2015-03-13, 18:22
Salve a tutti e scusate per la pergamena.
Avendo necessità di incidere una basetta in rame per realizzare un circuito stampato, mi sono documentato su internet e ho visto che oltre alla solita mistura HCl + H2O2 (che danno una reazione non proprio tranquilla, e pare lentissima senza usare del perossido di idrogeno abbastanza concentrato) o il noto cloruro ferrico (che non sembra facilissimo da trovare) c'è la possibilità di usare questo sale o in alternativa CuCl disciolto in soluzione acquosa in un eccesso di ioni Cl-.
Volendo sintetizzare facilmente il cloruro ferrico con pochi reagenti facilmente reperibili (la purezza non è un problema: per lo scopo a cui serve già parlare di grado tecnico potrebbe essere un'esagerazione), mi è venuto in mente di ottenere il sale tramite elettrolisi del cloruro di sodio con elettrodi di rame. Ora, se nei ragionamenti sotto esposti non ho fatto rivoltare Nernst e Faraday nella tomba, dovrebbe essere molto facile ottenere in questo modo una mistura degli ioni Na+, OH-, Cu+, Cu++, Cl- che allo scopo di incidere lo stampato dovrebbe andare più che bene. Però come potrei fare a ottenere con un processo simile la sostanza pura?
(qui sta il motivo per cui apro un altro topic, dato che nei precedenti l'approccio è completamente diverso: per cominciare non si parla di ponte salino)
L'idea che mi è venuta è la seguente:
Prendo due recipienti, il recipiente (1) contiene una soluzione di NaCl, satura (da quel che ho letto, questo doverebbe evitare la formazione di clorocomplessi e altre amenità indesiderate) e l'anodo. Il (2) contiene solo acqua e il catodo di rame. Applico una ddp sui due elettrodi di rame e collego i due recipienti con un tubetto di gomma con dentro un po' di cotone a fare da umile setto poroso.
All'anodo mentre gli ioni Na+ stanno lì intorno a girarsi i pollici (fino a quando c'è ddp non vanno nel (2), giusto?) gli ioni H3O+ dell'acqua si scaricano, si genera idrogeno gassoso che toglie il disturbo e si allontana dalla soluzione.
Al catodo arrivano gli ioni Cl- che si scaricano e formano cloro gassoso, che solubilizzatosi nell'acqua intacca il rame. Qui non mi è chiarissimo cosa accade, ma credo che si formino "α" moli di CuCl2 e "β" moli di CuCl. Il rameico se ne sta in soluzione e i suoi ioni Cl- continuano a scaricarsi fino a quando non finisce il rame; Il rameoso si solubilizza grazie agli ioni Cl- del rameico e praticamente fa lo stesso.
I problemi sono i seguenti:
Grazie per il vostro aiuto

Avendo necessità di incidere una basetta in rame per realizzare un circuito stampato, mi sono documentato su internet e ho visto che oltre alla solita mistura HCl + H2O2 (che danno una reazione non proprio tranquilla, e pare lentissima senza usare del perossido di idrogeno abbastanza concentrato) o il noto cloruro ferrico (che non sembra facilissimo da trovare) c'è la possibilità di usare questo sale o in alternativa CuCl disciolto in soluzione acquosa in un eccesso di ioni Cl-.
Volendo sintetizzare facilmente il cloruro ferrico con pochi reagenti facilmente reperibili (la purezza non è un problema: per lo scopo a cui serve già parlare di grado tecnico potrebbe essere un'esagerazione), mi è venuto in mente di ottenere il sale tramite elettrolisi del cloruro di sodio con elettrodi di rame. Ora, se nei ragionamenti sotto esposti non ho fatto rivoltare Nernst e Faraday nella tomba, dovrebbe essere molto facile ottenere in questo modo una mistura degli ioni Na+, OH-, Cu+, Cu++, Cl- che allo scopo di incidere lo stampato dovrebbe andare più che bene. Però come potrei fare a ottenere con un processo simile la sostanza pura?
(qui sta il motivo per cui apro un altro topic, dato che nei precedenti l'approccio è completamente diverso: per cominciare non si parla di ponte salino)
L'idea che mi è venuta è la seguente:
Prendo due recipienti, il recipiente (1) contiene una soluzione di NaCl, satura (da quel che ho letto, questo doverebbe evitare la formazione di clorocomplessi e altre amenità indesiderate) e l'anodo. Il (2) contiene solo acqua e il catodo di rame. Applico una ddp sui due elettrodi di rame e collego i due recipienti con un tubetto di gomma con dentro un po' di cotone a fare da umile setto poroso.
All'anodo mentre gli ioni Na+ stanno lì intorno a girarsi i pollici (fino a quando c'è ddp non vanno nel (2), giusto?) gli ioni H3O+ dell'acqua si scaricano, si genera idrogeno gassoso che toglie il disturbo e si allontana dalla soluzione.
Al catodo arrivano gli ioni Cl- che si scaricano e formano cloro gassoso, che solubilizzatosi nell'acqua intacca il rame. Qui non mi è chiarissimo cosa accade, ma credo che si formino "α" moli di CuCl2 e "β" moli di CuCl. Il rameico se ne sta in soluzione e i suoi ioni Cl- continuano a scaricarsi fino a quando non finisce il rame; Il rameoso si solubilizza grazie agli ioni Cl- del rameico e praticamente fa lo stesso.
I problemi sono i seguenti:
- Come faccio a trovare le proporzioni α e β?
- Come applico l'equazione di Nernst se praticamente gli ioni Cl- non finiscono mai? Gli butto dentro la concentrazione e basta?
- E soprattutto: come separo cloruro rameico e rameoso?
Grazie per il vostro aiuto