lo stipendio e nè puoi fare molti concorsi importanti! per quanto riguarda le industrie oltre alle farmaceutiche puoi lavorare nelle alimentari,cosmetiche e dietetiche... inoltre alcune facoltà di farmacia hanno messo specializzazioni di 2 anni,tipo in chimica e tecnologie alimentari,chimica tecnologie cosmetiche,biotecnologie farmaceutiche per specializzarti in un indirizzo... in mancanza di queste puoi trovare alcuni master fatti bene! per quano riguarda l'ambito computazionale io il corso l'ho fatto,di cui l'ultima esercitazione era quella di drug-desin..quindi ottimizzare proteine...bla bla...anche in questo per specializzarti devi fare la tesi sperimentale e un dottorato in drug -desin..quindi puoi sempre imparare dopo... per il resto il consiglio è quello: scegli in base a ciò che ti piace perchè tanto per le facoltà scientifiche in italia ce la passiamo tutti male in generale

ChimiCapa

2010-05-10 17:50

Sto facendo un pensierino su Chimica e poi indirizzo organico.. comunque grazie a tutti per i consigli, valuterò attentamente. per ora mi attendono quei maledetti esami :-@