Domanda sul principio di avogadro e Boyle
Salve a tutti.

Secondo il principio di Avogadro , in stesse condizioni di Temperatura e Pressione, Volumi uguali di Gas diversi contengono lo stesso numero di molecole (o moli).

Dove V/n= costante (V= volume, n=moli)

Tale legge è applicabile ANCHE quando varia la temperatura o la Pressione? O solo quando la temperatura di due gas non varia?

Stessa cosa per la legge di Boyle ? Si può usare quando varia la temperatura?
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Principio di Avogadro
Una mole di una qualsiasi sostanza allo stato gassoso che si comporti come un gas ideale occupa sempre lo stesso volume, nelle stesse condizioni di temperatura e di pressione.

Alle condizioni normali (c.n.) di P = 1 atm e T = 273,15, il volume di 1 mole (cioè di 6,022·10^23 particelle) di un qualsiasi gas è mediamente uguale a 22,414 L. Questo volume è detto volume molare.
Se cambiano i valori di T e/o P, applicando la legge generale dei gas ideali, si può calcolare il nuovo volume; oppure, noto il volume, si può calcolare il numero di moli.

Legge di Boyle
A temperatura costante, il volume di una data massa di gas è inversamente proporzionale alla sua pressione.

(PV)T = k
Se a T = costante
(P1V1)T = k
e
(P2V2)T = k
allora
(P1V1)T = (P2V2)T

Se variamo la temperatura a pressione costante entra in gioco la
Legge di Charles
A pressione costante, il volume di una data massa di gas varia linearmente al variare della sua temperatura.

VT = V0 + V0·alfa·T, in cui alfa = 1/273,15 approssimativamente per tutti i gas

Se variamo la pressione a volume costante entra in gioco la
Legge di Gay-Lussac
A pressione costante, il volume di una data massa di gas varia linearmente al variare della sua temperatura.

PT = P0 + P0·beta·T, in cui beta = 1/273,15 approssimativamente per tutti i gas
Ciao
Luisa

Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”;
il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”.
(Primo Levi)


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Non ho capito la tua domanda ?
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Però non ho capito una cosa: in un esercizio spiegato dal prof, conoscendo la pressione iniziale e il volume iniziale (P1, V1) e il volume finale V2, aumentando la temperatura , posso calcolare la pressione finale (p2) con la formula P1:-P2: V1:V2 presa appunto dalla legge di Boyle, dove P*V= costante.

Ma se la Temperatura varia, come  è possibile tutto ciò? Non dovrebbe essere inapplicabile la legge di boyle, visto che vale quando la temperatura è COSTANTE?

Spero di essere stato chiaro col mio dubbio, grazie in anticipo delle eventuali risposte
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Santa matematica!!! *Tsk, tsk*
Se
P1V1 = P2V2
allora
P2/P1 = V1/V2
quindi
P2 = P1 · V1/V2

      
Ciao
Luisa

Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”;
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