Discussione sulle materie delle scuole superiori

Myttex Forum ha chiuso definitivamente. Non è più possibile inviare messaggi, ma il contenuto è ancora consultabile in questo archivio.

Chimico

2010-02-18 14:35

I liceo al classico cn indirizzo matematico e scientifico? ke è sta porcata?

Bonni

2010-02-18 17:00

Come non quotare Chimico ...

Benvenuto

rock.angel

2010-02-21 23:26

Intanto benvenuto Africa!

Per Chimico e Bonni:

Io ho fatto il liceo classico indirizzo PNI, ho completato tutto il programma di analisi I e ho trattato la maggior parte degli argomenti di Fisica I e II.

In quanto a chimica ho fatto chimica inorganica, organica e biochimica a livello medio-alto. Ho fatto un anno e mezzo di biologia, astronomia e geologia.

Non credo che le concezioni di classico e scientifico non possano andare d'accordo. Io ho fatto 34 ore a settimana al triennio (mi sono fatta un discreto mazzo, diciamocelo), ma sono uscita dal mio liceo con un'ottima formazione classica e delle conoscienze scientifiche sufficienti per non arrancare affatto negli esami del cdl in Chimica.

Una scuola non può essere definita una porcata a priori. Dipende tutto da chi ti insegna. Anche un liceo scientifico PNI o un istituto tecnico può essere una porcata se hai degli insegnanti mediocri.

Io ho avuto degli insegnanti ottimi, che mi hanno fatto studiare anche 7-8 ore al giorno a casa per arrivare preparata il giorno dopo, visto il carico di lavoro che ci assegnavano. Ma oggi li ringrazio per avermi dato una cultura a tutto tondo che passa dalle letterature latina, greca, italiana ed inglese per arrivare alla filosofia e all'astronomia, senza dimenticare la materia forse più fondamentala da imparare al liceo: L'INGLESE.

Fine O.T.

Scusate lo "sfogo" ma, forse impulsivamente, sono stata colpita dalle offese ad una cultura classico-scientifica che io stessa ho ricevuto e di cui vado fiera.

Dott.MorenoZolghetti

2010-02-21 23:37

Benvenuto Africa.

Concordo con Rock.Angel, non è il nome o l'indirizzo a fare di un corso di studi una "porcata", prerogativa questa più specifica dei docenti.

Chimico

2010-02-22 00:27

scusatemi ma un classico non può avere più ore di scienze che di materie letterarie...non ha senso! E' una scuola senza identità! In ogni caso io ho fatto il liceo scientifico...corso sperimentale PNI...e non ho mai fatto chimica organica! Inoltre ci siamo fermati alla definizione di pH per quanto riguarda l'inorganica o meglio la chimica generale! La scuola italiana fa schifo e questa per me è una conferma..

una cosa non mi torna;

hai fatto chimica e biochimica a livello medio-alto dici tu...che senso ha? cioè fare al liceo scientifico chimica ad un livello veramente basso e poi al classico chimica ad un livello medio-alto!

allo scientifico c'è solo 1 ora settimanale di chimica e solo per il 4 anno!

Rock.Angel puoi difendere i tuoi professori ma una scuola così variegata non ha molto senso per me...le scuole superiori ti devono indirizzare verso qualcosa...a te ti hanno fatto assaggiare un po di tutto....senza mai darti un pasto completo...vuoi o non vuoi non potevi fare 5000 ore settimanali, quindi se metti più chimica togli qualcos'altro!

Eviterò di discutere sulle materie classiche perchè sono un pò razzista in questo senso! E sarebbero liti sicure!

Continuo a pensare che un classico ad indirizzo scientifico non ha senso..

rock.angel

2010-02-22 07:30

Guarda, io al triennio facevo: 4 ore di italiano, 4 ore di latino, 3 ore di greco, 3 ore di storia e 3 ore di filosfia, 2 ore di storia dell'arte, 3 ore di ed. fisica e 1 di religione, come in tutti i licei classici (se no, per legge, non poteva essere considerato liceo classico). Poi facevo 3 ore di matematica e 3 ore di fisica, 3 ore di inglese, 4 ore di scienze (in III 2 ore chimica e 2 ore biologia, in IV nel primo quadrimestre solo chimica organica e biochimica e nel genetica e un cenno di anatomia umana, in V nel primo quadrimestre astronomia e nel secondo geologia).

La differenza con il piano base del liceo classico sta solo in 1 ora in più di matematica (e non fisica che si fa in tutti i licei classici solo gli ultimi 2 anni) al triennio e 2 ore in più di matematica nel biennio.

Quindi facevamo tante ore, 6 ore tutti i giorni. Ma, come dicevo, la differenza con i normali licei classici sta nelle ore di matematica e basta. Per il resto, ormai, il liceo classico è una scuola imporontata a darti una formazione completa e da un punto di vista delle materie come chimica, biologia e scienze della terra, se ne fa più al classico che allo scientifico.

A scienze poi io ho avuto un insegnante con gli attributi perchè ci ha fatto veramente lavorare come ciuchi. Per quanto riguarda la chimica generale ho fatto le stesse cose che si fanno a chimica generale all'università (ma con pochi esercizi di stechiometria), a organica abbiamo fatto nomenclatura, gruppi funzionali, principali categorie di composti organici e loro reazioni, a biochimica abbiamo fatto le macromolecole biologiche.

Quindi, per essere una preparazione da liceo, direi che era a livello medio-alto.

Poi Chimico, per quanto riguarda le materie classiche, io ho una grande passione per la letteratura (italiana, straniera, classica) e per la filosofia ma per il resto stendiamo un velo pietoso... Ho ODIATO tanto il latino ed il greco! Mi potresti chiedere: ti è servito almeno? Mah, credo di no, in fondo. Può servire a chi fa un liceo classico di base, perchè facendo pochissima matematica, si impara a ragionare con un criterio ben preciso, se no la traduzione non ti tornerà mai... Ma a me, che ho fatto tanta matematica con tante dimostrazioni, mi è bastato quello per imparare un metodo.

Ora direi di abbozzarla, povero Africa, lo abbiamo già spaventato! asd asd asd

Chimico

2010-02-22 15:12

Africa?? ah già l'utente che si è presentato...chissà se lo rivedremo....

Per me esiste una scala di importanza delle materie e il latino e il greco sono agli ultimi posti insieme a religione...

la letteratura in generale per me non può essere considerata una materia ma un hobby....a scuola dovremmo imparare la grammatca italiana e non studiare tutte quelle cazz di poesie che si studiano che non portano a niente! Sono molto selettivo riguardo ciò che va o non va studiato! La scuola la intendo come una cosa che deve portare al progresso e studiare cose scritte secoli fa solo perchè suonano bene non porta progresso! quante persone si diplomano con 80-90 e poi vanno a fare gli operai?!

Ma loro erano bravi a scuola...e ne siamo contenti che erano bravi a ripetere la storia di leopardi...a me invece, che non me n'è mai fregato niente di Leopardi o di Boccaccio, mi toccava essere rimproverato perchè non li studio! Ma studiarli a cosa porta?? lavoro inutile...sono uscito da un liceo di M con 66 (3 punti in meno di quanto speravo...per una questione di simpatia del voto) e ora faccio Chimica ed ho una media di 27! Perchè chimica porta al progresso perchè chimica è ricerca! E' utile! Lettere e filosofia...12000 iscritti a palermo...e secondo voi raccontarmi di leopardi è un lavoro? o un hobby? che ce ne faremo di 12000 professori di italiano e filosofia?

Se mi parlate della bellezza della letteratura intesa come svago...allora sono d'accordo che può appassionare...ma non ha senso andare a spulciare ogni singola parola della divina commedia e basare la cultura di un individuo su questo! Tu sai chi era Cerbero? ok farai strada! Tu non lo sai? che ignoranza...

e poi in italia c'è gente che si fa prendere x il culo con il monossido di diidrogeno e noi non possiamo fare esperimenti perchè chimica è tossico!

I seguenti utenti ringraziano Chimico per questo messaggio: thechemicalsistem

Zardoz

2010-02-22 17:32

"a me invece, che non me n'è mai fregato niente di Leopardi o di Boccaccio, mi toccava essere rimproverato perchè non li studio!"

Se li avessi studiati o, in generale, se avessi assimilato al meglio quelle materie che citi e tanto odi, avresti imparato che scrivere o dire "a me... che non me n'è..." è sbagliato e avresti corretto con, ad esempio, "a me non è mai importato studiare" oppure "non mi è mai importato studiare". Oltre che evitare tutti quei puntini di sospensione e gli strafalcioni ortografici.

E' proprio questo il punto: le materie umanistiche, per quanto noiose possano essere ed inutili possano sembrare, incidono notevolmente nello sviluppo di una persona ed aiutano ad esprimersi. Al giorno d'oggi, coloro che cercano personale incontrano sempre più spesso laureati/diplomati in indirizzi tecnici e scientifici che, per quanto possano essere abili e specializzati nel loro campo di studio (chimica, meccanica, biologia e via dicendo), dimostrano serie lacune nel modo in cui si esprimono, sia esso scritto o parlato, aspetto al contrario estremamente importante: pensa se un addetto al marketing non fosse in grado di stilare correttamente una e-mail di lavoro o un tecnico di laboratorio una procedura! Non occorre certo sapere a quale canto dell'Inferno Dante incontra Paolo e Francesca (è pure facile: al canto V, dal versetto 100 comincia il famoso "Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende";-) ma tutta la fatica impiegata per apprendere questa singola nozione è un mattone in più che serve a formarti non solo come chimico ma anche come uomo.

Quindi evita di essere inutilmente selettivo nei confronti di materie dalle quali potresti invece trarre giovamento, ed anche riduttivo nei confronti di corsi di laurea che non servono solo a formare futuri docenti.

Edit: non dico questo perché ho fatto il classico, anch'io avevo un tempo pregiudizi riguardanti le materie umanistiche ma anche verso i licei, tant'è che ho fatto un istituto professionale prima di approdare al corso di laurea in chimica. Poi mi sono svegliato.

Chimico

2010-02-22 19:43

la frase è corretta...non ti piace come suona ma è corretta!

Inoltre l'italiano che studi dalla letteratura non è assolutamente l'italiano dei giorni nostri! Non ho criticato la grammatica ma la letteratura! Quindi mi sa che non hai proprio capito il contenuto del messaggio contando tutti i puntini.......

strafalcioni ortografici tipo? le k? scrivo così su internet perchè è piu veloce e si capisce comunque!

La letteratura non aiuta ad esprimersi in maniera corretta dato che i letterati che si studiano usano un registro linguistico e una forma che risultano del tutto inapplicabili al mondo moderno! Non prendiamoci in giro...

"Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende"...chiaro esempio di come la letteratura non c'entri nulla con il linguaggio moderno!

In ogni caso preferisco uno scienziato (non necessariamente un chimico) che si esprime in maniera poco consona piuttosto che un letterato che si esprime bene ma non ha nulla di cui poter parlare!

NaClO3

2010-02-22 21:39

esatto, bisgognerebbe puntare al progresso generale dell'umanità in tutti i campi, studiandone i le nuove applicazioni!

è la grammatica, l'analisi logica che fa imparare ad una persona a esprimersi nel modo più consono e corretto al caso, non il sapere il neoclassicisimo di Winckelmann o il sensismo di D'Holbac!

non porta neanche allo sviluppo di una logica perchè non erano ragionamenti, erano solo modi di intendere l'ambiente di vita!

anche la storia, quella aiuta sì, ma aiuterebbe mettere un'ora in più di laboratorio che averne tre di storia!

Zardoz

2010-02-22 21:59

E chi ha parlato di grammatica? Ho scritto materie, che è un po' diverso. Comunque, tralasciando il resto che è opinabile e sul quale si potrebbe aprire un forum a parte questa frase

In ogni caso preferisco uno scienziato (non necessariamente un chimico) che si esprime in maniera poco consona piuttosto che un letterato che si esprime bene ma non ha nulla di cui poter parlare!

ha dello spaventoso. Al di là dell'estremizzazione (un letterato che non ha argomenti di discussione mi pare alquanto ossimorico), non so se ti rendi conto che se uno scienziato si esprime in maniera poco consona le conseguenze possono essere anche gravi. Non so se ti rendi conto che uno scienziato che si esprime in maniera poco consona non avrà mai la possibilità di divulgare i propri risultati in modo che tocchino il più vasto pubblico possibile, di essere adeguatamente ascoltato, creduto, ricompensato per i suoi sforzi. Non so se ti rendi conto che uno scienziato che si esprime in maniera poco consona può comunicarti in modo errato procedure che possono anche portare ad incidenti. Immagina che, se mai succedesse, un giorno qualcuno ti chiederà, tu che sei scienziato, che hai studiato e che quindi "sai", di scrivere un rapporto, di presentare i risultati ad una conferenza (e spera che sia un congresso italiano), di esporre le tue ricerche ad un'azienda interessata a comprarle, a spendere tanti soldi per il lavoro che hai svolto. Ora immagina di essere uno che sa mescolare quelle due cose che ti hanno dato ottimi risultati... ma non ha mai appreso in maniera consona la tecnica, lo stile, la forma, il lessico adeguati ad esprimere quelle scoperte o quei propositi scientifici; di conseguenza nel risultato che fornirai il modo in cui l'hai scritto inciderà negativamente; addirittura possono essere presenti grossolani errori, per esempio nel riportare le cifre o nel descrivere un passaggio, conseguenza del non aver imparato a rileggere quello che si scrive; oppure si sono dati per scontati aspetti che l'interlocutore, invece, richiedeva chiaramente espressi. Per questo un'azienda potrebbe anche rifiutarti una commessa da svariate centinaia di migliaia di euro, ritenendoti incomprensibile e di conseguenza inattendibile. Magari puoi risultare credibile a chi ti ascolta la prima volta ma, col tempo, le cose potrebbero peggiorare. La vendita di un prodotto, la comunicazione dei risultati, la redazione di un testo richiedono non solo il contenuto e, di conseguenza, il "saperlo fare", ma anche il "saperlo esprimere": e questo sapere non si consegue solamente con la grammatica. Senza contare che un po' di letteratura rappresenta un po' di cultura, che non fa mai male. Altrimenti, come hai scritto in un altro post, tanto vale non uscire da quella cantina. :-)

rock.angel

2010-02-22 23:13

Potete dire quello che vi pare ma una persona che sa davvero esprimersi DEVE avere una cultura letteraria perchè, chi veramente sa scrivere bene ha dietro un bagaglio di letture non indifferente. La grammatica serve ma fino ad un certo punto. Guardate agli stranieri... Conoscono la grammatica, ma come parlano? "a me invece, che non me n'è mai fregato niente di Leopardi o di Boccaccio, mi toccava essere rimproverato perchè non li studio!" la tua frase, Chimico, ha ragione Zardoz, è errata. Te la analizzo per fartelo capire. A me mi toccava: proposizione principale essere rimproverato: proposizione subordinata alla principale, oggettiva perchè non li studio: proposizione subordinata alla subordinata, causale che non me n'è mai fregato niente di Leopardi e Boccaccio: proposizione subordinata alla principale, relativa Fatto chiarezza sul periodo, veniamo agli errori. A me mi. Sbagliatissimo. E' una ripetizione. Mi vuol dire a me; quindi è come scrivere a me a me. Nella frase principale usi l'imperfetto, quindi un tempo del passato; le sue subordinate dovranno quindi essere al passato. Visto che venivi rimproverato nello stesso periodi di tempo in cui non studiavi, anche la subordinata causale doveva essere all'imperfetto per la consecutio temporum. Ecco come una frase secondo te corretta ma non bella è del tutto scorretta da un punto di vista GRAMMATICALE. Come lo si capisce? Con il bagaglio letterario che hai addosso. Non te la prendere a male, non è per offenderti o per apparire saccente. La mia opinione è che tra due persone, quella che scrive in bello stile, a parità di conoscenza, apparirà sempre più preparata dell'altra. Saper scrivere bene non è solo un dono, è anche frutto di tante pagine lette. E non solo di letteratura classica. Leggere qualsiasi cosa ben scritta fa maturare il proprio stile, anche se spesso non ce ne rendiamo nemmeno conto.

NaClO3

2010-02-22 23:18

Zardoz ha scritto:

E chi ha parlato di grammatica? Ho scritto materie, che è un po' diverso. Comunque, tralasciando il resto che è opinabile e sul quale si potrebbe aprire un forum a parte questa frase

In ogni caso preferisco uno scienziato (non necessariamente un chimico) che si esprime in maniera poco consona piuttosto che un letterato che si esprime bene ma non ha nulla di cui poter parlare!

ha dello spaventoso. Al di là dell'estremizzazione (un letterato che non ha argomenti di discussione mi pare alquanto ossimorico), non so se ti rendi conto che se uno scienziato si esprime in maniera poco consona le conseguenze possono essere anche gravi. Non so se ti rendi conto che uno scienziato che si esprime in maniera poco consona non avrà mai la possibilità di divulgare i propri risultati in modo che tocchino il più vasto pubblico possibile, di essere adeguatamente ascoltato, creduto, ricompensato per i suoi sforzi. Non so se ti rendi conto che uno scienziato che si esprime in maniera poco consona può comunicarti in modo errato procedure che possono anche portare ad incidenti. Immagina che, se mai succedesse, un giorno qualcuno ti chiederà, tu che sei scienziato, che hai studiato e che quindi "sai", di scrivere un rapporto, di presentare i risultati ad una conferenza (e spera che sia un congresso italiano), di esporre le tue ricerche ad un'azienda interessata a comprarle, a spendere tanti soldi per il lavoro che hai svolto. Ora immagina di essere uno che sa mescolare quelle due cose che ti hanno dato ottimi risultati... ma non ha mai appreso in maniera consona la tecnica, lo stile, la forma, il lessico adeguati ad esprimere quelle scoperte o quei propositi scientifici; di conseguenza nel risultato che fornirai il modo in cui l'hai scritto inciderà negativamente; addirittura possono essere presenti grossolani errori, per esempio nel riportare le cifre o nel descrivere un passaggio, conseguenza del non aver imparato a rileggere quello che si scrive; oppure si sono dati per scontati aspetti che l'interlocutore, invece, richiedeva chiaramente espressi. Per questo un'azienda potrebbe anche rifiutarti una commessa da svariate centinaia di migliaia di euro, ritenendoti incomprensibile e di conseguenza inattendibile. Magari puoi risultare credibile a chi ti ascolta la prima volta ma, col tempo, le cose potrebbero peggiorare. La vendita di un prodotto, la comunicazione dei risultati, la redazione di un testo richiedono non solo il contenuto e, di conseguenza, il "saperlo fare", ma anche il "saperlo esprimere": e questo sapere non si consegue solamente con la grammatica. Senza contare che un po' di letteratura rappresenta un po' di cultura, che non fa mai male. Altrimenti, come hai scritto in un altro post, tanto vale non uscire da quella cantina. :-)

infatti è qui che interviene la GRAMMATICA, la lingua italiana, non la letteratura nel senso della storia della lingua ,e dei suoi stili quali sensismo etcc

NaClO3

2010-02-23 15:57

rock.angel ha scritto:

Ecco come una frase secondo te corretta ma non bella è del tutto scorretta da un punto di vista GRAMMATICALE.

Come lo si capisce? Con il bagaglio letterario che hai addosso.

cioè lo hai capito perchè hai studiato letteratura, o perchè hai studiato l'analisi logica dei periodi?

Chimico

2010-02-23 17:06

il verbo studiare è sbagliato...riguardo ''a me mi'' lo uso xke si usa...correto o no...si dice...e dato che qui usiamo un linguaggio volgare lo posso tranquillamente usare a mio parere...

la cosa importante è non scrivere cose oscene del tipo: ''Melo sono comprato!''.

@Zardoz

per scrivere una relazione bene non serve studiare Dante...è sempre quello il punto!

rock.angel

2010-02-23 19:09

NaClO3 ha scritto:

rock.angel ha scritto:

Ecco come una frase secondo te corretta ma non bella è del tutto scorretta da un punto di vista GRAMMATICALE.

Come lo si capisce? Con il bagaglio letterario che hai addosso.

cioè lo hai capito perchè hai studiato letteratura, o perchè hai studiato l'analisi logica dei periodi?

L'analisi dei periodi l'ho fatta per dimostrare che la frase era sbagliata. Che lo era l'ho capito ad orecchio -> ergo dal bagaglio letterario che ho che non significa studiare la letteratura ma LEGGERE I CLASSICI della letteratura antica, moderna e contemporanea.

Di vite di autori non ne conosco nemmeno una. Mai studiate perchè superflue. Al limite se un autore mi piace ne approfondisco le idee politiche e filosofiche. Ma cultura letteraria vuol dire conoscere la letteratura nel senso di aver letto direttamente. A studiare un manuale son buon tutti.

NaClO3

2010-02-23 19:33

rock.angel ha scritto:

L'analisi dei periodi l'ho fatta per dimostrare che la frase era sbagliata. Che lo era l'ho capito ad orecchio -> ergo dal bagaglio letterario che ho che non significa studiare la letteratura ma LEGGERE I CLASSICI della letteratura antica, moderna e contemporanea.

quella antica a cosa porta???

moderna e contemporanea potrei anche essere d'accordo!

Bonni

2010-02-23 21:10

rock.angel per me invece sono molto importanti le vite degli autori proprio per capire le loro opere: come capire una poetessa come Saffo senza sapere che era lei a crescere le fanciulle alla quale dedicava poi i suoi testi? Come capire le prese in giro di Luciano nei "Dialoghi" le parti essenziali della sua vita ( in questo caso bastano gli in cui visse )? O, quello che viene considerato come il capolavoro della cultura greca, la tragedia con i tre grandi tragediografi, come capirne la nascita ( partendo dai culti misterici ), l'evoluzione e il declino senza averne studiato la vita? C'è da dire che le informazioni che abbiamo su di loro sono anche poche, il lessico di Suda e il Marmor Parium più qualche rifermento autobiografico ( per esempio Lisia nel "Contro Eratostene" ), però quelle poche cose che sappiamo di loro, parer mio, andreabbero imparate. Ritornando al discorso su materia un mimino di bagaglio culturale penso che dovrebbero averlo tutti, poi chi ha scelto il classico ha fatto una scelta specifica ma non per questo inutile. Tutto dipende dai professori che ti ritrovi, io ne ho avuti di ottimi che mi hanno fatto amare allo stesso tempo chimica, matematica e fisica ( approfondendoli al di fuori dell'orario scolastico ) ma anche la letteratura greca e latina. NOn c'è una materia inutile ... Chimico tu hai chiesto che cosa possono andare a fare i laureati? Insegnanti, spedizioni archeologiche, lavorare nel campo del turismo ...

rock.angel

2010-02-23 23:28

Beh sì, approcciare un autore studiando la vita è importante ma secondo me quando poi hai letto i testi, le cose importanti le ritrovi lì e non è importante sapere date, luoghi e nomi, ma periodi e concetti.

Chimico

2010-02-24 06:47

Bonni io sono stato molto generico...

ti assicuro che un archeologo ha tutto il mio rispetto! Splendido lavoro! Io criticavo tutti quelli che prendono lettere perchè non sanno che altro fare! A ripetere la vita di un autore son bravi tutti... e diciamocelo.. sono tantissimi a scegliere lettere perchè non sanno che altro fare!

Poi dicevo pure che a me non frega niente della letteratura... cosa che continuo a sostenere! Non è giusto giudicare l'intelligenza di una persona da quanto bene sa ripetere un autore piuttosto che dal modo in cui sa ragionare!

Drako

2010-02-24 15:45

C'è da notare che la maggior parte degli autori che si leggono, non erano semplici scrittori, facevano il loro lavoro utile e poi scrivevano per hobby, solo alcuni scrivevano e basta, perchè sapevano fare solo quello o volevano fare solo quello, e anche se erano bravissimi vivevano in miseria... caso a parte per alcuni nobili che vivevano sul lavoro altrui e passavano il tempo a scrivere...


Cmq a mio parere, il punto riguardava le materie scientifiche, non quelle letterarie, cioè lo scandalo è la quantità maggiore i ore dedicate alle materie scientifiche in licei classici o scientifici a indirizzo informatico, rispetto a quelli scientifici tradizionali... è un controsenso, per sapere dove andare a studiare l'unica è andaci direttamente, perchè dal nome non si capisce niente. Non sono d'accordo nell'abolire le materie umanistiche, ma che in uno scientifico siano maggiori rispetto a quelle scientifiche non ha senso. Per di più se le ore scientifiche sono addirittura meno di quelle di un liceo classico.

I seguenti utenti ringraziano Drako per questo messaggio: Beefcotto87

Beefcotto87

2010-02-24 16:15

L'unica persona con cui concordi pienamente è Drako ;-) Dopo anni di liceo, trovo questa cosa attuale e vera... Il problema sta nella non-identità tra nome e nomea dei vari licei (e guardacaso in altri istituti questo non succede :-) )

getz89

2010-02-26 22:40

Scusate se rispondo ora in ritardo.. ma a causa di mancanza di tempo prima non ho potuto.. io sono completamente d'accordo con chimico.. La letteratura dovrebbe essere un hobby, non dovrebbe essere imposta e così esaltata come invece avviene in italia.. L'italia è un paese di letterati, letterati e ancora letterati.. un paese che, purtroppo, vende "aria fritta".. e questa impostazione mentale, risale al fascimo e alla riforma gentile, e la mancanza della G maiuscola è voluta.. Io ho fatto un itis perito chimico, non so nulla di storia dell'arte, poco e nulla di letteratura.. ma per quanto riguarda la scienza, beh mi sento assolutamente a posto! il mio itis mi ha dato una ottima preparazione scientifica, e mi ha insegnato anche a studiare.. Il metodo, non si impara facendo versioni su versioni o dimostrazioni matematiche su dimostrazioni matematiche; studiare così è pesante, e tanto di cappello a chi l'ha fatto.. ma non venitemi a dire che si impara il metodo. Studiando così si impara a studiare quegli argomenti, ma non si impara un metodo universale.. Fate pure versioni su versioni, fate il vostro liceo scientifico denigrando gli studi tecnici, poi però ci risentiamo di fronte a un libro di meccanica quantistica, fisica, chimica fisica, chimica organica, meccanica, elettronica, e chi più ne ha più ne metta.. allora, solo allora vedremo chi veramente ha imparato il metodo, se il colto classicista o il povero stupido industriale.

Scrivo così con rabbia, per via delle mie esperienze personali; più e più volte ho dovuto affrontare persone che mi "denigravano" solo perchè ero un perito e non un liceale. Per rispondere a Zardoz mi pare, la letteratura scientifica, il linguaggio scientifico è freddo, diretto, schietto, "scarno" magari, ma chiaro e funzionale, non usa artifizi grammaticali strani, non usa le mille e più nozioni che insegnano nei vari corsi di italiano alle superiori, e lo sappiamo entrambi.. Io rispetto pienamente chi ha fatto il classico o lo scientifico, rispetto chiunque, come è giusto che sia; la mia ragazza, persona che come potete immaginare stimo moltissimo, ha fatto il classico per intenderci; amo la storia classica, amo i romani e la loro cultura, la cultura ellenica, e per diletto, limitatamente alle mie capacità, leggo brani classici, ma lo faccio per hobby, per passione, non per imposizione.. anzi,a scuola ripudiavo tutto questo proprio per il modo con cui mi era imposto lo studio di tali argomenti. I vari autori, la loro vita, le loro opere; son d'accordo anche io che studiare la vita di un autore sia necessario per apprendere fino in fondo la sua poesia, la questione è.. non serve studiare l'autore! deve essere una scelta personale, non una imposizione!

La matematica: la matematica fine a se stessa trovo sia inutile, è uno strumento, utilissimo, fondamentale per la comprensione dell'universo, ma è appunto uno strumento. Lo stesso vale per la grammatica e "l'italiano" delle superiori, sono uno strumento di comunicazione, strumento il cui corretto utilizzo risulta necessario; ma l'iter che porta al conseguimento di una corretta utilizzazione della lingua, non passa certo attraverso leopardi, svevo, montale ecc 12000 aspiranti professori di italiano nella sola Palermo.. e quanti aspiranti ricercatori? guardatevi attorno.. pensate al progresso nelle varie scienze..nei vari rami della tecnologia.. l'italia viene mai nominata? si forse qualche rara volta.. ma il solito nome, il solito acronimo, U.S.A., U.S.A., U.S.A., capeggia nella storia della tecnologia e del progresso.. E MENO MALE CHE CI SONO CAVOLO!

Sono pienamente d'accordo con Chimico.. ma d'altro canto, l'italia è questa.. E prima che qualcuno introduca l'argomento..

No non sto dicendo che l'uomo debba diventare solo razionalità, logica, scienza.. assolutamente.. però, le cose dovrebbero cambiare.. ma così non sarà.. continueremo ad essere un popolo di letterati, e continueremo a denigrare gli studi scientifici, e ritenere di classe B i non liceali..

Scusatemi per lo sfogo..

Chimico

2010-02-27 12:50

getz89 ha scritto:

io sono completamente d'accordo con chimico..

e quando mai...XD

cmq...

adoro sto ragazzo! è incredibile trovarsi così d'accordo su tutto con un'altra persona! se fossi donna.... <3

asd asd

Dott.MorenoZolghetti

2010-02-27 15:04

Mi sono imbattutto per caso in questa discussione...

e sono rabbrividito! Credere di vivere di sola chimica, fisica, biologia, matematica, medicina e scienze affini è ABOMINEVOLE.

La lingua italiana, la letteratura e la sua storia, non solo dovrebbero essere insegnate, ma meriterebbero una maggiore attenzione, specie se si leggono gli esami scritti di molti studenti universitari.

L'uomo senza la poesia sarebbe una grossa scimmia depilata.

I seguenti utenti ringraziano Dott.MorenoZolghetti per questo messaggio: rock.angel

getz89

2010-02-27 19:16

Ma infatti Zolghetti non ho mai detto che non siano importanti! se hai letto bene, io stesso, nonostante ciò che ho scritto, sono appassionato di alcuni classici.. la cosa che non mi va giù invece è la sua centralità in italia, cultura in italia vuol dire cultura umanistica, non scientifica, e trovo che questo sia maledettamente sbagliato!! perchè la letteratura italiana deve essere onnipresente indipendentemente dalla scuola che si sceglie? perchè le mille e più poesie dei più svariati autori italiani devono essere onnipresenti? e invece, perchè la chimica fisica, o la chimica organica, fatta seriamente dico e non i semplici gruppi funzionali a memoria ecc, oppure la stessa fisica, idem come per l'organica, o l'elettronica, o la meccanica devono essere rilegate ai soli istituti industriali? ovvio che uno si specializzi a seconda della scuola scelta, ma non accetto questa centralità della letteratura e delle materie umanistiche in genere a scapito di quelle scientifiche..

PS: lo so chimicozzo..:-) lo so!!!:-)

Francesca

2010-02-27 20:27

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

Mi sono imbattutto per caso in questa discussione... e sono rabbrividito! Credere di vivere di sola chimica, fisica, biologia, matematica, medicina e scienze affini è ABOMINEVOLE. La lingua italiana, la letteratura e la sua storia, non solo dovrebbero essere insegnate, ma meriterebbero una maggiore attenzione, specie se si leggono gli esami scritti di molti studenti universitari. L'uomo senza la poesia sarebbe una grossa scimma depilata.

Quoto in pieno il dutur...parole sante..... La letteratura, la storia, l' arte, la matematica, devono essere il punto di partenza, di tutti noi.... La scuola dovrebbe insegnare a leggere ed a far di conto, ma non sembra che il livello degli studenti italiani, sia accettabile in confronto a quello europeo. "Mi chiedo: ma se uno non conosce l' italiano, come pretende di relazionarsi con altre persone su materie più complesse quali la fisica, la biologia, la medicina, ed in special modo se queste parlano un' altra lingua." Rispondo a qualcuno che forse ancora non ha ben compreso l' importanza di tutto ciò....: la lingua italiana, non si parla e scrive, cercando di imparare regole grammaticali (questo sarebbe un lavoro imposto, duro, e pesante), ma leggendo e rileggendo e confrontando i vari classici della letteratura, romanzi, saggi, poesie....studiando il latino ed il greco.... Se dico obnubilato, sincope, semiassiso, tinnito, acufene, guisa, cercine....quante persone mi comprendono (non voglio fare la saccente, sia ben chiaro)??? Una persona con preparazione classica, potrebbe risalire, tramite l' etimologia al significato di queste parole, che guarda caso sono quasi uguali in tutte le lingue europee...e perchè?? perchè come tutte le parole o derivano dal latino o dal greco, visto che, greci e latini hanno "colonizzato il mondo"....questo era un piccolo esempio.... La matematica, non si impara studiando la fisica, o facendo esperimenti, ma esercitandosi su basi teoriche a sufficienza. Il passaggio "al mondo reale" sarà cosi, non dico indolore, ma non difficile, ed in più una volta acquisito un metodo, si potrà dare risposta ai mille e più problemi di questo mondo.... Tutto questo perchè la matematica semplifica e razionalizza, ed offre un mondo in maniera semplificata. Il famoso metodo, che in teoria dovrebbe essere insegnato nelle scuole, è sempre "meno presente nei ragazzi d' oggi"...... E la cosa che più mi da fastidio, è che si giudichi un metodo di studio senza averlo provato....chi non ha avuto una preparazione classica, non può dire che questa sia pesante o inutile (leggo tra le righe). Concordo invece sul fatto, che le scienze in generale siano "lasciate al caso".... Non voglio far polemica con nessuno, sia ben chiara la mia posizione! <3

thechemicalsistem

2010-02-27 20:53

l'italiano è la materia piu inutile che si potesse studiare a scuola!!!!

Bonni

2010-02-27 21:05

francesca ... come non quotare il tuo intervento! @Getz: perchè è drammatico sentirsi dire cose del tipo "Ma stai parlando di Dante della Divina Commedia o di Dante Alighieri?" Indipendetemente da quale scuola si scelga, ci sono cose della letteratura italiana che vanno fatte!

NaClO3

2010-02-28 01:21

getz89 ha scritto:

ma d'altro canto, l'italia è questa.. E prima che qualcuno introduca l'argomento..

No non sto dicendo che l'uomo debba diventare solo razionalità, logica, scienza.. assolutamente.. però, le cose dovrebbero cambiare.. ma così non sarà.. continueremo ad essere un popolo di letterati, e continueremo a denigrare gli studi scientifici, e ritenere di classe B i non liceali..

Scusatemi per lo sfogo..

Dinfatti nessuno sa, o ricorda, che i natali della Mole e quindi della chimica moderna sono ITALIANI!!!!

così come il MOPLEN e ahimè l'utlizzatissimo Ethernit, così come la radio e come il telefono

Chimico

2010-02-28 12:46

e se dico: acido, base, protone, monossido di diidrogeno, idrofilo e idrofobo e così via...in quanti riescono a capirmi in italia? sai quanti italiani pensano che la candeggina sia un acido?

quelle parole che hai scritto cara Francesca non le ho mai sentite dire...evidentemente non sono così comuni e quindi non è necessario conoscerle...

Per quanto riguarda il fatto di risalire al significato della parola dalle conoscenze di latino e greco...beh, sono tutte sciocchezze! Ossigeno...viene da oxid genesis (o qualcosa del genere)...insomma tradotto diventa: ''generatore di acidi''. Dal greco e dal latino non arrivi a nulla, anzi ti fai un'idea sbagliata sull'ossigeno! al massimo si riesce a capire idrofilo e idrofobo nient'altro...a quanto pare pure io ho capito che la parola ''fobia'' si riferisce a una ''paura'' e non mi sono serviti 5 anni di greco!

Perdi piu tempo a pensare che a prendere un vocabolario e leggere cosa significa quella parola...

Italiani...tanti poeti e pochi ricercatori! poi ci lamentiamo che gli altri paesi progrediscono e noi invece non ci muoviamo!

Vedo che continuate a sostere che leggendo una poesia si impara la lingua...ma ci vogliamo prendere in giro? Nelle poesie non si vede nemmeno l'italiano...

Dott.MorenoZolghetti

2010-02-28 15:27

Grazie al Cielo c'è qualcuno che ancora ragiona! Non è un caso che sia una signora...è provvista di un encefalo con un maggior numero di connessioni neuronali, rispetto ai signori.

Chimico la tua tesi è insostenibile: quando incontrerai una donna, son certo che la intratterrai citandole la teoria dell'orbitale molecolare...e lei ti guarderà con due occhi spalancati. Se sei fortunato si addormenterà, in caso contrario troverà qualcuno che se le cita la valenza sarà solo per dirle che le ha comprato un ciondolo, frutto dell'arte orafa dell'omonima città piemontese.

thechemicalsistem

2010-02-28 16:20

Chimico ha scritto:

e se dico: acido, base, protone, monossido di diidrogeno, idrofilo e idrofobo e così via...in quanti riescono a capirmi in italia? sai quanti italiani pensano che la candeggina sia un acido?

quelle parole che hai scritto cara Francesca non le ho mai sentite dire...evidentemente non sono così comuni e quindi non è necessario conoscerle...

Per quanto riguarda il fatto di risalire al significato della parola dalle conoscenze di latino e greco...beh, sono tutte sciocchezze! Ossigeno...viene da oxid genesis (o qualcosa del genere)...insomma tradotto diventa: ''generatore di acidi''. Dal greco e dal latino non arrivi a nulla, anzi ti fai un'idea sbagliata sull'ossigeno! al massimo si riesce a capire idrofilo e idrofobo nient'altro...a quanto pare pure io ho capito che la parola ''fobia'' si riferisce a una ''paura'' e non mi sono serviti 5 anni di greco!

Perdi piu tempo a pensare che a prendere un vocabolario e leggere cosa significa quella parola...

Italiani...tanti poeti e pochi ricercatori! poi ci lamentiamo che gli altri paesi progrediscono e noi invece non ci muoviamo!

Vedo che continuate a sostere che leggendo una poesia si impara la lingua...ma ci vogliamo prendere in giro? Nelle poesie non si vede nemmeno l'italiano...

chimico mi hai levato le parole di bocca. . .

Chimico

2010-02-28 16:21

Dott...

balle! Io sono ''preparato'' su ciò che mi interessa...e non sono interessato solo alla chimica! Io sono contro lo studio spropositato di opere letterarie del tutto inutili e non contro la cultura letteraria che è cosa ben diversa! Uno può farsi una cultura leggendo per i fatti suoi un libro! Può essere rilassante e gradevole...anzi sono certo che lo sia...perchè è stato lui stesso a scegliere il libro in base ai propri interessi! Io per esempio sono innamorato di Freud e Salvador Dalì! Ma non me ne frega un emerito ----- di Hegel! Quando uscirò con la ragazza in questione le parlerò di ciò che mi piace e non di ciò che non mi piace!

Inoltre, sono sicuro che Dante abbia un effetto sonnifero ben maggiore della teoria dell'orbitale molecolare!

Ma poi, quando mai capita di uscire con una ragazza che ti parla di letteratura o di cultura in generale? si esce per divertirsi non per fare gli intellettuali! Forse la penso così perchè ho 20 anni e ripeto, forse, cambierò idea più avanti con l'età.

Ci sono comunque argomenti ed argomenti! Dottò prova ad uscire con una donna e durante la cena parlale di Leopardi...io dico che si spara! Le donne bisogna farle ridere!

E' vero pure che il tuo era un discorso che nonostante parlasse di una situazione specifica voleva intendere una vastità di situazioni in cui posso trovarmi...

ti dico che mi sono già trovato tra gente con un livello culturale abbastanza elevato e non me la sono cavato male! Poi però vedo che tali persone riescono solo a parlare di come tizio osannava la sua donna o come caio scriveva versi poetici...e poi? nulla più! Loro si limitano a leggere quando noi invece dobbiamo farci il culo per evitare che le auto emettano gas tossici, per studiare nuove fonti energetiche ecc ecc!

In questa discussione non si vuole attaccare lo scienziato letterato ma il letterato topo da biblioteca che viene fuori dai licei. Se i licei producessero scienziati letterati io starei zitto!

rock.angel

2010-02-28 16:29

Chimico ha scritto:

Ossigeno...viene da oxid genesis (o qualcosa del genere)...insomma tradotto diventa: ''generatore di acidi''. Dal greco e dal latino non arrivi a nulla, anzi ti fai un'idea sbagliata sull'ossigeno!

Chimico, se ti leggi questo estratto da un dizionario etimologico ti renderai conto che questo nome è arcaico, è stato dato da Lavoiser nel '700. Ed il nome è stato dato da un'intuizione erronea di quel tempo e poi è restato.

Per quanto riguarda la cultura classica, la difendo a spada tratta non solo perchè l'ho ricevuta e sono contenta di aver fatto tale scelta, ma anche perchè è raccapricciante sentir dire che si parla come parlano tutti, parole cadute in disuso non vanno conosciute perchè nessuno le usa più, ecc...

Ho letto addiruttura un condizionale sbagliato con un congiuntivo!

E sono cose che si imparano alle scuole MEDIE! Non bisogna fare il liceo classico.

Gente, ma aver cultura è una cosa di cui vergognarsi??

Perchè la letteratura è cultura, e scusate se è poco.

Per quanto riguarda la prevalenza delle materie letterarie su quelle scientifiche, penso che sarebbe giusto che tutti avessero una cultura scientifica generale, ma credo che per un non chimico conoscere cosa sia il principio di indeterminazione non sia più rilevante di sapere che Petrarca ha scritto il Canzoniere dedicando tutte le sue poesie a Laura.

Chi sceglie di dedicarsi alla scienza la approfondirà e la capirà meglio ma per un non scienziato sono sufficienti i rudimenti delle scienze.

Certo, scandaloso che abbia fatto più ore di scienze io ad un liceo classico che ad un liceo scientifico, ma questa è l'Italia. Purtroppo.

"Ama la cultura, adorala, lusingala.

Ti dimostreranno che non serve a niente.

E' quello il momento in cui si mostrerà divina."

(autore Anonimo)

Chimico

2010-02-28 16:38

So bene che il nome ''ossigeno'' deriva da un'erronea intuizione! Non è quello il punto! Dimostravo come una conoscenza di greco e latino possa risultare inutile...

Parole cadute in disuso non hanno motivo di essere conosciute!

se dici che conoscere il principio di indeterminazione abbia la stessa rilevanza di sapere che Petrarca ha scritto il canzoniere, perchè mi devono triturare le cosidette fin dalle medie con Petrarca e invece devo solo sentir accennare il principio di indeterminazione?


"Ama la cultura, adorala, lusingala.

Ti dimostreranno che non serve a niente.

E' quello il momento in cui si mostrerà divina."

FRASE SENZA SENSO! TU SPIEGAMI COSA SIGNIFICA! ma che vuol dire???? tutte ste frasi le odio...sembra che dicano tanto...e non dicono niente!

Dott.MorenoZolghetti

2010-02-28 23:05

Caro Chimico, non siamo molto in sintonia...pazienza.

Potremmo discutere per giorni interi, senza giungere a una soluzione.

Che le donne si debbano far ridere è una fesseria...vuol dire considerarle alla stregua di povere dementi, incapaci di raziocinio, buone solo a fare risatine sciocche. Le donne sono un'altra cosa.

Per la cronaca, se a cena con me non ridono, lo fanno certamente nel dopo cena...asd (e lì che preferirei l'effetto Leopardi...) invece...azz!

Chimico

2010-03-01 04:37

ahahahahahah mi fai morire!

cmq è vero...non siamo in sintonia e non troveremo mai un punto d'incontro. Meglio che ci limitiamo ad esprimere i nostri pareri.

Non volevo offendere le donne ma sono loro stesse a dire che per conquistarle bisogna farle ridere! (fino a quando non si arriva a casa XD)

zampi

2010-03-01 15:20

io ti capisco

faccimo 8 ore di chimica in terza....asd

NaClO3

2010-03-01 16:14

in terza???? che terza, che indirizzo? ma 8 ore di quale chimica?

analisi, organica? compresi i laboratori?

getz89

2010-03-02 23:57

come sempre, d'accordo con chimico!:-) e anche con Dottò quando dice che non siamo in sintonia! la cosa che mi fa arrabbiare però, è questo atteggiamento, e ben inteso NON C'E L'HO CON NESSUNO DEL FORUM!! SOLO PRENDO SPUNTO PER SPIEGARE UN CONCETTO.. Francesca, Rock Angel e il Dottò pure.. ci elencano tutta una serie di cose, parlano e ci tirano fuori una miriade di termini che nemmeno io ho mai sentito.. ma, magari sono io che interpreto male le cose che avete scritto.. trasudano "arroganza", per esprimere il concetto in una frase chiara "tu non hai una cultura umanistica? beh allora sei ignorante!" e questa sensazione me la trasmettono molte, moltissime persone che hanno fatto studi umanistici, come se il centro della cultura fossero solo le materie umanistiche; come se ci trovassimo in un mondo dove se sai Leopardi, Montale, ecc ma non sai una cippa di scienza, beh sei normale, se invece sai moltissime cose inerenti alla scienza, ma magari vieni meno in quanto a conoscenze umanistiche, allora sei veramente ignorante! è questo che mi da sui nervi!!! magari voi del forum avete scritto così perchè vi siete sentiti in qualche modo offesi da ciò che ho scritto io o chimico, beh chiedo scusa! non era certo nostra intenzione! e parlo per entrambi a ragion veduta! si fa ricerca a lettere, io personalmente non so cosa si possa ricercare, ma cmq, anche se dentro di me io possa pensare "ma tu il lavoro che fai qui a lettere la chiami ricerca?", questo pensiero lo tengo solo per me! invece la maggior parte delle persone si comporta in modo altezzoso, magari analizzando un periodo da te scritto, scomponendolo in varie parti e utilizzando "regole" risalenti all'italiano settecentesco ti dimostrano che non è corretto ciò che hai scritto.. e questo sembra appagarli infinitamente.. RIPETO E' SOLO UN ESEMPIO, non voglio attaccare nessuno, semplicemente lo dico con tono scherzoso, ma purtroppo la fredda parola stampata non trasmette il mio stato d'animo.. Questo è ciò che mi fa uscire di testa!! e, francamente parlando.. non sono assolutamente d'accordo su ciò che è stato scritto riguardo alla matematica.. parlo per me ovviamente.. la matematica fine a se stessa, non serve a nulla! si parla di sesso degli angeli!! sono le applicazioni della matematica a farti apprendere fino in fondo la materia e i suoi significati.. non sono d'accordo assolutamente con chi dice che la matematica la si impara solo con solide basi teoriche.. ma ripeto è un giudizio personale.. Il latino, il greco.. conoscendo quelli, si conosce il mondo intero.. se ne siete convinti.. fate pure! ora vi sconvolgerò con ciò che sto per dire.. però..

Ogni singolo uomo può apprendere solo un numero limitato di nozioni, di concetti nella sua vita, e credo che questo sia innegabile.. pensate a questo.. se per ogni argomento, partiamo dagli albori, alla fine della sua vita questo nostro uomo avrà sicuramente imparato molte cose, ma quasi certamente non avrà contribuito al progresso, perchè semplicemente ha imparato, ha studiato solamente ciò che è stato già fatto da altri prima di lui.. sto estremizzando ovviamente, però.. per costruire un grattacielo, si parte dal fango e dalla paglia? andando a seguire tutti i singoli passi evolutivi che hanno portato agli attuali materiali da costruzione? certo che no! si sfruttano le conoscenze già presenti, e si costruisce.. Il latino e il greco.. Ammesso e non concesso che realmente servano a qualche cosa, cosa di cui ho forti dubbi, cosa portano poi? io dovrei studiarmi per 5 anni il greco o il latino, il tutto per riuscire a capire il significato di una parola? considerando che, spesso, tale interpretazione risulta fuorviante come minimo, se non del tutto inefficace, visto che non ci azzecca una virgola un termine tecnico moderno con il greco o il latino.. CON QUESTO NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE SMINUIRE IL GRECO/LATINO.. in primis, in quanto amante della cultura classica, sarei incoerente.. in secundis, direi una gran boiata! Studiare greco, studiare latino.. sono attività potenzialmente interessantissime!! ma non portano a molto! non potete venirmi a dire, con gran convinzione aggiungerei, che i latino è una lingua universale (che se parli latino riesci a comunicare con chiunque nel mondo moderno, riporto un concetto realmente udito da me), oppure che con la conoscenza del Latino e del Greco, hai imparato a studiare qualunque materia.. non potete proprio.. Per concludere.. con le ragazze.. Non esiste una regola!! dipende da ragazza a ragazza!! certo, la poesia ha il suo fascino, dedicare poesie a una ragazza può far colpo.. PUO'.. tutto dipende dalla ragazza.. come ci sono ragazze attratte dal solo aspetto fisico, che vanno in estasi quando si trovano il cervello di un criceto in cima a una montagna di muscoli ben definiti.. ci sono anche ragazze, al quanto più profonde, che vanno ad analizzare l'aspetto interiore, intelligenza ecc.. con una ragazza si può parlare di tutto!! da Leopardi, alla Filosofia.. Dalla chimica organica alla chimica fisica.. Dall'elettronica alla fisica teorica.. semplicemente, bisogna trovare il giusto feeling!! E TUTTO QUESTO DISCORSO VALE AL CONTRARIO; INVERTENDO I RUOLI.. noi, io, chimico e altri la pensiamo in questo modo.. Voi, in un altro modo.. e non cambieranno le nostre convinzioni! come sempre, ammonisco gli estremisti.. chi dice che l'italiano è la materia più inutile, e lo dice così solo per dire, secondo me sbaglia di grosso! ad ogni affermazione deve essere correlato un ragionamento, una spiegazione!! e troppo facile sparare li una sentenza.. e dico questo con la massima serenità, nella speranza di non offendere nessuno.. ma di certo sbaglia di grosso anche chi si crede superiore, e cerca di dimostrarlo facendo sfoggio di una cultura umanistica estremamente nozionistica nella maggior parte dei casi.. le nozioni, sono nozioni PUNTO.. anche ai pappagalli, o alle scimmie si possono insegnare delle nozioni.. è il ragionamento, sono i concetti che fanno la differenza.. e la cosa bella della scienza, della stragrande maggioranza delle materie scientifiche è proprio questo.. la possibilità di ragionare.. la chimca organica in primis.. certo, devi sapere alcune nozioni, apprendere molti concetti, dove per apprendere intendo capirli, non saperli a memoria.. ma poi, ragionando, considerando i mille e più aspetti.. riesci a prevedere un risultato, comprendere un comportamento senza che ci sia qualcuno che te lo dica.. e trovo sia fantastico..

al-ham-bic

2010-03-03 00:26

getz89 ha scritto:

..."tu non hai una cultura umanistica? beh allora sei ignorante!" e questa sensazione me la trasmettono molte, moltissime persone che hanno fatto studi umanistici, come se il centro della cultura fossero solo le materie umanistiche...

Pur appartenendo decisamente al partito di coloro che "leggono molto di tutto, sia classico che scientifico", sul concetto di Getz sopra riportato sono completamente d'accordo. C'è questa esatta sensazione. Puoi essere scientificamente un idiota ma basta che sai qualcosa di umanistico e sei a posto. Ad un insegnante di filosofia che non sa calcolare l'area del trapezio questa "inezia" si perdona ridendo, alll'insegnante di matematica che non sa il nome della spada di Orlando questa "mostruosa carenza" vien fatta pagare con sufficenza ed ironia. Forse, anzi di sicuro, è per quello che vinciamo un premio Nobel ogni duecento assegnati. E magari premi Nobel tipo Dario Fo... con tutto il rispetto.

L'ho già detto in altra occasione e lo ripeto: "in medio stat virtus" dove per medio intendo esattamente pari dignità, fifty-fifty, all'umanesimo e alla scienza.

Adesso in italian-school direi che siamo sull' 80-20, forse meno.

I seguenti utenti ringraziano al-ham-bic per questo messaggio: Kokosekko

Chimico

2010-03-03 08:10

getz89 ha scritto:

come sempre, d'accordo con chimico!:-) e anche con Dottò quando dice che...

...comprendere un comportamento senza che ci sia qualcuno che te lo dica.. e trovo sia fantastico..

<3 <3 è amore!

sono d'accordo ovviamente anche con Al.

rock.angel

2010-03-03 17:20

Guarda getz credo che nessuno in questo thread stesse dicendo quello che tu sostieni. Facciamo una distinzione tra due concetti fondamentali: un discorso è la cultura in senso generale ed un altro sono le conoscenze specifiche. La cultura è un qualcosa che va al di là di un ambito specifico. Sicuramente la cultura umanistica è più accessibile per chiunque e quindi c'è una maggiore quantità di concetti che tutti possono arrivare a possedere, sapendo semplicemente leggere e avendo un po' di voglia di imparare. Per quanto riguarda le matieri scientifiche invece, secondo me, la loro estensione ad un "pubblico" ampio è più complessa. Una persona che poco sa di meccanica quantistica, ad esempio, come fa ad arrivare a comprendere il significato profondo della chimica degli aromatici? Non può. E non basta saper leggere e avere voglia di imparare. Perchè l'approccio ad una materia scientifica come la chimica presuppone delle conoscenze pregresse di matematica e fisica. Quindi penso che per chiunque non sia interessato ad andare al di là dell'ampliamento della propria cultura basti sapere cos'è un atomo, la differenza tra atomi e molecole, il significato dei simboli di una tavola periodica, cos'è una reazione chimica e poco altro. Come per un non letterato basta sapere chi è Manzoni, qual'è la sua opera più importante e magari di cosa parla a grandi linee e che è colui che ha dato origine alla lingua italiana che oggi parliamo, mettendo fine alla disputa sulla lingua che durava dal '600. Diciamocelo chiaramente: per noi che siamo interessati a questa materia certi concetti sono FONDAMENTALI ma per chi non è interessato ad una conoscenza approfondita sapere cos'è un nucleofilo non è importante. Come non è importante sapere gli ossidi del piombo e le loro proprietà, la teoria di Huckel ed il meccanismo di reazione dell'idrolisi di un estere. E diciamo anche un'altra cosa: per chi non è un letterato non è importante saper riconoscere un'allitterazione in una poesia o un'iperbole in un testo di prosa. La cultura io la ritengo qualcosa di generale e penso sia più facile approfondirla in ambito umanistico che scientifico a causa dell'approccio delle materie scientifiche che richiedono conoscenze pregresse e una certa attitudine. Poi la scelta è dell'individuo. C'è chi sente il bisogno morale di avere una cultura che trascenda dal proprio percorso di studi e chi invece pensa che l'unica cosa importate sia la materia a cui si decide di dedicarsi. Credo comunque che moralmente ogni scienziato dovrebbe sentirsi obbligato a conoscere un po' di storia italiana contemporanea, la geografia generale del mondo, un po' di letteratura italiana e la lingua inglese. Per cultura personale. Per quanto riguarda la lingua italiana invece ho un'idea molto rigida. Va conosciuta. Vanno conosciute le regole grammaticali e vanno sapute applicare sempre in modo esatto, soprattutto nella lingua scritta. E' la nostra lingua, signori. La dobiamo conoscere bene. Gli errori grammaticali facciamoli in inglese, ma non in italiano. E non nascondiamoci dietro l'halibi del "ma non si usa", "ma si dice così ormai", "ma mi capite lo stesso", "ma tanto è uguale". E' vergognoso che il 50% degli italiani non sappia usare un congiuntivo ed un condizionale in modo esatto. Detto ciò mi cheto. Sarò estremista, ma la penso così. Non è che visto che siamo scienziati dobbiamo fregarcene di tutto ciò che ci sta intorno e non riguarda le scienze. Vivere di sola scienza sarebbe deprimente. Vorrebbe dire mettersi dei paraocchi e vedere solo atomi, molecole, orbitali e frecce curve.

NaClO3

2010-03-03 17:38

getz89 ha scritto:

trasudano "arroganza", per esprimere il concetto in una frase chiara "tu non hai una cultura umanistica? beh allora sei ignorante!" e questa sensazione me la trasmettono molte, moltissime persone che hanno fatto studi umanistici, come se il centro della cultura fossero solo le materie umanistiche; come se ci trovassimo in un mondo dove se sai Leopardi, Montale, ecc ma non sai una cippa di scienza, beh sei normale, se invece sai moltissime cose inerenti alla scienza, ma magari vieni meno in quanto a conoscenze umanistiche, allora sei veramente ignorante!

FANTASTICO MERAVIGLIOSO hai espresso esattamente quello che penso anche io al riguardo, lo fanno si, e lo fanno anche pesare!

per citarne un esempio dalla mia esperienza!

l'altro giorno stavo pralando con delle persone che frequentano il classico!

tra di noi vige un antagonismo riguardo a scienza e umanismo!

e vedevo che loro quando parlavano, discutevano con me, usavano dei termini inusuali per il lessico moderno, e a ogni concetto andavano citando gli autori appena studiati, come per sottolineare (l'immaginario) "abisso" che separa le scienze tecniche da quelle umanistiche!

Chimico

2010-03-03 19:31

sono anche io un poeta!

I sogni, sono il desiderio di aprire le porte a chi vuole stare bene con se stesso!

(chimico)

è una frase che ho inventato tempo fa...giusto per dimostrare che qualcosa che suona bene può non significare un......


dimenticavo...

non sapete quanti ''umanisti'' hanno detto che è una frase bellissima e soprattutto vera!

-.-

I seguenti utenti ringraziano Chimico per questo messaggio: Kokosekko

al-ham-bic

2010-03-03 20:44

rock.angel ha scritto:

... Per quanto riguarda la lingua italiana invece ho un'idea molto rigida. Va conosciuta. Vanno conosciute le regole grammaticali e vanno sapute applicare sempre in modo esatto, soprattutto nella lingua scritta. E' vergognoso che il 50% degli italiani non sappia usare un congiuntivo ed un condizionale in modo esatto.

Anche su queste affermazioni (che non sono in contraddizione con quelle precedenti che avevo sottolineato) sono completamente d'accordo...

Detto questo mi cheto anch'io e non aggiungo altro -_-

getz89

2010-03-03 23:14

Beh rock.angel, sul tuo messaggio sono d'accordo, perchè non è estremista!:-) mi spiego.. come hai giustamente detto tu, per noi che siamo appassionati di chimica, quelli sono concetti fondamentali, essenziali.. per chi non lo è, invece, un po' meno.. e su questo siamo d'accordo.. e, ripeto, non ho mai e poi mai detto di vivere di soli atomi! ma semplicemente spetta al singolo scegliere la propria strada, scegliere la propria cultura, trascendendo eventuali "modelli pre-stampati" dalla società.. il punto su cui dibatto rimane sempre lo stesso.. "l'arroganza" per intenderci.. tutto qui.. l'italiano è la nostra lingua, va conosciuta e usata correttamente, ma ciò non comporta certo lo studio del latino, del greco o della letteratura in se; per quanto riguarda la letteratura, sicuramente leggere aiuta a scrivere ed esprimersi meglio, ma ciò è vero solo con la letteratura contemporanea.. per il resto, si impara a esprimersi.. esprimendosi!:-) come qualsiasi altra cosa!scrivere temi, relazioni, intrattenere discorsi di un certo livello, così si impara cavolo! Ciò che vorrei, è che lo studio delle varie materie fosse "venduto" per quello che realmente è, senza "truffare" lo studente promettendogli "l'eden" una volta completato lo studio di una certa materia (latino, greco ecc..) e questa "truffa" avviene quasi esclusivamente con le materie umanistiche.. gli insegnanti non lo fanno con cattiveria, sia ben inteso, ma lo fanno semplicemente perchè è stato loro insegnato così, è stato loro instillato quel modo di essere, di vivere.. e questo, sono fermamente convinto, è uno dei tanti regalini del fascismo; la centralità dello studio umanistico, dello studio classico a scapito di tutto il resto..Troverete mai un professore di, chessò, impianti chimici, o scienze dei materiali, il quale pronucerà siffatte parole: "imparate come progettare un reattore STR, è imparerete il mondo intero?" beh io ho i miei seri dubbi.. invece, quanti dicono e sostengono che il latino apre la mente, che il latino è fondamentale nella formazione di un uomo perchè qui la su e giù? tanti.. molti.. troppi..

Dott.MorenoZolghetti

2010-03-04 17:37

NaClO3 ha scritto:

FANTASTICO MERAVIGLIOSO hai espresso esattamente quello che penso anche io al riguardo, lo fanno si, e lo fanno anche pesare!

per citarne un esempio dalla mia esperienza!

l'altro giorno stavo pralando con delle persone che frequentano il classico!

tra di noi vige un antagonismo riguardo a scienza e umanismo!

e vedevo che loro quando parlavano, discutevano con me, usavano dei termini inusuali per il lessico moderno, e a ogni concetto andavano citando gli autori appena studiati, come per sottolineare (l'immaginario) "abisso" che separa le scienze tecniche da quelle umanistiche!

Premesso che in questa discussione nessuno ha utilizzato toni da "arrogante", L'antagonismo tra scienza e umanesimo (immagino tu ti riferisca a Protagora..., altrimenti se è corretto "umanismo", se ne può discutere...) è frutto della fantasia di uomini senza senno. Disgiungere i due ambiti del sapere, genera solo chimere e porta, inesorabilmente a una degenerazione del sapere comune. Certo che se il tuo metro è il "lessico moderno" usato su facebook, allora stai messo malino. Il lessico moderno è quello che viene presentato ogni anno sulle nuove edizioni dei principali dizionari della lingua italiana, a quello sarebbe buona regola attenersi, senza generare neologismi da idioti, o peggio, castronerie da somaro. Il dramma della modernità, se mi è concesso dirlo, è che oggi regaliamo "cultura" a tutti, anche a quelli che in altri momenti della storia, avrebbero cavato tuberi dal suolo. E' lapalissiano dirlo, ma altro non potrebbero fare questi giovani infelici, che stare tra le zolle. Fortunatamente ci sono le nottate in discoteca, tra chiasso, alcol, droghe e quant'altro, che equilibrano il dislivello socio-culturale. Senza saperlo, auto-lobotomizzandosi con una certa maestria, non saranno un grosso guaio per il domani dell'Umanità. Senza saperlo mettono in scena i versi (tragici) del Magnifico:

Quant'è bella giovinezza,

che si fugge tuttavia!

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'è certezza.

Quest'è Bacco e Arianna,

belli, e l'un dell'altro ardenti:

perché 'l tempo fugge e inganna,

sempre insieme stan contenti.

Queste ninfe ed altre genti

sono allegre tuttavia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'e certezza.

Questi lieti satiretti,

delle ninfe innamorati,

per caverne e per boschetti

han lor posto cento agguati;

or da Bacco riscaldati,

ballon, salton tuttavia.

Chi vuol esser lieto sia:

di doman non c'è certezza.

Queste ninfe anche hanno caro

da lor essere ingannate:

non puon fare a Amor riparo,

se non genti rozze e ingrate:

ora insieme mescolate

suonon, canton tuttavia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'è certezza.

Questa soma, che vien drieto

sopra l'asino, è Sileno:

così vecchio è ebbro e lieto,

già di carne e d'anni pieno;

se non può star ritto, almeno

ride e gode tuttavia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'è certezza.

Mida vien drieto a costoro:

ciò che tocca, oro diventa.

E che giova aver tesoro,

s'altri poi non si contenta?

Che dolcezza vuoi che senta

chi ha sete tuttavia?

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'è certezza.

Ciascun apra ben gli orecchi,

di doman nessun si paschi;

oggi siam, giovani e vecchi,

lieti ognun, femmine e maschi;

ogni tristo pensier caschi:

facciam festa tuttavia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'è certezza.

Donne e giovìnetti amanti,

viva Bacco e viva Amore!

Ciascun suoni, balli e canti!

Arda di dolcezza il core!

Non fatica, non dolore!

Ciò c'ha a esser, convien sia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c'è certezza.

NaClO3

2010-03-04 18:08

mai detto che uso come mia stele di rosetta lo stile dei ciovani d'oggi, me compreso, di facebook!(che neanche ho) Io lo uso, ma solo per sms dato che pago in relazione al volume di scrittura ed è quindi conveniente e relativamente facile da capire!

in effetti umanismo non mi sembra giusto in questa sede almeno!